Dall’Antico Egitto agli Usa di oggi

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EGIZIA72
00venerdì 12 ottobre 2012 17:39
Così la circoncisione ha attraversato
millenni e culture lontane fra loro

francesca paci
roma
Quando si parla di circoncisione maschile si pensa subito alla cultura ebraica e a quella musulmana, la pratica però ha origini antichissime e probabilmente indipendenti dai successivi precetti biblici, come provano alcune pitture egizie di Saqqura risalenti al 2300 a.C. (e molti altri reperti d’epoca faraonica). Le prime testimonianze comunque risalgono a tribù primitive e localizzano il taglio del prepuzio in alcune regioni del nord Africa e in Australia. E’ possibile che all’epoca fossero diffuse infezioni all’apparato urinario e che la pratica, utilizzata a fini medici, fosse poi stata incorporata nelle tradizioni religiose per rendere popolare la prevenzione. Altri studiosi sostengono che si trattasse di un rito di passaggio all’età adulta, una sorta di iniziazione, ma di certo da un determinato periodo in poi la circoncisione diventa carattere distintivo delle popolazioni di fede ebraica e musulmana.



Mentre pare che i semiti orientali, ossia gli Assiro-Babilonesi, non la praticassero, la circoncisione si trova invece sin da tempi antichissimi presso i semiti occidentali, ebrei, fenici, ammoniti, arabi, moabiti (ma scompare gradualmente presso tutti questi gruppi ad eccezione degli arabi). Per gli ebrei, in particolare, la circoncisione rappresenta l’alleanza tra Dio e il popolo d’Israele e in questo senso viene menzionata nella Genesi (17:10, 17:11, 17,12) dove Dio prescrive ad Abramo la circoncisione dei maschi l’ottavo giorno dalla nascita. In seguito, dopo il ritorno degli ebrei dall’esilio babilonese, la circoncisione diventa oggetto di scherno, soprattutto nell’età ellenistica e romana. La cerimonia, chiamata “brit milà”, è dal punto di vista simbolico una sorta di battesimo che gli ebrei di qualsiasi Paese celebrano in sinagoga entro l’ottavo giorno dalla nascita del bimbo e nelle ore diurne.



Il cristianesimo se ne distanzia, nonostante Gesù fosse a sua volta circonciso. Secondo alcuni Vangeli apocrifi Gesù adulto avrebbe poi spiegato che se la circoncisione fosse stata voluta da Dio i bambini nascerebbero già circoncisi.



Per quanto riguarda i musulmani, il Corano non menziona la circoncisione ma se ne parla nella sunna, i detti del Profeta. Una delle ragioni della sua diffusione potrebbe risalire alla proibizione islamica di lavarsi prima preghiera per cui l’idea di eliminare con il prepuzio un potenziale veicolo di sporcizia sarebbe auspicabile. Di fatto la legislazione religiosa la raccomanda - seppure non sia unanime nel ritenerla obbligatoria - ed è oggi universalmente praticata nel mondo musulmano (si effettua tra il settimo giorno e la pubertà). Negli ultimi anni la circoncisione si sta diffondendo in culture diverse da quella ebraica e musulmana , soprattutto negli Stati Uniti, con motivazioni igieniche.



www.lastampa.it/2012/10/10/esteri/dall-antico-egitto-agli-usa-di-oggi-LC4JM71R9Mv2q64WcxYC6J/pag...
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