Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pino2019, 01.01.2021 19:44:
(....)
E poi come può essere dimostrato scientificamente al di là di questi che sono discorsi puramente teorici?
[(...)
caratteristiche che gli etologi, con vari esperimenti ed osservazioni in natura, hanno ritrovato in modo specifico e contestualizzato anche in altre specie oltre all’essere umano
Non mi risulta esitano animali che fanno progetti per quanto riguarda il proprio futuro o abbiano un concetto di cosa sia moralmente corretto o meno ecc.
Coscienza, auto-consapevolezza e intelletto.
Di questo si parla, non per forza di fare progetti per il futuro o di sapere cosa sia moralmente corretto o meno....
... anche se gli etologi, o semplicemente padroni di cani e gatti attenti al loro comportamento, avrebbero qualche cosa da dire in merito.
Come si comporta un cane o un gatto che sa di aver compiuto qualche cosa di moralmente scorretto nei confronti del padrone?
Ecco, ma torniamo alla coscienza: in cosa consiste praticamente?
come può essere dimostrato scientificamente (al di là di questi che sono discorsi puramente teorici o teologici) che l’uomo possegga una “coscienza”?
Mi sembra arduo....
Più facile invece se parliamo di “auto-consapevolezza” ed “intelligenza”
Per auto-consapevolezza (nel senso pieno del termine, così come questa caratteristica si manifesta negli umani) la “prova del nove” consiste nel verificare se gli individui di una determinata specie si riconoscono una volta posti di fronte ad uno specchio.
E differenti specie animali, non molte a dire il vero, mostrano di riconoscersi alla maniera umana, dimostrando così a noi umani che possiedono pienamente auto-consapevolezza di sé. tra queste specie animali scimpanzé e bonobo, per citarne solo 2
Intelletto (io considero “comportamento intelligente”): se teniamo per buona la definizione della Treccani, che dice che
alla base del comportamento intelligente si venne così a riconoscere una capacità di adattamento a situazioni nuove e la possibilità di modificarle quando queste presentano degli ostacoli all’adattamento stesso ....
Allora possiamo affermare che, sia in natura, sia in laboratorio, i ricercatori hanno potuto osservare questo specifico comportamento in diverse specie animali... a partire forse dal polpo, mollusco invertebrato cefalopode, passando da maiali, cani, gatti, cetacei, uccelli intelligenti come corvi o pappagalli, scimmie.... e chi sa quanti altri, ognuno a suo modo, in un certo grado....secondo la sua specie certo, ma anche con differenze tra un individuo e l’altro.
Mi sembra che la persona dotata di buon senso non possa negare che chi nella vita mostra e mette in atto un comportamento intelligente, ossia che tiene conto di sé stesso in relazione ad un contesto ambientale o ad una situazione specifica, abbia più possibilità di cavarsela nella vita.... più probabilità di sopravvivere e riprodursi.... quindi un vantaggio evolutivo perché si evitano le trappole della morte
... no?!
È forse la stupidità ed incapacità di considerare sé stessi in relazione al mondo e alle sue sfide ambientali che serve per sopravvivere?
Gli insegnamenti* del saggio sono una fonte di vita+
e allontanano dalle trappole della morte
20 Chi cammina con i saggi diventerà saggio,+
ma chi va con gli stupidi se la passerà male