Re:
AgoGol, 09/05/2009 9.49:
Angelini ieri sera stava a "la signora in giallorosso" su T9...
ma uno che vuole comprare una società di SERIE A va in TV
a chiacchierare di quello che stanno facendo i suoi avvocati??
....
che stanno leggendo i bilanci della società e patapim e patapam....
mah....come PRASSI mi sembra un tantinello sui generis....
Mah....
infatti sta cosa non convince neanche a me
cmq ecco la notizia
ROMA (9 maggio) - Francesco Angelini, l’industriale farmaceutico romano e tifoso romanista, uscito qualche giorno fa allo scoperto («Sono disposto ad acquistare la Roma», in sintesi), ieri è stato ospite della trasmissione “La signora in giallorosso” su T9. Ecco i passi più significativi del suo intervento.
«Non ho ancora preso contatti con la famiglia Sensi, però mi sono mosso attraverso altre strade: principalmente ho richiesto informazioni e ho sondato il terreno attraverso le banche che mi fanno da referenti. Non ho contattato direttamente la famiglia Sensi per una semplice ragione: qualora dovessi contattarla, lo farei soltanto con una proposta da avanzare. Adesso sono in fase di reperimento di informazioni e lo sto facendo tramite i miei referenti bancari: mi rivolgerò ai Sensi quando avrò sotto’occhio tutte le informazioni che ritengo necessario valutare e quando avrò, quindi, una proposta chiara da avanzare. Io non chiamo la famiglia Sensi; se mai, aspetto una loro chiamata. Al momento, il mio interesse non è entrare al cento per cento nella società, piuttosto ritengo opportuno avanzare un’offerta per acquisire il 60, 70 per cento della società, per avere il controllo della maggioranza».
A Angelini è stato chiesto: sarebbe disponibile ad esser affiancato da un partner diverso dalla famiglia Sensi? «Sì, c’è questa possibilità, assolutamente sì. E un segnale c’è stato, ma non posso dire nulla in merito». E ancora: sul caso Soros, ad esempio. «Parlo da tifoso, ma mi sembra assurdo che la società non abbia preso in considerazione quell’offerta, dal momento che parlavamo di un personaggio facoltoso in grado di investire il necessario nella crescita del progetto Roma».
Sullo stadio: «Non riesco a comprendere bene molte cose: si parla di un’apertura del comune di Roma, ma non si parla mai di chi metterebbe i soldi, non si capisce quale possa essere il luogo, non si capisce in che misura si voglia investire sulle attività collaterali. Stadio da 50 mila posti? No, almeno 75-80 mila per una città di cinque milioni di abitanti. E’ chiaro che lo stadio influirà al momento di avanzare una proposta, perché porterebbe ad un investimento tra i 270 e i 300 milioni».
La squadra. «Non riesco a spiegarmi cosa è accaduto l’ultimo anno e episodi come lo scandalo Spalletti o il caso Panucci. E’ stata fatta una campagna acquisti raccogliticcia, all’ultimo minuto. Il mio progetto, però, punterebbe prima alla ristrutturazione della società e poi agli investimenti per la squadra».
I tempi: «Se devo dare un termine, dico che ci vogliono alcune settimane per reperire tutte le informazioni, quindi prima che io possa avanzare una proposta saremo già a metà se non a fine giugno perché va fatto uno studio su quelle informazioni».
La spinta: «In questo momento come tifoso mi sento privato di una delle gioie della mia vita. Quello che sta accadendo alla Roma non doveva accadere. Vedo che in tanti e di tante nazionalità vogliono la Roma e mi sono chiesto: perché non può prenderla un romano e tifoso romanista?».
Intanto, ieri pomeriggio, ennesimo comunicato congiunto Italpetroli-Roma. In sintesi, Italpetroli giudica «assolutamente falsa e priva di fondamento le tesi secondo cui la compagnia potesse avere un interesse, anche solo teorico, nel far aumentare il valore di Borsa delle azioni rappresentative del capitale di As Roma».