Dall’islam all’agnosticismo, le riflessioni di una ragazza marocchina

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(SimonLeBon)
00lunedì 24 settembre 2018 21:10
«La mia cultura di origine era un velo che mi strozzava, arrivare in Italia è stata la svolta»


Pubblicato il 24/09/2018
Ultima modifica il 24/09/2018 alle ore 15:59
karima moual

Cara Karima,

Sento spesso parlare di conflitto nelle seconde generazioni ed è per questo che vorrei condividere la mia esperienza. Sono una giovane ragazza di 25 anni, di origini marocchine. Ricordo ancora il Paese che avevo lasciato a soli 6 anni. In quel periodo non avevo respirato solo l’odore di spezie della mia città, Marrakech, ma mi stavo portando in valigia il peso di una cultura che all’epoca sentivo ancora mia. Ci è voluta l’adolescenza per farmi liberare dei retaggi culturali ma era tutt’altro che facile. Inizialmente, attribuivo la colpa dei miei disagi con la società musulmana all’ignoranza di alcuni. Non mettevo mai in dubbio la religione perché la reputavo “incorruttibile”. Solo dopo capii che lo facevo perché forse era l’unico cordone ombelicale che mi legava alla mia terra di origine. Oggi, con molta sofferenza, ho tagliato quel cordone per sentirmi più libera. Guardando le cose da un’altra prospettiva ho potuto vedere le ingiustizie della mia cultura e religione di provenienza. Perché, la donna nell’Islam che ci viene insegnato, con la scusa della protezione, viene privata di alcuni diritti che creano disuguaglianze di trattamento tra i due sessi. E penso per esempio all’ultima discussione sulla legge dell’eredità che stanno finalmente affrontando in Tunisia ma chissà se mai verrà affrontata nel mio Paese di origine.

...

Molte volte mi chiedo: e se fossi rimasta in Marocco, avrei vissuto questo violento scontro con la mia famiglia e cultura di origine? Perché la verità è che l’Italia è stata la svolta del mio cambiamento.

Nadia.

Cara Nadia, certamente l’Italia, sia per te che per tante persone con un percorso migratorio è stata ed è una svolta per un cambiamento. Tu, come molte seconde generazioni però, stai affrontando una fase molto critica con la cultura di origine e, insieme, con la tua famiglia. Le ultime notizie di cronaca, che ci raccontano dei maltrattamenti tra le mura di casa che molte adolescenti musulmane sono costrette a vivere, sono un fanalino d’allarme da non sottovalutare, ma da monitorare con molta cautela.

Fonte
(SimonLeBon)
00lunedì 24 settembre 2018 21:11
Re:
Le circostanze cambiano, l'ambiente varia, anche le convinzioni religiose vengono messe alla prova.

Simon
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