Facciamo il punto
Scritto da: M80 19/05/2006 10.02
una domanda; dando per scontato che alla fine anche i senatori dell' Italia dei Valori voterà la fiducia; facciamo 2 conti:
esclusi i senatori a vita il csx parte con 2 voti di scarto ma: Marini non vota più perche è pres del Senato; Livia Turco e Mastella erano senatori ma sono diventati ministri dunque non votano. Quindi qui saremo già a +1 per il cdx; però ci sono i senatori a vita: Napolitano però non c' è più,c'è scalfarotto, e risiamo in pareggio... Dunque di fondamentale importanza saranno i voti di cavallo pazzo Cossiga e di Belzebù Andreotti: ma loro siamo sicuri che diano la fiducia??
Alcune precisazioni:
- I ministri votano. La storia di far dimettere i senatori ministri è legata al fatto che avendo più impegni rischiano di assentarsi più spesso dal senato e, di conseguenza, rischiano di fornire un appoggio meno efficace a un governo la cui maggioranza è risicata. Poi se Mastella e la Turco sono bravi a organizzare i loro impegni il loro doppio incarico di problemi non ne dà. Certo che se, mentre al senato c'è una votazione importante, uno dei due sarà chiamato alla Camera per rispondere alle interrogazioni, il rischio è quello di avere un voto di maggioranza in meno e di andare sotto.
- Il presidente del Senato, al contrario di quello della Camera, di solito non vota. Ma non è una regola scritta. E' semplicemente la prassi che è collegata al fatto che il presidente del senato è, di fatto, il Vice presidente della Repubblica. Non è però detto che Marini intenda rispettare questa regola a cui non è vincolato in alcun modo. Non sarebbe la prima volta che si cambiano le consuetudini: da questo punto di vista il centro destra ha creato tanti di quei precendenti che gli strilli con cui dovesse accogliere una nuova condotta di Marini non avrebbero nessuna credibilità.
- Non credo che il governo andrà sotto in occasione della prima fiducia. Ci saranno tutti e, in qualche misura, troveranno l'accordo anche con l'Italia dei Valori. La cosa negativa è quella sensazione da 'mercato delle vacche' che certe uscite danno quando vengono fatte pubblicamente. In questo anche il governo Berlusconi ha dovuto pagare certe uscite da 'mercato delle vacche' fatte dagli esponenti dei partiti che lo sostenevano. Ma credo che la paura di nuove elezioni sarà, almeno nel breve periodo, un collante più che efficace per la nuova maggioranza. Poi, naturalmente, le cose potranno cambiare e la maggioranza che sostiene il governo Prodi potrebbe andare in minoranza al Senato.
- Anche nel caso in cui questo dovesse capitare la cosa non implicherebbe automaticamente le dimissioni del Governo, che è vincolato alle dimissioni solo quando viene sfiduciato dal Parlamento (ovvero quando chiede la fiducia e viene messo in minoranza). La maggioranza che sosteneva il governo Berlusconi, che pure era piuttosto ampia, è stato messa in minoranza più di una volta: il risultato è stato un iter molto più macchinoso delle leggi che si stavano approvando, ma il governo non si è certo dimesso.
- Cerco che se ci si accorgesse che i numeri non permettono alla maggioranza di governare il problema delle dimissioni di Prodi si porrebbe. Ma i tempi per valutare questa eventualità matureranno non prima della fine dell'estate.
Detto questo mi pare di poter concludere che il governo Prodi durerà senz'altro fino a fine agosto. Poi si vedrà.
Quelli che come M80 hanno tanta fretta di vederlo cadere dovranno probabilmente aspettare un po' e, nel frattempo, rodersi un po' il fegato, cosa che io sconsiglio vivamente.