Curiosità radiatore olio - segue

Ho letto con interesse il quesito molto interessante di Piggdekk e la tua risposta altrettanto precisa e interessante. Come sempre del resto.

Però, caro Gryso, quello che dici tutto sommato dimostra che NON cè poi tutta questa gran differenza di temperatura, e quindi vantaggio, nel montare il radiatore sul ritorno.
Lo dici tu .... misurati:
86,3 gradi sul ritorno
86,5 gradi sulla mandata.
In pratica sono solo 0,2 gradi di differenza !!!???

Ovviamente si fa per chiacchierare....... e non dirmi che non ci ho capito nulla.........

Oh Enrico, non prendere al decimo di grado la misurazione che ho fatto, avevo si un termometro digitale ma il tratto di strada che ho percorso (una decina di chilometri) è quasi a traffico zero e quindi sono le condizioni ottimali per il funzionamento del radiatore in qualsiasi condizione sia collegato.

Le peculiarità del collegamento del radiatore olio sul ritorno sono fondamentalmente due:

1°) Lavorare a pressione quasi pari allo zero, infatti l'olio deve solo tornare nel serbatoio con sezione di tubazione costanti e non strozzate e/o limitate.
In questo modo non si rischiano perdite di pressione e, cosa molto importante, non si hanno perdite di portata agli organi interni del motore che potrà continuare ad avere tutta la quantità di lubrificante alle condizioni previste dal progetto.

Le tubazioni di raccordo e le relative tenute non saranno stressate come nella mandata semplicemente perchè la pressione sarà quasi pari allo zero, quindi tubazioni e fascette di serraggio non rischiano di scoppiare o staccarsi visto l'entità minima della pressione in gioco.

2°)I concetti di differenza termica e volano termico, ovvero come sfruttare il delta T dell'aria dell'ambiente rispetto alla temperatura del lubrificante.

Prendiamo come unità di grandezza una temperatura ambiente pari a 20°C, so bene che in realtà è una variabile ma un'esempio deve avere una costante.

Il delta T, ovvero la differenza di temperatura tra l'olio in uscita dal motore, poniamo sia a 90°C, e il nostro scambiatore di calore che noi chiamiamo per convenzione radiatore, sarà di 70°C, quindi l'efficenza sarà alta perchè il salto termico è notevole (aria a 20°C ed olio a 90°C).

Volano termico, ovvero creare una quantità di olio a temperatura ideale per poterne usufruire in caso di sosta o di traffico lento o rallentato quando l'efficenza del radiatore sarà minima perchè non investito dal flusso dell'aria data dal movimento del veicolo.

Marciando normalmente l'olio scaldatosi nel motore verrà portato a temperatura ottimale dal radiatore e verrà stoccato nel serbatoio, quindi avremo una riserva (volano termico) con cui alimentare la pompa e quindi il motore, di lubrificante a temperatura ideale nel caso di sosta forzata o rallentamenti, dove il radiatore collegato sulla mandata cessa immediatamente di funzionare, mentre quello montato sul ritorno avrà creato una scorta che permetterà di avere per un certo lasso di tempo la sicurezza di lubrificare e raffreddare il motore.

Voglio ricordare che nel caso di collegamento sulla mandata, la temperatura del serbatoio dell'olio sarà quella che esce dal motore, quindi quella massima, 90°C escono dal motore e 90°C ti ritrovi nel serbatoio, quindi in caso di sosta è solo un salire velocemente di temperatura con tutte le conseguenze del caso.

Ovvio che se si sosta un'ora con il motore al minimo in coda, inevitabilmente la temperatura sale, abbiamo dei motori raffreddati ad aria, in caso di soste prolungate bisogna assolutamente spegnere il motore.

Spero di essere stato sufficentemente esaustivo anche senza tirare in ballo dati tecnici come rendimento in Joule/cm2, massa critica, cazzi e mazzi vari.....



Ciao