Da Parma a Reggio

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Vondur
00giovedì 25 novembre 2010 13:53
-Nonna, nonna svegliati, guarda cosa ho trovato su in solaio, ti piace?-
-Piccola mia che ore sono?! Ti sta benissimo Francy, sei veramente bellissima...-
-Nonna ma cosa fai, piangi?-
-Quel vestito era di tua madre, mi sembra di vedere lei alla tua età-
-E' proprio la mia taglia, mi piace un sacco, posso vedere anche gli altri che ci sono in quell'armadio?-
-Certo, prendi tutto quello che vuoi, ora che vivi qui da noi, quello che apparteneva a tua madre è tuo. Il tuo patrigno non ha mai voluto vedessi le sue cose e la sua stanza, ma d'ora in poi cambierà tutto-
-Grazie nonna sono contenta di stare qui da voi, prometti però che un giorno mi parlerai del papà, del mio vero padre, in tutti questi anni l'unica cosa che so è che una malattia se l’è portato via, per il resto niente, silenzio totale, neanche una foto, un ricordo, perchè? ti sembra giusto? Ho diciotto anni sai, ho il diritto di saperne di più, ti prego promettimelo nonna, adesso preparati che andiamo a fare la spesa, devo comprare un sacco di cose…-
-Sì Francy arrivo...(mi dispiace piccola mia)-

“Alcuni giorni più tardi”

-Ciao, mi dai due margherite e una birra in lattina?-
-Subito! Vuoi che te le scaldi?-
-No! va bene così grazie-
-Ehm scusa, posso sedermi qui?-
-Non è mica mio!!-
-Ah giusto...cosa leggi di bello?-
-Mi sembra o ci stai provando?-
-Però, siamo acidine eh??-
-Acidine un cazzo!, ascolta, mangiati la tua pizza e lasciami in pace!-
-Ok ok, bastava dirlo senza agitarsi, vado a sedermi là in fondo-
-No dai, scusami, tu non c'entri, mi dispiace di averti detto così, ma sto passando un periodo di merda, comunque io sono Cristina-
-Fabio, piacere-
-Cosa fai da queste parti non ti ho mai visto?-
-Sono di San Polo, dovevo consegnare delle lampade qui a Parma da un nostro nuovo fornitore, e mi sono fermato a mangiare un boccone, tu di dove sei?-
-Di Langhirano!-
-E qui a Parma cosa fai, studi?-
-No! Sono venuta a cercarmi una bello spino di quelli buoni, ma dai..stavo scherzando, che faccia fai...noo cazzo, ho bucato una calza, tieni questo un attimo...ohh ma dove guardi??-
-Dove stanno guardando tutti qui dentro-
-Fai lo spiritoso!? Siete solo capaci di dire cazzate e guardarmi il culo-
-Vedo che ti sono simpatico?!!-
-Dai, non ce l'ho con te, mi sa che devo andare altrimenti perdo la corriera...-
-Se vuoi posso darti un passaggio, sto tornando a casa, e se non ti rompe salire su un furgone!?-
-Secondo te io salgo su con uno che nemmeno conosco, che ha passato tutto il tempo a fissarmi come se avesse visto il goal di Maradona all’Inghilterra??!-
-Hai ragione scusami, ma non riuscivo a farne a meno...-
-Hai finito di scusarti? Dai muoviti, hai la radio almeno?-
-Sì, certo...-
-Allora cosa aspetti è tardi...Dai ti sbrighi, vuoi farlo cantare questo motore, vai come mia nonna che non guida...si può fumare qua dentro vero??!-
-Non te la sei già accesa?-
-Appunto si può!-
-Mi tolgo il berretto che ho caldo, tanto a questa velocità ci vorrà un bel po’ ad arrivare-
-Sai che hai dei bellissimi capelli...-
-Occhio a quello!...ohh stronzo, fottiti!-
-Mai sei scema??-
-Mi stanno sul cazzo quelli che vanno a i due all'ora, con il cappello poi, tutti quelli che guidano con il cappello fanno sempre i trenta...beh dimmi, oltre a portare in giro le lampade cosa fai? ce l'hai la ragazza?-
-No, niente ragazza...boh non so, la sera esco con gli amici, andiamo a ballare, a volte al cinema o in centro a Reggio...-
-Ma vai a ballare o a cuccare? A cuccare scommetto, siete solo capaci di pezzare e fare domande idiote voi maschietti arrapati...-
-Perchè tu cosa ci vai a fare in discoteca?-
-A ballare si capisce, adoro ballare, quando sento la musica in pista sono libera, libera da tutto, e di volare via, almeno per poco...-
-Se ti và una sera possiamo andare a ballare al Tempo Rock, ti passo a prendere e poi...-
-Fermati sono arrivata!! ecco io abito dietro a quella casa verde...-
-Come non detto!!-
-Grazie per il passaggio...allora, ce l'hai una penna?-
-Sì eccola!-
-Non ti esaltare troppo adesso eh, mi raccomando!! Ciao-
-Ciao Cristina...(ci vediamo)-

-"Lo devo ammettere quella tipa mi ha colpito tanto, oggi non è andata proprio male, ecco qui, arrivato...e questo!!? Il suo berretto, l'ha scordato qui, adesso salgo e la chiamo che ho una bella scusa, ma cosa c'è scritto qui ^Cry^ però personalizzato, anche se il suo significato è un po’ triste e non le si addice.
Come numero inesistente, sta a vedere che si è inventata il numero, domani vado apposta a Langhirano a portarglielo, così vediamo cosa mi dice, se si è presa gioco di me..."-

Driin...
-Sì, chi è!!?-
-Ciao, sono Fabio ti ricordi?! Ti ho portato questo che hai scordato...ha no scusa, ti ho confusa con un'altra persona che ti somiglia, cercavo Cristina, dovrebbe abitare qui, forse è tua sorella??-
-No, mi spiace non c'è nessuna Cristina qui, ti sei sbagliato-
-Strano, ieri mi ha detto che abitava qui, dietro questa casa verde, aveva dimenticato questo...-
-Ehi, aspetta, avvicinati un attimo. Io quel berretto l'ho già visto, chi te lo ha dato? Non ce ne sono in giro tanti di questi, è molto simile a uno che portava sempre mia madre posso vederlo?? Cosa ^Cry^ ma è questo!! Lo aveva ricamato lei...-
-L’ha dimenticato quella ragazza che cercavo, ma lei ha più o meno la tua età, e non può essere tua madre...ehi dico con te, ti sei incantata?!-
-Cristina è il nome di mia madre, non so chi sei, e cosa vuoi, ma quello che dici te lo stai inventando, e non ha senso, lei è morta diciotto anni fa in un maledetto incidente, non capisco che scherzo è questo, anche di cattivo gusto-
-Mi dispiace per tua madre, non so cosa dirti, ieri ho accompagnato una ragazza e l'ho scaricata l'ha in fondo...-
-Aspetta un attimo, ecco guarda, qui ho una sua foto da giovane con questo berretto, questa è mia madre!!-
-Ma è lei, proprio lei...-
-Ma lei chi!!? che cavolo dici!? Come ti permetti di venire qui a raccontare tutta questa storia, non voglio più ascoltare niente delle tue cazzate, riprenditi questo berretto e sparisci...Addio!!...-
-Francy, che succede?-
-Niente nonna questo ragazzo se ne stava andando, vieni, fa freddo qui fuori, ti accompagno dentro...-
-Scusa tanto ehh…si vede che mi sono sbagliato, non volevo crearti problemi, me ne vado. Non si preoccupi signora è colpa mia!! guarda cosa si guadagna ad esser gentili...Buona serata e auguri eh, auguri a tutte e due...-
-Pensa te nonna, quel tipo si presenta qui raccontandomi una storia assurda, dicendomi che assomiglio a una certa Cristina, che poi sarebbe la mamma da giovane, e aveva il suo berretto, non è possibile, non sanno più che storia inventarsi per portarti a letto, chissà dove lo avrà preso??? Nonna, ma cosa c'è non stai bene? Sei pallida come un fantasma, hai la febbre per caso?-
-No piccola, sto bene-
-Ecco siediti, ti prendo da bere un bicchiere d'acqua fresca-
-Francy, quel ragazzo lì fuori...-
-Ecco nonna bevi-
-Quel ragazzo ha detto auguri, ci ha fatto gli auguri, ma oggi non è festa!!-
-E allora che ti frega, che vada al diavolo, ma vuoi sdraiarti un po’ sul divano?-
-Ora ricordo dove l'ho visto, diceva sempre Auguri a tutti. Francy quel ragazzo, quel ragazzo era tuo padre...-


Maredinotte
00giovedì 25 novembre 2010 22:47
il finale mi ha fatto venire i brividi! eh eh

particolare la scelta di usare solo i discorsi diretti, senza intervallarli da periodi narrativi, anche se in alcuni punti io ne ho sentito il bisogno, soprattutto negli stacchi temporali, poichè tutto sembra avvenire contemporaneamente.
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