DEKTOL ...

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softstudio2
00sabato 27 agosto 2011 17:23
... ed altri RIVELATORI

BEN RITROVATI a tutti i ROLLEINOMANI vecchi e (a quanto vedo ) nuovi !!!!

Come promesso (a me stesso) sono rientrato dalle vacanza con la determinata intenzione di iniziare a sviluppare

(meglio tardi che mai eh? ... [SM=g7350])

quindi ... preparatevi ad una raffica di domandine profane ....

[SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474]

1) Ho una BUSTA di DEKTOL sulla quale leggo, tra le altre cose) una etichetta con su scritto "PAPER": questo mi fa pensare che sia solo per lo sviluppo su carta ma, essendo un accanito lettore Adamsiano ... so che è usato anche per sviluppare pellicole.
Ora, sulla SCHEDA TECNICA della KODAK leggo .... "Può essere usato anche con alcune pellicole ...."
??? - ALCUNE??? QUALI???
??? - immagino che in questo caso debba usare la concentrazione stock. Corretto???
??? - E' un monouso (quindi uno sviluppo e via) o un multiuso????
??? - è un altro il prodotto per pellicole?



2) Ho acquistato una tank standard (2x135 oppure 1x120) ma mi pongo un problema ... stechiometrico:
- la superficie di una pellicola da 135 è di circa 550 (quindi per 2=1100cmq) cmq mentre quella di una 120 di circa 450cmq (meno della metà
- .... pertanto il dosaggio del rilevatore deve essere doppio, se utilizzo 2 pellicole anzichè una. Corretto?
- ... quando la pellicola è solo una, devo riempire lo stesso la tank completamente con diluizione "singola"?

3) Non so ancora quanto contenga esattamente la PATERSON UNIVERSAL 2 SPIRALI che ho acquistato e che mi arriverà lunedì, ma mi domandavo, nel caso di grandi diluizioni, come per lo SVILUPPO STAND (1:200) la quantità di rilevatore che poi si troverà nella tank sarà sufficiente per quella specifica superficie di pellicola?

- non esistono tabelle che indichino la quantità media di developer per unità di superficie da trattare?

[SM=g7474] [SM=g7474] [SM=g7474]
(vic.thor)
00sabato 27 agosto 2011 20:55
Ciao,

non conosco il DEKTOL, ma se sei alle prime esperienze di sviluppo, ti consiglio di iniziare con combinazioni pellicola/rivelatore più "standard" (se così si puo' dire) per evitare di introdurre troppe variabili. Io mi trovo bene con ORNANO ST-20 oppure con ILFORD ID-11

Circa le altre domande (se ho capito bene):

La quantità di liquido che devi introdurre dentro la tank la trovi indicata sul fondo della tank medesima ed è, praticamente, la quantità necessaria a mantenere immersa tutta la pellicola.

Il rapporto rivelatore/acqua, invece, rimane lo stesso sia che tu carichi nella tank una o due pellicole.

Ciao.


Aconcagua
00domenica 28 agosto 2011 10:56
2-a) Corretto;
2-b) Errato! Se la tank ha in dotazione l'anellino che ferma la spirale ed evita che vada su e giù durante le inversioni puoi immettere solo metà della soluzione. Altrimenti, per prudenza ed evitare che parte della spirale rimanga all'asciutto, riempila completamente.

3) Ti ha già risposto Vic.Thor

[SM=g7372]



softstudio2
00domenica 28 agosto 2011 12:20
Re:
Aconcagua, 28/08/2011 10.56:

2-a) Corretto;
2-b) Errato! Se la tank ha in dotazione l'anellino che ferma la spirale ed evita che vada su e giù durante le inversioni puoi immettere solo metà della soluzione. Altrimenti, per prudenza ed evitare che parte della spirale rimanga all'asciutto, riempila completamente.

3) Ti ha già risposto Vic.Thor

[SM=g7372]






Forse è il caso che aspetti di avere in mano una tank (per la prima volta) per capire ....

Comunque, sullo sviluppo STAND ... mi sono convinto (ma magari sbaglio non avendo mai esercitato la professione ...) che sia di gran lunga più semplice "esecutivamente parlando" di altri svluppi più standard.
E questo per:

1) minore necessità di controllare "attentamente" la temperatura al di sopra di 20°C;

2) nessuna complicazione su modalità di agitazione (debole, standard, contenuta, sostenuta, vigorosa, energica ....);

3) minor intervento dell'operatore durante tutto il processo (e quindi minor possibilità di combinare guai da parte di un inesperto);

4) minor necessità di controllo e precisione della tempistica intermedia;

5) maggiore possibilità di recuperare negativi mal esposti (da parte di chi, come me, abituato da anni ad esporre le DIA, sottoespone per principio e sulle luci!!!)


Quindi ... la tentazione di cominciare da qui ... è forte! Vedremo!
Del resto mi sento ben documentato grazie al lungo, intenso e ricco topic consigliatomi da HOLOGON
[SM=g7474]
(vic.thor)
00domenica 28 agosto 2011 15:18
Re: Re:
softstudio2, 28/08/2011 12.20:





Forse è il caso che aspetti di avere in mano una tank (per la prima volta) per capire ....

Comunque, sullo sviluppo STAND ... mi sono convinto (ma magari sbaglio non avendo mai esercitato la professione ...) che sia di gran lunga più semplice "esecutivamente parlando" di altri svluppi più standard.
E questo per:

1) minore necessità di controllare "attentamente" la temperatura al di sopra di 20°C;

2) nessuna complicazione su modalità di agitazione (debole, standard, contenuta, sostenuta, vigorosa, energica ....);

3) minor intervento dell'operatore durante tutto il processo (e quindi minor possibilità di combinare guai da parte di un inesperto);

4) minor necessità di controllo e precisione della tempistica intermedia;

5) maggiore possibilità di recuperare negativi mal esposti (da parte di chi, come me, abituato da anni ad esporre le DIA, sottoespone per principio e sulle luci!!!)


Quindi ... la tentazione di cominciare da qui ... è forte! Vedremo!
Del resto mi sento ben documentato grazie al lungo, intenso e ricco topic consigliatomi da HOLOGON
[SM=g7474]



A costo di sembrare troppo prudente, non mi sentirei di consigliarti la modalità stand per il primo rullino. Dieci ribaltamenti subito dopo aver inserito il rivelatore e 4 ribaltamenti ogni minuto successivo non richiede una particolare attenzione. E poi sarai teso come una molla: sbagliare il primo rullino è IMPOSSIBILE.
Gli errori è più facile che avvengano dopo qualche sviluppo... ;-)

Ciao e buon divertimento.

P.S. Se dovessi metterci mezz'ora ad inserire la pellicola nella spirale, non ti preoccupare è normale. Prima di spegnere la luce ricorda quante Ave Maria ti faceva dire il prete se confessavi di aver nominato il nome di Dio invano. :-)






softstudio2
00domenica 28 agosto 2011 16:57
La mezz'ora ... ed i relativi "pater noster" fanno già parte del programma!!!

[SM=g7350]
softstudio2
00lunedì 29 agosto 2011 13:37
Mi è arrivata la tank PATERSON SUPER SYSTEM 4 - UNIVERSAL

Sotto riporta:
- 290ml per una 35mm
- 370ml per una 127
- 500ml per una 120/220

ho provato: fino all'orlo del conteniture ci stanno 1000ml

Domanda profana:
1) meglio rispettare le quantità riportate o piena fino all'orlo? Roberto mi ha già risposto ma ... anellini blocca bobina io non ne vedo ... mi dovrei fidare solo dell'attrito del cilindro interno ...

2) nel caso di 1x135, la seconda bobina ci deve sempre essere, anche se vuota? (stesso dubbio del punto precedente)?

3) Voi fate tutto con una sola tank o ne usate una per ogni bagno?

[SM=g7474]
(vic.thor)
00lunedì 29 agosto 2011 19:18
Re:
softstudio2, 29/08/2011 13.37:

Mi è arrivata la tank PATERSON SUPER SYSTEM 4 - UNIVERSAL

Sotto riporta:
- 290ml per una 35mm
- 370ml per una 127
- 500ml per una 120/220

ho provato: fino all'orlo del conteniture ci stanno 1000ml

Domanda profana:
1) meglio rispettare le quantità riportate o piena fino all'orlo? Roberto mi ha già risposto ma ... anellini blocca bobina io non ne vedo ... mi dovrei fidare solo dell'attrito del cilindro interno ...

2) nel caso di 1x135, la seconda bobina ci deve sempre essere, anche se vuota? (stesso dubbio del punto precedente)?

3) Voi fate tutto con una sola tank o ne usate una per ogni bagno?

[SM=g7474]



Ciao,

1) Quando inserisco un solo rullino 35mm metto 300ml che, oltretutto, facilita la misurazione delle giuste quantità per il corretto rapporto rivelatore/acqua. Quando invece inserisco una pellicola 120 metto i 500ml indicati.

2) Non ho mai utilizzato anelli ma se inserisci la seconda spirale è più difficile che la prima si muova.

3) Ho solo una tank, ma anche se ne avessi due non farei prendere luce alla pellicola prima di averla fissata ;-)

Ciao.

P.S. Al termine di ogni sequenza di ribaltamento, ricordati di battere (3/4 volte) il fondo della tank contro una superficie dura per rimuovere eventuali bolle d’aria che potrebbero formarsi durante l’agitazione.




impressionando
00lunedì 29 agosto 2011 23:33
Tanto per semplificarti le cose.....
Il rullo 120 ha circa la stessa superficie del 35mm
Da uno sviluppo stand non sono mai riuscito a stampare nulla di decente
300cc non sempre sono sufficienti per trattare correttamente una pellicola 35mm. Nel caso del D76/ID11 1+1 il rullo 35mm DEVE essere trattato in 500cc; c'è sempre una quantità minima di rivelatore da usare.
Il Dektol se lo usi per pellicole è un rivelatoraccio... lo si usa per trattamenti particolari.
Se riempi la tank fino all'orlo è come rinunciare all'agitazione..... nella Paterson non andare MAI oltre le dosi consigliate.
softstudio2
00lunedì 29 agosto 2011 23:47
Re:
impressionando, 29/08/2011 23.33:


... c'è sempre una quantità minima di rivelatore da usare.


Proprio quello che volevo capire quando chiedevo dove reperire schede che riportino le quantità "medie o minime" di rivelatore per quantità di superficie...


impressionando, 29/08/2011 23.33:


Il Dektol se lo usi per pellicole è un rivelatoraccio... lo si usa per trattamenti particolari.


Inizierò a provarlo in stampa. Grazie



impressionando, 29/08/2011 23.33:


Se riempi la tank fino all'orlo è come rinunciare all'agitazione..... nella Paterson non andare MAI oltre le dosi consigliate.


E' quello che pensavo. Una volta riempita completamente la tank, l'agitazione skecherando ha effetto nullo o quasi.
Toccherebbe aprire la tank e ruotare il perno miscelatore ma ... è davvero a tenuta di luce, una volta bloccato l'imbuto?

[SM=g7474]
(vic.thor)
00martedì 30 agosto 2011 17:57
Re:
impressionando, 29/08/2011 23.33:

...300cc non sempre sono sufficienti per trattare correttamente una pellicola 35mm. Nel caso del D76/ID11 1+1 il rullo 35mm DEVE essere trattato in 500cc; c'è sempre una quantità minima di rivelatore da usare.



Ciao,

se utilizzo ID-11 diluito 1+3 metto 75ml+225ml e mi pare di non avere problemi. Sbaglio?

Un saluto.

impressionando
00martedì 30 agosto 2011 21:37
Dalla scheda tecnica del D76 (J78):

"If you use D-76 Developer diluted 1:1, dilute it just before
you use it, and discard it after processing one batch of film.
Don’t reuse or replenish this solution.
To extend the useful capacity of D-76 Developer diluted
1:1—when processing two 36-exposure rolls in a 16-ounce
tank—increase the recommended time by about 10 percent."
softstudio2
00martedì 30 agosto 2011 23:22
Grazie Paolo.

MA ho trovato anche questa.... SCHEDA ADOX.

Check your tank for the minimum filling level for each film type.
One roll of 35mm uses in most tanks between 250 and 300 ml in standard manual development.
A roll of 120 uses almost twice this because the film is wider and the spiral at the wide position.
Don´t get confused with the filling level given for rotary processors. This is much less but if you use the conventional method your film will not be entirely covered by liquid and thus uneven development will result.



Alla fine la propria esperienza è quella che conta, quindi ... mi toccherà sbagliare ... non lo posso evitare ...
[SM=g7364]

[SM=g7350]

impressionando
00mercoledì 31 agosto 2011 01:00
Quella scheda Adox non c'azzecca con il discorso della quantità minima di rivelatore. Parla del livello non dell'esaurimento degli agenti rivelanti. Kodak in quelle righe avverte che nella diluizione 1+1 la quantità di sostanza attiva non è sufficiente per portare a termine il processo..... mantenendo la diluizione 1+1 occorre aumentare la quantità per avere sostanza attiva sufficiente per il trattamento. Si più rimediare esponendo di più la pellicola che si andrà a sottosviluppare o magari agitare di più ma non è assolutamente la stessa cosa e otterremo sempre risultati diversi. Le schede tecniche le fanno per non rovinare pellicole alla ricerca dell'esperienza. Sono un punto di partenza certo che darà risultati soddisfacenti. L'esperienza ce la possiamo fare solo con una razionalizzazione dei metodi di lavoro. Naturalmente se si procede inconsapevolmente lo sviluppo andrà a buon fine ugualmente ma con caratteristiche diverse dalla resa ideale.
Nel trattamento delle pellicole e della carta è importante la consapevolezza di ciò che si fa per ottenere ciò che si vuole.

softstudio2
00mercoledì 31 agosto 2011 10:12
Si certo; hai ragione.

Ma volevo solo aggiungere, collegandomi al Tuo commento sulla necessità di non andare mai oltre le quantità riportate sul fondo della PATERSON ... che ... ahimè anche questo non è un dogma ...

Don´t get confused with the filling level given for rotary processors. This is much less but if you use the conventional method your film will not be entirely covered by liquid and thus uneven development will result.

... che io intendo riferito al livello e non al dosaggio. Si riferisce infatti alla necessità di coprire interamente la pellicola, non di avere una quantità minima di chimico. Intendo bene?

Mi scuso anticipatamente se, data la mia inesperienza, prendo degli abbagli ma ... l'intento è proprio entrare (e non è facile all'inizio) in quella razionalizzazione del processo a cui fai riferimento, cercando quella consapevolezza che ancora non ho.


In questo senso dicevo, che alla fine, ti puoi documentare quanto vuoi, ma poi per capire devi provare e quindi .... sbagliare.
[SM=g7340]

impressionando
00mercoledì 31 agosto 2011 14:58
La Paterson da due spirali può trattare 2 35mm insieme o 1 120. La superficie di un 35mm e di un 120 sono quasi uguali. Kodak scrive che una 35mm non può essere trattata in 300cc di D76 1+1 ma ne occorrono 500cc come per il 120.
Vien da se che devi sempre e comunque usare 500cc di brodo sia per 1 35mm che per 1 120. Non è possibile il trattamento di 2 35mm con solo 500cc di brodo.
Nella Paterson non puoi superare la dose massima per non vanificare l'agitazione ma nulla vieta di trattare un 35mm in 500cc.
Stiamo parlando di specificità del D76.... nulla ha a che fare con la quantità di brodo necessario per sviluppo rotativo che comunque con le Paterson non è possibile.
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