DI NUOVO GUERRA

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Yukino Miyazawa
00lunedì 17 marzo 2003 21:23
Forse è troppo distante dal tema di questo sito, ma vorrei poter ascoltare delle osservazioni sulla guerra e sui piccoli problemi che essa ci crea direttamente o indirettamente. Ad esempio, e probabilmente il mio è un problema futile,ma questa estate non potrò fre un viaggio in inghilterra che programmavo da tantissimo tempo. E' la prima volta che avrei viaggiato all'estero e ci tenevo molto. E' ovvio che pargonato ai disagi che certamente ci saranno, come in ogni guerra, molto più gravi dei miei, il mio non è nemmeno da considerarsi un fastidio. Voi cosa ne pensate? Credete sia giusta questa guerra ormai diventata una realtà? Pensate anche voi che Bush e Saddam dovrebbero affrontarsi su un ring finchè uno dei due non cade stecchito e la smettono di rompere le balle all'umanità? [SM=g27812]
MAGUS ALTAIR
00martedì 18 marzo 2003 08:55
Che strana guerra
Si, forse l'argomento e' lontano dal contesto di questo sito,
ma comunque non lo devo dire io, e allora esporro' alcune mie
idee al riguardo.
Normalmente siamo abituati a vedere il problema come una
contrapposizione tra chi vuole la pace (i cosiddetti pacifisti)
e chi vuole la guerra (gli Stati Uniti).
Ma questo dualismo e' molto ingenuo.
Chi non vuole la guerra puo' essere un pacifista vero e proprio,
ossia una persona che, per ideologia, non accetta nessuna guerra,
a prescindere dalle ragioni di questa.
Poi pero' ci sono persone che non sono contrarie a priori agli
interventi armati, ma non sopportano l'idea che vi sia una guerra
mossa solo da intenti economici, e non una vera verra guerra di
difesa, che invece approverebbero.
Ora, gli Stati Uniti sbandierano all'umanita' che la loro
missione e' salvaguardare la pace a livello mondiale, ma non
e' certo questa la verita'. Gli USA infatti intervengono nei
conflitti altrui e nelle altrui dittature solo quando vi sia
un tornaconto economico o strategico, e cosi' hanno fatto
pure in Italia nella seconda guerra mondiale (anche se
ovviamente ci hanno fatto un piacere, ma la cosa e' incidentale!)
Altrimenti lasciano tutto li' cosi' come si trova (ricordate
p.es. il genocidio tra Zaire e Ruanda?).
Quindi la contrapposizione e' tra chi usa la guerra come
strumento strategico (gli Stati Uniti), e tanti "poveri"
pacifisti che credono in un mondo migliore...
Non ci sara' mai possibilita' di dialogo... stanno su piani
completamente diversi!
La cosa che mi fa piu' incavolare e' che gli USA sono ipocriti
e non dicono quali sono le vere ragioni delle loro guerre,
continuando a raccontarci la storiella che loro sono i
paladini della liberta' e della democrazia.
Per quanto riguarda le persone, di cui dicevo prima, che non
sono "pacifisti" in senso ideologico, ma sono contrari alle
guerre economiche, questi sono spesso confusi coi pacifisti
puri, ed in effetti non e' corretto neanche questo: entrambi
non vogliono "questa" guerra, ma per motivi completamente
diversi.
Il vero problema e' che il dialogo tra queste tre realta' e'
un dialogo fra sordi.
La guerra ci sara', cosi' come ce ne saranno altre in futuro.

Che il Divino infonda su tutti noi le sue benedizioni

Altair
-Febo-
00martedì 18 marzo 2003 12:58
Ieri notte sono rimasto sveglio per vedere il comunicato di Bush.
Poche volte mi sono sentico così impotente, avevo voglia di piangere di fronte a quelle bugie.
Da ieri non esiste più l'Onu, non esite più la Nato. Era da 58 anni, dalla fine della seconda guerra mondiale che il mondo non era così diviso. Abbiamo perso 58 anni di civiltà, 58 anni che con un ottusa politica e una falsa diplomazia internazionale che ha garantito la nostra pace e il nostro benessere a discapito di quello di altri popoli e altre nazioni.
Ora sappiamo come funziona il mondo, sappiamo che il mondo è schiavo dell'America. Ringraziamo gli dei di non essere schiavi dei nazi-fascisti, dei comunisti o di altri dittatori, ringrazaziamo di non essere in mano dei talebani ma questo non è certo il migliore dei mondi possibili.
Ieri ascoltando la tv ho scoperto che l'Italia fra i pesi industrializzati è il penultimo nella graduatoria nella percentuale di prodotto interno lordo e contributi per lo sviluppo sociale di stati in difficoltà..... indovinate qual'è l'ultimo stato? L'America! Dopo aver messo li Saddam Hussein, dopo aver comprato il suo petrolio, dopo avergli venduto le armi, dopo aver imposto a quell' popolo un embargo decennale che ha solamente affamato e privato di medicinali la gente comune senza far di certo mancare nulla al Rais e alla sua famiglia ci vengono a dire che questa è una guerra umanitaria, ci vendono a dire che questa è una guerra di difesa. Che sia maledetto il governo iraqueno, che sia maledetto il governo americano, che possano affogare nel loro petrolio.
Un documento dell'Onu prevede il risultato disastroso di questa guerra sulla popolazione: mezzo milione di vittime dirette del conflitto, tre milioni di persone a rischio nutrizionale e altre otto che si troverebbero in mancanza di servizi igienici e sanitari, con tutte le conseguenze del caso (i bambini morti in questa guerra sarebbero un milione ).
Hanno detto che useranno tutti i mezzi possibili, dobbiamo aspettarci una nuova bomba atomica? Dobbiamo aspettarci altre armi all'uranio come nei balcani? Dobbiamo aspettarci altre armi chimiche quelle che 10 anni fa hanno causato la sindrome del golfo fra i ragazzi americani e i loro figli?
Questa guerra illegale in base alla Carta dell'Onu, alla Carta Costituzionale italiana e al Patto Atlantico della Nato.
Ormai è troppo tardi per fermare questa guerra, speriamo che il nostro govero non si renda complice di questo crimine e che nessuna nazione si opporrà con le armi a questa prepotenza altrimenti si darà vita a un nuovo conflitto mondiale.
La stregoneria sopra ogni cosa è un movimento di protesta sociale delle classi più deboli e oppresse nei confronti dell'elite dominante e del clero più intransigente, e le sue idee politiche. Questa volta anche la Chiesa Apostolica Romana è per la pace, non tace nel silenzio come fece nella seconda guerra mondiale, alleata al Fascismo, complice del Nazismo nascondendo gli orrori dell'olocausto contro ebrei, omosessuali, zingari e oppositori politici. Facciamo che la nostra che la cultura della vecchia e saggia ma troppo spesso codarda Europa torni ad essere una voce importante.
Facciamo si che che da domani i principi della nostra costituzione e della carta delle nazioni unite torni ad avere valore, facciamo si che un domani esistana una vera Europa Unita sempre più forte e grande che tolga delle mani dell'america il nostro futuro e che le l'organizzazione delle nazioni unite torni a ad avere il suo ruolo sovrano, facciamo si che l'America perda la sua potenza economica e ideologica sulla nostra terra. Facciamo si che possa esistere un futuro migliore.
Iolda
00martedì 18 marzo 2003 13:45
Paura e disgusto.
Paura e disgusto. Sono le uniche due parole che mi vengono in mente. Paura perchè non ci si rende conto che le guerre non sono più di tipo corpo a corpo come una volta, che il numero delle persone civili che possono venire coinvolte è limitato, che le armi attuali possono in pochi giorni realizzare un vero e proprio apocalisse... paura perchè noi Italiani dopo le nazioni confinanti l'Iraq saremo tra i primi a essere bombardati (gli aerei nato partono da qui). Disgusto perchè Bush rompe le scatole a casa degli altri, si fa forte a voler imporre il suo volere ma non dà il buon esempio distruggendo le armi chimiche e nucleari che ha a sua portata di mano.

Che schifo![SM=g27812]
-Tyler-
00mercoledì 19 marzo 2003 01:59
tutte stronzate, se foste dei veri pacifisti allora sareste i primi a volere questa guerra.
In quanto all'Italia, sono contento che la mia nazione sia complice di questo crimine, abbiamo tutto da guadagnare sia dal lato dell'immagine, sia da quello comerciale.
Ci saranno vittime anche innocenti e mi dispiace x quei poveretti... ma x fare una frittata bisogna rompere qualche uova prima.
Ricordate cmq, che da questa guerra noi non solo ne usciremo indenni, ma avremo tutto di guadagnato, e mi dispiace ammetterlo, questo lo dobbiamo solo a Berlusconi.



P.S. Febo: e' la Francia che ha fornito fino ad oggi le armi all'Iraq, non l'america.
-Febo-
00mercoledì 19 marzo 2003 12:53
E' vero anche la Francia ha venduto armi convenzionali all'Iraq insieme a Germania e Inghilterra. L'Italia ha avuto il suo ruolo con finanziamenti bancari.
L'america attraverso 25 aziente ha venduto quelle non convenzionali : chimiche , biologiche e nucleari.

La francia è anche un paese che in tempi recenti ha prosegiuto i test nucleari, gli Usa sono l'unico stato che ha usato armi atomiche in guerra. Gli Usa hanno dichiarato che useranno armi di distruzione di massa come quelle all'uranio impoverito già usate nel conflitto dei balcani.

Riguardo ai motivi reali di questa guerra:

Scott Ritter, statunitense, per 7 anni ispettore Onu in IRAQ
afferma : «Se io dovessi quantificare la minaccia rappresentata dall'Iraq in termini di armi di distruzione di massa, essa equivale a zero»

CAPACITA’ BALISTICHE: Rolf Ekeus, che ispezionò per conto dell'ONU gli arsenali militari iracheni dopo la guerra nel Golfo, dichiarò che l'Iraq aveva perduto 817 dei suoi 819 missili a lunga gittata

ARMI BIOLOGICHE: Nel 1999 un team del Consiglio di sicurezza certificò che le strutture di armi biologiche irachene erano state distrutte o rese inoffensive.

ORDIGNI NUCLEARI Per quanto riguarda la minaccia nucleare di Saddam la International Atomic Energy Agency (Iaea) ha accertato che il programma di armamento nucleare iracheno era stato eliminato.Gli ispettori della Iaea sono ancora in Iraq e lo scorso gennaio hanno dichiarato il completo rispetto iracheno delle limitazioni. Quando si chiede all'Iraq di consentire l'accesso agli ispettori viene da chiedersi in che veste quelli della Iaea siano ancora lì. L'Iraq non ha mai espulso gli ispettori, neppure quelli dell'Onu. Sono sempre stati ritirati quando venivano accusati di essere delle spie.

Lo scorso 5 febbraio un rapporto del New York Times ha concluso che «la Cia non ha alcuna prova che l'Iraq abbia partecipato ad azioni terroristiche contro gli Usa in quasi un decennio e l'Agenzia è convinta che Saddam non abbia fornito armi chimiche o biologiche ad al-Qaida o ai terroristi ad essa associati».

Sono interessanti al riguardo le riflessioni di Scott Ritter, il quale definisce la “connessione” con Al Qaeda «una faccenda palesemente assurda. Saddam Hussein» ricorda «è un dittatore laico, ha passato gli ultimi trenta anni a dichiarare guerra al fondamentalismo islamico, facendolo a pezzi. A parte la guerra all'Iran degli ayatollah, in Iraq sono in vigore leggi che sentenziano la pena di morte per il proselitismo in nome del wahabismo, la religione di Osama bin Laden. Osama odia in modo particolare Saddam, lo chiama l'apostata, un'accusa che implica la pena di morte».

Saddam bloccherebbe gli aiuti umanitari per il popolo iracheno

In proposito secondo alcuni osservatori vi sarebbereo invece ben 5 miliardi di dollari in aiuti bloccati dagli Usa con il beneplacito della Gran Bretagna. Quelle spedizioni sarebbero già state approvate dall'Onu e comprendono vaccini, antidolorifici, medicinali salva-vita ed equipaggiamenti diagnostici per il cancro. L'embargo lascerebbe meno di 150 euro all'anno per la sopravvivenza di una persona. sebbene si possa essere certi che se Saddam avesse un tornaconto nel bloccare gli aiuti lo farebbe senz'altro, lo stesso segretario generale dell'Onu ha affermato che questo non è stato fatto. Evidentemente Saddam non ha bisogno di fare ciò che altri già fanno per lui.

Dannis Halliday, l'assistente segretario generale dell'Onu responsabile degli aiuti umanitari, ha dato le dimissioni dichiarando l'embargo all'Iraq un <>. Anche il suo successore Hans von Sponeck ha rassegnato le dimissioni. Lo scorso novembre i due scrissero che "la morte di 5-6 mila bambini al mese è principalmente dovuta ad acqua contaminata, malnutrizione e mancanza di medicine. Gli Usa e il Regno Unito, con i loro ritardi nelle autorizzazioni, sono responsabili di questa tragedia, non Baghdad".

Altro fatto poco noto e imbarazzante è che gli Usa e Gran Bretagna stanno bombardando l'Iraq da almeno due anni con frequenza settimanale. "Non ci rimangono che i gabinetti di campagna", sarebbe il commento sconsolato di un funzionario del Pentagono.

I risultati economici di questa guerra già si sono visti. Il dollaro è tornato scalare l'euro e il prezzo del greggio è sceso.

Un milione di bambini non sono uova ... e la loro morte non è una frittata ma un genocidio.

La pace e il benessere si raggiungono con mezzi diplomatici non con le guerre, con le guerre si creerà solamente altra paura, altro odio e disperazione che porterà a nuovi terroristi se non alla terza guerra mondiale.






-Febo-
00mercoledì 19 marzo 2003 13:06
dimenticavo...

il nostro amato presidente del consiglio l'onorevole Silvio Berlusconi ci viene a dire che siamo obbligati da patti internazionali a fornire basi, logistica e spazio aereo agli Usa ma che cmq non parteciperemo alla guerra.

Questo è falso!

Sta comemttendo un azione illegale secondo le leggi italiane e internazionali!

1) Lo statuto delle Nazioni Unite ha abrogato l'istituto giuridico della guerra quale esercizio lecito della facoltà degli stati. L'articolo 51 della Carta dell'Onu costituisce l'unica eccezione al fondamentale divieto di uso della forza armata nelle relazioni internazionali (sancito dall'articolo 2, par. 4 della Carta stessa), consentendo tale uso nella sola ipotesi di risposta ad un attacco armato già sferrato.

2) Abusivamente si è fatto riferimento all'art. 5 del Patto Atlantico. Ma l'articolo 5, paragrafo primo, del Trattato istitutivo della Nato consente l'esercizio del diritto di legittima difesa, ai sensi dell'art. 51 della Carta Onu, solo in caso di «attacco armato» contro uno o più stati membri «avente luogo in Europa o in America del Nord», qualificandolo come «attacco diretto contro tutti», e ammette «l'uso della forza armata» solo «per ristabilire e garantire la sicurezza nella regione dell'Atlantico del Nord».

3) L'articolo 11 della Costituzione italiana ripudia solennemente la guerra. E oltre a rendere illegittimi tutti gli atti incompatibili, esercita una spinta in direzione pacifista nei confronti degli organi legislativi e di quelli governativi.

4) Ai sensi dell'art. 78 della Costituzione soltanto le camere possono deliberare lo stato di guerra, e sempre a condizione che la
dell'art. 80 della Costituzione le camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali, e l'autorizzazione non può che essere subordinata ai principi ed ai valori di cui alla stessa Carta, compreso l'art.11.

6) Il concetto di guerra preventiva è antinomico a quello di difesa, perché non risponde a un'aggressione ma dovrebbe prevenirla, in forza di una valutazione unilaterale ed arbitraria.

Secondo le norme del diritto bellico internazionale uno stato neutrale ha il dovere di:

1)astenersi dal prestare assistenza finanziaria e militare ai belligeranti,

2)impedire che il suo territorio venga utilizzato dai belligeranti per svolgervi operazioni militari o paramilitari istituirvi uffici di reclutamento o di informazioni

3)vietare il passaggio di materiale bellico o di truppe

Grazie presidente Berlusconi, ce ne ricorderemo.
-Tyler-
00mercoledì 19 marzo 2003 14:25
La pace e la sicurezza internazionale si possono garantire solo nell'ambito del rispetto dei diritti dell' uomo, dei principi di democrazia, di giustizia e di libertà. Gli stati governati da regimi dittatoriali, (tollerati o supportati da entrambi i blocchi contrapposti durante il periodo della guerra fredda) offendendo i principi fondamentali della dignità umana, sono riconosciuti vere fonti di instabilità regionale e internazionale. Basti pensare all'Afganistan sotto il regime dei talebani, all'Irak di Saddam Hussein o alle monarchie feudali del Golfo Persico. Negli ultimi anni l'ONU ha ripetutamente condannato le gravi violazioni dei diritti umani perpetuate in Irak. Torture, esecuzioni arbitrarie, persecuzioni, violenze sono purtroppo all'ordine del giorno in quel Paese, come in altri dell’Africa o del Medio Oriente islamico. Perché il mondo dovrebbe restare a guardare? Soprattutto quando si aggiunge il sospetto, ormai diventato certezza, che l'Irak ospiti e supporti "cellule" di Al- Quaida, che giochi un ruolo di primo piano nel fomentare il terrorismo islamico internazionale, peraltro insieme ai altri paesi del Golfo Persico che usano a questo scopo i profitti del petrolio. Infatti oggi, in una parte della società islamica è il fondamentalismo, legato alla ferrea applicazione della legge coranica, a prevalere spesso come conseguenza del mancato sviluppo economico e sociale. Nell'ultimo decennio esso ha avuto una forte accelerazione, anche in paesi che fino ad oggi hanno mantenuto una parvenza di neutralità. Tale sviluppo è stato accompagnato da un susseguirsi di attentati terroristici, che solo dopo l'11 settembre, si è capito essere una vera e propria dichiarazione di guerra all'Occidente e ai valori che esso esprime e promuove. I motivi della crescente conflittualità sono ormai chiari: lo sviluppo in termini numerici della popolazione mussulmana, la aspirazione ad una rinascita dell' Islam, la questione palestinese, la globalizzazione economica e culturale. Si credeva che quest'ultima fosse sinonimo di omogeneità, di uniformità di sistemi e culture, ma in realtà si basa su interscambi fra realtà regionali, interregionali e nazionali profondamente diverse e spesso fra loro conflittuali. Si credeva che potesse condurre all'affermazione di una sorta di stato mondiale, ma in realtà sembra suscitare un presunto "scontro di civiltà". L'Islam integralista odia l'Occidente perché responsabile un tempo delle Crociate e oggi "della corruzione, del materialismo, dell'immoralità" che minacciano la sua società e la sua fede: in realtà è l’incapacità di una parte delle popolazioni di cultura islamica a inserirsi nei meccanismi dello sviluppo e della crescita culturale moderna, a farle rifluire verso posizioni estremistiche. Ecco perché la sconfitta di Saddam Hussein è, oggi più che mai, urgente e necessaria: giocherebbe un ruolo di primo piano nello smantellamento del terrorismo internazionale e nella liberalizzazione delle molte energie modernizzatici latenti nelle società di matrice islamica, determinando un cambiamento degli equilibri in tutto il Medio Oriente, contribuirebbe alla realizzazione della pace in Palestina e a cancellare quel clima di incertezza che ha bruscamente frenato la crescita economica internazionale, in seguito agli attentati dell'11 settembre. Inoltre, la conseguente liberalizzazione di una parte delle riserve petrolifere mondiali porterebbe ad un ridimensionamento del monopolio petrolifero dell'OPEC, da sempre strumento di pressione politica dei Paesi Arabi mussulmani. In un'economia che diventa sempre più globalizzata, la gestione delle risorse deve essere trasparente e democratica, con l'utilizzo di attrezzature d'avanguardia, per garantire lo sviluppo economico anche e soprattutto dei "paesi rimasti indietro".Ecco una verità che i no global non hanno assimilato. In tale contesto è l'Europa che può svolgere quel ruolo che la storia, da sempre le ha assegnato. Un ruolo, accanto agli USA, da protagonista nell'internazionalizzazione della cultura occidentale che nel corso dei secoli, ha prodotto società aperte, democratiche e tolleranti. Ma proprio in questa situazione di crisi internazionale, l'Europa ha dimostrato tutta la sua debolezza e la mancanza di un unico interesse geo-politico. Il Vecchio Continente è pressochè assente dalla scena politica internazionale, perché manca di una politica estera unitaria e condivisa e di uno strumento militare credibile. E' ormai chiaro che il passaggio dall'unione monetaria all'unione politica non è né automatico, né semplice, né privo di tensioni. Quest'ultima crisi internazionale né è stata la prova evidente. L' Europa deve ripartire dalla sua unità, recuperando quei valori che da sempre hanno costituito la sua tradizione storica e la sua identità culturale religiosa. Deve ripartire da se stessa, dai valori cristiani che hanno costituito il suo patrimonio etico e tracciato il suo DNA, i valori della centralità della persona umana, del rispetto e della solidarietà. Ma l’Europa deve essere una sintesi armonica delle vocazioni nazionali dei suoi Stati membri, non la risultante dell’egemonia degli Stati più forti e più determinati nella difesa dei propri interessi. L'Europa si è sviluppata con la civiltà cristiana e con essa è diventata civiltà universale. E per questo che il Vecchio Continente deve individuare il suo modo di essere Occidente, l'Occidente del rispetto delle differenze culturali e delle singole identità nazionali nel quadro dei principi democratici e della difesa dei diritti umani. Il Mondo ha bisogno dell'Europa, oggi più che mai, per risolvere in via negoziale i conflitti internazionali, che il sistema globalizzato rende più evidenti e pericolosi, mitigando e volgendo l’egemonia USA verso obiettivi di interesse generale. Grazie, infatti, alla sua posizione geografica e al suo retaggio storico e culturale, può giocare un ruolo di primo piano nello scacchiere Medio - Orientale, cercare un dialogo costruttivo con Israele e con la parte dell'Islam proteso alla modernizzazione, su un terreno etico di reciproco rispetto, recuperando quei valori che accomunano le tre grandi religioni monoteiste. Rinnovare culturalmente l'Islam per garantire l'affermazione delle libertà politiche e civili con la nascita di sistemi democratici partecipativi: questo può essere un nuovo storico ruolo per l’Europa. E' necessario che le società moderne e perciò tolleranti si difendano da chi vuole opprimere ogni forma di democrazia. La guerra non è certamente l'unico rimedio possibile, ma è il prezzo più alto da pagare per difendere la libertà, quando questa e obiettivamente e selvaggiamente minacciata.
Lz
00domenica 6 aprile 2003 19:56
Tra tutti i maghi e stregoni vari di questo sito , non esiste uno che conosce un incantesimo per far terminare la guerra???

[SM=x101209]
-Febo-
00domenica 6 aprile 2003 20:22
beh...esiste una leggenda sulle streghe inglesi nella seconda guerra mondiale... nella discussione "IRAQ" se ne fa riferimento

[Modificato da -Febo- 06/04/2003 20.25]

Nebo
00martedì 8 aprile 2003 23:07
Tyleruccio.....
Come ha detto Febo, siamo tornati indietro di molti anni.

Che Saddam sia un dittatore, lo sostengono tutti.
Questo per quelli che continuano a dire "vedo tante manifestazioni
contro Bush ma nessuna contro Saddam...perché?".

I pacifisti, e tutti quelli che dimostrano contro la guerra
e protestano, non sono contrari all'abbattimento del regime di Saddam.
I problemi sono due: il modo di buttarlo giù, e il fatto che UNA
nazione si arroghi il diritto di portare avanti le azioni che
più preferisce, approfittando del fatto di avere superiorità
militare, tecnologica e economica.

Tra i paesi "fonti di instabilità regionale e internazionale" aggiungerei pure gli USA.
Se si permette ad un paese qualsiasi di arrogarsi il diritto di attaccare...
non importa il motivo! In politica un motivo si trova sempre!
Gli USA (e non solo loro, certo) nondisdegnano certo alleanze
e accordi commerciali con Paesi retti da regimi dittatoriali, in
cui si compiono tranquillamente violazioni dei diritti umani.
Ad esempio la Cina.

Quando ci fu il conflitto in Serbia, si buttarono tutti a
capofitto lì, a difendere i kossovari. Nello stesso periodo
scoppiò un conflitto egualmente, o forse più sanguinoso,
da qualche parte in Indonesia, credo fra musulmani e cristiani,
ovviamente estremisti. Ricordo che intervenne solo un repartino
australiano, e forse qualche Paese confinante.

Il regime di Saddam è un regime dittatoriale? Certo questo
non autorizza gli altri Paesi ad attaccarlo, intervenendo
negli affari interni di uno Stato sovrano, che se non sbaglio era pure riconosciuto.
Nella Seconda Guerra Mondiale, col pretesto di difendersi
da una scaramuccia sul confine, Hitler attaccò la Polonia.
I negazionisti e gli apologi del nazismo (come pure Hitler
all'epoca) incolpano gli Alleati per l'inizio del conflitto.
Quella che storicamente è l'aggressione alla Polonia,
per loro fu una legittima difesa.

Saddam ha delle armi che sono un pericolo per gli altri Paesi?
A parte il fatto che non è il solo, dai discorsi pre-guerra
di Bush si capiva chiaramente che, a prescindere da quello che
avrebbero (non) trovato gli ispettori Onu, l'attacco ci sarebbe stato lo stesso.

Il Pakistan e e l'India si sono da poco fatti l'atomica. Che è
un'arma di distruzione di massa. E in Pakistan c'erano e forse
ancora ci sono campi d'addestramento di terroristi. Perché non
attacchiamo il Pakistan? Sarebbe coerente.

La condizione posta per evitare il conflitto, ovvero che Saddam
lasciasse il Paese, è praticamente ridicola.
Alla vigilia del primo conflitto mondiale, anche l'Austria-Ungheria fece
richieste altrettanto ridicole alla Serbia.

La famiglia reale saudita non credo sia salita al potere
"democraticamente". Eppure sono grandi alleati degli USA, e
gli USA non sembrano avere fretta di liberare il popolo saudita dalla dittatura.
O il popolo cinese. A, i poveri curdi, su cui quel cattivone di Saddam
ha lanciato i gas.....i curdi, che in Turchia sono trattati meglio,
vero? Eppure fra un po' i turchi li facciamo entrare nell'unione europea, nonostante tutti gli abusi nelle carceri....ah,
non era in Turchia che l'omosessualità è punita mooolto
severamente?

In realtà, le famose prove di colpevolezza di Bin Laden,
della presenza di campi di Al Qaeda in Iraq, del possesso
iracheno di armi di distr. di massa funzionanti...I video di Bin
Laden ce li hanno fatti vedere in parte, e senza audio, perké
sennò potevano contenere messaggi segreti per i terroristi...

Altre prove "ci sono, ma non ve le mostriamo per non mettere
in pericolo le nostre fonti" O_O

Troppo facile trovare le prove DOPO, in qualche grotta, quando
il nemico è ormai in fuga.

Ci hanno assicurato che i missili sarebbero stait lanciati
sugli edifici del potere di Saddam.
Quanti missili hanno lancaito? certamente di più di quanti
fossero i palazzi del potere, dei quali tra l'altro ne restano
in piedi abbastanza da farci le foto ricordo coi soldati americani.

Le perdite civili diventano inaccettabili solo quando sono dei nostri.
Se non sono i nostri civili, allarghiamo le braccia e con aria
saggia diciamo "ci sono sempre i morti innocenti in ogni guerra",
e "bisogna rompere le uova per fare la frittata".
Se muoiono i nostri civili, in quel caso è un atto barbarico,
e se vinciamo la guerra, esso diventa un crimine contro l'umanità.

Perché sprechiamo fiato nelle scuole, a dire agli alunni quanto fu
barbarico il bombardaemnto di Guernica, quando oggigiorno facciamo
lo stesso, bombardiamo villaggi perché "c'erano dentro dei terroristi" assieme ai civili.

E sento notizie sulle ritorsioni di Israele, quando per amamzzare
UN edico UN terrorista, lanciano un missile!
Ma dico! Dispongono di uno dei migliori servizi segreti al mondo!
Non c'è un modo per beccare il terrorista e fare meno danni?
Nooooo, lanciamo il missile e.......occazzo, l'abbiamo mancato, in
compenso abbiamo colpito una casa e due bambini.

Vite civili che hanno meno valore di quelle morte nel World Trade Center. E di quelle fatte saltare in aria dai terroristi
palestinesi in qualche discoteca israeliana.
Questa è la realtà: è ACCETTABILE che i civili stranieri ci
lascino le penne, NON è accettabile che ce le lascino i nostri.

Si possono rompere SOLO determinate uova.

Nebo
Lz
00mercoledì 9 aprile 2003 23:15
L'argomento della guerra non e' una cosa facile da discutere...
Io sono per la pace ho la mia bella bandierina fuori dal terrazzo , ma il problema principale e' che in iraq molte persone sono assoggettate al regime di Saddam e gli americani li stanno liberando dalla dittatura... ora il fatto e' questo ... ci sono modi e modi per levare la dittatura dal quel paese... gli amerciani stanno facendo un vero macello, civili morti , palazzi distrutti , errori su errori , e cmq il fine principale degli americani come di tutti gli altri paesi..( e lo sappiamo benissimo ...) e' quello del controllo del petrolio.... quindi che fare? aspettare che la gente continui a soffrire in iraq? Uccidere tutti indistintamente come fanno gli americani? Lasciare tutto cosi' , impicciarci dei fatti nostri con le nostre belle bandiere della pace, mentre in quei paesi continuano gli attentati , la dittatura ecc....io vi chiedo questo voi che fareste??? Qui davvero ci vorrebbe la magia per risolvere il problema.. purtroppo la gente e' matta... basterebbe rispettare un solo comandamento di Dio ..( scusate questa inserzione [SM=x101209]) ...Ama il tuo prossimo come ami te stesso... Alla gente no basta la pace, vogliono combattere, soppraffare i piu' deboli , arricchirsi... non pensano al resto ... secondo me con un Anarchia totale le cose andrebbero meglio ....
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