Cross The Olympus Guys!Contest

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grazianaarena
00lunedì 21 dicembre 2015 21:14
I risultati sono pronti.
Prima dei risultati volevo spendere due paroline: ho adorato i libri di Riordan perché sono in grado di emozionare e la stessa caratteristica l'ho ritrovata nelle vostre storie. Alcune mi hanno fatto sognare, altre sorridere, altre ancora mi hanno commossa o intristita, ma grazie veramente di cuore perché ognuna di esse mi ha lasciato qualcosa.
Vi lascio alla lettura dei giudizi e mi scuso se sono presenti errori di battitura, ma non posso rivederli in tempi brevi e non avevo senso farvi attendere fino a Gennaio.
Vi chiedo di aspettare il mio via prima di scrivere, in modo da non spezzare la classifica. Grazie ^_^


p.s. Scusate ma sto avendo problemi con HTML, i giudizi arriveranno a breve, spero.

Ragazzi non riesco a risolvere e senta font e segni vari i giudizi non sono chiari. Mi dispiace cercherò di risolere presto il problema.
Scusate.
grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:05
Ecco finalmente i giudizi! Grazie all'adm ho risolto =)
Vi prego di aspettare il mio via prima di commentare, grazie.
grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:22

Settima classificata: “Tutto grazie all'Alcool” di Annabeth_Granger1


 


Ciao, con te ho deciso di fare un discorso generico. Apprezzo il tuo entusiasmo e la tua voglia di voler scrivere una Percy/Annabeth non scontata, “resuscitando” Luke e imbarcandoti in un triangolo amoroso. L’idea non era male e neanche l’ambientazione al Campo Mezzosangue, con l’introduzione di molteplici personaggi per rendere vivace la vicenda. La storia però è piena di errori grammaticali che rendono difficoltosa la lettura. Ti riporto un esempio:


- La coppia Talia/Will non se lo sarebbe mai aspettata.


Il soggetto della frase risulta essere  la coppia Talia/Will,  il predicato verbale è errato nella coniugazione, “se lo” è orrendo da leggere, inoltre manca il complemento oggetto.


In realtà tu volevi dire: Annabeth notò la coppia Talia/Will e rimase stupita, non si sarebbe mai aspettata che i suoi amici, così diversi, potessero ballare insieme.


Tendi a formare periodi poco scorrevoli e contorti, per evitare potresti in un primo momento scrivere delle frasi semplici: soggetto + predicato verbale + complemento oggetto, e solo in seguito arricchirle. 


Il tuo stile è discontinuo: tendi a costruire, soprattutto nella prima parte, periodi semplici ma distaccati logicamente l’uno dell’altro.


Le dimensioni del testo sul sito sono troppo ridotte, utilizza almeno una grandezza 12 per facilitare la lettura. Inoltre ti consiglio di non scrivere tutto unito, l’andare a capo, quando si conclude un discorso, facilita la lettura evitando un unico blocco.


Attenzione alla punteggiatura, ti invito a leggere ad alta voce la storia in modo da capire dov’è più opportuno inserire una pausa.


Il tuo lessico è poco vario, per evitare di ripetere  le medesime parole utilizza dei sinonimi, ci sono dei vocabolari on-line adatti.


Parliamo un po’ della storia, i prompt sono stati inseriti entrambi correttamente. Il primo,l’amore, attraverso il triangolo amoroso e gli accenni alle altre coppie. Il secondo, l’alcool, con i suoi risvolti è quello che si rivela più interessante. Il rivelare gli oscuri segreti che ogni personaggio ha, crea scompiglio nel Campo e incuriosisce il lettore.


Tra i personaggi descritti, sicuramente Dionisio è quello più interessante, nel suo modo contorto di festeggiare ricreando per l’occasione una bevanda molto particolare. Annabeth, è la protagonista, ma non è delineata come personaggio, la vorresti descrivere combattuta tra quello che sente per Percy e il sentimento di riconoscenza nei confronti di Luke, tuttavia la scrittura non ti aiuta in questo. Così come non sei riuscita a descrivere Luke, accetta troppo passivamente la rivelazione che Annabeth ami un altro.


La trama della tua storia è molto semplice: Annabeth sta con Luke, ma ama Percy. In occasione del compleanno di Luke viene organizzata una festa, durante la quale Dionisio decide di divertirsi introducendo una bevanda alcolica che spinge tutti a rivelare il segreto più grande che custodiscano. Quello di Annabeth è l’amore per Percy, Luke accetta benevolmente la cosa, e la storia si conclude con la figlia di Atene e il figlio di Poseidone insieme.


Hai molta fantasia e conoscenza del fandom, è un buon punto di partenza per scrivere delle belle ff. Cerca una beta che possa aiutarti nella fase di revisione della storia, segnandoti cosa non va nel testo.


Non si può imparare a camminare se prima non si cade, per cui non abbatterti; partecipa ad altri contest in modo da avere un opinione esterna e continua a rivedere le tue storie. Sai rileggere ciò che si è scritto, sebbene possa essere noioso, è una fase importante, perché ti permette di vedere gli errori che nella stesura non sei riuscita a cogliere ;)


grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23

Sesta classificata:"Rubiamo delle ali leggermente usate" di MichiGR



 

Ciao, sono stata costretta per i troppi errori grammaticali a non inserire una griglia di punteggio.

Il tuo lessico è scarno, stenti a trovare le parole adatte con cui proseguire la narrazione e per tanto tendi a ripetere sempre gli stessi termini.

Ti elenco alcuni, dei tanti errori grammaticali, presenti nella tua storia:

- Rubiamo delle ali leggeremente usate =>”Leggermente”

- Piper non sembrava veramente aver voglia di muoversi e si alzò in piedi lentamente, inclinando la testa e toccandosi nervosamente la piuma che era ciondolo della sua collana… => … che era il ciondolo della sua collana…

- Era riuscita a scoprire così tante cose sui daimon, da poter essere considerata alla pari dei professori che insegnavano in quella stessa università ed era stata così entusiasta delle sue scoperte da conviderle ogni sera con Calypso… => “Condividerle

- E più Charles cresceva, più aumentavano i suoi malanni, le sue convalescenze in infermieria.. => “Infermeria”

- Non era solo la questione degli Orsi, che probabilmente sarebbero stati animali nobili e non sarebbero stati disturbati dalla loro presenza… => “… se non fossero stati”

- Perché in quel momento, per lei, l'informazione più importante era quella, la preoccupava la colpa che poteva riacadere sul suo amico, il dolore che lui poteva provare. => ricadere

 - Calypso afferrò la mano di Leo e lo pregò -pregò con tutta la forza che sentiva di avere nel suo corpo e nella sua mente- con lo sguardo di capirla, perché dovevano scappare di lì. => “da lì”, “via” -

- Silena si vide davanti una ragazza di più o meno la sua età aprire

- Ma non lo vedeva (non li vedeva) da quattro giorni, quando un uomo la prende da un braccio e cerca di portarla via dalla stanza illuminata artificialmente in cui l'avevano rinchiusa. “Prese”, “Cercò” tutta la narrazione è al passato remoto o prossimo, il presente quindi è errato.

- La prendono da quella camera da letto per portarla in un ufficio, o questo dovrebbe sembrare. => “Presero” “…o almeno così appariva…”

"Ovviamemte sai che esistono diversi tipi di amore, vero? => “Ovviamente”

- Charles si allontava un pochino => allontanava.

- … fatto provare un distrurbo interiore più che pesante… => “Disturbo”

- . Potrebbero essercisi trovati per caso e, chissà per quale motivo… =>

- "Oh, cielo. Tu si che sei divertete." => “Divertente”

-  È una cosa che tua madre non ha voluto ascoltare, quando si è ritrovata quella lama tra le mani... come non ha voluto ascoltare che un'anima non appartente ad un universo non può vivere a lungo in quell'universo..." => “Appartenente”

- Forse avevano fatto qualcosa d'egoista -strappato ad un mondo un ragazzo o… => “Strappando”

- … era un brivido piacevole, il brivido che si sente al toccare il ghiaccio d'estate… => “Nel toccare” o “Toccando”

-… fu sfiorato gentilemente da Calypso => “Gentilmente”

Si correggereva: Leo Valdez era l'idiota, l'essere più stupido, irritante e fuori luogo della terra => -

- Doveva semplicemente arrivare fino a fuori città…

 

Tendi ad iniziare periodi con le congiunzioni:

Ma mancava qualcosa.
Ma questo non interessava a Calypso: occhi del genere li poteva apprezzare tutti i giorni allo specchio. Voleva contemplare quelli di Annabeth, così pieni di vita, di curiosità, di vivacità.
E le voci intorno a lei erano ovattate, quello di cui discutevano gli adulti le sembrava così poco importante da metterlo nell'ultimo posto della sua lista di cose importanti, che non erano molte, ai tempi.

E Silena sapeva che c'era qualcosa che mancava.

E più Charles cresceva, più aumentavano i suoi malanni, le sue convalescenze in infermieria

Attenzione agli accenti, nei programmi di scrittura ti segna in rosso quando non sono corretti:

-"Mia madre è morta" ribattè, alzando gli occhi al cielo.


Il tuo stile nel complesso non è male, prediligi la narrazione ai dialoghi e alterni frasi semplici con altre più complesse, tuttavia i frequenti errori grammaticali, le ripetizioni, l’uso eccessivo delle particelle pronominali, degli aggettivi possessivi e dei pronomi personali influisce sulla leggibilità della storia.

Ti riporto le ripetizioni, veramente troppe, che ho trovato nel testo, talvolta di singole parole altre volte di più termini nello stesso periodo:

-… mentre i loro daimon, diventati piccoli piccoli

- Il dolore di un bambino è sottovalutato da chiunque non sia un bambino.

-… quello di cui discutevano gli adulti le sembrava così poco importante da metterlo nell'ultimo posto della sua lista di cose importanti, che non erano molte, ai tempi.

- …e sussurrò piano piano,

- …Silena aveva dovuto gettare la lama nel cassetto, nascondendola sotto i suoi reggiseni, e chiudere il cassetto con talmente tanta…

- C'era il terrore dipinto nei suoi occhi, come se temesse la risposta di sua sorella, o la mancata risposta di questa.

- Il daimon di Calypso volò intorno alla sua testa, mentre lei, dall'alto della finestra continuava a guardare i bambini gyziani rincorrersi, per poi spingersi e riprendere a rincorrersi, in un gioco senza fine, in una faida con anche troppo senso per chi si trovava in mezzo a quei giochi.

- Erano passati mesi dall'arrivo dei due ragazzi con un daimon ad Oxford e tutta la servitù si adoperava affinché le due bambine non entrassero a contatto con i due bambini, come se fossero malati di lebbra, o di qualche altra malattia contagiosa.

- Il daimon della bambina prese a scendere, fino a posarsi sulla sua spalla, mentre lei continuava a guardare tutti quei bambini giocare. Tra loro, eccessivamente allegro, correva il bambino che condivideva il daimon con suo fratello. Prese la rincorsa per poi saltare addosso a un bimbo gyziano e scoppiare a ridere. Leo. Il fratello più piccolo doveva chiamarsi Leo, perché il fratello maggiore continuava a ripetere il suo nome con tante sfumature diverse e poi sorrideva sempre, quando il più piccolo si girava verso di lui. Era un sorriso piccolo, ma c'era.

- Calypso continuava a non guardarla. Leo era inseguito da questo gyziano e si era infilato in questo vicolo cieco, allora aveva dato le spalle al suo inseguitore e infilando le unghie nel muro si era arrampicato per i cancelli dell'università e stava passeggiando sui bordi dei muri

- Il daimon di Calypso prese la forma di un usignolo, per scendere ed arrivare proprio davanti al naso di Leo. Il bambino sorrise. Calypso si ritrovò a sorridere senza capire il perché.
- …chiese piano piano…

- Al Polo Nord succedevano tante cose, e tante altre ancora erano successe. Non era solo la questione degli Orsi, che probabilmente sarebbero stati animali nobili e non sarebbero stati disturbati dalla loro presenza,

- Perché in quel momento, per lei, l'informazione più importante era quella, la preoccupava la colpa che poteva riacadere sul suo amico, il dolore che lui poteva provare.

- Erano state poche le informazioni che sua madre le aveva dato su quella lama, una di queste era che avrebbe capito quando avrebbe dovuto usarla e forse quello era il momento.

- Sua madre aveva detto che avrebbe capito. Ecco, questa era la cosa importante: capire.

- prima di essere spinta verso i ricercatori e scomparire per quello che ne sapevano, quella poteva essere l'ultima volta in cui l'avrebbero vista.

- In anni di conoscenza (ormai erano passati quattro anni dall'arrivo di Leo ad Oxford), Calypso aveva imparato a leggere il ragazzo quasi come riusciva a leggere

- … come se ci fosse un muro invisibile a dividerli. A dividere Leo un po' da tutto, dato che lui sembrava non riuscire a provare sentimenti forti. Annabeth pensava fosse perché i sentimenti di lui fossero divisi equamente con suo fratello e quello fosse stato il motivo della forte simpatia che Charles…

- Temeva la risposta, non temeva di chiedere.
- Calypso afferrò la mano di Leo e lo pregò -pregò con tutta la forza che sentiva di avere nel suo corpo e nella sua mente- con lo sguardo di capirla, perché dovevano scappare di lì.

- Lou Ellen viveva in un quartiere malfamato di una campagna malfamata

- …con un sorriso smagliante, i capelli colorati di un viola troppo vivace per essere solo un viola e un vestito retrò

- Aveva raccontato di quando erano diventati amici, di quando Leo giocava con i gyziani, di quando…

- Leo riusciva a far esplodere le camere). Calypso poteva sentire sotto la sua pelle la pelle di Leo e Festus sopportava pazientemente le feste che le faceva Etere.

- sussurra piano piano

- Il ragazzo boccheggiò e le sue prime ore in quel nuovo universo gli sembrarono così sorprendenti da riuscire solo ad indicare le cose e aprire la bocca. La televisione, il computer, i semafori gli sembravano cose così stupefacenti…

Utilizzi in maniera errata gli aggettivi possessivi, inserendoli anche quando non è necessario:

-…loro madre era stata chiara: era una cosa importante.
- La ragazza posò il suo sguardo sui loro daimon, che giocavano poco lontano da loro.

-Ai tempi Silena aveva quattordici anni e dormiva nel suo letto a baldacchino, nella sua grande camera da letto singola.
- Lasciò un bigliettino a Silena e diede l'addio alla sua famiglia. Sperò che suo padre decidesse di prendersi cura di loro (cosa che non successe) e divenne parte del mondo dove le anime camminano al tuo fianco.  => Tuo di chi?

- Le sembrò immediatamente un amore, anche se le sue prime parole verso di lui…

Utilizzi eccessivamente le particelle pronominale generando frasi in se pesanti da leggere:

-Le stavano tornando alla mente piccoli ricordi, frammenti di vita che le ricordavano una mancanza continua di qualcosa, o qualcuno, e Silena non sapeva a cosa era dovuta, o perché l'aveva collegata con la lama sottile lasciatele dalla mamma; sentiva solo che doveva provare a fare qualcosa.

La punteggiatura è spesso inserita in modo scorretto, soprattutto le virgole. Non capisco le frasi della storia inserite tra parentesi:

-("Ciao Rapunzel" gridò il bambino.)

-(Lo voleva proteggere, perché è questo che fanno gli amici, no?)

-("Ella non vuole fare del male. Ella è stata brava.")

-("Perché avete fatto questo a Ella? Ella rivuole Sybi.")


Alcuni periodi sono troppo contorti, come per esempio il seguente:

- Purtroppo, però, non voleva accettare le conclusioni raggiunte dalla sua mente, perché sarebbero state troppo disastrose, si sarebbe data della paranoica. Avrebbe scelto di gettarsi dall'aeronave, piuttosto che accettare qualcosa del genere.



La tua storia si sviluppa in due mondi paralleli. Da un lato il mondo della “The Golden Compass  ” e l’edificio di Oxford con Calypso e Annabeth, dall’altro tre sorelle Piper, Drew e Silena.

Calypso e Annabeth sono incuriosite dalla comparsa di due bambini, Charles e Leo, che condividono lo stesso daimon, cosa ritenuta impossibile. I bambini fanno amicizia e diventano inseparabili.

Gli anni passano e i ragazzi crescono, arriva per i daimon il tempo di acquisire una forma fissa; il daimon di Annabeth diviene un topo, mentre quello di Calipso e l’altro di Charles e Leo non raggiungono una forma definitiva. Per tale motivo vengono inviati al Polo Nord, in dei laboratori dove in passato si conducevano esperimenti per scindere i bambini dal proprio daimon, ottenendo come risultato la morte o la pazzia nei sopravvissuti. Calypso, Charles e Leo vengono rinchiusi qui e separati. Calypso incontra Afrodite, donna proveniente da un altro mondo che per amore ha preso il daimon di Charles per poter rimanere in questo universo. Intanto dall’altra parte, la maggiore delle tre figlie di Afrodite, Silena, sente che è giunto il momento di usare il pugnale che la mamma le ha affidato prima di scomparire. Scopre che il pugnale apre un varco tra i mondi e porta Charles nel suo. Con l’apparizione del giovane si sente finalmente completa e anche il ragazzo sente di appartenere a quel mondo. Con la scomparsa di Charles, Leo ha un daimon tutto per se e può ricambiare i sentimenti di Calypso. Entrambi i giovani vengono lasciati liberi di tornare a casa e i loro daimon acquistano finalmente sembianze adulte.

La tua trama è avvincente, piena di colpi di scena e di riferimenti che solo in un secondo tempo si intuiscono. La vicenda è lineare, forse un po’ piatta nella parte iniziale sul mondo di Piper e sorelle perché non si capisce che importanza abbiano, ma successivamente anche quella parte viene spiegata.

Ho apprezzato i molteplici riferimenti al fandom di Percy Jackson dal nome dei daimon “Festus” quello di Leo e “Nike” quello di Atena; al porre le tre semidee appartenenti alla casa d Afrodite come sorelle di un’unica madre, al ricreare i rapporti conflittuali tra Drew e Piper; all’inserimento di Clarisse come migliore amica di Silena,alla scelta di fare accompagnare i ragazzi da Atena al Polo Nord, all’inserimento di Ella replicando il suo parlare in terza persona, potrei continuare all’infinito… Ci sono anche dei riferimenti alla “Bussola D’oro” come l’episodio iniziale dell’armadio in cui le ragazze si nascondo.

La tua storia è originalissima, hai saputo sviluppare una trama innovativa, utilizzando moltissimi personaggi del fandom di Percy Jackson e mantenendone intatte le caratteristiche. Non è una cosa semplice e in questo sei stata veramente brava. Veniamo quindi hai personaggi, ne hai inseriti molti ma i principali sono: Annabeth, Leo, Charles, Silena e Calypso. Tutti molto fedeli all’originale, Annabeth nel suo essere curiosa, dedita alla lettura e a conoscere i meccanismi del funzionamento dell’aereonave; Leo nel suo modo solare di porsi e nella curiosità verso i marchingegni; Charles nel suo essere impacciato, Silena nella capacità di avvertire un vuoto e nell’impegnarsi per colmarlo e Calypso nel non fidarsi degli altri, nella sua difficoltà ad aprirsi e a istaurare un rapporto con Leo.

Il prompt da te scelto era: gatto. L’hai inserito come daimon di Calypso e compaiono felini anche in diverse parti della narrazione. La trama non è centrata sul prompt quindi sì è presente ma non da nulla in più.

In sé la storia mi è piaciuta principalmente per la tua capacità di creare una trama che non fosse scontata, e in cui lentamente, proprio come un puzzle, tutti i pezzi combaciassero generando un finale strepitoso. Ho apprezzato i tanti riferimenti al fandom di Persy Jackson e la tua capacità di inserirli in maniera scorrevole nella storia, come se ne fossero parte integrante. Mi dispiace perché la tua ff merita e i tanti errori rendono stentata la lettura facendo perdere quell’atmosfera magica che sei riuscita a creare. Ti consiglio di cercare una beta che ti aiuti a rivedere ciò che non va e di rileggere la storia. So che nei contest ci si riduce all’ultimo minuto e non si ha il tempo di fare un’opportuna fase di revisione, ma questa è necessaria per rendere una storia piacevole da leggere.

Ora che il contest è concluso, spero che tu abbia il tempo di rivederla perché  è una storia, che con le opportune modifiche, merita senz’altro di essere letta.


grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23

Quinta classificata e vincitrice del premio "descrizioni impeccabili":“My Lily” di Mad_Butterfly


 


Con te ho scelto di fare un discorso generico, elencando tutti i punti del giudizio ma non inserendo un voto numerico per le ragioni che ti spiegherò successivamente.


Il tuo lessico è vario, articolato e ricercato. La storia non presenta errori grammaticali significativi, solo qualche svista:


- Così, mentre ingannava il tempo congetturando su cosa potesse avvenire durante quella festa cui era stato praticamente costretto a partecipare, arrivarono anche gli invitati più ritardatari. => “…quella festa in cui era stato…”
- Quel pomeriggio Ade camminava con il cuore pieno di speranza, anche se in un buio angolo della sua mente era radicata l'angosciante ma quantomai veritiera prospettiva che sua moglie quelle speranze le avrebbe infrante, molto probabilmente entro poche ore. => “….quanto mai…”

Hai l’abitudine di iniziare i periodi con delle congiunzioni ti riporto degli esempi:

- Ma quella vita non gli aveva mai procurato incertezze…

- E proprio la primavera era il periodo in cui la speranza…

- Ma il giovane era consapevole che l'interesse

Il tuo stile è ipnotico, adoro il modo in cui articoli le frasi e la scelta ricercata dei termini, è impossibile distaccare gli occhi dal monitor. Ti segnalo solo qualche piccolo appunto: tendi a usare troppo i pronomi personali e le d eufoniche, con una scrittura superba come la tua sono andata a ricercare i cavilli.

- Mesi dopo se ne sarebbe amaramente pentito, ma in quel momento i sentimenti di lei per lui erano totalmente irrilevanti.

- Di certo non rientrava nei suoi piani l'essere presentata da sua madre ad un giovane alto e terribilmente magro con un'espressione così cupa da rassomigliare ad un cadavere.

L’ambientazione della storia è nell’Inghilterra prima del 900. Tutti i luoghi principali sia il giardino, nella parte iniziale e finale del capitolo, che la sala da ballo sono ben curati e rappresentati. Sei stata sicuramente la scrittrice che nel contest ha dato maggiore risalto agli spazi, rendendoli reali e palpabili.

Ade è un giovanotto inglese, che dopo la perdita dei genitori, conduce una vita appartata. All’unico evento mondano a cui decide di andare, un ballo, conosce Persefone. Si innamora della ragazza e fa di tutto per averla in moglie, puntando sulla sua posizione agiata. Quello che è iniziato come un atto di egoismo, volto a possedere la giovane, dopo tempo si trasforma in un amore vero, che porta Ade a rinunciare a Persefone se ciò la rende felice. L’amore nasce dai gesti e dalle scelte, e Persefone si ritrova  pronta ad amare il suo sposo, decide ora liberamente, senza la costrizione della madre, di stargli accanto per sempre.

La trama si sviluppa in maniera lineare, è semplice ma non scontata.

L’utilizzo dei prompt non è stato ottimale, o per meglio dire hai sapientemente usato i fiori rendendoli parte centrale della storia, invece la pelle è stata solo nominata è ridotta ad un elemento marginale.

Per quanto riguarda l’universo alternativo in cui si svolge la vicenda, sei stata brava a ricreare l’atmosfera del ballo e hai inserito riferimenti storici, come i cilindri e il tessuto dei vestiti, in linea con il l’ambientazione retrò.

Riassumendo, la tua storia non presenta errori grammaticali, è scritta benissimo, la trama è semplice, i prompt sono presenti e mi è piaciuta molto nella delicatezza che hai avuto nel narrare i sentimenti di Ade.

Veniamo ora alle ragioni per cui non ho inserito un punteggio, la tua storia appare come una rivisitazione del mito greco di Ade e Persefone, cambia l’ambientazione, cambiano i personaggi, ma rimane lo stesso sentimento di amore da parte dell’uno e di indifferenza mista a astio da parte dall’altra. Non è tanto l’aver interpretato in modo differente un mito, cosa che mi è personalmente piaciuta, quanto la collazione della storia. Cosa centra questo con il fandom di Percy Jackson? Il tuo Ade è totalmente diverso da quello dei libri e non è solo una diversità nel carattere del personaggio, ma proprio nella sua natura, Ade qui è umano. Leggendo la tua storia per quanto scritta bene, per quanto sia bella, non riesco a collegarla al fandom. Non ci sono elementi che mi portino a ricordare di Ade come “uno dei pezzi grossi”, colui che minaccia Percy, il metallaro che compare nei primi libri e ecc…  I personaggi possono cambiare, essere anche OOC, ma devono essere inseriti dettagli che gli riconducano al loro fandom, altrimenti sono solo personaggi inventati con il medesimo nome. Nelle altre storie del contest ho riconosciuto i personaggi nei mille dettagli inseriti ed è questo il bello di una ff, vedere i personaggi diversi in situazioni diverse ma con qualcosa che gli riconduca al contesto originale in cui si sono conosciuti. Nella tua storia mancava questo, mancava il fandom. Mi dispiace veramente tanto perché in sé la storia merita e se posso darti un consiglio io la sposterei nella sessione mitologica sul sito, dove, a mio parere, potrebbe avere più risalto ed essere apprezzata.

 


grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23

Quarta classificata: “Wings of Freedom” di Alexiel94

Grammatica e Lessico: 8.45/10

Il tuo lessico è chiaro e appropriato ai personaggi.

Ti segnalo qualche errore, più che altro di battitura:

- Era vero che si trovava a proprio agio in aria, quasi come se fosse più naturale voltegggiare nel cielo che camminare, ma un conto era usare il meccanismo Meccanismo di Manovra. => -0.10 punti.

- Non eracertamente una buona mossa andare in giro senza compagni… => -0.05 punti.

- Dopo le prime due settimane finalmente aveva preso coraggio e in mensa si era seduto davanti a lui, sotto lo sguado truce di Nico. => -0.05 punti.

-… che inizialmente non sembrava gradire molto la compagnia di nuove persone, ma fu costretto ad abituarcisi. =>  “Abituarsi” -0.50 punti.

-E anche se fosse? Non importerebbe a nessuno se morissi- aveva stenziato Nico.     =>-0.05 punti.

- Il braccio sinstro pendeva inerte al suo fianc.. => -0.05 punti.

- Quando erano giunti sulle Mura il sole stava tramontando, e anche ora, in piena notte, i soldati ancora non accenavano a fermarsi. =>-0.05 punti.

- Non era abituato alle dimostrazioni d'affetto ed era in palaese imbarazzo. =>-0.05 punti.

- La sua espressione basita palesava quella era la cosa che meno si aspettava al mondo. => “palesava che quella fosse la cosa…” -0.50 punti.
- La sua assurda convizione che la sua morte non sarebbe importata a nessuno era appena crollata davanti ai suoi occhi.
=>-0.05 punti.

- Troppo stanchi e sconvolti dalla mattinata per riuscire a dormire, rimasero a parlar lare…=>-0.05 punti.

-Jason avvertì un leggero tocco sulla mano, e voltandosì scoprì essere quella di Nico. =>-0.05 punti.

 

 


Stile: 7.50/10

Il tuo stile è semplice, principalmente narrativo con dialoghi inseriti in punti salienti della storia.

Ti segnalo la seguente ripetizione:

Jason, in testa al gruppo, si chiese se avesse fatto una scelta saggia a prendersi la responsabilità di guidare il gruppo verso le mura o se non avrebbe finito con essere la causa della morte di quei ragazzi che si erano affidati a lui. 

Nel complesso non ci sono frasi contorte o incomprensibili.

Attenta all’uso riflessivo dei verbi, è una cosa che fai spesso, anche quando non necessario, e rende la lettura ridondante:

- Nonostante la luminosità offerta dalle lanterne fosse piuttosto scarsa, Jason poté vedere il volto dell'amico arrossarsi.

La punteggiatura ha alti e bassi,forse non hai avuto modo di rileggere la storia per dare il giusto tono alla narrazione.


Ambientazione e trama: 7/10

La storia è ambientata in “Shingeki no Kyojin! ” In particolare buona parte di essa all’esterno delle mura mentre sono in lotta con i giganti.

L’ambientazione è perfetta e richiama molto, in tanti particolari inseriti, Shingeki no Kyojin!.

La storia parla di un ragazzo, Nico, che vuole vendicare la morte dei genitori uccidendo tutti i giganti. In Accademia preferisce passare del tempo in solitudine: vuole combattere i giganti senza che nessuno sia un vincolo o rimpianga la sua morte.  Jason riesce a diventare amico di Nico e a fargli capire che per lui, come per gli altri ragazzi, è importante che lui viva, tanto che decido tutti di arruolarsi in prima linea nella lotta ai giganti per poter proteggere Nico.

La trama può essere suddivisa in tre parti:

- passato, con la contestualizzazione dei personaggi e la descrizione dei fatti avvenuti;

- presente, con la situazione di pericolo e lotta contro i giganti;

- futuro, che inizia con l’alba di un nuovo giorno che affronteranno tutti insieme.

In generale la vicenda è ben strutturata, non ci sono buchi o momenti di stallo.


Originalità: 3/10

In sé la trama non è originalissima, riecheggia molto il manga e il suo protagonista Eren Jaeger, che con Nico ha veramente troppi tratti in comune: la perdita di un genitore, la voglia di rivincita e il desiderio di uccidere i giganti.

L’originalità della tua storia sta nell’inserire molteplici personaggi del fandom di “Percy Jackson” riproponendo gli stessi rapporti interpersonali: Clarissa è molto legata all’amica Silena tanto che piange per la sua morte, Will è triste per la perdita dei fratelli Michael e Lee, Leo nutre affetto nei confronti di Calypso, ecc… 

Questo ti ha permesso di ricreare un legame con i libri di Riordan e di sviluppare una storia complessa, in cui si vedesse, attraverso tante storie, le ripercussioni della guerra contro i Giganti. 


IC: 2/5

I personaggi sono tutti OC, certamente l’ambientazione di Shingeki no Kyojin!  non ti ha favorito: non ti da modo di giocare con l’ironia, l’acidità e in generale i tratti più leggeri dei personaggi e ti vincola a un contesto più cupo e serioso.

In Nico ho apprezzato il suo atteggiamento di chiusura, che rispecchia molto il personaggio originale, su cui hai insistito nella prima parte della storia, narrando che non voleva conoscere o essere amico di nessuno. Di Jason ritrovo il suo essere leader, colui che prende in mano la situazione  e rischia anche la propria vita per salvare gli amici. Questi sono i personaggi principali e di cui si intuisce qualcosa in più, poi ne hai inseriti molti come comparse o solo nominati, su cui però non posso dire nulla.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 13/15

I prompt che hai scelto sono presenti nella storia e contribuiscono ad arricchirla nella loro contrapposizione. Da un lato c’è la morte, presente nell’infanzia del protagonista e nella vicenda, soprattutto quando sono all’interno delle Mura e vengono man mano nominati i caduti. La morte è palpabile in tutta la storia, è silenziosa, letale e da essa fuggono i personaggi. Dall’altro lato c’è l’alba, occupa la parte finale della storia, è l’inizio di un nuovo giorno e porta con sé la scelta di rischiare tutti insieme pur di portare avanti la lotta e proteggere Nico. Essa si contrappone alla morte, infatti permette di sperare e genera un clima più sereno.

La trasposizione dei personaggi di “Percy Jackson” in Shingeki no Kyojin! non era facile da gestire, apprezzo il fatto che tu abbia cercato di inserire più personaggi possibili del libro. Nel complesso l’universo alternativo è stato ben sviluppato, conosci bene il manga e questo ti ha permesso di ricreare la giusta atmosfera, forse ti ha un po’ troppo influenzato sulla trama, non originalissima, ma in sè la storia è credibile.


Gradimento personale: 5/10

Mi piace il clima della tua storia, la capacità di cambiare registro: si è tesi quando i personaggi sono fuori dalle Mura, spaventati e tristi quando si elencano i caduti, ma dopo, il senso dell’amicizia affiora ed è capace di portare un clima di speranza anche in piena guerra. In questo sei stata brava, non solo a scegliere i prompt più opportuni, ma a farli incarnare da una parte dalla tristezza e dall’angoscia, dall’altra dalla speranza e l’amicizia, generando una contrapposizione perfetta.

Ho apprezzato la descrizione degli antefatti, permette di capire i personaggi e i rapporti che ora li legano e inoltre di contestualizzare tutta la storia.

Non ho amato la trama in se, è sviluppata bene e non posso dire il contrario, ma manca di originalità come ti ho detto sopra per cui non si apprezza in pieno la ff.

Altra nota positiva è il finale dove Nico e Jason si tengono per mano: è una bella immagine che permette di conclude con dolcezza una storia iniziata in maniera triste.


Totale: 45.95/70


grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23
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Terza classificata e vincitrice del premio “la storia più divertente": “Quella volta in cui Victoria's Secret mise all'angolo Percy Jackson” di Roses98


 

Grammatica e Lessico: 9.15/10

Il lessico è elementare, opportunamente utilizzato e mai ridondante.

Tendi ad iniziare i periodi con le congiunzioni, per l’errore ripetuto ti ho sottratto 0.25 punti:

- E non c'era stacco migliore di una bella nuotata serale,

- Eppure, malgrado la poca confidenza, sapeva che Annabeth era la migliore studentessa del suo corso

- Ma Annabeth non sembrava affatto quel genere di ragazza:

- Ma smise subito di muovere la testa perché barcollò leggermente in avanti.
- Anzi, se doveva proprio essere sincero, era restio anche a credere che la ragazza tra le sue braccia avesse mai bevuto un goccio di alcool in vita sua.



Ti segnalo qualche svista:

- Ironicamente, Percy pensò che se fosse stato così semplice far cadere letteralmente le ragazze tra le sue braccia, non si sarebbe mai dovuto preoccupare di andare a caccia, termine alternativo con cui Jason definiva l'attività di filtrare– al solo pensiero gli venivano i brividi. => “Flirtare” -0.05 errore di battitura.


- Qualsiasi pensiero lussurioso stesse passando per la testa di Percy svanì di botto, mentre lui si domandava perché diavolo Annabeth fosse passata dal
filtrare con lui– sì, era quasi sicuro che lei ci stesse provando – al piangere disperata. => “Flirtare” -0.05 errore di battitura.

-«No, se tenerti caldo con il mio corpo non vuol dire fare sesso»
=>-0.50 la frase non è grammaticalmente corretta.

 

Non ho appunti da farti sulla punteggiatura, è inserita in modo corretto.


Stile: 9.50/10


Il tuo stile è discorsivo, sai alternare sapientemente dialoghi e narrazione, riuscendo anche a inserire i pensieri dei personaggi.

- Erano quasi le 11 di venerdì e questo, secondo il 90% degli studenti americani che frequentano il college, significava solo una cosa: divertimento, divertimento e ancora divertimento. => Nel linguaggio scritto non è corretto o dici le 23 oppure le 11 p.m., nel sistema anglosassone, per rimanere in tema con la storia.

 

Ti segnalo delle ripetizioni, anche se comprendo la volontà di inserirle:

- Scosse la testa, trovando la situazione così buffa che proprio non poté evitare di scoppiare a ridere: con un po' – un bel po' – di alcool nel sangue, Annabeth era una vera forza della natura.

- Girò la testa verso destra e si trovò faccia a faccia con un lavandino e una doccia.

Ambientazione e trama: 4/10


La storia è ambientata all’interno di un college, i luoghi principali sono un parcheggio vicino alla piscina e la camera di un dormitorio.

La descrizione dei luoghi è scarna, sono indefiniti e poco accentuati.

Percy trascorre il venerdì sera in piscina, nel ritornare al suo alloggio al campus trova una collega di corso, Annabeth, completamente ubriaca. Vista la situazione decide di accompagnare la ragazza nella sua stanza per accettarsi che stia bene, ma non ha fatto i conti con una formica immaginaria e qualche indumento di Victoria’s Secret.

Alla fine Percy non si approfitta della ragazza e anzi le rimane accanto tutta la notte, finché il giorno dopo, smaltita la sbornia, non le chiede di uscire.

La tua trama ha dei punti di forza e delle falle. Sei riuscita a dare continuità alla vicenda e la conclusione, con il finale lasciato in sospeso e il riferimento alla lingerie, permette di chiudere con un sorriso una storia in sé molto leggera. Ora veniamo alle note dolenti, talvolta cadi nel grottesco. L’episodio della chiave nel reggiseno è in sé divertente ma è sconclusionato il finale: è normale che un ubriaco veda cose che non esistono, ed è perfino divertente questa formica, tuttavia il rimprovero di Percy di chiamare la mamma della formica è assurdo.

È insolito, per non dire preoccupante, che dei ragazzi sfoglino i cataloghi di Victoria’s Secret e conoscano perfino le collezioni!

Infine, talvolta il personaggio di Percy risulta troppo serioso rispetto al tono comico della storia e va a stridere con essa.

Originalità: 8/10

La tua storia è originale per le situazioni che hai saputo ricreare di imbarazzo/comicità:

- la chiave nel reggiseno, non mi piace il finale ma lo spunto iniziale non era male;

- Annabeth che si denuda;

- L’episodio della pipì con Percy che viene travolto.

L’aspetto che viene maggiormente in luce è l’essere ubriaca di Annabeth con tutti i risvolti del caso, dall’amica formica (che è stato un colpo di genio introdurla) alle parole pronunciate in maniera errata, che ricreano la parlata di un ubriaco, dando maggiore veridicità e vivacità alla vicenda.




IC: 2 /5


Percy in alcuni aspetti rincarna il personaggio del fandom: il suo amore per l’acqua, che gli permette di rilassarsi ed estraniarsi, la sua predisposizione ad occuparsi degli altri e a fare il possibile per loro. Ovviamente descrivi un personaggio più adulto rispetto ai libri di Riordan che risulta più serioso, più sicuro e anche diverso nell’approcciarsi al genere femminile e in particolare ad Annabeth.

Di Annabeth riusciamo a capire poco, visto che per la maggior parte della storia è ubriaca; attraverso le riflessioni di Percy capiamo che aspira sempre al massimo e come dici “non tollera meno dell’eccellenza”. Il suo spingersi al di là dei limiti è un elemento compatibile con il personaggio originale, devo costatare, mio malgrado, uno dei pochi. La tua Annabeth è infatti più adulta: provocatoria sia nel denudarsi che nel giochino delle chiavi, più fragile nell’ubriacarsi per un voto non perfetto e meno orgogliosa, piange facilmente davanti a Percy.  Hai cercato di renderla più simile all’originale, riproponendo la sua aspirazione a fare l’architetto, non è stato sufficiente.

Voglio sottolinearti una cosa, i personaggi del fandom sono teenager, con tutto ciò che di positivo e negativo questo comporta, per cui spostandoli in un’ambientazione più adulta, come quella del collage, si perdono ovviamente delle caratteristiche fondamentali. Rendere diversi i personaggi nel tuo caso è stata un’esigenza, che ha reso, anche nelle situazioni più improponibili, i personaggi reali, quindi anche se OOC, hai fatto un buon lavoro.

Degli altri personaggi, Jason, Piper e Rachel. sono solo accennati per cui non ho nulla da dire.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 7.5/15


Il prompt da te scelto era alcool e hai saputo svilupparlo appieno, il tuo personaggio ubriaco è stato credibile per tutta la vicenda: sia nei suoi discorsi insensati, che nei personaggi inventati, che nel modo di dialogare e infine nel ritornare alla realtà non riuscendo a ricordare la notte passata. Ti ho dato il massimo dei punti in questa categoria: 7,5.

Per quanto riguarda l’universo alternativo invece ci sono profonde lacune. La vicenda sarebbe la medesima se Percy e Annabeth fossero colleghi di lavoro e se lui la stesse accompagnando a casa, perché incontrata in un parcheggio ubriaca. Quello che rende l’universo alternativo credibile sono le descrizioni e la caratterizzazione della storia, questo aspetto manca nella tua ff, dove l’ambientazione collegiale è solo accennata in qualche riferimento che potrebbe essere tolto senza compromettere lo sviluppo della storia, vedi l’esempio citato sopra con Annabeth che si ubriaca per un progetto di lavoro non ritenuto ottimo.


Gradimento personale: 6/10


La tua storia ha un tono leggero che permette di leggerla senza troppe difficoltà. Ogni tanto ho sorriso come in questo periodo:

Tutto sommato, però, doveva ammettere che un po' buffa lo era: assomigliava a uno di quei cuccioli di cane irrequieti, pronti a correre per chilometri avanti e indietro piuttosto che arrendersi nell'acchiappare il bastone lanciato dal padrone.

La scelta di inserire un’immagine, per spezzare il capitolo, è stata un’ottima trovata perché permette di distaccare la narrazione e agevola il cambio di prospettiva creando uno stacco facilmente visibile.

In generale ho apprezzato le parti divertenti e il finale in sospeso, che accenna senza raccontare qualcosa che di per sé sarebbe stato banale e scontato. Se lo scopo era lasciare un sorriso ci sei riuscita in pieno! Credo che in una storia sia importante trasmettere qualcosa e tu l’hai fatto, sì i personaggi sono OOC, sì la trama poteva essere rivista in qualche punto e sì l’ambientazione e l’universo alternativo non erano il massimo, ma hai saputo divertire chi ti leggeva e questo vale più di una storia perfetta ma priva di emozioni. Per cui forza che voglio rileggerti presto! Mi raccomando le descrizioni ;)


Totale: 46.15/70

grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23
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Seconda classificata: “Pacemaker” di King_Peter



Grammatica e Lessico: 8.55/10

Il tuo lessico è vario: accosti facilmente termini semplici e comuni ad altri più ricercati, in un connubio ottimale.

Ti segnalo qualche svista:

- …facendogli rovesciare il bicchiere ancora mezzo pieno di bloody mary. => “Bloody Mary” i termini vanno in maiuscolo. -0.05 punti.

- …quella chioma biona e quegli occhi grigi erano inconfondibili.
Annabeth.  => “Bionda” -0.05 punti.



- L'aveva incontrata per la prima volta davanti alle scuole superiori di Mystic Falls, davanti al quale lei camminava con un libro stretto fra le braccia, i suoi occhi, tipici di un sognatore, erano persi nel vuoto. => Hai inserito in maniera errata l’aggettivo, prima dici “scuole superiori” quindi “davanti alle quali” non al quale. La frase in sé non suona benissimo, per tale motivo la troverai anche nello stile. -0.25 punti.


- Gli rivolse uno sguardo sorpreso, boccheggiando leggermente in cerca d vincere la forza da vampiro di Percy. => Ci sono due errori, l’uno è di battitura “di” -0.05l’altro è nell’impostazione della frase che dovrebbe essere: “boccheggiando leggermente e cercando di vincere la forza…” o “boccheggiando leggermente in cerca d’aria per vincere la forza..” -0.50 punti.



- Nella penombra della sera, il salotto in cui si trovava appariva ancora lussuoso di quanto già non fosse. => “… ancora più lussuoso” -0.25 punti.

- A quanto gli aveva detto, era morta a causa di un epidemia di tifo, scoppiata tempo addietro nella loro città natale, Venezia. => “Un’epidemia” -0.05 punti.

Un barlume coraggio e determinazione scintillò nel suo sguardo. => “Un barlume di coraggio e determinazione…” -0.25 punti.

 

La punteggiatura è sapientemente inserita, scandisce bene la narrazione e la rende scorrevole.


Stile: 9/10


Il tuo stile è discorsivo, incentrato principalmente sui cambi d’atteggiamento dei vari personaggi e sui dialoghi opportunamente dosati e mai scontati.

Sei in grado di descrivere con facilità i personaggi e le loro condizioni, sia fisiche che mentali, ti riporto alcune frasi indice di ciò:

- Si sentiva debole, però, e non era nelle condizioni di combattere: la pelle delle sue braccia era sottile e crespa come carta velina, identica a quella di un cadavere; era il segno tangibile che aveva bisogno di sangue, ne aveva bisogno al più presto.

- Era a terra come carta straccia.

Questo ti permette di sviluppare dei personaggi che sono facilmente comprensibili per il lettore.

Talvolta ci sono frasi scritte in maniera ostica o metafore non facilmente comprensibili:

- L'aveva incontrata per la prima volta davanti alle scuole superiori di Mystic Falls, davanti al quale lei camminava con un libro stretto fra le braccia, i suoi occhi, tipici di un sognatore, erano persi nel vuoto. => Ti sottolineo la ripetizione e come ti dicevo la frase che, non solo per l’errore grammaticale, ma nel suo complesso risulta troppo ingarbugliata.

- L'orologio a pendolo nell'ingresso segnava le tre precise, i suoi rintocchi che scandivano minuti e secondi, dettando regole in quella silenziosa villetta centenaria. => Ti ho sottolineato dei termini che rendono contorto il significato della frase.

- Anche se Annabeth aveva ancora una possibilità, Damon le aveva impedito il realizzarsi di tante cose, spezzandole il collo: vivere una vita normale, per esempio, magari avere dei figli. => La frase in rosso è pesante,  ti consiglio di riscriverla.

Lui sfruttò la sua velocità da vampiro e, prima che potesse dirgli qualcosa, la strinse in un abbraccio e la baciò ancora, le loro labbra che si sfiorarono: sapeva di limone e di cannella, la pelle vellutata delle sue braccia nude che sfiorava quella di Percy, come se ormai si conoscessero da centinaia di anni.=> Ripetere parole e termini con sillabe simili rende la lettura ridondante.


Ambientazione e trama: 7/10


Percy, dopo essere stato trasformato in vampiro, ha vagato per l’America finché non è giunto a Mystic Falls, una piccola cittadina che è divenuta per lui un luogo famigliare, tanto da tornarci più volte nel corso dei decenni. Nell’ultima visita incontra Damon, un vampiro totalmente distrutto dalla perdita della donna amata e incline alla violenza. Percy tenta di frenare quest’indole dell’amico, con il risultato di vedere trasformata in vampiro la ragazza di cui si era invaghito.

Lo sviluppo della trama è lineare, non ci sono momenti di stallo e la conclusione, seppur a lieto fine, non sembra scontata. Ti sottolineo alcune falle:

- Il lasciare Piper e Jason svenuti per tutta la storia

- La sparizione di Damon, sarebbe stato meglio concludere la storia con l’apparizione del personaggio iniziale che invece risulta disperso. Quando dai importanza a un personaggio, come in questo caso, nel ruolo di antagonista è bene non farlo sparire appena si rende inutile ai fini della trama.

- L’atteggiamento di Percy: prima stenta a riconoscere Annabeth, poi ricorda i loro appuntamenti infine ne è totalmente innamorato. Sembra un po’ incoerente.

L’ambientazione è il paesino di Mystic Falls, nominato ma non descritto così come la casa dei Salvatore, dove tutta la vicenda si svolge. Gli accenni all’abitazione sono pochi come al soffitto barocco e l’orologio a pendolo, forse l’elemento più nominato, che scandisce lo scorrere del tempo nella vicenda. Avresti potuto fare di più, le descrizioni aiutano il lettore a immedesimarsi, luoghi indefiniti rendono la lettura più distaccata.


Originalità: 8/10


L’excursus sul passato di Percy è un’ottima idea, l’inserire elementi tipici del personaggio, come la sua passione per il mare e reinterpretarli in una nuova chiave, la sua scelta di fare il marinaio, ha dato quel tocco in più di originalità alla storia.  Ho apprezzato anche la scelta di descrivere il sapore del sangue come salato e non ferroso altro riferimento al personaggio originale.

L’incontro tra The Vampire Diaries e Percy Jackson è senz’altro una scelta non facile. L’inizio della trama con il sadico Damon non è qualcosa di totalmente nuovo, ma hai saputo trovare una chiave inaspettata con cui interpretare la vicenda, attraverso la trasformazione di Annabeth. Ammetto che talvolta il personaggio di Percy è come un sostituto dal nome diverso di Stefan, non so se questo sia dovuto al rapporto ambiguo che si viene a creare tra Damon/Percy troppo simile a quello del telefilm tra Damon/Stefan. Avresti dovuto ricreare una nuova dinamiche in modo da evitare questa sensazione di déjà-vu. Dopo la prima parte iniziale, troppo simile a tanti momenti descritti nel telefilm, la trama diventa più interessante e la trasformazione di Annabeth con l’indecisione sulla sua volontà di diventare un vampiro, fa rimanere il lettore sulle spine.

Hai saputo inserire elementi caratteristici del fandom di Percy nella trama, senza che cozzassero ma amalgamati all’intera vicenda come la collana di Annabeth e il suo accostamento all’essere una dea, il mito greco nella parte finale e infine la seguente frase:

-Potresti scendere all'Inferno e tornare sana e salva qui sulla terra. Ne sono sicuro. -

IC: 3/5

Tutti personaggi sono un po’ modificati, se però Damon mantiene quell’atteggiamento di superiorità e arroganza che lo contraddistingue, Percy invece non risulta così identificabile. L’aspetto che forse riconduce maggior mente al personaggio originario è il suo preoccuparsi per gli altri.

I personaggi di The Vampire Diaries sono quelli più simili all’originale:  Damon nelle risposte schiette e irriverenti e  anche nei piccoli gesti come sorseggiarebourbon  e giocare con le sue vittime, Stefan nelle sue risposte pacate e nell’atteggiamento protettivo che assume quando il fratello commette uno dei suoi tanti errori. Sono diversi invece i personaggi di Riordan soprattutto Percy. Annabeth mantiene qualche tratto riconoscibile: l’atteggiamento protettivo nei confronti degli amici e il suo modo logico di pensare e affrontare le situazioni.

In definitiva hai modificato troppo il protagonista Percy e sei stato più bravo con i personaggi del telefilm rispetto a quelli del libro.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 10/15


L’utilizzo dei prompt è azzeccato, certo avendo i protagonisti vampiri è facile inserire l’elemento sangue, che però non viene trattato in modo scontato con semplici “ho voglia di sangue”, ma argomentato e sviluppato. Il secondo prompt quello dell’amore, è anche quello che si è rilevato più sorprendente come dinamica, la trasformazione della donna amata, i dubbi sul loro rapporto e sulla sua nuova natura. Mi è piaciuto anche la contrapposizione che spesso si viene a creare nella storia tra i due prompt.

Ci sono dei riferimenti alla cittadina sparsi nella ff, come nel grembiule di Jason, tuttavia l’aver ambientato l’intera vicenda in un’anonima casa non rende molto l’ambientazione del telefilm, infatti la storia potrebbe essere in un qualsiasi luogo con l’inserimento dei personaggi di The Vampire Diaries e Percy Jackson.


Gradimento personale: 7/10


Il front che hai scelto da 10,5 è troppo piccolo e rende un po’ difficoltosa la lettura della storia, ti consiglio di portarlo a 12, le dimensioni standard di un testo di lettura.

Ho apprezzato la tua capacità di collocare quanti più personaggi possibili del fandom inserendoli anche solo in piccole parti comeHazel Lavesque nei panni di una strega, Nico in quelli del vampiro-guida, Jason come cameriere del Mystic Grill e Bianca morta in un’epidemia di tifo.

Ho apprezzato il rapporto, sul finale della storia, di confronto tra Annabeth e Percy e i dialoghi vivaci e mai scontati. Il finale è stato molto ben descritto, soprattutto perché ci si arriva passando attraverso dei tentennamenti e non è scontato. La dolcezza di Percy è qualcosa che ti incanta, il modo in cui si preoccupa per Annabeth e infine le dichiara il suo amore è speciale.

La storia in sé è piacevole da leggere l’unica pecca che incide notevolmente su tutta la vicenda è la sparizione dei personaggi o il loro rimanere in scena dormienti. Sembra che sviluppi la trama intorno a Percy e Annabeth, come è giusto che sia, e quando gli altri personaggi non ti servono più gli allontani: Damon scompare dopo aver trasformato Annabeth, Stefan se ne va non sapendo cosa rispondere, Piper e  Jason servono da dormienti affinché Annabeth si preoccupi di loro, ma non è necessario che interagiscano con lei. Questo nel complesso toglie qualcosa alla storia.

 


Totale: 52.55/70

grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:23
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Prima classificata: “The map that leads to you”
di Aturiel

 

Grammatica e Lessico: 7.90/10

Il tuo lessico è semplice, adatto ai personaggi e al tono sagace della narrazione.

Tendi ad iniziare i periodi con le congiunzioni, per tanto di ho tolto -0.25 punti, tuttavia ciò non compromette la lettura della tua storia, in quanto il tono è colloquiale per tanto il tuo modo di scrivere è centrato perché è una sorta di continuo dialogare del personaggio con sé stesso, e nei dialoghi l’utilizzo delle congiunzioni non solo è lecito ma anche coerente. Ti segnalo quindi gli “errori grammaticali” anche se in una storia come la tua tali non sono “errori”, capirai però che quando si stendono dei parametri grammaticale lo scopo è di avere un metro di giudizio e non posso fare due pesi e due misure:

- E ovviamente non se l'era presa con Will…

- E cos'era successo, poi?

- Ma, topo in trappola o no…

- Però non aveva tutta questa voglia di uscire, soprattutto se si trattava di Will Solace.

- E il ragazzo sorrideva, e lo faceva in un modo inconfondibile: alla Will Solace.



Ho degli appunti da farti:

- Questo non aveva significato, però, che avrebbe ignorato il fatto che quel capellone biondo l'avesse trascinato dentro una delle cabine più sporche dell'intero bagno maschile… => “Questo non significava…” -0.50 punti.

-«Traquillo, sto bene» gli rispose. => “Tranquillo” -0.05 punti.

- E scese proprio in fretta, per fortuna, talmente tanto che lo vide quasi inciamparsi negli ultimi gradini di casa. => “Inciampare”, il verbo è intransitivo può avere ausiliare essere o avere, ma non è corretto nella forma “inciamparsi”. -0.50 punti.



«è un mio amico, quindi trattatelo bene» aggiunse poi, spingendo l'altro avanti.
- che avrei dovuto avere in
mentre mentre lo baciavo => “…in mente mentre” -0.05

-«Lo sai benissimo che a me piace greco, Grace» => “…il greco” -0.25

-«Io credo che sia meglio tu le dica la verità: che hai... sì, che è successo con me» disse. => “…che tu le dica la verità” -0.25

- Non era colpa di nessuno, semplicemente tutti erano caduti nelle trappole che il destino aveva teso loro per divertirtimento => “Divertimento”. -0.05

 

Ti ho tolto -0.50 punti per i seguenti periodi scritti in un italiano stentato:

- Il trillo della campanella interruppe i suoi pensieri, quindi ognuno di loro si allontanò per la propria strada: quell'ora nessuno avrebbe avuto una materia in comune.

-«Ecco, Jason... il punto è che io e Nico avevamo fatto un patto: che io avrei aiutato Nico a conoscere Percy e che lui, beh, mi aiutasse con te».

Utilizzi in maniera appropriata la punteggiatura sia nelle parti discorsive che nei dialoghi, solo un consiglio: è meglio lasciare uno spazio tra le virgolette e il discorso diretto per rendere più agevole la lettura.

 


Stile: 8/10


Il tuo stile è colloquiale, il tono della narrazione leggero e ironico accentuato anche dall’utilizzo di alcuni termini come, tra i tanti, “fastidiosità”.

Attenta, spesso sei come un fiume in piena e tendi a creare periodi molto ricchi di cui però si perde il senso a una prima lettura:

- Una volta giunto in classe, aveva scoperto che il suo migliore – e unico... se non si contava Leo Valdez che, negli ultimi tempi, aveva sviluppato una sindrome da crocerossina nei suoi confronti – amico Jason era rimasto a casa, e quindi si era seduto da solo all'ultimo banco.

- Quello, classificato dal G.M.S.G.H.S. (Nico si prese un altro appunto mentale: cercare una sigla più semplice per il suo Manuale) come “rinomato burlone dal sorriso facile” e con accanto ben quattro stelle su cinque in fastidiosità, aveva pensato bene di ripassarglielo non chiedendo gentilmente alle tre persone che li separavano di riconsegnarglielo, ma piuttosto piegando i suoi poveri compiti fino a trasformarli in un aeroplanino di carta – con tanto di alettoni aerodinamici – che poi, molto intelligentemente, aveva lanciato nella sua direzione.



Mi piace l’entusiasmo del protagonista ma non farti travolgere nella scrittura.

Ho qualche appunto da farti:

-… proprio quel bel dì di ottobre… => L’accostamento di termini con le stesse sillabe, anche se con significati diversi, rende la lettura ridondante.

-Sarebbe riuscito a resistere se si fosse trattato dello spuntino mattutino, ma quel giorno sarebbe dovuto restare fino a tardi a scuola a causa di un corso di approfondimento di storia, quindi avrebbe dovuto saltarepranzo se non si fosse subito fiondato nel corridoio, visto che il banco dei panini se ne sarebbe andatoappena concluso il primo intervallo.
=> Periodo troppo ingarbugliato, troppi “sarebbe”, “avrebbe” e “fosse”. In generale l’accostare diversi periodi retti dal congiuntivo e condizionale rende ostica la lettura.


- Nico si era quindi ritrovato in uno spazio decisamente angusto, decisamente maleodorante e con un insopportabile Will Solace decisamente troppo vicino.
Ecco, Nico in quel momento si era
ritrovato a pensare parecchie cose… => Ripetizione

- … aveva risposto l'altro, sempre più infastidito dai continui sorrisi di Will, anche se si trattavano di semplici faccine in deglistupidi messaggi. => Non è necessario inserire l’articolo indeterminativo.

-…non erano proprio l'abbigliamento giusto per uscire con qualcuno. Quindi incominciò a rovistare nel suo armadio per trovare qualcosa di indossabile, quando qualcuno suonò al campanello. => Ripetizione, potresti togliere il “qualcuno” dalla prima frase, perché è superfluo.
- Nico arrossì fino alla radice dei capelli: non era colpa sua se Leo aveva una strana concezione di “frase a effetto”, e non era colpa sua se era talmente imbranato che non riusciva a caricare una lavatrice da solo e quindi si era dovuto ridurre a indossare quella cosa al posto della
tuta da casa!=> Cos’è la “tuta da casa”? Ho intuito il senso della frase, una tuta che solitamente si indossa in casa, ma non è espressa nel migliore dei modi.

- Non voleva ammetterlo, ma il pensiero che avesse potuto nascondergli qualcosa, quando invece Nico gli aveva sempre rivelato ogni cosa, lo faceva sentire triste, terribilmente. => Ripetizione delle stesse sillabe.

- …ma, proprio quando ne stava per afferrare uno, il suo telefono tremò: era Will. => Al posto di “tremo” meglio “vibrò.”

- Avrebbe capito che genere di persona fosse, se il suo visino quasi perfetto fosse davvero lo specchio di ciò che dicevano in giro… => Ripetizione.

- Tutta la sua famiglia era andata a fare un viaggio, lasciandolo a casa a causa => Ripetizione delle stesse sillabe, rende la lettura ridondante.

- Se fosse stato in lui, probabilmente si sarebbe rifugiato a casa di un amico finché la madre non sarebbe tornata... ma lui non aveva nessuno da cui rifugiarsi… => Ripetizione.

- Arrivarono a destinazione dopo poco meno di mezz'ora. => Questo accostamento di avverbi e aggettivi rende poco scorrevole la lettura.

- Si passò una mano fra i capelli e incontrò gli sguardi sconvolti degli altri due: Jason aveva un volto cinereo, tanto che, più che sembrare avesse visto un fantasma, sembrava egli stesso un fantasma…=> Ripetizione.

- La sua testa andava a una velocità esagerata e lui stesso non riusciva a raggiungere i propri pensieri e a coglierli in tempo, prima che già un altro prendesse il posto del precedente. => L’utilizzo dei due avverbi rende difficoltosa la lettura, eliminerei “già”.

- …si trattavano di tre ragazzi della loro scuola, di quelli che si divertono ad aspettare fuori da scuola, quando nessuno vede… => Ripetizione.

- Fu in quell'attimo che sentì come una scossa sulla nuca, come se sentisse che stava succedendo, a pochi metri da lui, qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere => Ripetizione.

Attenta all’uso degli aggettivi possessivi talvolta non sono necessari e appesantiscono solo la narrazione come in questa frase:

-… tanto che si sentì sciocco nelle sue paure infantili del buio e del restare solo per qualche giorno in casa sua.

 

Infine, ho una cosa da chiederti:

-Poi raccontò anche di Hazel, sua sorella, che invece frequentava un'altra scuola e infilò anche Jason nel discorso, dicendogli che era il suo migliore amico e approfittandone per raccontare qualche aneddoto della loro secolare amicizia .

Ho trovato due volte delle frasi con la parola “amicizia” sottolineata e una freccetta, ho cliccato ma ricarica la pagina della storia, c’era qualche link esterno?


Ambientazione e trama: 7/10


L’ambientazione della storia è per la maggior parte scolastica. Non c’è una cura nelle descrizioni della scuola in sé, ma visto il contesto è facilmente intuibile. L’altro luogo principale della vicenda è la casa di Nico, anche questa non è descritta in ogni particolare, tuttavia i dettagli accennati, come i quadri di Bianca, hanno importanza ai fini della trama e non sono solo nominati.

In generale ti sei concentrata più sui personaggi descrivendone pensieri e azioni che su ciò che avessero attorno, questo da un lato ti ha permesso di ricreare soggetti credibili, dall’altro toglie qualcosa alla storia in quanto i protagonisti rimangono sospesi senza una collocazione spaziale. Capisco che le descrizioni troppo articolate possano risultare pesanti e che con la scelta di uno stile colloquiale stonino un po’, ma qualche frase va inserita: l’ambientazione è una parte importante in una storia.

La storia narra di un ragazzo, Nico, dichiaratamente gay e che non riesce facilmente ad avere amicizie. Un giorno si ritrova a scuola senza il suo migliore amico e viene accidentalmente preso di mira da Clarissa, un’odiosa compagna di classe, per colpa di Will, il quale riesce poi a scusarsi salvandolo dalle grinfie degli scagnozzi della ragazza e proponendo un’uscita per un gelato. Nico si sente inaspettatamente a suo agio con il ragazzo tanto da confidargli la sua cotta per Percy, amico di Will. Quest’ultimo rivela, di rimando, la sua cotta per Jason, amico di Nico. Entrambi i ragazzi sono però fidanzati, allora Will e Nico stringono un accordo con lo scopo di riuscire a parlare e conoscere coloro di cui sono invaghiti. L’occasione si presenta ad una festa in cui è stata invitata tutta la scuola e che permette ai rispettivi ragazzi di mantenere la promessa data e far conoscere gli amici. La serata si conclude con un gioco alcolico che rende poco lucido Will e lo porta a baciare Jason, che si ricorda improvvisamente che quella non è la prima volta che si ritrova in atteggiamenti intimi con il ragazzo. Jason, tuttavia, durante il bacio pensa a Nico, che dal canto suo ha conosciuto Percy e si sente legato a lui da un segreto: non svelare a nessuno del bacio tra gli amici a cui hanno assistito. Mantengono la loro promessa, ma l’evento è ben presto sulla bocca di tutti. Percy rivela che a scuola si sa che Jason ha tradito Reyna, l’altro della questione viene però ritenuto Nico. Il ragazzo si addossa questo fardello, con le derisioni che comporterà, per proteggere Will. Jason decide di allontanarsi da Nico troppo confuso e spaventato da ciò che sento. Nico, deluso, tenta dopo una settimana di parlare con l’amico recandosi da lui, qui viene però intercettato da dei bulli e picchiato. Will, che seguiva Nico per senso di gratitudine, infatti dopo il gesto del ragazzo dai capelli neri si era ripromesso di ergersi come suo difensore.  Lo salva dal pestaggio e Nico riporta alcuni lividi e ematomi, che lo costringono a saltare qualche giorno di scuola. Jason nota l’assenza e non riuscendo ad avere risposte da nessuno chiede a Will, che lo invita ad andare a trovare Nico.  Jason capisce che qualcosa non va, e davanti al volto contuso dell’amico, si rende conto di provare qualcosa per lui così lo bacia.  Nico è sconvolto rifiuta gentilmente Jason e si confida con Will, che invece di sostenerlo si sente però tradito e si allontana a sua volta.

Quando Nico torna a scuola affronta i suoi amici Jason e Will permettendo a ciascuno di scusarsi per gli equivoci che si sono venuti a creare, infine si dichiara a Percy ammettendo anche che non provo più nulla per lui.

Alla fine Jason trova un’altra ragazza e Will e Nico si rendono conto di provare qualcosa in più l’uno per l’altro.

La trama in sé è originalissima, non una storia d’amore banale e scontata ma l’intrecciarsi di diverse storie e di diverse cotte, di cui la coppia finale tra Will e Nico non è affatto scontata. Ho apprezzato l’evoluzione dei personaggi la crescita in particolare di Nico che da spaventato per la mancanza dell’amico, nella parte iniziale della storia, diviene poi più sicuro di sé. Anche Will muta da simpaticone pronto a tutto per una cotta, si scopre un ragazzo intelligente, attento e molto fragile.  Jason, quello più sicuro di tutti, il leader, il capitano , colui che viene preso come esempio di perfezione  si rivela il più insicuro, tentenna, sbaglia, cade, accetta solo alla fine, quando Nico lo mette con le spalle al muro, il fatto che gli piaccia un ragazzo.

Emergono alcuni temi importanti narrati con tatto come la bisessuale di Jason e la perdita di una persona cara, Bianca la sorella di Nico.

La storia inizia con un tono ironico, ed alterna momenti di ilarità ad altri più seri, mantenendo però un tono vivace e una finestra aperta sui pensieri dei personaggi che sono dotati di vita propria: si muovono in maniera naturale  e sono psicologicamente ed emotivamente complessi.

Lo sviluppo della storia è coerente e privo di falle o di stalli narrativi, riesci a catturare l’attenzione del lettore nonostante il tono della narrazione cambi è diventi più serio nella parte finale. C’è qualche momento comico, i ragazzi chiusi in bagno sopra lo stesso water oppure Will che si denuda mostrando a Nico che non bisogna vergognarsi del proprio corpo, accuratamente raccontato e mai eccessivo. I momenti più seri della narrazione sono molteplici, alcuni riguardano Bianca e la sua scomparsa, sei riuscita sapientemente a trasmettere la manca di qualcuno amato, facendo intuire il senso di vuoto e la nostalgia. Altri riguardano la solitudine di Nico, la sua incapacità di aprirsi agli altri, la battaglia interiore di Jason e il sentirsi tradito di Will.


Originalità: 10/10


La tua storia è assolutamente originale, principalmente per i seguenti aspetti:

 - il contesto in cui hai collocato i personaggi;

- l’averli resi totalmente umani, inclini alle cotte giovanili ma con mentalità adulte;

- la trama e l’intreccio di diverse relazioni amorose e sentimentali.

Del primo punto ti ho già parlato nell’ambientazione, mi concentrerò sugli ultimi due. I personaggi del fandom di Percy sono figli di divinità, per tanto per loro una vita “normale” è qualcosa di non facilmente gestibile e l’atmosfera fantasy con il campo Mezzosangue e i mostri sono sicuramente le parti più belle del libro. Tu hai saputo reinterpretare i personaggi, collocarli in un nuovo contesto, privo di avvenimenti sovrannaturali, e rendere comunque interessante la vicenda, fidati non è una cosa da poco.

Mi piace, come ti ripeto nei prompt, il triangolo che si viene a creare. La paura di buttarsi verso l’ignoto, come la conoscenza di una persona che già ha una ragazza e che possibilmente non ricambierà i sentimenti, ma anche la voglia di farlo e di provarci. Ci sono tanti modi in cui narrare l’amore, il tuo è quello più bello che consiste nella speranza, non si sa cosa accadrà o se Jackson e Jason ricambieranno, ma Nico e Will sperano ed è proprio in questo che trovano la forza per farsi avanti. Alla fine la storia non si conclude come loro preventivavano, ma sono cresciuti, hanno appreso dai loro sbagli e sono entrambi più sicuri di quello che provano l’uno per l’altro, più forte di una normale cotta.


IC: 2.5/5


Il personaggio principale  Nico, risulta molto diverso rispetto ai libri dove è taciturno, silenzio, schivo, e in generale tenebroso, tu l’hai reso invece imbranato e divertente. Devo ammettere che il tuo Nico mi piace ma è molto OOC, un aspetto che hai traslato dall’originale è la timidezza e la paura di aprirsi agli altri, reinterpretandolo però in un’altra chiave. Degli altri personaggi, alcuni sono solo accennati come Bianca, Leo e per cui non ho molto da dire, su Will e Jason  spendo due paroline.  Nei vari libri della saga Will si dimostra essere dolce e insicuro, e spesso tende all’arrabbiatura, il tuo personaggio non ha quest’ultima caratteristica, e le altre vengono celate e si scoprono solo sul finale. Will è forse il personaggio più fragile tra quelli narrati. Jason non è lui, cerchi di descrivono come leader e perfetto, in realtà è un personaggio più complesso in grado di far fronte ad ogni situazioni e di risollevarsi, manca questo aspetto nella tua ff. L’unica che è rimasta inalterata è Clarissa, odiosa nei libri e nella tua storia. In generale i personaggi non erano totalmente loro soprattutto Nico, che hai tentato di descriverlo distaccato e tenebroso, ma nella storia soprattutto all’inizio è tutt’altro. La diversità ti dirò non mi è dispiaciuta e ti ha permesso di ricreare personaggi interessanti e dalle molteplici sfumature che hai saputo sapientemente sviluppare perché forse sei stata in grado di sentirli un po’ tuoi.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 15/15


Il prompt da te scelto era l’amore. Quindi mi aspettavo, lo ammetto, che l’uscita con Will sfociasse in qualcosa di più fin subito dal primo capito. Mi hai completamente stupita! Sei riuscita ad articolare su più piani diverse storie d’amore e infatuazioni in un intreccio originale e piacevolissimo da leggere: Percy sta con Annabeth, ma Nico ha una cotta per lui, Jason sta con Reyna ma ha baciato Will che non dimentica quel momento e che ritenta un altro approccio durante il quale Jason si rende conto di amare Nico.  Più che un triangolo è un esagono a molteplici facce dai risvolti inaspettati.

Vorrei inoltre sottolineare il senso di amicizia che emerge dalla tua storia, la capacità di sacrificarsi l’uno per l’altro  e di proteggersi, in un certo senso non è anche questa una forma d’amore?

L’universo alternativo in cui hai inserito la storia, rendendoli tutti umani, è sapientemente sviluppato e la collocazione scolastica incornicia la vicenda rendendo credibile sia la trama che i personaggi. Ti faccio i complimenti di storie con ambientazione scolastica c’è ne sono a bizzeffe è spesso si incorre in quelli stereotipi che rendono noiosa la lettura perché tutto è già visto, tu invece hai fatto qualcosa in più.


Gradimento personale: 9.65/10


La tua storia mi è piaciuta per diversi motivi:

·         ho apprezzato la leggerezza della narrazione nei momenti comici e la profondità in quelli più riflessivi;

·         la sottile ironia e le situazioni divertenti che non sfociano però in circostanze pittoresche e assurde;

·         i personaggi, sebbene diversi dai libri tutti molto complessi;

·         la tua capacità di mostrarci l’interiorità del protagonista, e non solo, narrando tuttavia in terza persona;

·         lo sviluppo della trama e il contesto scolastico in cui hai inserito la vicenda.

Sei stata anche abilissima nell’introdurre dei riferimenti al fandom originale:

-… probabilmente una di quelle accoppiate di cui Afrodite non andava molto fiera…

- Will aveva un odore che pareva quello del Sole…

- un ragazzo alto dai capelli biondo grano e gli occhi chiari e brillanti come il Sole d'estate.

-…e Nico scoprì che Will adorava come lui il greco antico e proprio per quel motivo si era iscritto alla Greek High School…

Per comodità ho elencato solo i riferimenti sparsi nel primo capitolo, ma l’intera storia ne era piena.

 

L’unica pecca è stata il modo di gestire i personaggi. Iniziamo da Leo, accenni e lo nomini in tutto il primo capitolo, ma nel secondo dove compare ed è presente alla festa non lo descrivi e non spendi nessuna parola in più. Perché? Che senso ha nominare più volte un personaggio, facendo anche intendere che sia molto vicino al protagonista, se poi non lo presenti al lettore e non ha importanza rilevante ai fini della trama?

Chi è il ragazzo nella seguente frase?

Sulla soglia della porta li accolse un ragazzo dai capelli biondicci e chiarissimi, abbastanza da avere l'aspetto di un Will “annacquato”, e non solo per i colori del suo incarnato e dei suoi occhi, ma anche per il sorriso vagamente antipatico che si aprì sul suo viso. Sembrava quasi che non fosse particolarmente felice di vederli, nonostante avesse invitato tutta la scuola, e questo diede parecchio fastidio a Will che entrò senza spendere troppo della sua allegria.

Ne riparli qui sempre in modo generico: “La maggior parte della gente se n'era ormai andata, restavano solamente loro e il proprietario della casa che, dal canto suo, si era afflosciato addormentato in un angolo del divano e quindi non li avrebbe disturbati. “

Solo alla fine lo chiami per nome Octavian. Che senso ha presentare un personaggio e non denominarlo? Capisco il riferimento ad Octavian nella saga e il voler riproporre il suo essere antipatico e guastafeste, tuttavia ciò che cattura l’attenzione del lettore e che facilmente lo aiuta a collegare i personaggi sono il loro nome, celarlo non rende più sorprendente il suo comportamento successivo, confonde soltanto.


Totale: 60.05/70


 

grazianaarena
00martedì 22 dicembre 2015 13:25
Ecco fatto, è stato un calvario postare questi risultati. Ora potete commentare ;)
grazianaarena
00giovedì 24 dicembre 2015 18:57
Tantissimi auguroni di buon Natale e se passate a vedere i risultati ditemi la vostra ;)
Graziana.
King_Peter
00domenica 27 dicembre 2015 11:02
Re:
grazianaarena, 22/12/2015 13:23:

[IMG]http://i66.tinypic.com/f1xr1v.jpg[/IMG]





Seconda classificata: “Pacemaker” di King_Peter



Grammatica e Lessico: 8.55/10

Il tuo lessico è vario: accosti facilmente termini semplici e comuni ad altri più ricercati, in un connubio ottimale.

Ti segnalo qualche svista:

- …facendogli rovesciare il bicchiere ancora mezzo pieno di bloody mary. => “Bloody Mary” i termini vanno in maiuscolo. -0.05 punti.

- …quella chioma biona e quegli occhi grigi erano inconfondibili.
Annabeth.  => “Bionda” -0.05 punti.



- L'aveva incontrata per la prima volta davanti alle scuole superiori di Mystic Falls, davanti al quale lei camminava con un libro stretto fra le braccia, i suoi occhi, tipici di un sognatore, erano persi nel vuoto. => Hai inserito in maniera errata l’aggettivo, prima dici “scuole superiori” quindi “davanti alle quali” non al quale. La frase in sé non suona benissimo, per tale motivo la troverai anche nello stile. -0.25 punti.


- Gli rivolse uno sguardo sorpreso, boccheggiando leggermente in cerca d vincere la forza da vampiro di Percy. => Ci sono due errori, l’uno è di battitura “di” -0.05l’altro è nell’impostazione della frase che dovrebbe essere: “boccheggiando leggermente e cercando di vincere la forza…” o “boccheggiando leggermente in cerca d’aria per vincere la forza..” -0.50 punti.



- Nella penombra della sera, il salotto in cui si trovava appariva ancora lussuoso di quanto già non fosse. => “… ancora più lussuoso” -0.25 punti.

- A quanto gli aveva detto, era morta a causa di un epidemia di tifo, scoppiata tempo addietro nella loro città natale, Venezia. => “Un’epidemia” -0.05 punti.

Un barlume coraggio e determinazione scintillò nel suo sguardo. => “Un barlume di coraggio e determinazione…” -0.25 punti.

 

La punteggiatura è sapientemente inserita, scandisce bene la narrazione e la rende scorrevole.


Stile: 9/10


Il tuo stile è discorsivo, incentrato principalmente sui cambi d’atteggiamento dei vari personaggi e sui dialoghi opportunamente dosati e mai scontati.

Sei in grado di descrivere con facilità i personaggi e le loro condizioni, sia fisiche che mentali, ti riporto alcune frasi indice di ciò:

- Si sentiva debole, però, e non era nelle condizioni di combattere: la pelle delle sue braccia era sottile e crespa come carta velina, identica a quella di un cadavere; era il segno tangibile che aveva bisogno di sangue, ne aveva bisogno al più presto.

- Era a terra come carta straccia.

Questo ti permette di sviluppare dei personaggi che sono facilmente comprensibili per il lettore.

Talvolta ci sono frasi scritte in maniera ostica o metafore non facilmente comprensibili:

- L'aveva incontrata per la prima volta davanti alle scuole superiori di Mystic Falls, davanti al quale lei camminava con un libro stretto fra le braccia, i suoi occhi, tipici di un sognatore, erano persi nel vuoto. => Ti sottolineo la ripetizione e come ti dicevo la frase che, non solo per l’errore grammaticale, ma nel suo complesso risulta troppo ingarbugliata.

- L'orologio a pendolo nell'ingresso segnava le tre precise, i suoi rintocchi che scandivano minuti e secondi, dettando regole in quella silenziosa villetta centenaria. => Ti ho sottolineato dei termini che rendono contorto il significato della frase.

- Anche se Annabeth aveva ancora una possibilità, Damon le aveva impedito il realizzarsi di tante cose, spezzandole il collo: vivere una vita normale, per esempio, magari avere dei figli. => La frase in rosso è pesante,  ti consiglio di riscriverla.

Lui sfruttò la sua velocità da vampiro e, prima che potesse dirgli qualcosa, la strinse in un abbraccio e la baciò ancora, le loro labbra che si sfiorarono: sapeva di limone e di cannella, la pelle vellutata delle sue braccia nude che sfiorava quella di Percy, come se ormai si conoscessero da centinaia di anni.=> Ripetere parole e termini con sillabe simili rende la lettura ridondante.


Ambientazione e trama: 7/10


Percy, dopo essere stato trasformato in vampiro, ha vagato per l’America finché non è giunto a Mystic Falls, una piccola cittadina che è divenuta per lui un luogo famigliare, tanto da tornarci più volte nel corso dei decenni. Nell’ultima visita incontra Damon, un vampiro totalmente distrutto dalla perdita della donna amata e incline alla violenza. Percy tenta di frenare quest’indole dell’amico, con il risultato di vedere trasformata in vampiro la ragazza di cui si era invaghito.

Lo sviluppo della trama è lineare, non ci sono momenti di stallo e la conclusione, seppur a lieto fine, non sembra scontata. Ti sottolineo alcune falle:

- Il lasciare Piper e Jason svenuti per tutta la storia

- La sparizione di Damon, sarebbe stato meglio concludere la storia con l’apparizione del personaggio iniziale che invece risulta disperso. Quando dai importanza a un personaggio, come in questo caso, nel ruolo di antagonista è bene non farlo sparire appena si rende inutile ai fini della trama.

- L’atteggiamento di Percy: prima stenta a riconoscere Annabeth, poi ricorda i loro appuntamenti infine ne è totalmente innamorato. Sembra un po’ incoerente.

L’ambientazione è il paesino di Mystic Falls, nominato ma non descritto così come la casa dei Salvatore, dove tutta la vicenda si svolge. Gli accenni all’abitazione sono pochi come al soffitto barocco e l’orologio a pendolo, forse l’elemento più nominato, che scandisce lo scorrere del tempo nella vicenda. Avresti potuto fare di più, le descrizioni aiutano il lettore a immedesimarsi, luoghi indefiniti rendono la lettura più distaccata.


Originalità: 8/10


L’excursus sul passato di Percy è un’ottima idea, l’inserire elementi tipici del personaggio, come la sua passione per il mare e reinterpretarli in una nuova chiave, la sua scelta di fare il marinaio, ha dato quel tocco in più di originalità alla storia.  Ho apprezzato anche la scelta di descrivere il sapore del sangue come salato e non ferroso altro riferimento al personaggio originale.

L’incontro tra The Vampire Diaries e Percy Jackson è senz’altro una scelta non facile. L’inizio della trama con il sadico Damon non è qualcosa di totalmente nuovo, ma hai saputo trovare una chiave inaspettata con cui interpretare la vicenda, attraverso la trasformazione di Annabeth. Ammetto che talvolta il personaggio di Percy è come un sostituto dal nome diverso di Stefan, non so se questo sia dovuto al rapporto ambiguo che si viene a creare tra Damon/Percy troppo simile a quello del telefilm tra Damon/Stefan. Avresti dovuto ricreare una nuova dinamiche in modo da evitare questa sensazione di déjà-vu. Dopo la prima parte iniziale, troppo simile a tanti momenti descritti nel telefilm, la trama diventa più interessante e la trasformazione di Annabeth con l’indecisione sulla sua volontà di diventare un vampiro, fa rimanere il lettore sulle spine.

Hai saputo inserire elementi caratteristici del fandom di Percy nella trama, senza che cozzassero ma amalgamati all’intera vicenda come la collana di Annabeth e il suo accostamento all’essere una dea, il mito greco nella parte finale e infine la seguente frase:

-Potresti scendere all'Inferno e tornare sana e salva qui sulla terra. Ne sono sicuro. -

IC: 3/5

Tutti personaggi sono un po’ modificati, se però Damon mantiene quell’atteggiamento di superiorità e arroganza che lo contraddistingue, Percy invece non risulta così identificabile. L’aspetto che forse riconduce maggior mente al personaggio originario è il suo preoccuparsi per gli altri.

I personaggi di The Vampire Diaries sono quelli più simili all’originale:  Damon nelle risposte schiette e irriverenti e  anche nei piccoli gesti come sorseggiarebourbon  e giocare con le sue vittime, Stefan nelle sue risposte pacate e nell’atteggiamento protettivo che assume quando il fratello commette uno dei suoi tanti errori. Sono diversi invece i personaggi di Riordan soprattutto Percy. Annabeth mantiene qualche tratto riconoscibile: l’atteggiamento protettivo nei confronti degli amici e il suo modo logico di pensare e affrontare le situazioni.

In definitiva hai modificato troppo il protagonista Percy e sei stato più bravo con i personaggi del telefilm rispetto a quelli del libro.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 10/15


L’utilizzo dei prompt è azzeccato, certo avendo i protagonisti vampiri è facile inserire l’elemento sangue, che però non viene trattato in modo scontato con semplici “ho voglia di sangue”, ma argomentato e sviluppato. Il secondo prompt quello dell’amore, è anche quello che si è rilevato più sorprendente come dinamica, la trasformazione della donna amata, i dubbi sul loro rapporto e sulla sua nuova natura. Mi è piaciuto anche la contrapposizione che spesso si viene a creare nella storia tra i due prompt.

Ci sono dei riferimenti alla cittadina sparsi nella ff, come nel grembiule di Jason, tuttavia l’aver ambientato l’intera vicenda in un’anonima casa non rende molto l’ambientazione del telefilm, infatti la storia potrebbe essere in un qualsiasi luogo con l’inserimento dei personaggi di The Vampire Diaries e Percy Jackson.


Gradimento personale: 7/10


Il front che hai scelto da 10,5 è troppo piccolo e rende un po’ difficoltosa la lettura della storia, ti consiglio di portarlo a 12, le dimensioni standard di un testo di lettura.

Ho apprezzato la tua capacità di collocare quanti più personaggi possibili del fandom inserendoli anche solo in piccole parti comeHazel Lavesque nei panni di una strega, Nico in quelli del vampiro-guida, Jason come cameriere del Mystic Grill e Bianca morta in un’epidemia di tifo.

Ho apprezzato il rapporto, sul finale della storia, di confronto tra Annabeth e Percy e i dialoghi vivaci e mai scontati. Il finale è stato molto ben descritto, soprattutto perché ci si arriva passando attraverso dei tentennamenti e non è scontato. La dolcezza di Percy è qualcosa che ti incanta, il modo in cui si preoccupa per Annabeth e infine le dichiara il suo amore è speciale.

La storia in sé è piacevole da leggere l’unica pecca che incide notevolmente su tutta la vicenda è la sparizione dei personaggi o il loro rimanere in scena dormienti. Sembra che sviluppi la trama intorno a Percy e Annabeth, come è giusto che sia, e quando gli altri personaggi non ti servono più gli allontani: Damon scompare dopo aver trasformato Annabeth, Stefan se ne va non sapendo cosa rispondere, Piper e  Jason servono da dormienti affinché Annabeth si preoccupi di loro, ma non è necessario che interagiscano con lei. Questo nel complesso toglie qualcosa alla storia.

 


Totale: 52.55/70





Innanzitutto auguri di buon Natale -passato- e felice anno nuovo! Ho letto i risultati qualche giorno fa, ma non ho avuto occasione di passare.
Parto col dire che il banner è bellissimo, quindi grazie! Per il giudizio, lo accetto così com'è: so di lasciare alcuni personaggi da parte e devo migliorare su questo, ma sono comunque contento della mia posizione; solo quei maledetti errori, se avessi riletto ancora una volta!
Quindi grazie mille per tutto e per esserti incaricata di portare avanti il contest! Di norma mi spetterebbero il giudizio sotto forma di recensione e una recensione premio, giusto?

Puoi scegliere fra queste due, entrambe Solangelo ed entrambe molto corte. Ti prego, sii gentile AHAHAHAHAH Le ho rilette, ma qualche errore mi sarà sfuggito lo stesso çç

1. Telescope
2. Going to Hell

Ancora tanti auguri e grazie! c:
grazianaarena
00domenica 27 dicembre 2015 12:04
Re: Re:
King_Peter, 27/12/2015 11:02:




Innanzitutto auguri di buon Natale -passato- e felice anno nuovo! Ho letto i risultati qualche giorno fa, ma non ho avuto occasione di passare.
Parto col dire che il banner è bellissimo, quindi grazie! Per il giudizio, lo accetto così com'è: so di lasciare alcuni personaggi da parte e devo migliorare su questo, ma sono comunque contento della mia posizione; solo quei maledetti errori, se avessi riletto ancora una volta!
Quindi grazie mille per tutto e per esserti incaricata di portare avanti il contest! Di norma mi spetterebbero il giudizio sotto forma di recensione e una recensione premio, giusto?

Puoi scegliere fra queste due, entrambe Solangelo ed entrambe molto corte. Ti prego, sii gentile AHAHAHAHAH Le ho rilette, ma qualche errore mi sarà sfuggito lo stesso çç

1. Telescope
2. Going to Hell

Ancora tanti auguri e grazie! c:



Ciao, non preoccuparti qualche errore può sfuggire, non è nulla di che ;)
Aiuto per dirmi gentile, sono stata cattiva? ;( Comunque non temere una storia giudicata per un contest viene smembrata e analizzata nel dettaglio, per una recensione non è così.
Mi segno i link e passerò presto a lasciarla, per quanto riguarda il giudizio ho appena provveduto a inserirlo come recensione.
A presto.
Graziana.
grazianaarena
00domenica 27 dicembre 2015 12:30
Salve,
ci terrei ad avere un vostro riscontro sui giudizi, ditemi la vostra opinione.
Inoltre lascio lo schema con le recensioni vinte, fatemi sapere se avete preferenze in merito.
Recensioni premio:
- King_Peter: 1 recensione scegliere tra
1. Telescope
2. Going to Hell
- aturiel:2 recensioni
1.http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3080630&i=1
2.http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2979341&i=1
- Roses98:1 recensione.
- Mad_Butterfly 1 recensione.
aturiel
00domenica 27 dicembre 2015 14:20
Re:
grazianaarena, 22/12/2015 13:23:

[IMG]http://i63.tinypic.com/2jceubo.gif[/IMG]

https://lh6.googleusercontent.com/-Ice7t_xfOCo/VK7N3yeAoXI/AAAAAAAAzL4/MhjbcOsvOSY/w500-h600/tumblr_neax89LbAJ1rbkseqo1_500.png
http://1.bp.blogspot.com/-lAFk8iV9XtM/T0nNp57sJ8I/AAAAAAAAA6U/hpTtryj1UJ4/s1600/13-a-typical-school.png
http://41.media.tumblr.com/ba859727811127d430d604b30d716f36/tumblr_ncm7lhWRfn1tnzzp3o1_r1_500.jpg





Prima classificata: “The map that leads to you”
di Aturiel

 

Grammatica e Lessico: 7.90/10

Il tuo lessico è semplice, adatto ai personaggi e al tono sagace della narrazione.

Tendi ad iniziare i periodi con le congiunzioni, per tanto di ho tolto -0.25 punti, tuttavia ciò non compromette la lettura della tua storia, in quanto il tono è colloquiale per tanto il tuo modo di scrivere è centrato perché è una sorta di continuo dialogare del personaggio con sé stesso, e nei dialoghi l’utilizzo delle congiunzioni non solo è lecito ma anche coerente. Ti segnalo quindi gli “errori grammaticali” anche se in una storia come la tua tali non sono “errori”, capirai però che quando si stendono dei parametri grammaticale lo scopo è di avere un metro di giudizio e non posso fare due pesi e due misure:

- E ovviamente non se l'era presa con Will…

- E cos'era successo, poi?

- Ma, topo in trappola o no…

- Però non aveva tutta questa voglia di uscire, soprattutto se si trattava di Will Solace.

- E il ragazzo sorrideva, e lo faceva in un modo inconfondibile: alla Will Solace.


Ho degli appunti da farti:

- Questo non aveva significato, però, che avrebbe ignorato il fatto che quel capellone biondo l'avesse trascinato dentro una delle cabine più sporche dell'intero bagno maschile… => “Questo non significava…” -0.50 punti.

-«Traquillo, sto bene» gli rispose. => “Tranquillo” -0.05 punti.

- E scese proprio in fretta, per fortuna, talmente tanto che lo vide quasi inciamparsi negli ultimi gradini di casa. => “Inciampare”, il verbo è intransitivo può avere ausiliare essere o avere, ma non è corretto nella forma “inciamparsi”. -0.50 punti.


«è un mio amico, quindi trattatelo bene» aggiunse poi, spingendo l'altro avanti.
- che avrei dovuto avere in
mentre mentre lo baciavo => “…in mente mentre” -0.05

-«Lo sai benissimo che a me piace greco, Grace» => “…il greco” -0.25

-«Io credo che sia meglio tu le dica la verità: che hai... sì, che è successo con me» disse. => “…che tu le dica la verità” -0.25

- Non era colpa di nessuno, semplicemente tutti erano caduti nelle trappole che il destino aveva teso loro per divertirtimento => “Divertimento”. -0.05

 

Ti ho tolto -0.50 punti per i seguenti periodi scritti in un italiano stentato:

- Il trillo della campanella interruppe i suoi pensieri, quindi ognuno di loro si allontanò per la propria strada: quell'ora nessuno avrebbe avuto una materia in comune.

-«Ecco, Jason... il punto è che io e Nico avevamo fatto un patto: che io avrei aiutato Nico a conoscere Percy e che lui, beh, mi aiutasse con te».

Utilizzi in maniera appropriata la punteggiatura sia nelle parti discorsive che nei dialoghi, solo un consiglio: è meglio lasciare uno spazio tra le virgolette e il discorso diretto per rendere più agevole la lettura.

 


Stile: 8/10

Il tuo stile è colloquiale, il tono della narrazione leggero e ironico accentuato anche dall’utilizzo di alcuni termini come, tra i tanti, “fastidiosità”.

Attenta, spesso sei come un fiume in piena e tendi a creare periodi molto ricchi di cui però si perde il senso a una prima lettura:

- Una volta giunto in classe, aveva scoperto che il suo migliore – e unico... se non si contava Leo Valdez che, negli ultimi tempi, aveva sviluppato una sindrome da crocerossina nei suoi confronti – amico Jason era rimasto a casa, e quindi si era seduto da solo all'ultimo banco.

- Quello, classificato dal G.M.S.G.H.S. (Nico si prese un altro appunto mentale: cercare una sigla più semplice per il suo Manuale) come “rinomato burlone dal sorriso facile” e con accanto ben quattro stelle su cinque in fastidiosità, aveva pensato bene di ripassarglielo non chiedendo gentilmente alle tre persone che li separavano di riconsegnarglielo, ma piuttosto piegando i suoi poveri compiti fino a trasformarli in un aeroplanino di carta – con tanto di alettoni aerodinamici – che poi, molto intelligentemente, aveva lanciato nella sua direzione.


Mi piace l’entusiasmo del protagonista ma non farti travolgere nella scrittura.

Ho qualche appunto da farti:

-… proprio quel bel dì di ottobre… => L’accostamento di termini con le stesse sillabe, anche se con significati diversi, rende la lettura ridondante.

-Sarebbe riuscito a resistere se si fosse trattato dello spuntino mattutino, ma quel giorno sarebbe dovuto restare fino a tardi a scuola a causa di un corso di approfondimento di storia, quindi avrebbe dovuto saltarepranzo se non si fosse subito fiondato nel corridoio, visto che il banco dei panini se ne sarebbe andatoappena concluso il primo intervallo.
=> Periodo troppo ingarbugliato, troppi “sarebbe”, “avrebbe” e “fosse”. In generale l’accostare diversi periodi retti dal congiuntivo e condizionale rende ostica la lettura.

- Nico si era quindi ritrovato in uno spazio decisamente angusto, decisamente maleodorante e con un insopportabile Will Solace decisamente troppo vicino.
Ecco, Nico in quel momento si era
ritrovato a pensare parecchie cose… => Ripetizione

- … aveva risposto l'altro, sempre più infastidito dai continui sorrisi di Will, anche se si trattavano di semplici faccine in deglistupidi messaggi. => Non è necessario inserire l’articolo indeterminativo.

-…non erano proprio l'abbigliamento giusto per uscire con qualcuno. Quindi incominciò a rovistare nel suo armadio per trovare qualcosa di indossabile, quando qualcuno suonò al campanello. => Ripetizione, potresti togliere il “qualcuno” dalla prima frase, perché è superfluo.
- Nico arrossì fino alla radice dei capelli: non era colpa sua se Leo aveva una strana concezione di “frase a effetto”, e non era colpa sua se era talmente imbranato che non riusciva a caricare una lavatrice da solo e quindi si era dovuto ridurre a indossare quella cosa al posto della
tuta da casa!=> Cos’è la “tuta da casa”? Ho intuito il senso della frase, una tuta che solitamente si indossa in casa, ma non è espressa nel migliore dei modi.

- Non voleva ammetterlo, ma il pensiero che avesse potuto nascondergli qualcosa, quando invece Nico gli aveva sempre rivelato ogni cosa, lo faceva sentire triste, terribilmente. => Ripetizione delle stesse sillabe.

- …ma, proprio quando ne stava per afferrare uno, il suo telefono tremò: era Will. => Al posto di “tremo” meglio “vibrò.”

- Avrebbe capito che genere di persona fosse, se il suo visino quasi perfetto fosse davvero lo specchio di ciò che dicevano in giro… => Ripetizione.

- Tutta la sua famiglia era andata a fare un viaggio, lasciandolo a casa a causa => Ripetizione delle stesse sillabe, rende la lettura ridondante.

- Se fosse stato in lui, probabilmente si sarebbe rifugiato a casa di un amico finché la madre non sarebbe tornata... ma lui non aveva nessuno da cui rifugiarsi… => Ripetizione.

- Arrivarono a destinazione dopo poco meno di mezz'ora. => Questo accostamento di avverbi e aggettivi rende poco scorrevole la lettura.

- Si passò una mano fra i capelli e incontrò gli sguardi sconvolti degli altri due: Jason aveva un volto cinereo, tanto che, più che sembrare avesse visto un fantasma, sembrava egli stesso un fantasma…=> Ripetizione.

- La sua testa andava a una velocità esagerata e lui stesso non riusciva a raggiungere i propri pensieri e a coglierli in tempo, prima che già un altro prendesse il posto del precedente. => L’utilizzo dei due avverbi rende difficoltosa la lettura, eliminerei “già”.

- …si trattavano di tre ragazzi della loro scuola, di quelli che si divertono ad aspettare fuori da scuola, quando nessuno vede… => Ripetizione.

- Fu in quell'attimo che sentì come una scossa sulla nuca, come se sentisse che stava succedendo, a pochi metri da lui, qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere => Ripetizione.

Attenta all’uso degli aggettivi possessivi talvolta non sono necessari e appesantiscono solo la narrazione come in questa frase:

-… tanto che si sentì sciocco nelle sue paure infantili del buio e del restare solo per qualche giorno in casa sua.

 

Infine, ho una cosa da chiederti:

-Poi raccontò anche di Hazel, sua sorella, che invece frequentava un'altra scuola e infilò anche Jason nel discorso, dicendogli che era il suo migliore amico e approfittandone per raccontare qualche aneddoto della loro secolare amicizia .

Ho trovato due volte delle frasi con la parola “amicizia” sottolineata e una freccetta, ho cliccato ma ricarica la pagina della storia, c’era qualche link esterno?


Ambientazione e trama: 7/10

L’ambientazione della storia è per la maggior parte scolastica. Non c’è una cura nelle descrizioni della scuola in sé, ma visto il contesto è facilmente intuibile. L’altro luogo principale della vicenda è la casa di Nico, anche questa non è descritta in ogni particolare, tuttavia i dettagli accennati, come i quadri di Bianca, hanno importanza ai fini della trama e non sono solo nominati.

In generale ti sei concentrata più sui personaggi descrivendone pensieri e azioni che su ciò che avessero attorno, questo da un lato ti ha permesso di ricreare soggetti credibili, dall’altro toglie qualcosa alla storia in quanto i protagonisti rimangono sospesi senza una collocazione spaziale. Capisco che le descrizioni troppo articolate possano risultare pesanti e che con la scelta di uno stile colloquiale stonino un po’, ma qualche frase va inserita: l’ambientazione è una parte importante in una storia.

La storia narra di un ragazzo, Nico, dichiaratamente gay e che non riesce facilmente ad avere amicizie. Un giorno si ritrova a scuola senza il suo migliore amico e viene accidentalmente preso di mira da Clarissa, un’odiosa compagna di classe, per colpa di Will, il quale riesce poi a scusarsi salvandolo dalle grinfie degli scagnozzi della ragazza e proponendo un’uscita per un gelato. Nico si sente inaspettatamente a suo agio con il ragazzo tanto da confidargli la sua cotta per Percy, amico di Will. Quest’ultimo rivela, di rimando, la sua cotta per Jason, amico di Nico. Entrambi i ragazzi sono però fidanzati, allora Will e Nico stringono un accordo con lo scopo di riuscire a parlare e conoscere coloro di cui sono invaghiti. L’occasione si presenta ad una festa in cui è stata invitata tutta la scuola e che permette ai rispettivi ragazzi di mantenere la promessa data e far conoscere gli amici. La serata si conclude con un gioco alcolico che rende poco lucido Will e lo porta a baciare Jason, che si ricorda improvvisamente che quella non è la prima volta che si ritrova in atteggiamenti intimi con il ragazzo. Jason, tuttavia, durante il bacio pensa a Nico, che dal canto suo ha conosciuto Percy e si sente legato a lui da un segreto: non svelare a nessuno del bacio tra gli amici a cui hanno assistito. Mantengono la loro promessa, ma l’evento è ben presto sulla bocca di tutti. Percy rivela che a scuola si sa che Jason ha tradito Reyna, l’altro della questione viene però ritenuto Nico. Il ragazzo si addossa questo fardello, con le derisioni che comporterà, per proteggere Will. Jason decide di allontanarsi da Nico troppo confuso e spaventato da ciò che sento. Nico, deluso, tenta dopo una settimana di parlare con l’amico recandosi da lui, qui viene però intercettato da dei bulli e picchiato. Will, che seguiva Nico per senso di gratitudine, infatti dopo il gesto del ragazzo dai capelli neri si era ripromesso di ergersi come suo difensore.  Lo salva dal pestaggio e Nico riporta alcuni lividi e ematomi, che lo costringono a saltare qualche giorno di scuola. Jason nota l’assenza e non riuscendo ad avere risposte da nessuno chiede a Will, che lo invita ad andare a trovare Nico.  Jason capisce che qualcosa non va, e davanti al volto contuso dell’amico, si rende conto di provare qualcosa per lui così lo bacia.  Nico è sconvolto rifiuta gentilmente Jason e si confida con Will, che invece di sostenerlo si sente però tradito e si allontana a sua volta.

Quando Nico torna a scuola affronta i suoi amici Jason e Will permettendo a ciascuno di scusarsi per gli equivoci che si sono venuti a creare, infine si dichiara a Percy ammettendo anche che non provo più nulla per lui.

Alla fine Jason trova un’altra ragazza e Will e Nico si rendono conto di provare qualcosa in più l’uno per l’altro.

La trama in sé è originalissima, non una storia d’amore banale e scontata ma l’intrecciarsi di diverse storie e di diverse cotte, di cui la coppia finale tra Will e Nico non è affatto scontata. Ho apprezzato l’evoluzione dei personaggi la crescita in particolare di Nico che da spaventato per la mancanza dell’amico, nella parte iniziale della storia, diviene poi più sicuro di sé. Anche Will muta da simpaticone pronto a tutto per una cotta, si scopre un ragazzo intelligente, attento e molto fragile.  Jason, quello più sicuro di tutti, il leader, il capitano , colui che viene preso come esempio di perfezione  si rivela il più insicuro, tentenna, sbaglia, cade, accetta solo alla fine, quando Nico lo mette con le spalle al muro, il fatto che gli piaccia un ragazzo.

Emergono alcuni temi importanti narrati con tatto come la bisessuale di Jason e la perdita di una persona cara, Bianca la sorella di Nico.

La storia inizia con un tono ironico, ed alterna momenti di ilarità ad altri più seri, mantenendo però un tono vivace e una finestra aperta sui pensieri dei personaggi che sono dotati di vita propria: si muovono in maniera naturale  e sono psicologicamente ed emotivamente complessi.

Lo sviluppo della storia è coerente e privo di falle o di stalli narrativi, riesci a catturare l’attenzione del lettore nonostante il tono della narrazione cambi è diventi più serio nella parte finale. C’è qualche momento comico, i ragazzi chiusi in bagno sopra lo stesso water oppure Will che si denuda mostrando a Nico che non bisogna vergognarsi del proprio corpo, accuratamente raccontato e mai eccessivo. I momenti più seri della narrazione sono molteplici, alcuni riguardano Bianca e la sua scomparsa, sei riuscita sapientemente a trasmettere la manca di qualcuno amato, facendo intuire il senso di vuoto e la nostalgia. Altri riguardano la solitudine di Nico, la sua incapacità di aprirsi agli altri, la battaglia interiore di Jason e il sentirsi tradito di Will.


Originalità: 10/10

La tua storia è assolutamente originale, principalmente per i seguenti aspetti:

 - il contesto in cui hai collocato i personaggi;

- l’averli resi totalmente umani, inclini alle cotte giovanili ma con mentalità adulte;

- la trama e l’intreccio di diverse relazioni amorose e sentimentali.

Del primo punto ti ho già parlato nell’ambientazione, mi concentrerò sugli ultimi due. I personaggi del fandom di Percy sono figli di divinità, per tanto per loro una vita “normale” è qualcosa di non facilmente gestibile e l’atmosfera fantasy con il campo Mezzosangue e i mostri sono sicuramente le parti più belle del libro. Tu hai saputo reinterpretare i personaggi, collocarli in un nuovo contesto, privo di avvenimenti sovrannaturali, e rendere comunque interessante la vicenda, fidati non è una cosa da poco.

Mi piace, come ti ripeto nei prompt, il triangolo che si viene a creare. La paura di buttarsi verso l’ignoto, come la conoscenza di una persona che già ha una ragazza e che possibilmente non ricambierà i sentimenti, ma anche la voglia di farlo e di provarci. Ci sono tanti modi in cui narrare l’amore, il tuo è quello più bello che consiste nella speranza, non si sa cosa accadrà o se Jackson e Jason ricambieranno, ma Nico e Will sperano ed è proprio in questo che trovano la forza per farsi avanti. Alla fine la storia non si conclude come loro preventivavano, ma sono cresciuti, hanno appreso dai loro sbagli e sono entrambi più sicuri di quello che provano l’uno per l’altro, più forte di una normale cotta.


IC: 2.5/5

Il personaggio principale  Nico, risulta molto diverso rispetto ai libri dove è taciturno, silenzio, schivo, e in generale tenebroso, tu l’hai reso invece imbranato e divertente. Devo ammettere che il tuo Nico mi piace ma è molto OOC, un aspetto che hai traslato dall’originale è la timidezza e la paura di aprirsi agli altri, reinterpretandolo però in un’altra chiave. Degli altri personaggi, alcuni sono solo accennati come Bianca, Leo e per cui non ho molto da dire, su Will e Jason  spendo due paroline.  Nei vari libri della saga Will si dimostra essere dolce e insicuro, e spesso tende all’arrabbiatura, il tuo personaggio non ha quest’ultima caratteristica, e le altre vengono celate e si scoprono solo sul finale. Will è forse il personaggio più fragile tra quelli narrati. Jason non è lui, cerchi di descrivono come leader e perfetto, in realtà è un personaggio più complesso in grado di far fronte ad ogni situazioni e di risollevarsi, manca questo aspetto nella tua ff. L’unica che è rimasta inalterata è Clarissa, odiosa nei libri e nella tua storia. In generale i personaggi non erano totalmente loro soprattutto Nico, che hai tentato di descriverlo distaccato e tenebroso, ma nella storia soprattutto all’inizio è tutt’altro. La diversità ti dirò non mi è dispiaciuta e ti ha permesso di ricreare personaggi interessanti e dalle molteplici sfumature che hai saputo sapientemente sviluppare perché forse sei stata in grado di sentirli un po’ tuoi.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 15/15

Il prompt da te scelto era l’amore. Quindi mi aspettavo, lo ammetto, che l’uscita con Will sfociasse in qualcosa di più fin subito dal primo capito. Mi hai completamente stupita! Sei riuscita ad articolare su più piani diverse storie d’amore e infatuazioni in un intreccio originale e piacevolissimo da leggere: Percy sta con Annabeth, ma Nico ha una cotta per lui, Jason sta con Reyna ma ha baciato Will che non dimentica quel momento e che ritenta un altro approccio durante il quale Jason si rende conto di amare Nico.  Più che un triangolo è un esagono a molteplici facce dai risvolti inaspettati.

Vorrei inoltre sottolineare il senso di amicizia che emerge dalla tua storia, la capacità di sacrificarsi l’uno per l’altro  e di proteggersi, in un certo senso non è anche questa una forma d’amore?

L’universo alternativo in cui hai inserito la storia, rendendoli tutti umani, è sapientemente sviluppato e la collocazione scolastica incornicia la vicenda rendendo credibile sia la trama che i personaggi. Ti faccio i complimenti di storie con ambientazione scolastica c’è ne sono a bizzeffe è spesso si incorre in quelli stereotipi che rendono noiosa la lettura perché tutto è già visto, tu invece hai fatto qualcosa in più.


Gradimento personale: 9.65/10

La tua storia mi è piaciuta per diversi motivi:

·         ho apprezzato la leggerezza della narrazione nei momenti comici e la profondità in quelli più riflessivi;

·         la sottile ironia e le situazioni divertenti che non sfociano però in circostanze pittoresche e assurde;

·         i personaggi, sebbene diversi dai libri tutti molto complessi;

·         la tua capacità di mostrarci l’interiorità del protagonista, e non solo, narrando tuttavia in terza persona;

·         lo sviluppo della trama e il contesto scolastico in cui hai inserito la vicenda.

Sei stata anche abilissima nell’introdurre dei riferimenti al fandom originale:

-… probabilmente una di quelle accoppiate di cui Afrodite non andava molto fiera…

- Will aveva un odore che pareva quello del Sole…

- un ragazzo alto dai capelli biondo grano e gli occhi chiari e brillanti come il Sole d'estate.

-…e Nico scoprì che Will adorava come lui il greco antico e proprio per quel motivo si era iscritto alla Greek High School…

Per comodità ho elencato solo i riferimenti sparsi nel primo capitolo, ma l’intera storia ne era piena.

 

L’unica pecca è stata il modo di gestire i personaggi. Iniziamo da Leo, accenni e lo nomini in tutto il primo capitolo, ma nel secondo dove compare ed è presente alla festa non lo descrivi e non spendi nessuna parola in più. Perché? Che senso ha nominare più volte un personaggio, facendo anche intendere che sia molto vicino al protagonista, se poi non lo presenti al lettore e non ha importanza rilevante ai fini della trama?

Chi è il ragazzo nella seguente frase?

Sulla soglia della porta li accolse un ragazzo dai capelli biondicci e chiarissimi, abbastanza da avere l'aspetto di un Will “annacquato”, e non solo per i colori del suo incarnato e dei suoi occhi, ma anche per il sorriso vagamente antipatico che si aprì sul suo viso. Sembrava quasi che non fosse particolarmente felice di vederli, nonostante avesse invitato tutta la scuola, e questo diede parecchio fastidio a Will che entrò senza spendere troppo della sua allegria.

Ne riparli qui sempre in modo generico: “La maggior parte della gente se n'era ormai andata, restavano solamente loro e il proprietario della casa che, dal canto suo, si era afflosciato addormentato in un angolo del divano e quindi non li avrebbe disturbati. “

Solo alla fine lo chiami per nome Octavian. Che senso ha presentare un personaggio e non denominarlo? Capisco il riferimento ad Octavian nella saga e il voler riproporre il suo essere antipatico e guastafeste, tuttavia ciò che cattura l’attenzione del lettore e che facilmente lo aiuta a collegare i personaggi sono il loro nome, celarlo non rende più sorprendente il suo comportamento successivo, confonde soltanto.


Totale: 60.05/70

 





Eccomi eccomi eccomiii!
Scusami per il ritardo che ho accumulato a rispondere a questa recensione, ma le feste mi hanno occupata fino a ieri e proprio non ho avuto il tempo materiale >.<
Dunque, che dire? Innanzi tutto un grazie enorme per aver stilato delle valutazioni così complete e precise per tutti noi, anche se non eri la giudiciA naturale, ma una sostitutiva. Insomma, mi fa molto piacere! E poi vedermi al primo posto mi rende felicissima, sul serio.
Ma visto che la tua valutazione è così strutturata, ho pensato che dovessi - ne va nel mio onore! - rispondere in modo esauriente a tutto.
Grammatica & Stile: 
Innanzi tutto grazie per avermi segnalato tutti gli errori che, appena avrò tempo, correggerò sicuramente. Sono d'accordo con te per tutte le correzioni, ad eccezione di due cose: la prima è iniziare la frase con una congiunzione; so che da un punto di vista puramente grammaticale è sbagliato, nel senso che le congiunzioni sono fatte per collegare due frasi, e inserendole all'inizio si perde questa loro funzione, ma allo stesso tempo non me lo hanno mai contato come errore puramente grammaticale, poiché lo si ritiene una sorta di "scelta di stile", che non riguarda solo quello colloquiale che ho utilizzato io, ma anche altri. Io personalmente ho trovato moltissimi romanzi, per esempio, che presentano congiunzioni allì'inizio, e questo per sottolineare un passaggio molto importante o comunque uno stacco - ma non del tutto - dalla parte precedente. Per fare un esempio latino che in questo momento mi viene in mente, è una sorta di "sed" di passaggio, ecco. Non so come spiegare, ma quelle frasi che mi hai segnalato io non riuscirei a strutturarle in modo diverso per dar loro lo stesso tono!
L'altra cosa è quella dei dialoghi: non so se alla fine me l'hai segnato come errore o no, ma comunque è per chiarire: nella struttura formale dei dialoghi - purtroppo o per fortuna - si può dire ben poco a un autore xD. Il fatto è che ci sono ventordicimila "scuole di pensiero" diverse, e tutte accettate dalle varie grammatiche. Io, in questo caso, trovo invece che lo spazio fra caporali e discorso diretto sia davvero brutto, e come giudiciA quasi lo conterei errore, se fosse per me, ma visto che so che ognuno in pratica può fare quello che gli pare nei dialoghi allora non ci metto nemmeno il becco xD. 
Ah, per la parola sottolineata... non ne ho idea ._. io non ho messo nessun collegamento >.<

Salto qualche parametro su cui sono pienamente d'accordo e volo invece ai due a cui mi sento di risponderti.

IC: 
Il mio cuore sta piangendo, giuro. Mi dispiace da morire di non essere riuscita a mantenere IC i personaggi. Insomma, sapevo che forse Jason e in parte Will sarebbero stati OOC, ma non mi aspettavo Nico. Il Nico che ho cercato di riproporre io non è solo imbranato e nemmeno solo incapace di aprirsi agli altri... io lo vedo anche come schivo, per esempio, e abbastanza silenzioso. Il fatto è che non volevo farlo passare per lagna, ecco, ho cercato di mostrare un aspetto di Nico che secondo me molti si dimenticano, ovvero l'enorme forza interiore. In fondo ha affrontato gli stessi se non più pericoli di tutti gli altri eroi di Riordan ma, a differenza loro, li ha affrontati da solo. Ha avuto contrasti interiori pazzeschi per la faccenda di Percy, e non solo per la sua sessualità, ma perché Percy è quello che non è riuscito a salvare Bianca, eppure lui prova dei sentimenti per lui. Nico è molto complicato, secondo me, è molto più che un ragazzino silenzioso e all'apparenza tenebroso, e io ho tentato di mostrare quella parte di lui nella mia fic, quella piena di voglia di una "rivincita", con una voglia di vivere enorme e un altrettanto enorme coraggio. So che all'inizio sembrava un po' più ironico del solito, e su questo sono d'accordo, ma ho anche cercato di mostrare altro, non il solito Nico impantanato nelle difficoltà della vita.
E mi dispiace anche per Jason, perché anche lui mi sembrava di non averlo trattato solo come il leader perfetto, anzi! Ho mostrato più le sue debolezze che i suoi punti di forza, e di leader perfetto ne avrò parlato sì e no due volte xD. Ho cercato di mostrare un Jason un po' più debole e imperfetto, ma forse non si è capito xD.
Il personaggio che nomino è Octavia, ovviamente, e ho deciso di lasciarlo in disparte perché non volevo introdurlo come personaggio vero e proprio. Però il fatto di nominarlo ha un senso nella storia, visto che poi è stato a causa sua che è venuta fuori tutta la faccenda di Will e Jason a scuola.
Per quanto riguarda Leo, invece, abbasso il capo. Sì, volevo che avesse una funzione più importante sinceramente, ma poi la trama ha preso una piega completamente differente dall'inizio e non c'è stato più spazio per lui. Purtroppo non hai seguito le vicessitudini di questa povera fic, nata come una banalissima Solangelo e trasformatasi in una roba enorme - per i miei parametri - e con trecento cose ficcate dentro xD, e Leo purtroppo ne è rimasto un po' "ferito", da questo cambiamento di rotta. 

Ed ecco fatto!
Ovviamente ho risposto solo alle cose che non condividevo, il resto prendilo come un enorme abbraccio (?).
Grazie mille per il banner, fra l'altro, e anche per avermi lasciato la recensione su EFP!

Per quanto riguarda le recensioni premio, da quanto ho capito ne ho tre. 
Dunque, io ti proporrei le altre due storie che ho scritto nel fandom di Percy Jackson (entrambe Pernico), mentre l'altra fai come preferisci, tanto ho un bel po' di storie in quel profilo xD.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3080630&i=1

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2979341&i=1

Grazie mille ancora e alla prossima,

Aturiel


grazianaarena
00domenica 27 dicembre 2015 14:53
Re: Re:
aturiel, 27/12/2015 14:20:




Eccomi eccomi eccomiii!
Scusami per il ritardo che ho accumulato a rispondere a questa recensione, ma le feste mi hanno occupata fino a ieri e proprio non ho avuto il tempo materiale >.<
Dunque, che dire? Innanzi tutto un grazie enorme per aver stilato delle valutazioni così complete e precise per tutti noi, anche se non eri la giudiciA naturale, ma una sostitutiva. Insomma, mi fa molto piacere! E poi vedermi al primo posto mi rende felicissima, sul serio.
Ma visto che la tua valutazione è così strutturata, ho pensato che dovessi - ne va nel mio onore! - rispondere in modo esauriente a tutto.
Grammatica & Stile: 
Innanzi tutto grazie per avermi segnalato tutti gli errori che, appena avrò tempo, correggerò sicuramente. Sono d'accordo con te per tutte le correzioni, ad eccezione di due cose: la prima è iniziare la frase con una congiunzione; so che da un punto di vista puramente grammaticale è sbagliato, nel senso che le congiunzioni sono fatte per collegare due frasi, e inserendole all'inizio si perde questa loro funzione, ma allo stesso tempo non me lo hanno mai contato come errore puramente grammaticale, poiché lo si ritiene una sorta di "scelta di stile", che non riguarda solo quello colloquiale che ho utilizzato io, ma anche altri. Io personalmente ho trovato moltissimi romanzi, per esempio, che presentano congiunzioni allì'inizio, e questo per sottolineare un passaggio molto importante o comunque uno stacco - ma non del tutto - dalla parte precedente. Per fare un esempio latino che in questo momento mi viene in mente, è una sorta di "sed" di passaggio, ecco. Non so come spiegare, ma quelle frasi che mi hai segnalato io non riuscirei a strutturarle in modo diverso per dar loro lo stesso tono!
L'altra cosa è quella dei dialoghi: non so se alla fine me l'hai segnato come errore o no, ma comunque è per chiarire: nella struttura formale dei dialoghi - purtroppo o per fortuna - si può dire ben poco a un autore xD. Il fatto è che ci sono ventordicimila "scuole di pensiero" diverse, e tutte accettate dalle varie grammatiche. Io, in questo caso, trovo invece che lo spazio fra caporali e discorso diretto sia davvero brutto, e come giudiciA quasi lo conterei errore, se fosse per me, ma visto che so che ognuno in pratica può fare quello che gli pare nei dialoghi allora non ci metto nemmeno il becco xD. 
Ah, per la parola sottolineata... non ne ho idea ._. io non ho messo nessun collegamento >.<

Salto qualche parametro su cui sono pienamente d'accordo e volo invece ai due a cui mi sento di risponderti.

IC: 
Il mio cuore sta piangendo, giuro. Mi dispiace da morire di non essere riuscita a mantenere IC i personaggi. Insomma, sapevo che forse Jason e in parte Will sarebbero stati OOC, ma non mi aspettavo Nico. Il Nico che ho cercato di riproporre io non è solo imbranato e nemmeno solo incapace di aprirsi agli altri... io lo vedo anche come schivo, per esempio, e abbastanza silenzioso. Il fatto è che non volevo farlo passare per lagna, ecco, ho cercato di mostrare un aspetto di Nico che secondo me molti si dimenticano, ovvero l'enorme forza interiore. In fondo ha affrontato gli stessi se non più pericoli di tutti gli altri eroi di Riordan ma, a differenza loro, li ha affrontati da solo. Ha avuto contrasti interiori pazzeschi per la faccenda di Percy, e non solo per la sua sessualità, ma perché Percy è quello che non è riuscito a salvare Bianca, eppure lui prova dei sentimenti per lui. Nico è molto complicato, secondo me, è molto più che un ragazzino silenzioso e all'apparenza tenebroso, e io ho tentato di mostrare quella parte di lui nella mia fic, quella piena di voglia di una "rivincita", con una voglia di vivere enorme e un altrettanto enorme coraggio. So che all'inizio sembrava un po' più ironico del solito, e su questo sono d'accordo, ma ho anche cercato di mostrare altro, non il solito Nico impantanato nelle difficoltà della vita.
E mi dispiace anche per Jason, perché anche lui mi sembrava di non averlo trattato solo come il leader perfetto, anzi! Ho mostrato più le sue debolezze che i suoi punti di forza, e di leader perfetto ne avrò parlato sì e no due volte xD. Ho cercato di mostrare un Jason un po' più debole e imperfetto, ma forse non si è capito xD.
Il personaggio che nomino è Octavia, ovviamente, e ho deciso di lasciarlo in disparte perché non volevo introdurlo come personaggio vero e proprio. Però il fatto di nominarlo ha un senso nella storia, visto che poi è stato a causa sua che è venuta fuori tutta la faccenda di Will e Jason a scuola.
Per quanto riguarda Leo, invece, abbasso il capo. Sì, volevo che avesse una funzione più importante sinceramente, ma poi la trama ha preso una piega completamente differente dall'inizio e non c'è stato più spazio per lui. Purtroppo non hai seguito le vicessitudini di questa povera fic, nata come una banalissima Solangelo e trasformatasi in una roba enorme - per i miei parametri - e con trecento cose ficcate dentro xD, e Leo purtroppo ne è rimasto un po' "ferito", da questo cambiamento di rotta. 

Ed ecco fatto!
Ovviamente ho risposto solo alle cose che non condividevo, il resto prendilo come un enorme abbraccio (?).
Grazie mille per il banner, fra l'altro, e anche per avermi lasciato la recensione su EFP!

Per quanto riguarda le recensioni premio, da quanto ho capito ne ho tre. 
Dunque, io ti proporrei le altre due storie che ho scritto nel fandom di Percy Jackson (entrambe Pernico), mentre l'altra fai come preferisci, tanto ho un bel po' di storie in quel profilo xD.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3080630&i=1

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2979341&i=1

Grazie mille ancora e alla prossima,

Aturiel




f





Ciao,
sì sulle congiunzioni mi rendo conto di essere troppo purista e bigotta. In genere un uso limitato o se accompagnato da uno stile discorsivo, come il tuo, non mi dispiace e quando mancano questi due requisiti e si tende a fare frasi tipo:
“Vado a scuola, ma piove.”
Scritte:
“Vado a scuola. Ma piove.” lì non capisco proprio il senso se poi ripetuto in tutta la storia, mi metto le mani nei capelli. Quindi da giudicIA quando stilo i parametri di valutazione li segno, poi chi le usa volontariamente, per stile, come te subisce una lieve penalizzazione che poi non compromette il risultato finale, chi magari le usa in modo smisurato è una buona occasione per rifletterci un po’. Nel tuo caso si vede che sono volute e sono la prima a dirti di non modificarle perché coerenti con il tuo stile.
Sullo spazio nei dialoghi, no non l’ho considerato assolutamente errore (ehi non sono così maestrina U.U) primo perché come dici tu ci sono molte scuole di pensiero e secondo è una scelta stilistica, personalmente amo lo spazio ma se non lo metti non è errore.
Sui personaggi, sono d’accordo con te, Nico è quello più complesso con una sua dimensione personale in cui è difficile entrare. Credo che anche lo stesso Riordan stenti talvolta a decifrarlo! XD
Finalmente ho capito come mai Leo è stato poco presente nella tua ff. Capita di avere ripensamenti sulla trama e anche sui personaggi, l’importante però è arrivare a una buona storia e la tua lo è senz’altro, quindi non preoccuparti ;)
Hai due recensioni, le lascerò entrambe nelle storie che mi hai segnalato.
Alla prossima,
Graziana.

p.s. Ha una settimana che ho 38 di febbre e mi scuso se ogni tanto il mio italiano è più alieno che altro! Magari lascio le recensioni quando acquisto di nuovo le mi facoltà mentali.
grazianaarena
00lunedì 4 gennaio 2016 10:40
Salve!
Passate bene le feste? Io ho postato i giudizi ma ho avuto solo riscontro da due partecipanti. Capisco il periodo impegnato ma ci terrei ad avere una risposta, anche se in disaccordo con il mio giudizio, non fatevi problemi ;)
Graziana.
grazianaarena
00lunedì 4 gennaio 2016 16:42
Recensioni premio consegnate:
- King_Peter: 1 recensione scegliere tra
1. Telescope
- aturiel:2 recensioni
1.Too alone;
2.La brutta giornata di Nico di Angelo
- Roses98:1 recensione.
Di persone bagnate e ascelle sudate
- Mad_Butterfly: 1 recensione.
Strawberry kisses
Roses98
00lunedì 4 gennaio 2016 17:49
Re:
grazianaarena, 22/12/2015 13:23:

[IMG]http://i64.tinypic.com/dg121g.jpg[/IMG]

http://img09.deviantart.net/d790/i/2011/039/5/4/percy_and_annabeth_by_viria13-d3930v7.jpg
pre09.deviantart.net/a524/th/pre/i/2013/268/b/b/percy_and_annabeth_by_cinnamonskittles-d6n...






Terza classificata e vincitrice del premio “la storia più divertente": “Quella volta in cui Victoria's Secret mise all'angolo Percy Jackson” di Roses98


 

Grammatica e Lessico: 9.15/10

Il lessico è elementare, opportunamente utilizzato e mai ridondante.

Tendi ad iniziare i periodi con le congiunzioni, per l’errore ripetuto ti ho sottratto 0.25 punti:

- E non c'era stacco migliore di una bella nuotata serale,

- Eppure, malgrado la poca confidenza, sapeva che Annabeth era la migliore studentessa del suo corso

- Ma Annabeth non sembrava affatto quel genere di ragazza:

- Ma smise subito di muovere la testa perché barcollò leggermente in avanti.
- Anzi, se doveva proprio essere sincero, era restio anche a credere che la ragazza tra le sue braccia avesse mai bevuto un goccio di alcool in vita sua.



Ti segnalo qualche svista:

- Ironicamente, Percy pensò che se fosse stato così semplice far cadere letteralmente le ragazze tra le sue braccia, non si sarebbe mai dovuto preoccupare di andare a caccia, termine alternativo con cui Jason definiva l'attività di filtrare– al solo pensiero gli venivano i brividi. => “Flirtare” -0.05 errore di battitura.


- Qualsiasi pensiero lussurioso stesse passando per la testa di Percy svanì di botto, mentre lui si domandava perché diavolo Annabeth fosse passata dal
filtrare con lui– sì, era quasi sicuro che lei ci stesse provando – al piangere disperata. => “Flirtare” -0.05 errore di battitura.

-«No, se tenerti caldo con il mio corpo non vuol dire fare sesso»
=>-0.50 la frase non è grammaticalmente corretta.

 

Non ho appunti da farti sulla punteggiatura, è inserita in modo corretto.


Stile: 9.50/10


Il tuo stile è discorsivo, sai alternare sapientemente dialoghi e narrazione, riuscendo anche a inserire i pensieri dei personaggi.

- Erano quasi le 11 di venerdì e questo, secondo il 90% degli studenti americani che frequentano il college, significava solo una cosa: divertimento, divertimento e ancora divertimento. => Nel linguaggio scritto non è corretto o dici le 23 oppure le 11 p.m., nel sistema anglosassone, per rimanere in tema con la storia.

 

Ti segnalo delle ripetizioni, anche se comprendo la volontà di inserirle:

- Scosse la testa, trovando la situazione così buffa che proprio non poté evitare di scoppiare a ridere: con un po' – un bel po' – di alcool nel sangue, Annabeth era una vera forza della natura.

- Girò la testa verso destra e si trovò faccia a faccia con un lavandino e una doccia.

Ambientazione e trama: 4/10


La storia è ambientata all’interno di un college, i luoghi principali sono un parcheggio vicino alla piscina e la camera di un dormitorio.

La descrizione dei luoghi è scarna, sono indefiniti e poco accentuati.

Percy trascorre il venerdì sera in piscina, nel ritornare al suo alloggio al campus trova una collega di corso, Annabeth, completamente ubriaca. Vista la situazione decide di accompagnare la ragazza nella sua stanza per accettarsi che stia bene, ma non ha fatto i conti con una formica immaginaria e qualche indumento di Victoria’s Secret.

Alla fine Percy non si approfitta della ragazza e anzi le rimane accanto tutta la notte, finché il giorno dopo, smaltita la sbornia, non le chiede di uscire.

La tua trama ha dei punti di forza e delle falle. Sei riuscita a dare continuità alla vicenda e la conclusione, con il finale lasciato in sospeso e il riferimento alla lingerie, permette di chiudere con un sorriso una storia in sé molto leggera. Ora veniamo alle note dolenti, talvolta cadi nel grottesco. L’episodio della chiave nel reggiseno è in sé divertente ma è sconclusionato il finale: è normale che un ubriaco veda cose che non esistono, ed è perfino divertente questa formica, tuttavia il rimprovero di Percy di chiamare la mamma della formica è assurdo.

È insolito, per non dire preoccupante, che dei ragazzi sfoglino i cataloghi di Victoria’s Secret e conoscano perfino le collezioni!

Infine, talvolta il personaggio di Percy risulta troppo serioso rispetto al tono comico della storia e va a stridere con essa.

Originalità: 8/10

La tua storia è originale per le situazioni che hai saputo ricreare di imbarazzo/comicità:

- la chiave nel reggiseno, non mi piace il finale ma lo spunto iniziale non era male;

- Annabeth che si denuda;

- L’episodio della pipì con Percy che viene travolto.

L’aspetto che viene maggiormente in luce è l’essere ubriaca di Annabeth con tutti i risvolti del caso, dall’amica formica (che è stato un colpo di genio introdurla) alle parole pronunciate in maniera errata, che ricreano la parlata di un ubriaco, dando maggiore veridicità e vivacità alla vicenda.




IC: 2 /5


Percy in alcuni aspetti rincarna il personaggio del fandom: il suo amore per l’acqua, che gli permette di rilassarsi ed estraniarsi, la sua predisposizione ad occuparsi degli altri e a fare il possibile per loro. Ovviamente descrivi un personaggio più adulto rispetto ai libri di Riordan che risulta più serioso, più sicuro e anche diverso nell’approcciarsi al genere femminile e in particolare ad Annabeth.

Di Annabeth riusciamo a capire poco, visto che per la maggior parte della storia è ubriaca; attraverso le riflessioni di Percy capiamo che aspira sempre al massimo e come dici “non tollera meno dell’eccellenza”. Il suo spingersi al di là dei limiti è un elemento compatibile con il personaggio originale, devo costatare, mio malgrado, uno dei pochi. La tua Annabeth è infatti più adulta: provocatoria sia nel denudarsi che nel giochino delle chiavi, più fragile nell’ubriacarsi per un voto non perfetto e meno orgogliosa, piange facilmente davanti a Percy.  Hai cercato di renderla più simile all’originale, riproponendo la sua aspirazione a fare l’architetto, non è stato sufficiente.

Voglio sottolinearti una cosa, i personaggi del fandom sono teenager, con tutto ciò che di positivo e negativo questo comporta, per cui spostandoli in un’ambientazione più adulta, come quella del collage, si perdono ovviamente delle caratteristiche fondamentali. Rendere diversi i personaggi nel tuo caso è stata un’esigenza, che ha reso, anche nelle situazioni più improponibili, i personaggi reali, quindi anche se OOC, hai fatto un buon lavoro.

Degli altri personaggi, Jason, Piper e Rachel. sono solo accennati per cui non ho nulla da dire.


Utilizzo prompt e sviluppo AU/What if?: 7.5/15


Il prompt da te scelto era alcool e hai saputo svilupparlo appieno, il tuo personaggio ubriaco è stato credibile per tutta la vicenda: sia nei suoi discorsi insensati, che nei personaggi inventati, che nel modo di dialogare e infine nel ritornare alla realtà non riuscendo a ricordare la notte passata. Ti ho dato il massimo dei punti in questa categoria: 7,5.

Per quanto riguarda l’universo alternativo invece ci sono profonde lacune. La vicenda sarebbe la medesima se Percy e Annabeth fossero colleghi di lavoro e se lui la stesse accompagnando a casa, perché incontrata in un parcheggio ubriaca. Quello che rende l’universo alternativo credibile sono le descrizioni e la caratterizzazione della storia, questo aspetto manca nella tua ff, dove l’ambientazione collegiale è solo accennata in qualche riferimento che potrebbe essere tolto senza compromettere lo sviluppo della storia, vedi l’esempio citato sopra con Annabeth che si ubriaca per un progetto di lavoro non ritenuto ottimo.


Gradimento personale: 6/10


La tua storia ha un tono leggero che permette di leggerla senza troppe difficoltà. Ogni tanto ho sorriso come in questo periodo:

Tutto sommato, però, doveva ammettere che un po' buffa lo era: assomigliava a uno di quei cuccioli di cane irrequieti, pronti a correre per chilometri avanti e indietro piuttosto che arrendersi nell'acchiappare il bastone lanciato dal padrone.

La scelta di inserire un’immagine, per spezzare il capitolo, è stata un’ottima trovata perché permette di distaccare la narrazione e agevola il cambio di prospettiva creando uno stacco facilmente visibile.

In generale ho apprezzato le parti divertenti e il finale in sospeso, che accenna senza raccontare qualcosa che di per sé sarebbe stato banale e scontato. Se lo scopo era lasciare un sorriso ci sei riuscita in pieno! Credo che in una storia sia importante trasmettere qualcosa e tu l’hai fatto, sì i personaggi sono OOC, sì la trama poteva essere rivista in qualche punto e sì l’ambientazione e l’universo alternativo non erano il massimo, ma hai saputo divertire chi ti leggeva e questo vale più di una storia perfetta ma priva di emozioni. Per cui forza che voglio rileggerti presto! Mi raccomando le descrizioni ;)


Totale: 46.15/70




Dios, sono imperdonabile. Se non fosse stato per la recensione che hai appena lasciato, probabile che avrei visto i risultati tipo tra un mese. Mi dispiace immensamente, è che ho disattivato le notifiche del forum e quindi mi sono completamente dimenticata di controllare, sai tra una festa e l'altra -.-
Comunque ora sono qui e in primis ci tengo a ringraziarti per tutto: per i risultati così puntuali e anche per la dovizia delle valutazioni.
Provvederò appena mi è possibile a correggere quegli errori che mi sono scappati >.< Grazie della segnalazione!
Poi, ci tenevo a giustificare un paio di scelte che ho fatto e che mi hai segnalato. In primis il fatto che Percy rimproveri Annabeth e che minacci di chiamare la madre della formica.
Ecco, con questo io intendevo aggiungere una nota di comicità in più, richiamando un po' il modo di fare di una madre che minaccia il proprio figlio piccolo. Dopotutto, Annabeth è ubriaca sì, e ho pensato che una minaccia del genere, seppur grottesca, potesse essere in linea con il racconto.
Il fatto poi che dei ragazzi sfoglino dei cataloghi di Victoria's secret non penso sia preoccupante... dopotutto i ragazzi adorano guardare le modelle in lingerie. Certo, forse che conoscano a memoria le collezioni è leggermente esagerato, ma conosco un paio di ragazzi che, quando vengono trascinati dalle proprie fidanzate a fare shopping, si attardano spesso e volentieri a guardare i cataloghi...

Per quanto riguarda l'IC comprendo appieno le tue ragioni e mi scuso: dopotutto, già nel momento in cui ho consegnato la storia mi sono accorta da sola che Annabeth e Percy erano troppo poco IC. In qualsiasi caso mi fa piacere che tu l'abbia notato.

Mi dispiace anche del fatto che l'AU non sia stato sviluppato al meglio... ho cercato di ricreare un po' l'atmosfera, ma solo ora mi accorgo di aver sottovalutato l'ambientazione a un certo punto della storia.

In definitiva, quindi, ti ringrazio molto ancora: mi fa piacere che, dopotutto, la storia ti sia piaciuta e che ti abbia trasmesso qualcosa, seppur un piccolo sorriso :) Per me è l'importante.
E nulla, spero di partecipare ancora a un tuo contest in futuro perché ho apprezzato molto la tua valutazione :) [SM=g27998]
(E scusa ancora per il ritardo della risposta >.<)

grazianaarena
00lunedì 4 gennaio 2016 18:05
Re: Re:
Roses98, 04/01/2016 17:49:



Dios, sono imperdonabile. Se non fosse stato per la recensione che hai appena lasciato, probabile che avrei visto i risultati tipo tra un mese. Mi dispiace immensamente, è che ho disattivato le notifiche del forum e quindi mi sono completamente dimenticata di controllare, sai tra una festa e l'altra -.-
Comunque ora sono qui e in primis ci tengo a ringraziarti per tutto: per i risultati così puntuali e anche per la dovizia delle valutazioni.
Provvederò appena mi è possibile a correggere quegli errori che mi sono scappati >.< Grazie della segnalazione!
Poi, ci tenevo a giustificare un paio di scelte che ho fatto e che mi hai segnalato. In primis il fatto che Percy rimproveri Annabeth e che minacci di chiamare la madre della formica.
Ecco, con questo io intendevo aggiungere una nota di comicità in più, richiamando un po' il modo di fare di una madre che minaccia il proprio figlio piccolo. Dopotutto, Annabeth è ubriaca sì, e ho pensato che una minaccia del genere, seppur grottesca, potesse essere in linea con il racconto.
Il fatto poi che dei ragazzi sfoglino dei cataloghi di Victoria's secret non penso sia preoccupante... dopotutto i ragazzi adorano guardare le modelle in lingerie. Certo, forse che conoscano a memoria le collezioni è leggermente esagerato, ma conosco un paio di ragazzi che, quando vengono trascinati dalle proprie fidanzate a fare shopping, si attardano spesso e volentieri a guardare i cataloghi...

Per quanto riguarda l'IC comprendo appieno le tue ragioni e mi scuso: dopotutto, già nel momento in cui ho consegnato la storia mi sono accorta da sola che Annabeth e Percy erano troppo poco IC. In qualsiasi caso mi fa piacere che tu l'abbia notato.

Mi dispiace anche del fatto che l'AU non sia stato sviluppato al meglio... ho cercato di ricreare un po' l'atmosfera, ma solo ora mi accorgo di aver sottovalutato l'ambientazione a un certo punto della storia.

In definitiva, quindi, ti ringrazio molto ancora: mi fa piacere che, dopotutto, la storia ti sia piaciuta e che ti abbia trasmesso qualcosa, seppur un piccolo sorriso :) Per me è l'importante.
E nulla, spero di partecipare ancora a un tuo contest in futuro perché ho apprezzato molto la tua valutazione :) [SM=g27998]
(E scusa ancora per il ritardo della risposta >.<)




Ciao, non preoccuparti per il ritardo, è stato un periodo di festa quindi è più che normale ;)
Non devi scusarti capita di avere un’idea in mente e talvolta alcuni aspetti, come lo scambio di battute tra i personaggi, fanno perdere di vista l’ambientazione. Sono sicura che la prossima volta farai meglio ;)
Per i personaggi mi sono piaciuti anche nel loro essere OOC, hai fatto un ottimo lavoro.
Non ho avuto modo di chiederti la storia da recensire, spero che non ti sia dispiaciuta la mia scelta.
Grazie [SM=g27995]
Spero di rincontrarti presto in un altro mio contest,
Graziana.

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