Musica…
Era giunto infine il momento delle danze, i menestrelli alla fine della grande sala suonavano con maestria i lunghi flauti di Yaval. Al centro del salone le numerose coppie si andavano disponendo nelle classiche quadriglie…
La serata era stata oltremodo noiosa, come d’altronde lo erano tutte le altre al cospetto del re.
Me ne stavo appoggiato alla parte con la mente lontana, immersa in ben altri scenari. Guardai fuori nel buio profondo nella notte cercando il nulla, un modo come un altro per ingannare il tempo.
Il ritmo della musica andava progressivamente rallentando presto forse la festa sarebbe finita e avrei potuto mettere fine a quell’inutile serata. Volsi lo sguardo verso la porta dell’ala est, quella che portava ai corridoi di entrata e che sarebbe stata la mia liberazione, che d’improvviso si apri e vidi lei… I suoi occhi scorrevano distrattamente gli invitati e incrociarono i miei, aveva dei profondi occhi verdi, i più belli che avessi mai visto. Abbassai lo sguardo non era di certo buona educazione fissare una fanciulla, o perlomeno non volevo se ne accorgesse.
Lentamente si andò a sedere al tavolo vicino il grande arazzo raffigurante l’effige reale, rimasi imbambolato a fissare i suoi lucenti capelli biondi ondeggiare sulle sue spalle e sfiorare dolcemente il suo seno.
Mi feci strada attraverso le coppie, mi diressi al suo tavolo e, preso coraggio, mi sedei.
I suoi occhi mi fissarono con aria interrogativa, <
> dissi.
La sua espressione interrogativa mutò in un sorriso, <> disse divertita. Arrossii vistosamente alla risposta e tossii imbarazzato, <>. <> disse ridendo, <>.
Mi prese per mano e mi portò al centro della sala.
L’allegra musica dei flauti mutò in una dolce melodia, le quadriglie si sciolsero e le coppie andarono via via riformandosi. Erienn mi cinse le spalle e adagiò il capo contro il mio petto.
Il tempo perse significato, i secondi divennero minuti, i minuti ore, e noi danzammo tutta la notte.
Poi, quando il grande orologio batté i dodici rintocchi, le coppie si sciolsero e lentamente si avviarono verso le porte in fondo alla sala. Seguimmo gli incitati attraverso le numerose sale del castello fino a ritrovarci avvolti nel buio della notte. L’accompagnai alla sua carrozza e la aiutai a salire, <>. <> dissi, <>. Erienn sorrise dolcemente, <>. Seguii con lo sguardo la carrozza allontanarsi e rimasi qualche istante a fissare l’oscurità circostante, era ora di tornare a casa…
Il sole mostrava i suoi primi segni di vita da dietro le grandi montagne di Estares, cominciando timidamente ad illuminare Kaenda. La campagna si andava lentamente ripopolando di operosi contadini che iniziavano a raccogliere il grano di prima estate.
Mi alzai dal letto e, ancora intorpidito per le poche ore di sonno, aprii la finestra della mia stanza.
Un piccolo falco dal manto rosso se ne stava appollaiato sulla staccionata lì di fronte e quando dischiusi le imposte, si alzò in volo e si venne a posare sul letto. Dal becco lasciò cadere un foglio e, ripreso il volo, scomparve nella foresta. Raccolsi incuriosito il foglio e lo lessi:
“Alla seconda ora dopo il levar della notte sarò alla fontana della piazza ovest, spero tu voglia raggiungermi…
Erienn.”
Aspettai con trepidazione il nostro incontro, il tempo sembrava non passare mai, ma i suoi occhi tennero occupata la mia mente. Montai a cavallo e lo spronai al galoppo verso la piazza, non riuscivo ad aspettare oltre, dovevo rivederla.
Nella notte illuminata dalle fiaccole l’unico rumore che riecheggiava nelle vicinanze era il battito degli zoccoli sul selciato. Superato il grande edificio reale ad est del castello arrivai alla piazza.
Lei era lì… Seduta sul bordo della fontana di Shenya passava la mano nell’acqua e, attraversato l’arco est e legato Emerald alla staccionata della taverna di fronte, alzo lo sguardo e mi fissò sorridendo.
Mi avvicinai e mi sedetti sul bordo accanto a lei, <> disse con dolcezza. Ricambia il saluto con un sorriso e, mi persi di nuovo nei suoi occhi, mi resi conto di fissarla e abbassai lo sguardo. Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti, che mi diedero tempo di ripensare alle mie sensazioni, <>, esitai un momento, <>. Erienn mi mise le sue dita sulle mie labbra e avvicinò il suo volto al mio. <> sussurrò sorridendo.
Le nostre labbra si incontrarono… Il mio cuore si fermò, le cinsi le spalle e la baciai.
Ebbi la sensazione che tutto intorno a noi si muovesse vorticosamente, la mia mente fu come inondata di un dolce calore.
D’improvviso però un rumore mi riportò alla realtà, tre cavalieri si avvicinavano all’arco nord a grande velocità. I tre irruppero nella piazza e smontarono da cavallo, grazie alla luce della luna riuscii a vedere il volto dei cavalieri, e non fu una bella vista…
I visi sembravano come contratti in un espressione demoniaca, gli occhi iniettati di sangue erano fissi su Erienn… <> disse quello che dei tre sembrava essere il capo. Estrassi la spada e frapposi il mio corpo tra i tre ed Erienn, <>. Due si avvicinarono a spada tratta, sperai ardentemente che le lezioni che avevo avuto sarebbero state di aiuto. Parai un fendete del primo e riuscii a colpirlo all’addome, il secondo mi colpì di striscio al braccio sinistro ma riuscii egualmente a disarmarlo.
Il terzo cavaliere pronunciò delle parole incomprensibili ringhiando e puntò la sua balestra su Erienn, mi lanciai su di lei appena in tempo per deviarla dalla traiettoria, putroppo però non riuscii ad evitare che colpisse me. <>, sentii le forze abbandonarmi e iniziai a scivolare lentamente verso l’oblio, <> <>. <> disse alzandosi. <>, vidi lentamente il volto di Erienn trasformarsi, il volto seppur profondamente deformato, conservava la sua bellezza.
I due cavalieri si avventarono su Erienn, non potevo fare altro che restare a guardare, le forze mi avevano abbandonato… Erienn alzò le mani verso i due, gli esseri volarono letteralmente al di là della fontana. Il terzo, che aveva assistito allo scontro e ricaricato la balestra, scoccò il dardo su Erienn che sussurrò delle parole ame incomprensibili. Il dardò arrestò la sua corsa rimanendo sospeso in aria, poi si spezzò e cadde a terra.
Incredulo prese il coltello e si lanciò su di lei. Purtroppo per lui però si mosse troppo lentamente ed Erienn lo afferrò al collo, <>, il cavaliere si accasciò a terra senza vita.
Si inginocchiò davanti a me e io notai d’improvviso che dalla sua bocca fuoriuscivano degli affilati canini, mi tornarono alla mente le storie che quando ero giovane mi venivano raccontate su quegli esseri, immortali, misteriosi e dotati di forza al di là di ogni possibiità umana.
<> disse piangendo, <. Erieen mise le mani sulla mia ferita e pronunciò una specie di litania. Lentamente sentii rifluire le forze in me, il dolore si attenuò, e la ferita iniziò a rimarginarsi.
Mi appoggiai al bordo della vasca, <> disse voltandosi. Presi il suo volto tra le mani, <>, le sussurai baciandola.
La portai al sicuro nella mia casa e lì, venni a conoscenza della sua storia.
Nell’ottavo anno dopo la caduta della roccaforte di Varien, un gruppo di esseri demoniaci, invase il villaggio di Erienn nella costa del sud. Tutti nel villaggio vennero uccisi, tranne lei, lei venne risparmiata. L’essere che era a comando del gruppo decise di prendere con se la ragazza, l’avrebbe usata per dare alla vita una sua discendenza che avrebbe preso il suo posto in caso fosse stato necessario. L’essere le morse il collo e la tramutò in una di loro. Erienn però nel suo cuore non dimenticò ciò che era e, durante la quarta eclissi, quando la loro razza diviene più forte grazie all’oscurità totale, riuscì a fuggire e a rifugiarsi a Kaenda.
I giorni si susseguirono e la preoccupazione di essere ritrovata lasciò i suoi pensieri.
Purtroppo non avevano mai rinunciato a cercarla…
Non mi importava del suo passato…
Volevo solo restarle accanto… E capii che c’era solo un modo per farlo…
Mi alzai in piedi sfilando la camicia e abracciai Erienn, <> dissi sorridendo. Erienn scosse la testa, <>. <> le sussurrai portando le sue labbra sul mio collo. Sentii i canini affondare nella carne…
La strinsi più forte, <>. <>.
Quel giorno fu per me l'alba di una nuova vita...
In seguito altri provarono a dividerci, ma ne ora ne mai gli permetterò di portarla via da me…
Kristen.
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Non so se sto forum sia nato questo genere di cose... Cmq l'avevo scritta e ho pensato di postarla qua...
Beh aspetto qlc commento... Se positivo ne avrei un altra da postare...
Il primo ke dice ke fa skifo lo ultramegafrakko in battaglia ![[SM=g27829]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/29/8933109.gif)