DEDICATO ALLA SIGNORA DANIELA COLONI

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Paolo Carli
00domenica 11 dicembre 2005 22:27
ALLA SIGNORA DANIELA COLONI

Gentile signora Coloni, chi le scrive non è il consigliere comunale Giovanna Cornacini, alla quale aveva indirizzato la lettera, bensì il marito. Scusi l’intrusione, ma, probabilmente senza saperlo, lei ha beccato due piccioni con una fava. Infatti, essendo da tanti anni attivista dei D.S. di Vigasio,
mi sono sentito in dovere (più di mia moglie) di risponderle.
Come vede ho aspettato un po’ a farlo, volevo capire se avesse in mente qualche altra mossa per farmi arrivare la sua missiva. Dopo la pubblicazione sul sito ed il recapito a domicilio, aspettavo che chiamasse al telefono e me la leggesse personalmente. Non che non l’avessi notata, anzi, ma a chi segue la politica dopo il lavoro e la famiglia, non resta tanto tempo e in questo caso anche la voglia per dedicarsi a tali questioni.
Le confesso subito una cosa: non posso credere che, come ha aggiunto a penna in calce alla lettera,
lei sia “un D. S.” ( non comprendo perché abbia usato il maschile..). Se così fosse, forse il suo atteggiamento sarebbe stato un po’ diverso. Sicuramente si sarebbe maggiormente impegnata per capire il contenuto del volantino, superando i tratti polemici e gli errori d’ortografia. Magari avrebbe cercato un confronto più sereno e costruttivo. Tutti hanno qualcosa da dire e tanto da imparare. In lei però non si avverte alcuna predisposizione al dialogo, solamente critiche puntigliose e velenose di chi vuole vedere la questione da una prospettiva diversa, producendo una visione assai distorta e parziale. Lei non ci conosce e poco conosce anche delle vicende di questo paese.
Non voglio credere che sia in malafede, sicuramente è male informata.
Sarà un caso, ma lo stesso giorno in cui abbiamo ricevuto la sua lettera,”L’UNITA’”, apriva con un articolo sui milioni di bambini che ogni anno, nel mondo, muoiono di fame e malattie.
Vergognoso problema planetario di cui i politici normalmente non si occupano, e quando accade si limitano a fare la carità. L’Italia è, tra i Paesi ricchi, uno dei meno generosi.
La grande foto, tristemente eloquente, di bambini disperati e accanto l’articolo di W. Veltroni, denunciavano tutte le sofferenze di questo sterminato popolo di dannati, condannato dall’indifferenza e dall’egoismo dei sui stessi simili.
“L’UNITA’” è il giornale di riferimento dei D.S. In quella pagina troviamo già una prima risposta alle sue argomentazioni sui “principi che dovrebbero essere espressione proprio di idee di sinistra”,
valori in cui noi crediamo fortemente. Le racconto un fatto.
Fino a qualche anno fa, anche a Vigasio si organizzava la festa de L’UNITA’, per finanziare il giornale ed il partito, per sostenere le nostre idee, i nostri valori.
La nostra festa era diventata un appuntamento importante e sentito da tutto il paese e non solo.
Quegli stessi bravi e intelligenti amministratori che ha conosciuto alla festa della polenta, ci imposero un “pizzo” , ovvero 2.5 milioni di vecchie lire al giorno di affitto per l’utilizzo della sola struttura fissa esistente allora ( si parla dell’anno 2000). Risultato? Niente più feste, per noi almeno!
Inutile e pericoloso lavorare tanto (nel senso di faticare e sudare..!!), nella certezza di rimetterci un sacco di soldi (nostri). Bella mossa quella dei suoi amici non crede? Le assicuro che all’interno della nostra festa ci sarebbe stato uno spazio anche per la sua iniziativa, l’abbiamo sempre creato per tutti, senza chiedere la tessera o il “pizzo”!…… Adesso se vuole ha qualche elemento in più per fare le sue considerazioni.
Per quanto riguarda il bilancio della festa della polenta, provi lei a chiederlo, visto che è in confidenza. L’avverto che hanno già messo le mani avanti. Dalla Pro loco informano di aver avuto guasti ai registratori di cassa e che quindi saranno costretti a ”ricostruire” un bilancio sommario. Amen. Se ne avrà la voglia, mi conceda una cortesia. Si faccia dire quanto è costato il “Gran gala della polenta”. Io quella sera ero fuori nella piazza, sotto la pioggia battente, insieme a quattro amici incazzati neri, a protestare. Forse avrà sentito parlare del problema mosche a Vigasio
(se lo chiede ai suoi amici, anche quelli che non sono di Vigasio, probabilmente ne sapranno qualcosa.
Per un paio di settimane almeno, il nome del nostro paese è stato associato sulla stampa locale a questo schifoso problema).Tornando al “Gran gala della polenta”, devo dire che visto da fuori sembrava una festicciola niente male, anzi direi un gran ricevimento. Purtroppo però, sindaca e cortigiani non hanno gradito la presenza esterna dei manifestanti. Purtroppo dopo qualche giorno uno degli organizzatori della protesta, ha dovuto presentarsi in questura. Colpirne uno per educarne
cento…Un modo intelligente per affrontare il problema. Avrei un consiglio da darle se volesse accogliere la mia precedente richiesta: cautela, non insista troppo con le domande, potrebbero insospettirsi e non gradire. Pensi che noi vigasiani non sappiamo ancora quanto sono costati i festeggiamenti in onore del nostro illustre concittadino Italo Montemezzi. Saranno arrivati i finanziamenti annunciati o abbiamo dovuto sborsare ancora noi? Ma quanto? E soprattutto, perché? Quante cose si sarebbero potuto fare con quella montagna di denaro pubblico! (… lei che è stata in Africa, magari qualche idea ce l’avrebbe!…).
Ancora una questione, giusto per fornirle un nuovo spunto per le sue riflessioni.
Ultimamente sono approdate in Consiglio Comunale varie richieste di modifiche al Piano Regolatore Generale, le quali dovranno essere successivamente vagliate dalla Regione. Difficile capire come si siano create le condizioni per poter riaprire una questione chiusa da anni. Alcune di queste lottizzazioni, se venissero modificate, frutterebbero a qualcuno un sacco di quattrini. Gli incartamenti sono entrati ed usciti più volte dalle sedi competenti,Giunta, Consiglio Comunale, Regione. Avanti e indietro, come una lima affonda i suoi taglienti nell’acciaio, fino ad allargare le maglie della Legge. Quel tanto che basta per aprire un passaggio. Il fatto è che non tutti hanno avuto la possibilità di usufruire di tale opportunità, solo qualche fortunato. Per gli altri non c’è stato il tempo. La finestra si è aperta e chiusa nel giro di pochi giorni, giusto il tempo per avvisare gli amici…E gli altri?….Gli altri tutti a festeggiare con polenta e musica! Perdoni il mio sarcasmo, ma è proprio questo il punto: la festa della polenta è per tutti (e le mosche sono per tutti),
i privilegi solo per pochi!
Mentre il popolo si diverte e ringrazia, i bravi amministratori sprecano tutta la loro intelligenza per rimpolpare il bilancio di qualche fortunato elettore.
Davanti le parole colte e i buoni propositi, dietro tutta un’altra storia.
Per questo e per altri motivi siamo molto critici e diffidenti nei confronti di questa amministrazione. Purtroppo non c’è cosa che realizzino che non ne nasconda un’altra. Sono decisamente molto bravi a vendere i loro prodotti. Ci vuole tempo e attenzione per poter conoscerli bene.
Noi facciamo politica da anni, sicuramente a qualcuno potranno non piacere i nostri argomenti e i nostri metodi. Sicuramente abbiamo commesso errori e probabilmente ne faremo ancora. Sappia però che il nostro è volontariato puro,che pratichiamo con onestà, passione e dedizione. Spendiamo solo del nostro, tempo e denaro, sperando solo di fare qualcosa di utile per la comunità in cui viviamo. Il suo “ragionevole dubbio” su eventuali interessi personali legati alla nostra attività politica è un’idea tanto assurda da farmi perfino dubitare della sua buona fede. Lei ha dichiarato, aprendo la sua lettera, di non sapere assolutamente chi siamo. L’ha chiaramente dimostrato scrivendo tutto il resto.

(Se le interessa saperne di più sull’intelligente azione amministrativa dei nostri governanti locali, le consiglio la lettura de “L’altra campana”. Sono pochi fogli informativi, scritti pagati e distribuiti dal gruppo “Lista civica per Vigasio”).

Distinti saluti Paolo Carli
BARRALCENTRO
00lunedì 12 dicembre 2005 13:59
SPERO NON SIA FRUTTO DI UNA RIFLESSIONE DURATA UN PEZZO A DICHIARARE IN MODO UN PO' PAZZO CHE TI E' O VI E' STATO CHIESTO UN PIZZO...................
BRAVO A DIRE QUELLO CHE PENSI, MA PENSA A QUELLO CHE DICI.
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