Dal libro "una come tutte" di lina sotis...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Monica di Torino
00venerdì 8 ottobre 2004 23:02
Non so se conoscete il libro di Lina Sotis "una come tutte"...
è un libro che contiene tantissime mini storie di donne...
storie nelle quali la lettrice riconoscerà lembi di se stessa, oltrechè di amiche e di NEMICHE . Tutto in questo libro, sull'universo delle donne, è detto con esattezza e con quel garbo che non esclude, ANZI VUOLE, una punta di veleno...

ecco 2 mini storie tratte dal libro:


SAPEVA TUTTO IN SUPERFICIE, niente in profondità.
Aveva letto tutte le recensioni dei nuovi titoli in libreria, mai un libro. Ogni tanto faceva anche confusione fra libreria e biblioteca, tipica confusione degli orecchianti, si correggeva però istintivamente prima della conclusione del discorso. Guardando il suo interlocutore «sentiva» che la frase non funzionava. Poi, avendo detto tutte e due le parole, con la certezza che una delle due era giusta si sentiva a posto.
Parlava in fretta o pianissimo.Troppo in fretta per essere capita, troppo piano perché si avesse voglia di ascoltarla. Taceva raramente, pensava fosse poco intelligente.
il suo segreto era carpire le frasi meglio riuscite dei discorsi altrui o rapinare concetti ascoltati e riciclarli come suoi. La sua specialità era ripetere con tono convinto o interrogativo l'ultima frase di chi le stava davanti. «È uno spettacolo senza regia» sentiva dire a teatro. La frase le suonava giusta, la persona che l'aveva pronunciata affidabile. Finalmente tranquilla, ripeteva lesta, con aria saputa e un po' lapidaria, il commento a chi notoriamente ne sapeva meno di lei. Con quella frase la serata era assicurata, non temeva più niente. Il bottino era a doppiouso.
Un' esclamazione senza replica per chi voleva stupire e con tono invece leggermente interrogativo per le prede a cui di solito rubava frasi e pensieri. Con interrogativa noncuranza diceva infatti: «Non le sembra uno spettacolo senza regia?». Era una specie di Arsenio Lupin dei luoghi comuni che fanno opinione. Non aveva mai un pensiero suo, ma era una specialista nello scippo dei pensieri altrui. Non aveva idee politiche, ma rubava solo le idee di un certo tipo, così si ritrovò, ripetendo l'ultima frase, ad avere una precisa identità politica. Ogni uscita era un bottino. Frasi e concetti le duravano una stagione, poi si dava da fare per rinnovarli.
L'orecchiante aveva un fidanzato, un amante, un marito più anonimo di lei. Era una professionista, non sarebbe mai stata lo specchio di un singolo, era il ritratto dei luoghi comuni di una società.




~~
RECITAVA BENISSIMO.Aveva deciso come le piaceva essere e ogni giorno recitava se stessa, ovvero quella che aveva deciso di essere. Non sapeva nemmeno lei come era successo, non aveva deciso niente, a un certo punto si era trovata ad essere quella persona lì, saggia e decisa. Era indecisa di natura, forse questo era li segreto del suo decisionismo tardivo.
Preferendosi decisa per non sbagliare le sue decisioni,aveva
deciso di essere saggia. Il risultato con il mondo che la circondava era quello di una donna saggia e decisa, con se stessa era l'incontro con una sconosciuta.
Sapendo che non era quella che voleva essere cercava di inrontrarsi il meno possibile e di stare fra gli altri e con gli altri il più possibile. Il suo riposo era la recita di quella che voleva essere, la sua soddisfazione andare a letto la sera contenta che nessuno l'avesse messa in dubbio. Era talmente tanto tempo che si recitava in quel modo che un dubbio altrui l'avrebbe messa in seria difficoltà, perché lei ormai si considerava saggia e decisa.
Una mattina si alzò diversa, le dava fastidio la luce, affrontare la vita come aveva deciso le era impossibile. Non le era possibile decidere niente, qualcuno dentro di lei aveva deciso per lei. Non le era mai successo.
Siccome era saggia e decisa, decise di andare dallo psicoanalista. Cominciò da lontano, da quando era piccola e indecisa. Andò molte volte dallo psicoanalista e fu costretta a vedersi come era, un' eterna indecisa in ammirazione di un mondo così più grande e deciso di lei. Fu un periodo molto difficile.
Non voleva più uscire, aveva paura di non riuscire a sembrare la stessa che si era inventata per gli altri.
Raccontare, soprattutto raccontarsi come era, non le piaceva.
Un giorno la vide uscire. Era lei, quella che voleva essere da tutta la vita. Bella,saggia e decisa. Era sicura che era lei, riconosceva il vestito, l'andatura, il colore dei capelli, ma la faccia no, era diversa, era una faccia indecisa, una faccia che non le aveva mai visto.
Usciva da quella stanza dove stava per entrare lei. Non si fece vedere, ma si informò. Era cliente, da lungo tempo, del suo stesso psicoanalista. Si sentì meglio. Non era più un'infiltrata in un mondo di decisi, ma un' attrice in un mondo di attori.

[Modificato da Monica di Torino 08/10/2004 23.11]

aLLyNa
00venerdì 8 ottobre 2004 23:12

Scritto da: Monica di Torino 08/10/2004 23.02


SAPEVA TUTTO IN SUPERFICIE, niente in profondità.



sta descrizione mi ricorda troppo qualcuno, madò! [SM=x69721]

comunque conosco, mia sorella mi ha detto di leggerlo un sacco di volte... ^^ ed anche un mio vecchio prof di sociologia, è un libro molto sociologico in effetti... lo leggerò, promesso! [SM=x69794]
Monica di Torino
00venerdì 8 ottobre 2004 23:24
Re:

Scritto da: aLLyNa 08/10/2004 23.12


sta descrizione mi ricorda troppo qualcuno, madò! [SM=x69721]




[SM=x69804] sarà lo stesso "qualcuno" che conosco anche io? ... [SM=x69746] [SM=x69739]
aLLyNa
00venerdì 8 ottobre 2004 23:41

Scritto da: Monica di Torino 08/10/2004 23.24


[SM=x69804] sarà lo stesso "qualcuno" che conosco anche io? ... [SM=x69746] [SM=x69739]



chissà... ^^'
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com