Cradle Of Filth - Midian

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The legend killer
00lunedì 13 febbraio 2006 22:57
ALLE PORTE DI MIDIAN (AT THE GATES OF MIDIAN)

-Strumentale-

L’ALBA DI CHTULU (CHTULU DAWN)
E' l'alba di Chtulu...

Le stelle stanno crepitando
E noi gettiamo sulla loro luminosità
I nostri conati di vomito amniotico
Promulghiamo la nascita
Di un altro inferno sulla Terra
Le ombre si radunano, sono come un henné* che dipinge la carne
Il sibilante pentagramma
E’ un marchio necrotico per il bestiame
E' inciso sulle porte della chiesa dei dannati
Ma non è stata prevista nessuna Pasqua ebraica
Un grande cambiamento si sta avvicinando
E solo quando tutti inizieranno a scappare
Cominceranno a capire...

E così finirà questo pietoso regno dell’uomo

Quando la luna esalerà il suo ultimo respiro
Dietro un velo
Fatto di vedovanza e di nuvole
Su una scala biblica
Alzeremo i pali
Per esibire le persone impalate...

Dentro quest’arena baciata e sventrata
E’ stato spezzato il sigillo di un’antica maledizione
Che ha liberato le bestie dalla loro inadempienza sismica,
Le ha fatte raggiungere dal fulmine e gli ha fatto venire sete di genocidio
Le montagne, come avevano predetto le arcane teorie,
Stanno collidendo come all’alba dei tempi
I pécari** dell’apocalisse
Sbattono le ali, il cui suono è simile a quello del vetro che si rompe,
E si spiegano sopra un mondo che è stato scagliato nell’oscurità

E' l’alba di Chtulu...

Distruggiamo la casa di vetro
Dalla quale vengono emessi gli spiriti
L’anima si ammala di alitosi
A causa di un ascesso del quale non si curava
Questa è la piaga della rettitudine
Tutti i destini sono in un equilibrio precario
E noi deridiamo le bambole crocifisse
Una nuova inquisizione nascerà
Quando il sole cadrà sotto la nostra potenza
Si diffonderà attraverso il paradiso come fece Asphodel
E intanto loro si abitueranno a tutto ciò
Con il passare dei lustri del regno dell’oscura Midian
Sotto le brucianti effigi dei nostri nemici

E così iniziò il mondo sibilante al quale si inginocchiò persino la Morte...

Quando un cadavere ulula nel vento
E si risveglia dal suo sonno
I morti vengono liberati secondo uno schema
Dai loro veli fatti di ragnatela
E i nostri occhi sono come quelli della Gorgona
Da tutto ciò nasce una tempesta
Una rossa tempesta...

Il tempo può accecare
E tutte le sue linee si basano su quest’affermazione
Una pellicola fusa fatta di fotogrammi e di negativi mostra un vagabondo
I cieli stanno diluviando, e adornano la morte
Della razza umana, che diventerà solo una favola raccontata nelle vaste fosse comuni...

E' l’alba di Chtulu...

* L’henné è un colorante naturale di origine indiana
** Il pécari è un suino sudamericano simile ad un piccolo cinghiale, addomesticabile e ricercato per la pelle.

LA MALEDIZIONE DELLO ZAFFERANO (SAFFRON'S CURSE)
Sotto le arcate dove cade la scintillante neve
Io sono disteso insieme ai tristi e ai dannati
Un lamento sforzato che fatica a sovrastare un sussurro
Mi ha condotto tra i tormenti dell'uomo come se fossi un fantasma

Trovai il suo destino tentatore tra il suo polso e il rasoio
E scoprii uno spirito affine in un cimitero
Sotto la statua di un freddo salvatore
La nebbia impregnava l'aria come gli arabeschi avvolgono i ladri
E il suo pallido petto era stato bagnato dalla gelida Terra
Era come un sogno che si avverava, come un vetro inciso all'acquaforte
Feci l'amore con la splendida morta

Lei aveva peccato e disonorato il Paradiso
Nella sua volgare figura
Se ne contorcono due, ma una di esse
Estende le sue dita verso la luce

"Le torrette gotiche le hanno fatto vacillare le sue gambe
Mentre fuggiva dalle stanze del manicomio
Ha commesso dei gravi crimini nelle soffici celle
Dove adesso risuonano le urla di un altro"

Alla sua morte ha emesso dei rantoli
Che ancora si sentono sei piedi sottoterra, sotto il suo vestito rovinato
Li emise anche quando le sue mani puntarono la mezzanotte
Mentre era legata in una camera macchiata di bianco

Allontanai la sua anima dall'abisso di un'altra pazzia
E la liberai dai dolori del destino
Afferrai le redini del piacere
Gli specchi della notte si inclinarono e si congelarono
Alla vista delle magnifiche punte infilate nelle sue cosce
Le sale da ballo venivano riempite con gatti neri
Pieni di perfidia e con occhi desiderosi di giocare

La punsi come una strega con i suoi stessi aghi
E li feci leccare dalle sue familiari labbra
Mentre l'oscurità si ritirava, perché lei lo aveva richiesto
Il sole si dimenticò il rito del sorgere
E la mia prima sensazione fu che questo ritorno dell'Angelo
Fosse stato una vendicativa dimostrazione di bellezza
Perché persino il martire rifiuta di onorare i suoi patti suicidi
Evitando e tradendo il perverso destino...

Le cicatrici resteranno sulla sua pelle finché le stelle
Catturate dalla sua figura incantata
Si allineeranno a terra e creeranno il segno
Della nascita dell'eclissi dell'alba

Perché la nostra razza inumana
E' oppressa dal sorgere del sole
Che vorremmo martoriare con il fuoco, come se fosse una donna

Scorsi
Il vento tra le fiamme
Entrai nella nebbia e condivisi con lei il dolore
Lei mi chiese di andarmene
E pregò per ottenere il perdono

Frantumai la sua tomba e la distesi sul fondo
Di una buca, la sua postura era simile a quella della luna quando abbraccia la spiaggia
Ma a causa di quale stregoneria non respirava più?
Cristo bastardo!

Desideravo il suo corpo ma i morti la adoravano
Persino i selvaggi venti cantavano in coro per lei
Il mio cuore emise zafferano, fin dall'inizio mi ero promesso
Che saremmo stati insieme per l'eternità...

La creazione si fermò completamente con il trionfo della morte
Ma improvvisamente lei si mosse e si risvegliò
Sapeva delle centinaia di anni in cui era mancata
Ed era tornata per prendere il comando dell'oscurità...

Lei progetta di accumulare potere e farebbe di tutto per arrivare al suo scopo
Io sogno di diventare Dio ma vivendo così avrò sempre un rimorso
La nostra feconda natura ha decretato che Gesù pianse lacrime
Per lei e per il Diavolo

C'era un rimedio garantito per lei
E per i miei desideri
Dovevamo inalare l'effluvio del paradiso
Nonostante il suo terribile fetore
Il suo corsetto era impregnato di arsenico
E nascondeva le sue curve sinuose
Mentre il suo alone di luce bianca forniva il suo tempio
Con ciò che Dio proibisce

MAGIA DELLA MORTE PER GLI ADEPTI (DEATH MAGICK FOR ADEPTS)
Venite, artisti torturati
Che cercate il significato della tristezza
Anche se essa è provocata dalla pazzia
Voi, che provenite dall'orizzonte
Dove i morti sognano
E dove adesso gli incubi risvegliano le anime
Che temono il suono della vita

Gova, Bosch e Brueghel
La luna bagna tre volte le vostre tombe
Perché le parole sono totalmente inutili
Per tracciare la faccia dell'inumana furia dei tempi

Una metà vaga nel vasto abisso
Della disperazione e della miseria
L'altra è una maschera dalle ricche labbra rosse
Bagnate dalla febbre del credo e dell'avarizia

Tutti sono dannati in questo inferno
In cui si svolgono rituali e orge nere
Di fronte a cui persino Virgilio gira lo sguardo
Le mani si uniscono e le forze si dividono...

Oltrepassa queste sette parte
Ed entra in un mondo governato dalle ombre
Dove Serafino non viene ascoltato e piange
Per la fredda razza del loro Signore
Che vaga nelle fogne di Babilonia
Come un aborto mai riconosciuto
Tramando miracoli chimici
Per cospargere la croce perlacea di feci

Che inizi il Pentaolocausto!
Sono passati cinquecento anni, ma l'uomo continua a scegliere
Il bastoncino più corto quando deve salvare la sua razza

Il Signore dell'Uomo è un lebbroso, non lo vogliamo
Ci ha tradito con le sue bianche bugie
Il suo acre pallore è simile a quello di una tomba
E ci ricorda come siamo marci dentro

Sventriamo gli stupidi del paradiso
Li riempiamo con i nostri appetiti crudeli...

Viene tenuta una corte sul caos
Che fallisce e viene seppellita
una caduta fatale risuona ovunque
Mentre le orge raggiungono il massimo nei salmi

E la natura urla per le sue sofferenze
Con le sue ali piegate e necrotizzate
Un'oscura e necrotica Terra sta bruciando
Come gli abiti che le abbiamo strappato

Lei ci supplica di porre fine al suo dolore
Comunque resteremmo senza niente
Tranne la sua carne martoriata e massacrata

E se il suo destino non sarà portentoso quanto l'apocalisse
Allora le comete che sfrecciano nel cielo notturno
La purificheranno dagli errori e dai regni
Quando tutti quanti moriranno

La carcassa di questa metropoli di vermi
Sta decadendo

E' interdipendente come lo sono i vermi nella tomba
Il vero nome di Allah è "nulla"
E Cristo non può salvarlo
Sono rinchiusi in un valzer eterno fatto di passi frenetici
E di incantesimi pieni di rimorso...
E' la magia della morte per gli adepti

Siate preparati all'avverarsi delle profezie
La dinastia del peccato cadrà gloriosamente

Sventriamo gli stupidi del paradiso
Li riempiamo con i nostri appetiti crudeli...

"Abbiamo intessuto delle corone di spine sui cuori
E abbiamo lasciato la ragione, martoriata, sulla spiaggia
Anche se siamo privi di compassione, delle stelle e di altro ancora
Siamo pronti per la fine del mondo
Pochi sono al comando, gli altri sono solo schiavi
E dipingono il carbone d'oro
Ma per quel che vale, i motori rallentano
E muoiono di nuovo nella brina
Presto tutti avranno paura, ci sarà una taglia sulla sodomia
E tutti saranno prede del mare fallico
Che sibila e spuma per curare la malattia
Una tempesta ruggente si sta avvicinando
E' più nera dell'Asso degli Stupri
La nostra nave di stupidi, fatta a mano
Creata dalla morte nelle radure dei boschi oscuri
Affonda, colpita dalle onde sismiche..."

IL SIGNORE DELL'ABORTO (LORD ABORTION)
Sono nato con una voglia cinerea
Sono stato generato dalle stelle e dalla Madre
Sputai nelle acque l'anello del massacro
E la vita fuggì da lei passando nelle ferite di pugnale

Nominatemi il Signore dell'Aborto, il morto vivente
Ho una sega per ossa sempre con me
Anche in quest'amara notte fatta di teste tagliate
L'entrata posteriore è luminosa, l'uscita è rossa
Ti blocco la gola, ti soffochi mentre vengo
Questo scherzo che uccide ha reso sottile il tuo respiro

Sono cresciuto insieme alle puttane che mio Padre pestava
Ricordo le loro fighe tagliate dentro cui infilai facilmente la mia pubertà

Aah! La nostalgia aumenta
Di nove o dieci volte
Dentro questo nascondiglio di vizi chiamato anima
I ricordi morti risorgono
E scavo nel profondo per venire di nuovo
Improvvisamente vengo colpito dallo spasmo orgasmico...

Vivo ogni volta il lento stupro doloroso
L'atto sessuale produce nitrato di amile
Obbligo le vittime a mangiare il proprio corpo
E le lacrime bagnano il lenzuolo
Potrei paragonarle
Ad un caldo giorno d'estate
Ma letteralmente, sarebbe meglio
Incidere i loro nomi su una tomba

Conto i miei anni sul filo di un abaco
Con piercing al labbro e cuori spezzati

Nominatemi il Signore dell'Aborto, il morto vivente
Ho una sega per ossa sempre con me
Anche in quest'amara notte fatta di teste tagliate
L'entrata posteriore è luminosa, l'uscita è rossa
Ti blocco la gola, ti soffochi mentre vengo
Questo scherzo che uccide ha reso sottile il tuo respiro

L'orrore è il mio diorama
E' la dodicesima parte di uno psicodramma
Ne prendo un'altra, la incateno e voglio farle male
Sia all'interno che all'esterno
Sotto la maschera si sente un sussulto perverso
E io mi eccito, soffio su di lei
Tutto si trasforma nella morte, lei inizia a sanguinare
E perde bruti pezzi vermigli di carne...

Mi posso infilare negli spazi tra i tuoi capelli
Faresti meglio a guardarti le spalle

Sono possesso dalle porte dell'inferno
Ho in mano il coltello che squarterà l'umanità

La mia ambizione è quella di uccidere Anon,
Un peccatore nelle mani di un Dio sporco,
Che mi lascia cacciare le mie prede, come un Gilles De Rais
Fatto di luce proveniente dal luogo dove la fede fuorvia la verità

Lacero gli intestini e libero le umide feci
Rovino il cadavere e faccio e pezzi le parti migliori
I suoi frammenti alabastri oscurano la luce della sua espressione
Strappo la sua pelle vaginale che più tardi assaggerò e scoperò

"Il mio cuore batteva come un tamburo da guerra
Mentre mi trovavo nei meandri di una strana giungla fatta di morsi giugulari
Quando la tredicesima vittima è caduto nel mio grembo
Le sue labbra e la sua pelle erano come il peccato, era una Venere, una trappola
Placai il mio appetito mentre dei corvi volavano sopra di noi
E andai avanti, anche uscendo dai limiti della ragione, finché non fui completamente soddisfatto
Mangiai il mio antipasto, mi gettai su di lei,
Sottoterra, nella tomba di quella Regina di Picche
E lei illuminò a giorno la mia mente
La sua faccia era una valanga di perle, sembrava un rubino...
La maggior parte del suo corpo era rovinato, ma la bocca andava ancora bene per una scopata
Allora iniziai a muovermi per dimostrare che lei non aveva perso il suo tocco
La baciai in modo vizioso, malizioso e religioso
Ma quando mai l'uno è riuscito a dividere il tre?
So di essere perverso come lo era Dahmer, ma ecco quello che faccio
Aah, aah, aah, ti farò dormire mentre io mi impegnerò con il tuo corpo..."

L'ombra sospetta che ricopriva il suo corpo
Venne raggiunta dal mio tocco bruciante

La strangolai, lei aprì le braccia
Iniziai a cercare la dolce carne senza pormi limiti

Gli arcobaleni che i miei denti affilati disegnarono
Scomparvero tra le sue urla e tra le ferite
Di cui i suoi polmoni sono ormai ricoperti
Mordo la mia perfida lingua
Che pronuncia maledizioni provenienti dalla caverne primitive
Che il romanticismo si fermi dove gli angeli si perdono
A causa dell'amore, del sangue e della disperazione
Io piango, e loro mi fissano meramente...
E continuano a fissarmi, a fissarmi, a fissarmi

AMOR E MORTE (AMOR E MORTE)
I suoi bouquet sono appassiti
Ha dormito troppo a lungo
Le loro oscure e crudeli bocche rosse
Sono diventate delle ombre
Vidi una nuova luna
E inebriai il mio respiro con il suo profumo
Ma improvvisamente
Arrivò la fame di carne

La fissai negli occhi come se fossimo stati in una necropoli
E la feci distendere su una tomba ben visibile
Venne illuminata da capo a piedi
Dalle stelle dei suoi capelli
Il dolce sangue scorreva nella sua gola
E fu lì che le mie labbra si diressero

(Nel tono di un osso che si spezza)
Lei urlò, incantata
Le mie carni si accesero
Sono un carnivoro carnale
Inginocchiato e pronto ad iniziare...

Fu una nemesi di ebano
In quei giardini della tortura di Dis
Non avevo mai respirato il profumo di un’Eva
Narcotica come quella
Eravamo due cani infernali colpiti da un incantesimo
I nostri cuori battevano pesantemente
Il paradiso continuava ad allontanarsi
Dietro le argentee nuvole nel cielo

"Dio è stato mutilato, lasciateci cacciare..."
Le divinità lunari che popolano le vie della morte
Tra la vita e la tomba
Amor e morte
Le nostre temibili ombre calano là,
Sul letto di morte dove abbiamo fatto l'amore,
Dove tu mi hai supplicato di nutrirmi
E io l'ho fatto...

Leccai le sue ferite e bevvi il suo sangue

Le sue parole lascive
Provenienti dalla sua bocca argentea
E dalla sua lingua coperta di peccato
Incominciarono una relazione
E quelle porte perlacee non sono mai state
Rovinate nella loro cuspide
E le parole provenienti dall'alto
Non sono mai entrate a contatto con la bestia...

Serafino cadde sotto la ghigliottina
E perse la sua graziosa testa

Al contrario delle profezie
Che venivano cantate dai nostri fratelli
Amor e morte
Nei fitti boschi sempreverdi
Il loro coro veniva ascoltato dalle anime rauche
Che cambiavano forma e alzavano la nuca
Per commemorare
Le macchie erotiche
Amor e morte

Togliti la maschera
Vieni verso le mie braccia
Abbandona la tua veste, falla cadere ai tuoi piedi
Desidero i tuoi meandri che nessun uomo ha mai visto
In mezzo al freddo prodotto dalle stelle
Tra legno di tasso e oscure boscaglie
C'è un meridiano nascosto
Dove dovrebbe sorgere Midian...

In queste nere radure dalle corna ramificate
In cui vive la Dea delle foreste
Lei sussurra il mio nome
E io mi oppongo alle fiamme
Dei nitriti animali
Ululano nelle mie vene

Cavalco le correnti di marea che si infrangono e colpiscono la prua
Una nuova lussuria eclissa le labbra
Che mi hanno portato sulla soglia della guerra
E che hanno liberato le bestie nascoste in me
Esse hanno iniziato a festeggiare, a scopare e a correre
Hanno stretto i patti della lupa rampante
Forgiati dal calore dei soli che sorgono

Amo la notte
Perché potrebbe massacrare la mia anima
Diventerò mai cieco?
Anche se la tua carne mi tormenta
Continuo a tenere in mente
La fuga delle nuvole
Dall'oscuro cielo predatore

Il carro funebre venne ricoperto di viola
E poi si diresse verso di lei
Ti diedi un bacio prorompente quando ti trovai nella nebbia
Eri pronta per il sepolcro,
Mia moglie demoniaca...

"Dio è stato mutilato, lasciateci cacciare..."
Le divinità lunari che popolano le vie della morte
Tra la vita e la tomba
Amor e morte
Le nostre temibili ombre calano là,
Sul letto di morte dove abbiamo fatto l'amore,
Dove tu mi hai supplicato di nutrirmi
E io l'ho fatto...

Amor e morte
Amor e morte

CREATURE CHE BACIARONO I FREDDI SPECCHI (CREATURES THAT KISSED IN COLD MIRRORS)

-Strumentale-

IL SUO FANTASMA NELLA NEBBIA (HER GHOST IN THE FOG)
"La luna è appesa nel cielo come se fosse un crudele ritratto
I lievi venti sussurrano le offerte degli alberi
Mentre questa tragedia inizia con un cuore di vetro rotto
E con l'incubo del calpestio dei sogni a mezzanotte
Ma per favore, niente lacrime
La paura e il dolore potrebbero accompagnare la morte
Ma è il desiderio che conduce alla certezza
Come presto capiremo..."

Lei era una creatura divina
Che baciò i freddi specchi
Era la regina della neve
Non era paragonabile a niente
Le sue labbra tendevano alla simmetria
La cercai ovunque
I suoi occhi neri come il liquore
Erano un incubo arabo...

Il suo acqueo splendore
Si riflesse sul mio stagno perlaceo
Finché coloro che non potevano averla
La tagliarono fuori da questo mondo

In quella fatidica alba...
Gli alberi puzzavano di tramonto e di canfora
Le loro lanterne inseguivano i fantasmi
Io diedi uno sguardo curioso, come lo erano le loro ombre,
Al mio amore che raccoglieva ruta alla luce della luna

La ragione si perse nel vento
E lo stesso fece la morte
Essi vagarono attraverso i boschi incantati
Nel prato di taffettà
Dei suoi fianchi sinuosi
Essi indagarono su tutto ciò
La nebbia iniziò a calare
Per nascondere una benedizione mortale
Il suo fantasma nella nebbia

Stuprarono e abbandonarono...
(Cinque uomini di Dio)
... Il suo fantasma nella nebbia

L'alba la rivelò
Sotto lo sguardo del cedro
Il suo vestito di seta era stato strappato, i suoi capelli erano di un nero corvino
E facevano risaltare la sua incredibile bellezza
Che era stata immortalata dal freddo, io sapevo di averla persa
Quindi piansi finché le lacrime non si trasformarono in una preghiera

Lei mi aveva fatto delle promesse di sangue
"Non ci lasceremo mai
Finché il geloso paradiso si porterà via i nostri cuori"

E io urlai queste parole:
"Torna da me
Sono nato per stare insieme a te
Quindi perché il destino dovrebbe stare in mezzo?"

Mentre cercavo di dimenticare le sue dolci curve
Con sogni interrotti e ultime parole
Scorsi un luccichio diretto verso la Terra
Era la chiave del torrione del campanile della Chiesa...

Il villaggio non pianse molto per lei
Perché era una strega
E aveva cercato di tentare i loro uomini
Io distrussi la croce di Cristo cercando segni di colpevolezza
E la mia anima di ghiaccio venne torturata

Era la regina della neve
Non era paragonabile a niente
Le sue labbra tendevano alla simmetria
La cercai ovunque
I suoi occhi neri come il liquore
Erano un incubo arabo...

Era posseduta da Erzulie
Ed aveva una pelle bianca come il latte
Era il mio yin di porcellana
Un magnifico angelo del peccato

E quindi, per lei...
La brezza puzzava di tramonto e di canfora
La mia lanterna inseguì il suo fantasma
La loro cappella era luminosa e rinchiusa nel dolore
Era pronta al giudizio che la loro bibbia avrebbe emesso

La ragione si perse nel vento
E lo stesso fece la morte
Scappai dalle urla, ero incantato
Nel prato di taffettà
Dei suoi fianchi sinuosi
Di fronte a tutti coloro che avevano le spalle al muro
La nebbia iniziò a calare
Per nascondere una benedizione mortale
Il suo fantasma nella nebbia

E io abbracciai
Dove gli amanti marciscono...
Il suo fantasma nella nebbia

Il suo fantasma nella nebbia

MANTRA SATANICO (SATANIC MANTRA)
"Arcangelo, angelo dell'oscurità
Conferiscimi la tua luce
Attraverso il velo della morte
Finché non avvisteremo il paradiso..."

STRAPPANDO IL VELO DALLA BELLEZZA (TEARING THE VEIL FROM GRACE)
Dei cori biblici si innalzano dietro una flebile luce
E'il canto del cigno per i corvi intrappolati dalla notte

Sta per avvenire una tragica ma allo stesso tempo magica perdita della grazia divina
Troppo terribile per essere affrontata dalle pecore e dai casti,
Coloro i cui interminabili dolori vengono causati da tutti i santi

Le anime liberate dal Reich di Dio risplendono
Profanano, vituperano e si nascondono

E l'inferno sa bene che abbiamo cercato la vittoria
Abbiamo tirato il guinzaglio
Ma quando la morte colpì i cattivi
Noi fummo condannati alla dipartita
Una guglia fatta di aghi venne infilata nei nostri occhi
Così gli scolari avrebbero potuto dire che eravamo stati accecati dall'orgoglio,
Dai peccati dei nostri padri e dai capricci di quelli come noi
Coloro che fecero crescere vigorosi Isaia e Midian
Rendendoli splendidi agli occhi dei cieli tempestosi...

E adesso che questi secoli striscianti sono finiti
E' arrivato il momento del nostro oscuro giorno fatidico

Perché l'eternità è un coprofago
E' una figura dalla testa rovesciata
Che sta soffocando a causa della sua triste fine
E noi abbiamo mangiato merda
Finché non ne siamo diventati dipendenti
Adesso la sporcizia sta finendo
E noi non possiamo più fare ammenda

Ci riprenderemo ciò che abbiamo perso
Faremo risplendere il nostro trono sopra le stelle di Dio

"Scoperemo tra le porte e in mezzo alle budella
Di una terra martoriata e distrutta
Dove noi, i dannati,
Abbiamo ottenuto il piacere
Sotto forma del seme di un mare di falli"

Gli atroci oceani devono venire attraversati
Faremo risplendere il nostro trono sopra le stelle di Dio

Il tredicesimo segno dello zodiaco si sta arrampicando
E' incappucciato e ha una falce in mano, vuole spegnere il sole...

Getta le ombre della guerra come la profezia aveva predetto
La notte prende forma dal vasto abisso
Molti pazzi abbandonati vengono uccisi
E quando la soffocante oscurità svanirà tutti avranno imparato una lezione
Lei non è una bionda naturale
Perché più in basso si spinge più diventa oscura
E' un'Eva che si inginocchia di fronte a Satana

Satana gode
Le sue urla si congelano e creano una perla
Mentre si libera dalla dolorosa ibernazione

Colui che provoca le tempeste fa rimbombare i tuoni
Mentre i fulmini si incontrano con il fuoco
E con le nuvole nere che avvolgono la Terra
I cui caldi seni ci hanno imprigionato alla gogna
Ma adesso il Sole è riluttante a sorgere
E la luna crescente è stata liberata...

Satana esulta
Il colpo di scimitarra colpisce la gola
Del paradiso, troppo stretta per la penetrazione

Attacchiamo come lupi provenienti dalla fitta nebbia
Per far risplendere il nostro trono sopra le stelle di Dio
I piccoli e deboli agnelli santi sostengono l'impatto
Dei rabbiosi dogmi della caccia stellare
Si sono rinchiusi in bastioni, cittadelle e celle monastiche
Che sanno di figa benedetta
Come un convento dove le croci si arrugginiscono
A causa delle sporche abitudini di trenta suore
Là, dove per i profondi bisogni si implora la lussuria
E dove la sorte è abbastanza impressionante

Otteniamo l'aiuto dell'orda del nostro guardiano, la rabbia
E la visione del tunnel della morte
Una collisione maligna sta per prendere luogo
Gli occhi si chiudono e le corna diventano seghettate

Disfiamo le cuciture che il destino ha intessuto sui sogni
E festeggiamo con le gole dei ladri celestiali

E Dio sa che cerchiamo la vittoria
Adesso che siamo stati liberati
Infileremo i chiodi della cieca fede nei corpi di coloro
Che ci hanno indotto in errore e ci hanno fatto cadere nel terrore
I rifugiati si aggrappano ad una corona di spine ricoperta di mosche
E immersa nel rosso miele, duro come gesso
Essi creano una spirale che prova ad innalzarsi
Cercando un Messia che presto morirà per mano nostra...

All'inizio di tutto
La moralità ha un ruolo importante
Ma i nostri cuori indossavano una maschera
Che rappresentava un corvo morto sotto la pioggia
Il mondo era il nostro chiostro
Nessuna vergognosa preghiera veniva pronunciata
Il nostro piumaggio una volta lucente
E' ormai appassito e colorato di un grigio triste...
E continua così...
Mentre i secoli passavano noi diventammo un mito
La nostra vendetta si basava su un monolito
Fuoriuscimmo dal nostro profondo abisso
Come un pugno sporco di etere
Abbiamo colpito fortemente le porte della vulva
Il nostro orrore ha ricoperto l'orifizio
Che una volta veniva baciato dalle sfere e dagli arcangeli
Falleluia!

Satana gode
Ed inizia a venire
I venti soffiano nella notte
E creano delle potenti onde
Che assalgono la loro nazione

Adesso la divinità è solo una bocca ricoperta di vermi
In un'oscura casa su una collina
Tormentata dalle malattie
Quindi che la verità venga rivelata
Che gli esiliati facciano ritorno
La rivoluzione ha ottenuto la vittoria

Respiriamo la virtù della loro decomposizione
E adesso le nostre anime esultano sopra le stelle di Dio

IL MANICOMIO DELLE ANIME TORTURATE (TORTURED SOUL ASYLUM)
"Oh, dolce Midian
Il mio cuore brucia per te
Non disperarti
Vieni a me con le tue ali fatte di cuoio
E raggiungimi nel luogo dove il piacere nasconde segreti
Che si rivelano dopo la notte..."

La collera canta sotto la luna piena
La poesia della morte annega le anime
Come il gelido seme di un demone liberato
Che maledice le stelle con le vertigini
E, ballando la loro danza, sono entrato in trance
Delle screpolature si sono create tra le cosce di ossidiana
Le porte dell’imene si sono aperte al lato oscuro
E un piedistallo è comparso nel luogo dove Midian si nasconde

Midian...

Vengo tormentato da questo portento
Da quest'ossessione nella mia mente
Vedo una città sommersa
Piena di alti alberi di cedro e di tombe sublimi
Che manifestano la loro importanza
Aprendo le loro ali di marmo verso il cielo
Ma questa presunta valle di sogni
E' stata abbandonata dalla razza della luce...

Queste visioni mi hanno colpito come una scopata furiosa
E hanno inchiodato le mie labbra bagnate alle fredde mura del cimitero
Improvvisamente gli attimi di lussuria svaniscono
E mi ritrovo nella mia tomba psicotica
Mentre gli ultimi amanti raggiungevano la loro cuspide
Io vidi tutto ciò che fecero

Oh Midian, città proibita
Sei una Giudecca di cui si è a lungo raccontato
Sei il santuario del peccato...

Il paradiso è tuo rivale
E tu ti staglierai sopra le sue tragiche rovine
Anche i tranquilli angeli
Verranno strangolati senza pietà
La pietà è poca quando si è in vista di dolmen e volte celesti
I tuoi edifici infestati sono desolati
Vengono illuminati dalla flebile luce della nebbia
Dalla quale delle ombre ancora più terribili
Si ritirarono perché terrorizzate
Ed aprirono l'uscio
Che persino il sole s'inginocchio a baciare

Delle ombre fatte di oscurità, crudeltà e mito aleggiano su di te
Le tribù di Cristo non perdoneranno
E non soffriranno con il loro stesso modo di vivere!

Perché io, ormai incantato, non ho iniziato dalle tombe
O dal loro sibilante walzer
Né terribile buio!
Ma dal burroni della luna fiorita
Che mi ha donato una faccia cancellata
E che mi ha stuprato nel grembo!

Nella nascosta Midian
C'è un vaticano, creato
Per celebrare la santità del peccato...

Il paradiso è tuo rivale
E tu ti staglierai sopra le sue tragiche rovine
Anche i tranquilli angeli
Verranno strangolati senza pietà
La pietà è poca quando si è in vista di dolmen e volte celesti
Hai catturato i respiri perversi delle sofferenti sorelle
Il loro orifizio anale viene ostentato
Tra le nebbie illuminate da una flebile luce
Mentre io guardavo, senza ribellarmi,
I peccati di carne che la bestia permetteva

Tra il cane e il lupo
Ci sono le crude zanne in comune
Che compiono un rito notturno fatto di denti e figa
Per i demoni che risorgono per cacciare

Perché le visioni che sono state la mia preda per giorni
Erano ormai state oscurate
Ma io le ho dipinte tutte...

Le famiglie vengono divise e recise
Come lo sono le mie vene piene di sangue
Che dà pace mentale ai rifugiati della morte,
Dei grotteschi lupi che indossano pelli di donna...
Il corvo alato che ha perso un arto
Si suicida e muore in onore di Serafino

E le scalinate di marmo
A cui fanno la guardia le stelle
Ascendono, come invocate da una preghiera
Oppure come fumo, fantasmi o incubi

La collera canta sotto la luna piena
La poesia della morte annega le anime
Come il gelido seme di un demone liberato
Che maledice le stelle con le vertigini
E, ballando la loro danza, sono entrato in trance
Delle screpolature si sono create tra le cosce di ossidiana
Le portedell’imene si sono aperte al lato oscuro
E un piedistallo è comparso nel luogo dove Midian si nasconde

Midian...

So di avere visto
Ciò che è successo nei neri specchi, e ne sono sicuro
L'orgoglio lucente ha dovuto ritirarsi per l'ultima volta
I pazzi non possiedono più né le proprie anime lubriche
Né i propri sogni, ormai miei
E, come avevano predetto le tetre profezie,
La mia vendetta sarà profonda
La trama è già stata scritta
La mia sporca piccola difesa sconfiggerà le loro urla

Quando le mie messaggere del diavolo usciranno dalla nebbia per venire da me...

...Vi prego, venite a me...

Che la luna venga riesumata
Con le sbarre della mia stanza
Prima ingoierò le pillole più saranno amare
Ma nessun genotipo, Afrodite, nessun archetipo demoniaco
E nessun cenobita potrà dividermi da te!

No! No! No!
Non lasciatemi qua, in questa cella martoriata dalla tempesta!
No! No! No!
Insieme ai profeti, agli sconfitti
E agli uomini morti sulla croce
Il mio destino sarà un inferno!

Midian!
Midian!
TheChockeslam
00martedì 14 febbraio 2006 11:01
Questo CD è davvero bello!!!
Dark+Schneider
00martedì 14 febbraio 2006 11:44
Quando è uscito sono corso a comprarlo (assieme a Decade of Aggression [SM=x772952] ) sulla scia dell'entusiasmo per From The Cradle To Enslave, traccia che mi aveva appena fatto conoscere i CoF nonchè tutt'ora mia preferita della band...

Midian si è rivelato molto, molto noioso...Alcune canzoni sono eccezionali (Her Ghost in the Fog, Saffron's Curse, Chtulhu Dawn) ma per il resto tanta noia...

Giù il cappello per i testi
-Joey DeMaio-
00martedì 14 febbraio 2006 18:03
Non per tirare la solita merda addosso ad un'album dei CoF, ma questo mi ha fatto dormire, non riuscivo ad ascoltarlo interamente.
The legend killer
00martedì 14 febbraio 2006 18:30
A me piace come album... ci sono pezzi molto belli (Amor e morte, Saffron's Curse, Her Ghost In The Fog, Chtulu Dawn e Tortured Soul Asylum) e gli altri sono comunque ben fatti. Per me è uno dei migliori dei Cradle...

Ladykreator
00giovedì 9 marzo 2006 23:33
Veramente complimenti per la traduzione, sei davvero bravo!!!
Nessuno di voi ha citato Lord Abortion tra le migliori dell'album, che è la mia preferita...
Comunque complimenti ancora per le traduzioni, e questa in particolare sentitissima!!!
[SM=x772948] [SM=x772952] [SM=x772948] [SM=x772952] [SM=x772948] [SM=x772952] [SM=x772948] [SM=x772952] [SM=x772948] [SM=x772952]
The legend killer
00venerdì 10 marzo 2006 15:24
Grazie Lady [SM=x772952]
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