Cronache di Sharaw

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Lo Schiavo
00lunedì 28 giugno 2004 14:18
Ebbene mi sono ricordato che qualcosa l'ho scritto pure io: Il Background dell'ambientazione di Sharaw.
Essendo un background mi sono soffermato sulla descrizione delle varie razze, delle loro abitudini e via dicendo, per poi giungere ad un racconto storico vero e proprio con le sue guerre.
Vabbè in sostanza bisogna leggerlo per capirlo:
Ecco la mappa del mondo. I pallini rossi sono dei dungeon, quindi non fateci caso.



L'ERA ANTICA
Le Leggende di Sharaw
Da quì cominciano le legende del mondo di Sharaw...

Fin dai primi tempi, quando gli Dei non erano ancora veramente manifestati e tutti credevano in religioni locali, le razze predominanti, Umani, Elfi e Nani, convivevano senza avere troppi conflitti poichè sapevano ancora poco del mondo; per gli Umani, gli Elfi erano solo leggende e fino ad un epoca più avanzata nessuno era a conoscenza dell'esistenza dei Nani.
Gli Elfi intanto erano occupati con piccoli conflitti interni causati da varie suddivisioni di Elfi (Elfi bianchi, silvani e oscuri) che predicavano culti diversi cercando di far predominare il proprio culto sugli altri: gli Elfi bianchi in un certo senso vinsero questa battaglia poichè, si allearono con gli Elfi silvani per scacciare gli Elfi oscuri, conosciuti anche come Drow, e odiati dagli altri a causa del loro culto macabro e malvagio che non aveva nulla a che fare con gli altri due culti. Di questi conflitti si sa molto poco, c'è solo un piccolo testo che descrive brevemente l'ascesa verso Naieth, una bataglia decisiva per la messa in fuga degli Elfi oscuri poichè lì si misero al bando alcuni dei maggiori esponenti Drow, tra cui la casata di El-Dalh, a cui erano quasi sottomesse le altre, esiliandone verso i monti la padrona; del testo ci è rimasto solo un piccolo frammento scritto in versi che recita:

"La luce degli Dei ci ospitava
La mano di Dio ci aiutava
E l'Albero felice esultava
Al nostro arrivo trionfale

Ma quando il sole calò
E il terrore scoppiò
La tristezza emanò
Facendoci rabbrividire

Un urlo malefico strillava
E l'armata nemica avanzava
Ben disposto il mago recitava
Parole di orrore mortale

Solo il sole e la natura
Regnarono su una forza tanto matura
Quella forza che ci ha riempito di paura
La cui morte ci fa gioire"

Con questa battaglia i Drow furono costretti a nascondersi nelle montagne a nord, nei pressi di una ancora giovane Dracland. Si adattarono in fretta all'ambiente freddo e così crearono città in superfice trascurando il fatto che potessero esserci indigeni più potenti di loro: i Nani, piccoli e muscolosi, lavoratori, fabbri, potenti guerrieri e grandi strateghi, pieni di ricchezzze, di bellissimi manufatti e di armi potentissime tanto bramate dagli orki... dopo qualche anno di vita felice nei monti Urghbat e nella valle nera, i Nani si accorsero degli intrusi sconosciuti, causa ne fu la loro politica espansionistica. Così inizò la seconda guerra contro i Drow: di questa guerra sappiamo per certo che fu molto più sanguinosa di quella precedente per le centinaia e centinaia di testimonianze rinvenute da parte dei generali Nani che amavano documentare ogni guerra in onore della loro potenza, al contrario degli Elfi che lo ritenevano inutile ed egocentristico. Nè gli Elfi nè i Nani conoscevano a fondo il nemico: gli Elfi erano abituati agli archi e alle magie dei loro "fratellastri buoni", mentre i Nani, che non erano mai venuti a conoscenza di questa arte, si basavano esclusivamente sul corpo a corpo e sulle loro ingegnose invenzioni. Si fecero molte scaramuccie e nel frettempo i Nani, i quali non ne avevano vinta neppure una, ebbero il tempo di porre decine di accampamenti per tutta la catena montuosa, scavarono gallerie segrete e fondarono basi sotterranee, gli Elfi invece si limitavano a proteggere le loro città con potenti incantesimi e trappole mortali. Fu così che gli ingenui esseri dalle orecchie a punta perirono nel primo grande attacco: nessun Elfo si aspettava un attacco nè dall'alto nè dal basso quindi nessuna casata difese quei lati, ma i Nani, astuti strateghi e grandi esperti di quelle terre, con l'aiuto di macchine avanzate come le catapulte e dei cunicoli segreti, riuscirono a distruggere ben 26 casate tutte con un solo colpo. Ma la guerra non finì così in fretta; i Nani furono cacciati da quei cunicoli, alcuni di questi per non andarsene si nascosero dando inizio così alla razza Dwergar; i Drow colonizzarono il sottosuolo ponendo le sedi più importanti nei luoghi più impensabili in modo tale che non si potesse ripetere una tale tragedia. I Nani nel frattempo entrarono in un grande periodo di crisi a causa delle orde di orki che cercavano a tutti i costi di saccheggiare l'unica città Nanica esistente: Grimnir. Questa crisi fu seguita da un enorme attacco Drow che si concluse in una carneficina di orki e di nani da parte della casata di Uth-Doth, la quale è famosa per ciò che in battaglia strillò dando il via all'avanzata: "NoN FaTe AlCuNa DiStInZiOnE sE sOnO vErDi o BiAnChI, DiStRuGgEtElI pEr La GlOrIa Di NoI eSsErI sUpReMi!!!" la città di Grimnir fu rasa totalmente al suolo insieme alle sue mastodontiche miniere. Passarono circa 50 anni prima che i Nani si fecero sentire per la seconda volta, gli Elfi che ormai dominavano non si preoccupavano di quei pochi rimasti che intanto avevano creato la più grande macchina da guerra di quei tempi: Il Girocoptero, ossia una macchina capace di volare attraverso un sistema a pedali, a cui sopra era montato La Bocca Di Drago: un enorme cannone sputafuoco che era stato creato grazie a delle incursioni a Dracland, le quali permisero ai Nani di studiare meglio quei rettili, rendendo così questo cannone capace di simulare alla perfezione il soffio di un Drago. Con questa nuovissima macchina da guerra i Nani poterono difendere le loro terre e ricostruire Grimnir in una posizione molto strategica e lontana dai vecchi cunicoli, che formavano l'underdark. Gli Elfi non sapevano ancora bene cosa fosse, sapevano solo che ogni volta che mandavano un reggimento all'attacco quello veniva spazzato via in un attimo e per 2 anni dovettero ritirarsi a guardare come i Nani tornavano all'antico splendore; ma la ritirata non fu un'idea geniale poichè i Nani, avidi di vendetta, presto tornarono all'attacco con i loro Girocopteri e i loro valorosi Guerrieri, in poco tempo così la civiltà Drow fu costretta a rifugiarsi per moltissimi, incontabili anni nell'underdark.



Mentre tutto ciò avveniva gli Umani vivevano un periodo felice sotto l'imperatore Uran che era riuscito a venire a contatto con delle Tribù di Elfi silvani, le quali non furono mai attaccate perchè temuti legendariamente dalla maggior parte dei guerrieri e vennero per un lungo periodo venerati come Dei. Si crearono le prime scuole druidiche: queste si affiancarono per prestigio alle clericali che risquotevano un enorme successo nell'Impero. Iinoltre sappiamo che la tecnologia non era delle migliori presso gli Umani, avevano delle armi scadenti e molto pesanti unite con rudimentali incantesimi che spesso fallivano rivoltandosi contro lo stesso mago, ma effettivamente non ne avevano bisogno, passavano un periodo felice e non vedevano la necessità di armi efficaci e incantesimi raffinati. Non ne ebbero bisogno solo finchè non iniziarono delle guerre civili causate da alcuni fanatici che volevano lo sterminio della razza elfica, comandati da Lord Dareng; la rivolta partì da Oredan, che in quel periodo fioriva tanto quanto la vecchia capitale Erebath. Dareng fece di Oredan la sua città e convertì il popolo ingenuo e ignorante al suo potere marciando verso un colpo di stato; Uran con il suo esercito sapeva di non farcela sia a livello di stratega che a quello di tecnologia, quindi si alleò con le tribù dei mitologici Elfi silvani, i quali si unirono per riconquistare Oredan mentre Dareng era già trionfante alle porte di Erebath, in questo modo Urion, figlio di Uran, riuscì a riformare un governo provvisorio a Oredan ricostruendo un piccolo esercito sicuramente migliore di "quell'enorme branco di imbecilli" che prima combatteva per Uran (definizione di Ranil nuovo generale delle forze imperiali), con migliori tecnologie come l'invenzione della katana, spada progettata da inventori Elfi e generali Umani con lo scopo di essere tagliente e maneggevole allo stesso tempo, e della balestra, inventata dallo stesso Ranil per una potenza di fuoco maggiore a distanza ravvicinata. Incominciò, quindi, una lotta basata sull'astuzia e sulla forza, una lotta che avrebbe vinto solo lo stratega migliore. Oppure il più fortunato dei due avversari. Alla fine di tutto ciò iniziò un eterna lotta tra Umani e Elfi che ebbe modo di calmarsi solo dopo la manifestazione degli Dei.

La guerra fu molto lunga e soprattutto piena di imprevisti e di sorprese. Parliamo soprattutto dei tempi dopo la divisione del regno in due capitali: Oredan e Erebath, la prima di Urion, la seconda di Dareng. Da quì infatti cominciò la guerra vera e propria. Dareng teneva il potere a Erebath e voleva conquistare il regno, cacciando gli Elfi dalla faccia della terra, inizialmente perciò si preoccupò di lasciare Oredan come ultimo nemico, poichè lì c'era l'Imperatore. Quindi prese con se le altre città dell'Impero. Urion, però, accortosi di tutto ciò grazie alla magia Elfica, ne approfittò per cercare di riprendere Erebath: egli infatti pensava che una volta presa la capitale il potere sarebbe tornato suo e le altre città si sarebbero automaticamente sottomesse. Quindi con una facile ascesa mise le mani sul trono di Erebath proclamandosi unico Imperatore supremo di quelle lande. (La tattica era a dir poco geniale, non trovate anche voi??) Ma c'è da considerare che Dareng non era di certo uno stupido, anzi! era probabilmente molto più furbo e ingegnoso "dell'unico Imperatore supremo"! Infatti, come era facilmente prevedibile, radunati eserciti di tutti i tipi, con un abile ascesa riuscì a scacciare l'Imperatore sia da Erebath sia da Oredan costringendolo a esiliare; la tattica consisteva più che in una battaglia vera e propria, nello spaventare l'esercito nemico e nel farlo rivoltare contro il loro Imperatore. Inutile dire che questo ebbe successo, ponendo tutto il Regno Umano dalla parte di Dareng. Così iniziò la caccia agli Elfi, chi era contrario veniva esiliato. In poco tempo l'esercito di Dareng entrò nelle foreste Elfiche e cominciò la sua caccia disperata. La caccia durò a lungo ma stranamente, pian piano le forze di Dareng andavano indebolendosi. Gli studiosi dicono che potrebbe essere stata una tattica Elfica o una causa delle magie rudimentali che si usavano ai tempi; ciò nonostante sappiamo che tornò alla riscossa l'esercito di Urion, che essendo formato per lo più da Elfi, sfruttava la tecnica e la bravura, non il numero come quello di Dareng. Conclusione fu che l'esercito di Dareng, il più vasto mai creato, si auto-distrusse nella battaglia a causa della sua stessa magia. Infatti si narra che durante la battaglia, Dareng, vedendo le sue truppe perdere, ordinò ai suoi maghi di radere al suolo la zona, dando per scontato che le armature nemiche non sarebbero resistite. Ma per sfortuna o per il fato, quelle maledette armature Elfiche resistettero incredibilmente alla magia eliminando Dareng per sempre.

Dopo la morte di Dareng il potere ritorno a Urion (ormai vecchio) e tornò con una certa stabilità. Ma non bastò la morte di Dareng per placare l'ira dei fanatici; Dareng ormai aveva aperto nuove porte a quei contadini, che non si sarebbero mai richiuse. Infatti le guerre civili continuarono per moltissimi anni dando alla stirpe Imperiale del filo da torcere.

[Modificato da Lo Schiavo 28/06/2004 14.18]

Lo Schiavo
00lunedì 28 giugno 2004 14:19
L'Avvento degli Dei

Le guerre continuarono in giro per il mondo: Nani contro Drow, Fanatici Umani contro gli Elfi e l'Impero suo alleato, quando a poco a poco il cielo cominciò a cambiare, i venti cominciarono a soffiare sempre più forte, si partì con una pioggia come le altre... per arrivare ad una pioggia di terrore. Tutto il mondo fu scosso da una terribile strage, nessuno sapeva da cosa fosse causata. Alcuni Uomini (ancora ignari dell'esistenza della civiltà nanica e delle più elevate e importanti stirpi di Elfi: gli Elfi Bianchi e Oscuri) affermavano che fosse una diavoleria Elfica per punire l'umanità di essersi messa contro la loro potenza divina, altri invece sostenevano che questa fosse una punizione dalla terra per averla sfruttata per certe frivolezze, come ad esempio erano state le innumerevoli battaglie; i Nani, che credevano solo nella natura e nel fato, ma in nessun Dio, dicevano che era una prova alla loro potenza, una sfida che gli aveva fatto la terra per provare se erano degni di vivere al mondo ed escogitavano contemporaneamente una tattica per scovare e distruggere i Drow, che ancora li infastidivano, ma che non erano riusciti a trovare. Infatti i Nani dicevano che quella era la loro opportunità per far capire alla natura quanto erano più forti degli Elfi, sconfiggendoli in questo momento di crisi. Gli Elfi Bianchi dicevano che era tutto il male del mondo che si era risvegliato per distruggerli e che quindi doveva essere cacciato dall'universo, mentre i Drow, con la stessa mentalità tipica degli Elfi, affermavano che era la potenza che li avrebbe fatti vincere contro l'astuta razza che contendeva quelle montagne, In fine, disperati gli Elfi Silvani i quali credevano semplicemente che fosse la natura che si stava ribellando per liberarsi di loro, che erano solo un problema, una malattia per la terra e la sua perfezione.
Per farvi meglio rendere conto di quello che avevano subito, ci sono dei frammenti di antichi testi, per la precisione 3, di cui due in versi


Questa è una canzone drow che vuole celebrare la vendetta contro le numerose pene che nell'epoca precedente dovettero passare prima di nascondersi nelle caverne persi senza una città o un villaggio.

"Il potere della salvezza"

"Da un giorno all'altro,
In un momento qualsiasi,
Il destino si fece avanti
Il potere in cui tanto avevam sperato
Tal destino già tutti lo sapevamo
I deboli fratelli l'avevano obliato
E ora accade ciò in cui noi speravamo
In queste rocce spesso abbiam pregato
Ci amavamo, ci odiavamo, pregavamo

Da un giorno all'altro,
In un momento qualsiasi,
Il destino si fece avanti
Mentre i lussuosi fratelli festeggiavano
Noi tra i monti morivamo combattendo
Mentre i saggi fratelli tra lor s' amavano
Noi tra i cadaveri speravam piangendo
Mentre i ricchi fratelli l'onor cantavano
Noi tra le pene scappavamo disperando

Da un giorno all'altro,
In un momento qualsiasi,
Il destino si fece avanti
Che dir dei mostri grassi, meschini e tozzi
Quei bellicosi esseri di paulo pensier
C'hanno costumi talmente sporchi e rozzi!
Ci decimaron co'loro volante velier,
Apriron battaglia sfacciatamente quei zozzi!
Così sarà tristezza anche sul loro sentier

Da un giorno all'altro,
In un momento qualsiasi,
Il destino si fece avanti
"VIS MECUM VENIS
MORS RISUM FERS
PATER PECCATI
FELICITATEM
ET LIBERTATEM
MIHI DONAS"

Da un giorno all'altro,
In un momento qualsiasi,
Il destino si fece avanti
Or ora il cielo nero cantante di morte
Il corvo tenebroso portator di sventura
Trasportan la falce del Signore alle porte
Di questa terra che presto diverrà peritura
E adesso con queste rime alquanto corte
Canto a Pater Odio dell'ombra duratura

Adattamento alla lingua comune di Griford Zatùin, nome dell'autore indecifrabile"


La seconda opera è tratta da un libro Elfico, precisamente dal piccolo villaggio di Ol-Dam, che nell'epoca antica era stato distrutto e ridistrutto moltissime volte, abitato da tranquilli Elfi Silvani che da un giorno all'altro si ritrovano contro a quella stessa selva con cui prima convivevano felicemente e quindi, rassegnati, si inginocchiano ai suoi piedi, pregando.

"O Natura O Natura..."

"O Natura O Natura
Perdonaci O Natura

Tu sei divina e buona
Tu sei gioia e dolore
Tu sei in tutte le cose
Cosa più dolce e bella

O Natura O Natura
Perdonaci O Natura

Tu ci hai dato la vita
Tu ci hai dato l'amore
Tu ci hai dato la gioia
E noi ci odiavamo

O Natura O Natura
Perdonaci O Natura

Accetta le nostre scuse,
Dacci la possibilità
Di diventare migliori
Non ti deluderemo...."

Adattamento alla lingua comune del bardo Ron Dourtìngen



La terza e ultima testimonianza è tratta dal diario di Garolàk l'Ammazzaorchi, un generale delle forze Naniche, si dice che sia stato colui che ha ucciso più Orchi di qualsiasi altro Nano, ma sono solo legende di poco conto; nonostante tutto lui è stato uno dei più famosi e attendibili esempi della cultura e della mentalità Nanesca, non per niente la testimnianza più attendibile di questo periodo storico è sua. Egli ci decrive una delle tante tragedie avvenute nelle profondità dell'accampamento dove era rifugiato con i suoi uomini

"Secolo decimo, anno settimo, giorno ventisettesimo dopo la prima caduta di Grimnir.

Ormai sono 2 anni che terremoti, frane e terribili nevicate si abbattono sulle nostre montagne, il cibo scarseggia, ormai sia l'oro che le pietre preziose, monete e altro sono inutili, il commercio è degradato, i barbari si avvicinano ai nostri accampamenti nel tentativo disperato di saccheggiare l'accampamento, ma noi resistiamo spesso senza subire perdite, degli orchi non c'è traccia, probabilmente si sono estinti. Ho mandato una truppa a perlustrare la zona, è stato trovato un accampamento a quanto pare, dato che di loro non si sa più niente (sfortunatamente ahimè questi metodi sono brutali, ma quali altri possiamo utilizzare? L'accampamento deve rimanere protetto tutte le ore del giorno e della notte e noi dobbiamo, per ordine di Grimnir, scovare e distruggere tutti i Demoni della zona).

*nota dell'autore: i Nani definivano gli Elfi Oscuri con un nome strano il quale è stato attribuito il significato odierno di Demoni, in realtà sarebbero gli spiriti maligni della terra o qualcosa di simile*

Improvvisamente si sente un grido! un'altra volta il tetto è crollato e ha colpito un giovane guerriero che si stava allenando, ormai non se ne può più, questa è la nostra opportunità di distruggere i Demoni e non vedo l'ora di vederli estinti e di uscire da questa enorme tragedia. Tutti soffriamo di questa situazione nell'accampamento, ma nessuno sembra giù di morale, tutti sanno che questa situazione se pur difficile da reggere in piedi, potrà finalmente portarci alla vittoria e alla prosperità raggiunta nell'epoca antica.
Mi è giunta notizia che molti nani sono partiti da Grimnir per andare in superfice a cercare accampamenti di Demoni o di Orchi da sterminare, oppure semplicemente per trovare un luogo tranquillo per fondare una nuova città dove rifugiare i civili; uno di questi, un nano di nome Moradin spicca agli occhi del Re Trolak per le sue doti, all'inizio pensava solo che fosse un ottimo fabbro con qualche sintomo di pazzia, si dice che abbia costruito un martello capace di sterminare interi eserciti di Demoni; ma poi si è scoperto un formidabile combattente, da solo è riuscito a fare cose grandiose con il minimo sforzo! Ora cominciamo addirittura a pensare che non sia solo un guerriero e un fabbro un pò matto ma anche un indovino, un profeta. Questo giovane è stato spesso in viaggio nel sottosuolo in cerca di Demoni ed è sempre tornato glorioso e intatto, sembra un Dio. Ha persino affermato che i Demoni ormai hanno lasciato questi luoghi perchè sono stati condotti in un luogo sicuro disperso nelle profondità più oscure del sottosuolo attraverso una nuova potentissima Matrona di nome Lolth, dicono che questa sacerdotessa possa assumere le sembianze di un Ragno e che anche in forma "normale" assomigli molto a quel essere. Chissà perchè proprio ora si stanno rivelando fenomeni del genere, non si era mai visto un Demone assumere le sue vere sembianze o un Nano capace di fare cose così sovraumane, ho come l'impressione che non sia un caso....

Adattamento alla lingua comune del bardo Ron Dourtìngen



Inutile dire che questo è stato il periodo più caratteristico per la storia del mondo, in questo periodo si sono create le religioni che tutt'ora si predicano nei regni conosciuti. Infatti non è stato per caso che proprio in un periodo di crisi come questo siano comparsi esseri capaci di mutare in Mostri potentissimi, capaci di sterminare eserciti con pochi colpi di spada, capaci di resuscitare la gente, capaci di creare scheletri, zombie, spettri dai cadaveri e soprattutto capaci di riuscire a vivere anche dopo la morte per proteggere il loro popolo.
Questo periodo è caratterizzato appunto dalle guerre più spietate, dai combattimenti più avvincenti e i massacri più terribili. Il motivo è semplice: quando si ha un Dio come generale non ci si può aspettare di fare le cose "in piccolo".


Tra i combattimenti più spietati ricordiamo l'assalto della Dea Lolth contro la città di Grimnir che fu coraggiosamente difesa dalle truppe del Dio Moradin e del Re Trolak. La battaglia determinò la morte di Moradin durante un Corpo a Corpo contro la Demone Ragno. La capitale fu difesa con successo a causa proprio della morte del Dio, il quale dopo aver incontrato il proprio fato, con una forza divina scagliò fulmini santi per tutta la città scacciando la Dea e i suoi oscuri seguaci. Dopo altre scaramuccie, lo stesso Garolàr, ormai anziano e al culmine della sua potenza, aiutato dalla benedizione del Dio Moradin, distrusse la Dea facendola diventare la divinità che è ora.

Altra leggenda famosa riguarda gli Umani, in quel periodo infatti le truppe del malvagio Demone Scorpione, il Re del deserto e della desolazione, minacciavano l'Impero Umano. Questo terribile Demone, dopo aver risvegliato i cadaveri dalle sue sabbie, portò un incredibile esercito di scheletri, mummie e altre creature terrorizanti, tra cui c'erano anche altri Umani che si erano venduti al male, nelle lande Umane portando terrore e distruzione in tutto il Reame. Egli però non osava avvicinarsi alle foreste Elfiche perchè Corellon Larethian e Ehlonna, il Dio degli Elfi e la Dea delle Terre Boschive avevano creato un incantesimo potente a tal punto che il Demone sarebbe morto al solo pensiero di invaderle. Tyr quindi riuscì a distruggere quel gigantesco Demone Scorpione e il suo seguito di morti, o meglio non morti, dopo circa due settimane di perenne battaglia. La vittoria fu lunga e difficile da ottenere. Pertanto alla fine della sua esistenza in terra, il Dio Scorpione scagliò una maledizione al paladino, uccidendolo dopo poco più di un anno con una incredibile sofferenza.

*nota dell'autore: Questi sono solo esempi brevi dei tanti avvenimenti e sarebbe troppo lungo per me narrare di tutti la storia, in compenso se volete potete trovarne i libri in alcune biblioteche.*

Poco a poco tutti codesti eroi morirono in battaglia e incominciarono a proteggere i loro popoli dal regno degli Dei, di cui non ci è permesso sapere nulla. Questi Dei, inoltre, conferivano e conferiscono tutt'ora, poteri straordinari ai nostri chierici e paladini più fedeli, permettendo così di stabilire una sorta di equilibrio tra le forze del bene e del male. Da quel momento in poi si giunse passo passo all'epoca moderna, quella in cui oggi viviamo ora dove il mondo conosciuto è l'unico esistente, almeno così pensano i saggi e gli studiosi contemporanei.
Lo Schiavo
00lunedì 28 giugno 2004 14:20
L'ERA MODERNA
Assalto Demoniaco

Siamo giunti agli sgoccioli con la nostra narrazione. Gli Dei si sono manifestati e si è ristabilito un equilibrio pressochè stabile tra le foze.
Nel Regno Umano le guerre civili si sono calmate e l'alleanza con gli Elfi è tornata più forte di prima, anche se comunque nel Regno si sentono ancora piccole forme di razzismo verso gli "esseri dalle orecchie a punta". La dinastia del Re Urion detta Lama di Smeraldo, su cui ora circolano centinaia di leggende, regna ormai da un 500 anni nella capitale di Oredan. E la pace sembra regnare sovrana.
Nel Montagne di Ankor i Nani e i Drow vivono un periodo calmo rispetto alle lotte terribili che caratterizzarono l'era precedente, anche se le rivalità non ebbero occasione di fermarsi un solo minuto. Solo gli Orchi più forti però resistettero all'Avvento degli Dei, infatti rimasero in vita solo coloro che si unirono a Gruumsh, mentre gli altri stolti trovarono la morte tra le insidie della natura.
Nei Boschi di Lorien gli Elfi continuano la via pacifica che hanno sempre condotto, al di fuori del mondo. In realtà però c'è da considerare che non fu un periodo facile neanche per loro, solo che noi non possiamo sapere cosa accadde veramente perchè gli Elfi amano scrivere poesie, le quali sono molto misteriose e ambigue, e non raccontare le loro gesta come in vece è solito dei Nani, di cui le testimonianze sono innumerevoli e, talvolta, false.

Insomma, come è solita fare la storia, tutto ritorna al principio per poi stravolgersi all'ultimo momento. Non per niente questo è l'ultimo dei racconti davvero importanti che hanno contribuito alla creazione del mondo su cui ora camminiamo. Dopo quest'ultimo racconto si presuppone che, appena l'equilibrio tornerà a rompersi, ne avvengano altri una volta ogni tanto. E chissà, magari io o voi lettori sarete uno dei protagonisti!!

Tornando al discorso della storia, sono costretto a parlare dell'ultima branchia rimasta: i Culti Demoniaci.
Avvenne, infatti, che durante il trambusto appena concluso, una buona parte di Uomini e Mezz'Elfi, i quali andavano nascendo solo ora che la pace con gli Elfi si era stabilita, si convertirono alle orgie del male, diventando servi di Lojak il Demone Scorpione, Re delle forze Demoniache e dei Non-Morti. Questi poi diedero inizio a molti culti malvagi, tra cui ricordiamo solo i più famosi, ovvero quelli di Ifrit (fiamme), Zork (ghiacci) e Nerull (morte). Inoltre ricordiamo Loth per gli Elfi Oscuri e Gruumsh per gli Orchi.
Questi culti agivano in segreto. Inizialmente si riunivano dentro le fogne, cripte, cimiteri nascosti nelle città più importanti per predicare i riti sacri, dando così potere alla Divinità in questione senza che nessuno se ne accorgesse. Spesso nelle grandi città guardie, nobili e mercanti si salutavano formando simboli Demoniaci e nessuna brava persona nelle piazze osava insospettirsi di quegli strani segni: o perchè non sapeva di cosa si trattasse o per paura di finire nei guai. Solo i piccoli paesini rimasero intatti a questo movimento occulto poichè tutti si conoscevano, tutti avevano le stesse usanze e nessuno, che non se ne fosse andato a vivere in una grande città, aveva mai sentito parlare di Demoni e mostri vari se non in alcune leggende locali.

Poco a poco, quindi, il potere dei Demoni diventò potentissimo e imbattibile.
Nell'anno in cui regnava Ronam della dinastia della Lama di Smeraldo, alcuni esseri strani cominciarono a fare razzie per il Regno Umano: mostri mai visti, con corna e denti accuminati, spaventosi, quegli esseri con spade fiammeggianti o fiammeggianti loro stessi che cominciarono a muoversi in modo caotico e anarchico per il Regno scatenando il terrore nei paesini più piccoli (la cui maggioranza ora non esiste neppure). Così passarono la prima dozzina di anni, tutti si trasferirono in città grandi e fortificate, alcuni partirono per l'oceano e da lì non hanno fatto ritorno, non sappiamo se sono morti o sono semplicemente in un altro posto che noi non immaginiamo neppure, ma ciò non ci riguarda.
Contemporaneamente a tutto ciò, nelle burrascose montagne di Ankor, gli Orchi cominciarono ad evocare gli antichi Spiriti Selvaggi, intrappolati da centinaia di secoli con l'arrivo dei Nani sulla terra. I Drow, guarda caso, iniziarono a fare razzie tra gli accampamenti dei Nani spinti da una forza strana. Non a caso si incominciarono a notare i primi segni Demoniaci sul loro volto: la pelle mutò dal bianco "morto" con capelli e occhi neri, solito degli Elfi Oscuri, ad un nero ebano con degli occhi rossi e capelli bianchi mai visti. Facevano davvero impressione. Di sicuro era opera di Loth la Dea Ragno. Conclusione fu che la civiltà dei Nani fu messa nuovamente a rischio.
Ora per la prima volta possiamo raccontare approfonditamente anche dei misteriosi Elfi Alti. Questi per l'appunto incominciarono ad espandere il proprio territorio. Infatti erano anche loro spaventati dai Demoni che cominciarono ad oltrepassare le loro barriere magiche. Credevano che espandendosi avrebbero risolto il problema poichè il loro campo di battaglia sarebbe diventato molto più vasto e gli avrebbe permesso di vincere con l'astuzia. Questa politica non li portò tanto alla vittoria, ma soprattuto ad entrare a contatto con gli ormai dimenticati Elfi Silvani e quindi anche con gli Uomini. Questo dal punto di vista degli Elfi non significava nulla: loro avevano il culto della magia e dell'astuzia, quindi avere più guerrieri dalla loro parte non aveva valore; ma dal punto di vista storico fu un gran colpo di fortuna!! Tutto ciò mise due popoli molto potenti e con stili di guerra non poco differenti (gli Elfi Silvani raramente combattevano e quindi non avevano nessuna tecnica particolare, al contrario degli Elfi Bianchi) e ampliò moltissimo il campo di battaglia e di azione. In poco tempo gli Uomini e gli Elfi impararono a gestire la situazione in modo magistrale, svilupparono una tecnica cooperazione che li rendeva davvero invulnerabili a quei piccoli e caotici attacchi, la cui debolezza consisteva nell'assenza di tattiche particolari. Subito i generali più astuti capirono che i Demoni attacavano in modo sistematico e ciò stava a significare che non erano casuali quegli attacchi in ore banali organizzati in modo alquanto stolto. Però anche se molti lo credevano, il dubbio che fossero davvero stupidi incombeva: la gente, i nobili e i soldati continuavano a credere che fossero esseri stupidi e senza senso, inoltre li consideravano talmente inutili da non domandarsene neppure l'esistenza! Insomma tutto andava a gonfie vele e il pericolo era così debole che non interessava la gente a tal punto da essere addirittura dimenticata.

Presso i Nani le cose erano ben diverse: i Drow, con la pelle ormai nera, assaltavano gli accampamenti costringendoli a scappare di volta in volta, limitarono i territori nanici ai dintorni di Grimnir e li constrinsero a cercare disperatamente di mandare messaggerri alle tribù di barbari in oriente, perchè quelle ad occidente furono rase al suolo nell'era precedente contrariamente a quelle orientali che divennero molto più potenti per grazia della presenza dei Draghi nei pressi di Dracland, i quali li difesero dalla tragedia. I Nani, quindi, speravano che se almeno un messaggiero fosse riuscito ad arrivare dai Barbari di Urghbat, la loro tragedia forse si sarebbe conclusa. Così avvenne, Moradin benedisse un Nano di nome Trokal Testa di Ferro: questo Nano riuscì finalmente a superare le linee Elfiche e a raggiungere un piccolo accampamento Barbaro dove fu accolto con sorpresa e diffidenza. Esso riuscì quindi a convincere il capotribù ad unire le tribù di barbari per creare un esercito che avrebbe così schiacciato i Drow; egli infatti li convinse dicendo che sarebbe bastato attaccare la città Drow più grande per far si che i reggimenti di quei maledetti Elfi si ritirassero. Effettivamente riuscì a convincerli, ma i Barbari preferirono fare a modo loro: "popolazioni così fiere di essere tali non attaccano mai alle spalle", così diciamo ora. Si racconta presso i Nani una scena a dir poco paradisiaca: dalle mura di Grimnir si videro marciare milioni e milioni di Barbari; una volta ricomposto l'esercito e organizatosi, si udì un urlo di guerra: l'ondata d'ira di quell'esercito cominciò a caricare verso i reggimenti Drow che minacciavano la città con le loro magie e il loro grandioso Drago Nero cavalcato dal legendario Malekith, figlio della Matrona Raith Yothar, maestro soggiogatore e guerriero dalla potenza sconsiderata.
*si racconta che lui sia stato rapito quando era piccolo da una tribù di orchi, lì vollero sacrificarlo ma lui resistette all'incantesimo e divene un essere dalla forza inaudita*
Mentre correvano verso il nemico si videro centinaia di migliaia di freccie prendere il volo e cadere tra i Drow, causando moltissime perdite. Le porte di Grimnir si aprirono, da lì uscirono tutti i Nani che vi si erano rifugiati. Gli Elfi erano ormai circondati. La battaglia durò due giorni, di cui impiegarono le ultime otto ore per uccidere solo il grande Malekith. Era così potente che resistette fino all'ultimo in groppa al suo potente Drago, era molto più potente di qualunque Barbaro o Nano esistente tra quei monti. Morto anche l'ultimo si tenne un banchetto memorabile, i Nani non erano mai stati più felici di essere in buoni rapporti con un altro popolo, per la prima volta chiesero aiuto a qualcuno per vincere una battaglia e ne furono fieri. Da quel momento cominciarono ad essere in rapporti sempre migliori Nani e Barbari. I Barbari venivano spesso e non gli sfiorava neppure l'idea di saccheggiare o di rubare qualcosa, come ai Nani non sfiorava l'idea di tener chiuse le porte quando un Barbaro, anche se Mezz'Orco, desiderava entrare. Questa alleanza fu in ogni caso di aiuto ed i due eserciti lo sapevano bene: le tecniche di battaglia erano simili, la mentalità era pressochè la stessa, le religioni erano anch'esse molto simili, insomma avevano ragione di essere amici contro Demoni e Drow.

Passarono così alcuni secoli.
Il Re Scorpione decise di rimettere in piedi il suo esercito di non-morti, chiamò a se Ifrit, Zork e tutti gli altri Demoni Maggiori che erano al suo cospetto, decise che i Demoni che crearono per infastidire gli esseri Buoni e Ingenui non sarebbero stati solo un mezzo per infastidirli, ma per Distruggerli tutti con un sol colpo. Così fu deciso e quindi cominciarono a crearsi centinaia, poi migliaia e dopo ancora milioni di Demoni creati solo per distruggere, Gruumsh si unì a loro e creò Giganti e Ogre insieme ai famosi Orchi per combattere contro quelli Piccoli e Senza Forze, i Draghi selvaggi, ipiù malvagi, si unirono alle insidiose linee Demoniache. Lolth, idebolitasi dopo aver ristorato tutti i suoi sudditi dopo la sconfitta, si limitò ad acconsentire l'idea, ma disse che si sarebbe unita solo in seguito se ci fossero stati problemi.
Gemiti e strilla attraversarono le lande di Sharaw il giorno della conquista, l'esercito si era creato e avevano iniziato a marciare verso la vittoria: la tattica che avevano escogitato era così complessa che ancora oggi molti studiosi lottano per far valere le proprie tesi, nonostante tutto una tesi è rimasta inbattuta e cercherò, per quanto le mie capacità dialettiche me lo consentano, di spiegarvela brevemente:
L'esercito era diviso in tre parti uguali, queste parti erano composte da un orgia di Goblin e Orchetti, almeno 30 Giganti e una dozzina di Ogre nelle linee di sfondamento, un paio di decine di Scheletri, uno o due Liche lord, un orgia di Demoni del Demone generale dell'esercito, Draghi di vario tipo e un Demone Maggiore a comando. Queste tre divisioni dovevano agire contemporaneamente su tre fronti differenti: Ifrit sarebbe uscito dalla terra nel bel mezzo dei Monti Urghbat e avrebbe attraversato i monti distruggendo così anche Grimnir fino ad arrivare a Iznabard. Zork invece sarebbe dovuto spuntar fuori dalle acque, e avrebbe dovuto prendere Sirnabab e Fryndal, per poi arrivare ad incontrarsi con Ifrit a Erebath. Al Terzo, Gruumsh, gli fu affidato l'incarico che più odiava, forse per tattica, insomma doveva entrare nelle foreste di Lorien e distruggere gli Elfi marciando verso Oredan dove avrebbe incontrato anche Ifrith e Zork e quindi concluso l'opera.
Il piano era, a prescindere da quello che crediamo, geniale, andò tutto liscio, molte città furono rase al suolo: Grimnir, Iznabard, Fryndal, Athael Lorien.
I problemi furono principalmente due il primo riguarda gli Uomini il secondo i Nani: sottovalutando il nemico, lasciarono scappare alcune persone dalle città, in questo modo gli abitanti delle altre città riuscirono a fuggire in tempo, formando un grande esercito di Elfi Bianchi, Silvani e Umani agguerriti più che mai. Inoltre Ifrit ignorò, stupidamente, il fatto che ci fossero pochi Nani sia negli accampamenti che nella Capitale, infatti i Nani furono avvertiti da un Drago d'oro del fatto che Ifrit sarebbe arrivato e gli disse che a sud, fuori dalle montagne c'erano delle creature amiche somiglianti ai Barbari, ma più belli. Così liberarono i carcerati, ignari di tutto, dandogli armi e armature, "regalandogli" la città finchè sarebbero riusciti a tenerla in vita, nel frattempo loro sarebbero scesi per la prima volta dai monti dove vissero per un eternità.
Mentre Elfi e Umani viaggiavano verso la valle nera, i Demoni arrivarono a Oredan e capirono che avrebbero dovuto correre per far sì che le lande del Re non venissero attaccate. Lojak, non si perse d'animo per questo piccolo disguido, mosse il suo esercito personale contro i ribelli. L'esercito era composto dai Guerrieri Dello Scorpione e dai Cavalieri Della Valle Nera oltre ad avere orgie di Demoni Scorpione e di tutti i tipi conosciuti. Quando gli Uomini lo videro, rimasero impressionati, volevano che nulla fosse successo, che tutto finisse per grazia divina; gli Elfi invece non osarono perdersi d'animo, "la paura è l'arma dei Demoni", dicevano gli antichi. Cominciò una carica funesta da parte dei due eserciti, nessun Uomo o Elfo sperava di sopravivvere, pensavano solo a portarsi nel regno dei morti quanti più Demoni riuscissero. La battaglia incominciò bene per l'esercito Vivo, i Demoni non erano forti quanto temevano e i cavalieri erano al loro pari, inoltre erano in superiorità numerica: freccie venivano scoccate da lontano per colpire i Demoni più vistosi, cavalieri correvano allo sbaraglio colpendo quanti più nemici gli fosse possibile senza badare che morissero sul colpo, la fanteria combatteva allo sbaraglio. Si assaporava l'odore della vittoria, ma nessuno dei guerrieri aveva pensato agli altri tre eserciti che stavano marciando verso di loro. E come al solito, appena la speranza cominciò ad accendersi, subito fu costretta tornare nell oblio: gli arcieri furono costretti a ritirarsi al centro della battaglia e l'esercito fu chiuso da quell'esercito spaventoso, la speranza era persa del tutto. L'esercito Vivo fu decimato e tutto era perso, i Demoni avevano vinto la guerra e il mondo di Sharaw era distrutto. Questa era una tragedia dal punto di vista degli Uomini e degli Elfi, ma fu un gran sollievo per i Nani e i Barbari che scendevano le montagne, vedevano in quella folla solo carne da massacrare e trofei da portarsi a casa, erano felici del fatto che tutti i Demoni si fossero radunati lì. Un urlo di battaglia diedi inizio alla caccia per i Barbari che subito caricarono quell'ammasso di gloria senza fine, il Gong prima fece disporre l'esercito, i cannoni, catapulte e balestre giganti, un secondo suono fece sì che anche i Nani iniziassero la loro ascesa: i Barbari correvano scoccando freccie, tattica tipica e molto funzionale, aspettando di entrare nella massa e sguainare le spade; i Nani avanzavano lentamente e con passo deciso, preceduti dall'artiglieria e dai Girocotteri che solcavano i cieli per dare fuoco alla carne fresca. L'esercito Vivo non capiva perchè attorno a loro i Demoni avevano uno sguardo terrorizzato e soprattutto non sapevano perchè si stessero voltando altrove, erano ancora tanti i superstiti, anche se molti di meno di quelli che erano inizialmente. Potevano ancora combattere. Ci vollero poche ore per far si che i demoni venissero distrutti, e dopo ciò il terrore non finì. I due eserciti, dopo alcuni disguidi razziali (i Nani credevano gli Elfi Bianchi dei Drow e li volevano sterminare, gli Umani li credevano dei figli dei Demoni e volevano fare altrettanto), marciarono fieri verso il Grande Deserto dello scorpione, ma quando arrivarono, capirono che i Demoni erano ancora fortissimi. Gli Uomini e gli Elfi erano d'accordo sull'aspettare di ricomporsi prima di sfondare l'enorme muro di sabbia che Lojak aveva innalzato per l'occasione. Questo muro era altissimo e sembrava invalicabile, ci si poteva vedere attraverso ma il vento che alzava la sabbia era troppo forte per essere superato. I Nordici però non furono di questo parere. Decisero di varcare il muro immediatamente, e così fecero. Oltrepassata la tempesta, scheletri e liche attaccarono l'esercito che si rimetteva in ordine, ma i non-morti erano troppo deboli e troppi pochi per sopravvivere. Furono schiacciati in un minuto, forse due. Così arrivarono anche gli Elfi e gli Uomini, sorpresi della tenacia di quei piccoli esseri tozzi e robusti e di quegli Uomini dall'aria forte e sicura, accompagnati da quegli enormi esseri verdi con delle ascie capaci di tagliare a metà un bue. Marciarono ancora, ma quando venne la notte di videro in fondo al deserto l'esercito Drow comandato dal terribile Malekith in groppa al suo Drago.
Gli Elfi rimasero sorpresi nel vedere la loro controparte cattiva, che credevano estinta da secoli, più forte che mai, Eleànder, signore degli Elfi Bianchi, si domandò se l'idea dei sui Avi di esiliarli sulle montagne fu una buona idea e concluse che nessuno sarebbe riuscito a predirre ciò che in realtà accadde. Il Re dei Nani Work Ulbabrab si domandava come avessero fatto a rinascere così in fretta dopo quella sconfitta. Il consiglio dei Barbari di Urghbat decise senza pensarci due volte di suonare il corno sacro. Gli Umani osservavo inebetiti il trambusto.
Ci vollero pochi istanti prima che fu dato l'ordine all'esercito Nordico di mettersi in formazione, gli Elfi concordarono con i nuovi alleati e si prepararono ad una seconda guerra contro i Drow, gli Umani li imitarono. I Barbari emisero il loro magico urlo di battaglia e suonarono il corno, tutti rimasero sorpresi perchè non sapevano cosa volesse dire quel segno. Immediatamente partirono tutti gli eserciti, un mago Drow lanciava un incantesimo ma per fortuna una catapulta lo distrasse, i Girocotteri furono abbattuti immediatamente da Malekith, gli Elfi cominciarono a lanciare i più potenti incantesimi conosciuti, i cavalieri marciavano verso il nemico. La battaglia ebbe inizio. I due eserciti si scontrarono in un rinnovato trambusto, gli Elfi sembravano danzare nella mischia mentre i Nani inquadravano e uccidevano il nemico con pochi colpi sicuri, improvvisamente possenti Draghi metallici solcavano i cieli benedetti dal grande Odino, in groppa possenti arcieri scoccavano le freccie incantate dei fulmini di Thor. Quei Draghi cromatici volando distrussero centinaia di Elfi Oscuri. Un Drago dorato, cavalcato Orillon, il più famoso tra i guerrieri di Urghbat e capo del consiglio dei Barbari, combatteva contro Malekith in uno scontro all'ultimo sangue. La battaglia fu epica e venne descritta dai bardi Umani che, suonando, incoraggiavano i guerrieri. La seconda morte di Malekith segnò la fine di quella battaglia e il potere Demoniaco non fu distrutto, ma almeno fu calmato per secoli e secoli.

La sfida del Drago

Malekith cavalcò il Serpente Nero contro di noi
distrusse molti guerrieri e cosparse terrore
finchè il giorno comparve dalla muraglia di sabbia

Un Uomo cavalcava un lucente Drago dorato
cavalcò la salvezza e il signore di Urghbat
affrontò Malekith apertamente con gran fierezza

L'animo dell'Eroe lucente incantò i nostri
uomini mentre solcava i cieli scoccando freccie
che parevano fulmini contro il figlio del Ragno

Era sul capo della creatura santa quando sguainò
la spada dei venti di Odino che lo difendeva
e gli dava la forza quale serviva per vincere

I due Draghi si agitavano con ira mai vista
sputavano fiamme e veleno dalle loro bocche
si mordevano e si graffiavano con gli artigli

I guerrieri volteggiavano le spade abilitmente
cercavano di colpir l'altro appena potevano
danzando sui loro maestosi Serpenti Alati

Infiniti colpi e infinite tecniche strane
fecero sì che Orillon caddesse dal destriero
tutti sperammo nel meglio, la paura ci conquistò

Malekith si gettò nella mischia sferrando fendenti
carco d'ira fu l'animo quando vide un lampo
partito dall'arco di Thor, colpirlo diritto al cuor

Per la seconda volta l'animo del Soggiogatore
cadde morente sul suolo nel campo della battaglia
assieme ai suoi schiavi dal cuore sporco e malvagio
Lo Schiavo
00lunedì 28 giugno 2004 14:20
Il Mondo Odierno
Più che una storia quest'ultima parte vuole essere il risultato finale di tutto quello che successe nei periodi passati e funge anche da descrizione.

Dopo tutte queste avventure e tutto questo trambusto siamo arrivati al giorno d'oggi. L'arrivo dei Demoni ha fatto in modo che i Tre Grandi Popoli si conoscessero e si unissero nel migliore dei modi, in questo periodo sono nate le ultime razze come gli Gnomi e gli Halfling. I Nani e gli Umani channo creato una fitta rete di comunicazione, così da tenere aperti gli scambi commerciali. I Drow hanno poi deciso di creare dei portali per potersi teletrasportare dall'underdark fino all'aperto, in modo tale da poter attaccare in tutti i fronti del regno. In compenso però sono troppo deboli per poter fare una guerra comparabile a quelle passate, quindi per ora si limitano a saccheggiare i paesini, gli avventurieri e i mercanti sperduti tra le lande. Gli Elfi ora vivono nelle loro foreste e spesso viaggiano tenendo aperti i contatti con gli Umani. Questi ora sono diventati il centro del mondo, il popolo che unisce gli altri popoli, l'alleato di tutti. I Demoni sono tornati alla loro originale natura caotica e ora non costituiscono il problema principale.

L'equilibrio si è formato, dicono alcuni saggi Elfi, godiamoci la tranquillità e prepariamoci al futuro.

Questi scambi culturali e sociali tra i popoli hanno portato, come abbiamo già detto, alla formazione di nuove razze: come gli Gnomi, i quali sono esseri bassi e simpatici, sono ingegnosi e amanti della natura, più vicini agli Elfi in questo senso, ma vanno molto d'accordo invece con i Nani a causa della loro natura burlona e comica. Gli Halfling sono circa della stessa stazza, sono più agili e furbi, amano usare il cervello e possono essere sia persone esemplari, dotate di spirito comunitario, che criminali e ladro pericolosissimi; sono socievoli, vanno d'accordo con tutti e trovano sempre un posto dove stare, si dimostrano utili e interessanti, anche se spesso quando si incontra un Halfling è meglio tenersi in guardia.
I Mezz'Elfi e Mezz'Orchi già esistevano, i primi ora sono nelle lande Umane anche se alcuni particolarmente attaccati alla civiltà Elfica vivono nelle foreste, il loro carattere è un perfetto incrocio tra quello di un Uomo e quello fi un Elfo, si può dire che sono degli Uomini che qualunque strada prendano preferiscono sfruttare armi e usanze simili a quelle Elfiche.
I Mezz'Orchi sono generalmente Barbari e vivono nelle montagne assieme agli Umani nei vari clan. Sono moto violenti e irruenti, non amano escogitare grnadi tattiche o usare la mente per vincere, ma piuttosto amano affrontare i problemi in faccia distruggendoli con la forza e l'onore (veramente non sanno cos'è l'onore, ma gli viene naturalmente).
I Nani e gli Elfi hanno imparato con il tempo a sopportarsi meglio, i Nani hanno finalmente capito la differenza tra Elfo e Drow e gli Elfi hanno capito che la gente del nord ha un determinato carattere, il quale deve essere rispettato. Quindi adesso quando un Nano e un Elfo si incontrano, anche se con qualche sintomo di antipatia e di poca sopportazione, cercano di andare il più d'accordo possibile, soprattutto se in mezzo al gruppo c'è un Umano che calma gli animi dei compagni.
L'unica cosa che differenzia gli Elfi Bianchi da quelli Silvani, invece, sta nel fatto che gli Elfi Bianchi tendono (chi più, chi meno) a voler essere sempre i più importanti, la loro parola deve essere legge poichè la loro saggezza è superiore a quella di chiunque altro. I Silvani, invece, sono meno egocentrici, più miti e sporattutto non nutrono tanti pregiudizi nei confronti degli altri popoli. Anche se in fondo si nota benissimo che appartengono alla stessa Razza.
I Duergar invece sono una branchia dei Nani, ex Nani che per vari motivi si sono ritrovati incastrati nell'oscurità diventando così esseri malvagi che ora vivono nell'underdark assieme agli Elfi Drow, sono di pelle grigia e sono più snelli dei Nani normali, inoltre si nascondono e tendono agguati nel sottosuolo e sono "allergici" alla luce. Sono essseri malvagi e si tengono in buoni rapporti con i Drow solo a causa di scambi commerciali, altrimenti sarebbero già in guerra.
Gli Umani sono il fulcro della civiltà, coloro che tengono ordine tra le Razze così dette "nobili", soprattutto grazie alla loro flessibilità mentale che fa degli Uomini gli esseri più vari e "originali" di Sharaw, infatti, per esempio, i Demoni sono stati evocati dagli Umani, ma allo stesso tempo sono stati anche distrutti da questi. Gli Umani sono Buoni, Cattivi, Neutrali, Umili, Esaltati, Leali, Vigliacchi, Egocentrici e Altruisti allo stesso momento.
Soprattutto Dracland rimase incredibilmente segnata da questo periodo. I Draghi cromatici, fautori di molte imprese al fianco delle popolazioni barbariche, vennero cacciati dai quei domini per mano dei loro fratellastri malvagi causando molti problemi sia ai Draghi Cromatici, che alle popolazioni barbariche, le quali ora sono minacciate da una ulteriore forza. Ora Dracland è un luogo invivibile in cui nessun avventuriero osa entrare. I pochi rimasti tra antichi abitanti vivono presso villaggi barbari, oppure risiedono solitari in alcune montagne sperdute.
Dopo la fine di questo periodo burrascoso, la geografia di Sharaw si ritrovò incredibilmente mutata, la maggior parte delle città andarono distrutte e Il Regno Umano si stabilì presso 2 città che ora sono di cruciale importanza: Oredan, l’antica capitale, e Arimoth, una città costruita ex novo con l’aiuto delle tecnologie Naniche, che ora funge da capitale. Di Iznabard, Erebath e delle altre cittadine rimangono solo le macerie sprofondate nell’Oceano, quelle non sprofondate sono diventate la dimora di moltissimi Demoni. Nel Regno degli Umani, la dinastia delle Lame di Smeraldo, la quale aveva governato per moltissimi anni, cadde durante l'attacco alle lande nel Deserto dello Scorpione, ora però regna una dinastia che ha poco da invidiare a quella passata, la dinastia del "Dente del Drago d'Oro", una dinastia molto nobile e tradizionalista che in fondo ama il proprio popolo e rispetta gli antenati; il loro governo è abbatanza stabile e rende onore al Popolo che rappresenta. L'unica cosa irritante sta nel fatto che preferiscono riferire al popolo le cose in modo molto sofisticato rispetto a quello che realmente sono per tenerlo calmo e meravigliato, in modo da permettere alle autorità di risolvere i problemi in tranquillità senza l'oppressione del popolo. Il Re ora in carica è Oran Tyron e rappresenta i caratteri della propria dinastia in modo molto palese, quasi buffo. E' un Re che combacia quasi perfettamente con la descrizione citata.

Anche gli Elfi risentirono della guerra, le foreste si ritrassero parecchio e la città di Naieth fu rasa al suolo. Ora la città si erge sopra una montagna a nord di Athel Loren. Lo stato degli Elfi Bianchi è costituito da un consiglio, Il Consiglio Dei Saggi: quì i più esemplari maghi della Grande Città si riuniscono per prendere le varie decisioni. Non sono un popolo che necessita di numerose leggi poichè la mentalità Elfica trascura le ricchezze, i gioielli e la nobiltà di sangue come non fanno gli Umani e soprattutto i Nani, dando molta importanza alla nobiltà d'animo e alla purezza del cuore. Gli Elfi Silvani hanno lo stesso sistema di governo, in fondo che siano Alti o Silvani, rimangono pur sempre Elfi.

I Nani, non particolarmente sconvolti, si misero immediatamente a lavoro per riprendere ciò che avevano perso. Quindi, nonostante l’incredibile mutamento delle Montagne, Grimnir fu ricostruita ed i Nani riuscirono a riconquistare tutte le roccie illuminate dal sole e moltissime caverne sotterranee. Passando all’organizzazione politica, diciamo che la civiltà Nanica è governata da una monarchia imponente ed è ordinata da leggi molto severe. Sono molto duri contro chi disonora le loro leggi e la loro religione, tanto che usano spedire i criminali più infami nell'underdark, dandoli in pasto ai Drow. Tra questi criminali, i più forti, diventano Duergar. Il Re viene cambiato solo dopo la morte di quello regnante e viene scelto attraverso il voto del popolo, tutti i cittadini sono candidati, ma tra gli avventurieri sono candidati solo coloro che hanno dimostrato di essere Nani perfetti e saggi. Ora al potere c'è Grima Pugno d'Acciaio, chiamato così poichè gli fu mozzata una mano in battaglia, la quale fu ricotruita da Lorma della Sacra Picca, il più grande fabbro di Grimnir. Il Re deve essere un Nano Esemplare, deve lodare gli Antichi, essere previdente e assicurare la prosperità alla città di Grimnir escogitando abili tattiche di guerra per difendere i territori.
Lo Schiavo
00martedì 28 settembre 2004 20:56
Sono proprio fiero del fatto che nessuno abbia avuto abbastanza voglia di leggere il mio racconto [SM=x346137]
Lorentzgang
00mercoledì 29 settembre 2004 20:11
eh già, ma è troppo lungo. non ho letto neppure un libercolo di foscolo (le ultime lettere di jacopo ortis...libretto...dicaimo libro di piccole dimensioni), e non faccio neppure il mestiere di chi legge le robe che scrivono i giovani studenti (chi insegna italiano o è un povero imbecille che non ha trovato di meglio nella vita o è un animo sublime dotato di uno spiccato e particolare genio per la filantropia e l'altruismo).
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