Re: Re:
Dj M@nuel, 14/04/2012 14.54:
Questo è parte di cio che intendevo anche io con la mia risposta.
C'è però un'altra faccia della medaglia, ovvero una crisi che non da la possibilità nemmeno di poter arrivare a fine mese usufruendo solo dell'indispensabile, e intendo cibo,acqua,luce,gas...
Il fulcro di tutto questo , che altro non è che una fase sub sub sub subordinata, sta nella fame di potere dell'uomo.
Spred, debiti esteri, bilanci e "gare" a chi è il paese piu ricco...
Se la crisi è veramente mondiale al diavolo i titolo di debito pubblico, si stampino piu soldi.... o si abbassino i prezzi di tutto, materie prime costi di fabbricazione e prodotto finito...
E' per questo che a volte mi sento un neonato.... chiudo gli occhi e immagino a quanto sarebbe bello se la moneta non esistesse...io lavoro per te...tu per me...
Il mondo piu che un insieme di terre,stati ecc... dovrebbe essere una comunità...
d'accordissimo.
c'era chi la pensava così ed ha fatto una brutta fine:
Un anno e mezzo fa, nel corso di una riunione del Fondo Monetario Internazionale, si era scontrato con Strauss Kahn rifiutandosi di accettare e seguire le indicazioni del fondo che vedevano con preoccupazione l’alta inflazione in Argentina (circa il 30%). Post keynesiano tinto di marxismo, Ivan Heyn –il padre era un intellettuale libertario tedesco sfuggito alla persecuzione della Stasi nella Germania dell’est ed emigrato in Argentina nel 1966- aveva lanciato un ambizioso programma che si è rivelato vincente. “Abbiamo tre nemici: la povertà dei ceti disagiati, l’impoverimento dei ceti medi, e il rischio di conflitti sociali interni” aveva sostenuto, varando un piano economico (bocciato dal Fondo Monetario Internazionale) che ruotava intorno a un allargamento del welfare, a un massiccio impegno di sovvenzioni sociali per il rilancio del consumo interno, aumentando le tasse ai ceti ricchi e abbattendo le aliquote fino a zero a tutti i ceti imprenditoriali della fascia media a condizione che assumessero almeno dieci giovani tra i 18 e i 28 anni. In seguito alle sue idee applicate, l’Argentina è cresciuta nell’ultimo biennio a una velocità del 9,2% l’anno, seconda nel mondo soltanto alla Cina, con l’abbattimento della povertà, e la disoccupazione che dal 22% è scesa al 4%. Il prezzo da pagare è stato un incremento altissimo dell’inflazione, severamente condannato sia dal Fondo Monetario che dall’Europa. Celebre il suo scontro con il collega tedesco in visita ufficiale, quando, alla conferenza stampa in televisione, ebbe a dire “
Che cosa me ne importa a me di avere una inflazione al 3% come avete voi in Europa essendo infelici tutti, se io posso dare felicità alla mia nazione con una inflazione al 30%? Lo so da me che va abbassata, ho studiato economia anch’io. Lo faremo. Ma lo faremo soltanto quando ci saremo ripresi tutti. Non prima. La felicità ha valore soltanto se può essere condivisa collettivamente, è una teoria economica, questa, e mi meraviglio che lei che viene dal Primo Mondo non lo sappia. La felicità per pochi privilegiati, non è vera felicità, è avidità bulimica. E’ un peccato mortale.La sua ultima riunione era relativa al fatto che l’Argentina aveva denunciato per protezionismo sia gli Usa che la Gran Bretagna sei mesi fa. Il governo Usa e quello britannico, infatti, hanno bloccato l’importazione di limoni argentini con la scusa che non rispettavano i parametri sanitari della Unione Europea. L’Argentina è il primo paese al mondo produttore di limoni. Gli argentini avevano protestato sostenendo che si trattava di un trucco dato che la Coca Cola e la Lipton acquistano in Argentina il 90% dei loro limoni, perché il rapporto prezzo/qualità è il più competitivo in assoluto al mondo.
Una gigantesca campagna pubblicitaria progresso voluta proprio da Heyn, nel 2009, verteva proprio su quest’aspetto, contestata dagli Usa e dalla Germania che sostenevano violasse i principii democratici della convivenza esaltando il razzismo. Gli argentini se ne sono fregati. La campagna ruotava tutta intorno allo slogan “i cinesi sono tanti ma le loro merci valgono davvero molto poco: meglio acquistare merci argentine. Siamo pochi ma ciò che produciamo vale molto”.
www.vip.it/summit-mercosur-trovato-morto-ivan-heyn-nudo-ed-impiccato-sottosegretario-del-commercio-e-fedelissimo-della-k...
la parte in grassetto merita un
+++
parlando dell'Italia son dell'avviso che finchè ci saranno così tanti sprechi pubblici (a partire dai privilegiati politici, all'inutile burocrazia) o tasse che non lasciano respiro e sviluppo alle piccole imprese, che sono il motore del nostro paese(IRAP su tutte, una vera e propria tassa patrimoniale mascherata che va a colpire direttamente i costi di una ditta anche se in perdita) difficilmente avremo una vera ripresa.