Cosa si intende per prebagno?

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ivan-78
00mercoledì 19 ottobre 2011 09:05
Scusate l'ignoranza, spesso vedo scritto riguardo lo sviluppo dei negativi, 5 minuti di prebagno....cosa si intende, un prebagno in acqua a 20c° senza alcun chimico?
DavideG(83)
00mercoledì 19 ottobre 2011 14:01
Se posso dire la mia (dal basso dei pochi rulli sviluppati fino ad ora), ho trovato utile fare un risciacquo preventivo alla pellicola in acqua alla temperatura di lavoro (20 gradi C). Senza (da esperimenti preliminari) ho visto che la soluzione introdotta a 20 gradi si porta ad una temperatura ben più alta (magari la tank è a 22-23 gradi, soprattutto dopo che è stata nella changing), e riportarla alla giusta temperatura richiede parecchio tempo (la plastica è cattiva conduttrice di calore). In più tolgo lo strato antialo colorato (che peró ho visto essere completamente neutralizzato dallo sviluppo: verificato l'altra sera versando nel caraffone sia l'acqua del prebagno che lo sviluppo usato).
Poi magari mi sto mettendo delle paranoie per niente...
[SM=g7389]
ivan-78
00mercoledì 19 ottobre 2011 14:29
Ok è quello che pensavo....ho fatto più di ottanta tra rulli e rullini sino ad ora...mai fatto è la volta che provo
renmazuoh
00mercoledì 19 ottobre 2011 15:07
io ho fatto solo 15 rulli finora processati in E6 e in C41 usando la temperatura di 38° e per entrambi i procedimenti è previsto un pre-riscaldamento di 5 minuti della tank carica con spirali e rulli prima di iniziare col processo vero e proprio.Non ho mai introdotto acqua in temperatura all'interno.
Kodak e Tetenal parlano di pre-riscaldamento,non pre-lavaggio.
softstudio2
00mercoledì 19 ottobre 2011 15:42
Anche io ho iniziato a sviluppare da poco ma ... sin dal primo rullino ho seguito le indicazioni di chi è PRO prelavaggio.

I vantaggi mi sembrano due:
1) togliere l'anti alo che spesso (a seconda del tipo di pellicola) è molto abbondante e lavorare quindi con un supporto pulito:

2) portare alla temperatura voluta la pellicola prima dell'inserimento del bagno.

Anche se, l'estate a Roma è abbastanza difficile portare i chimici alla temperatura di 20°C e sopratutto farceli rimanere: più facile portarci l'acqua (basta il miscelatore ed il termometro) e ridurre lo sviluppo in funzione della temperatura d'esercizio (sempre dentro i 23-24 gradi massimo)

DavideG(83)
00mercoledì 19 ottobre 2011 23:01
Concordo pienamente con Softstudio. Fino ad ora mi son trovato bene.
impressionando
00giovedì 20 ottobre 2011 00:02
Il prebagno serve per il colore e in altri 2 o 3 casi di trattamento BN. Per il resto è controproducente e MAI consigliato da nessun produttore.
L'antialo non ha nessuna rilevanza... chi produce pellicola sa che andrà trattata; l'antialo si scioglie completamente e istantaneamente in qualsiasi liquido e la minima presenza di sodio solfito (principale componente della stragrande maggioranza di rivelatori) lo decompone.
Immettere acqua prima del rivelatore provoca l'inzuppamento dell'emulsione rallentando poi la penetrazione del rivelatore. Tutti i rivelatori confezionati contengono un blando tensioattivo per bagnare uniformemente ed evitare l'aderenza di bolle.... l'acqua del prebagno non contiene nulla e se rimane una bollicina attaccata si noterà dopo il trattamento che comunque verrà diverso rispetto a un trattamento senza prebagno.
Basta provare..... mettete un rullo nella tank, inserite 100cc d'acqua e lasciate per un minuto senza muovere nulla in modo che solo una parte della pellicola venga prebagnata.... Vuotate poi con attenzione e inserite il rivelatore facendo il normale trattamento. Mi direte poi se la parte prebagnata sarà venuta uguale e quella asciutta.
DavideG(83)
00giovedì 20 ottobre 2011 00:23
Oso quasi chiederlo, ma come si fa allora ad avere subito la temperatura voluta nella tank?
[SM=g7401]
impressionando
00giovedì 20 ottobre 2011 00:33
Se operi a 20° non hai problemi.... inserisci il brodo a 20.5-21 e sei a posto.
Se operi a 24-25 inserisci a 19 e sei a posto
Se operi a 28 inserisci a 18 e sei a posto.

Con un po' d'esperienza non avrai problemi e tieni presente che variazioni di 0.5° in + o in - per il BN non sono rilevanti.
DavideG(83)
00giovedì 20 ottobre 2011 08:12
Grazie Paolo per i preziosi consigli! Proveró al prossimo sviluppo.
Ciao,
Davide
=Tomash=
00giovedì 20 ottobre 2011 10:12
Per portare i bagni a temperatura, quando è freddo e li si deve diluire per l'uso, si fa molto presto.
Ad esempio, con il D76 per fare 1+1, si misura la temperatura dello stock, se ad esempio è a 15°, si usa l'acqua calda del rubinetto e la si porta a 25°.
Vedrete che vi ritroverete con una soluzione di lavoro a circa 20°.
Per i rivelatori "omeopatici" come Rodinal o HC110 basta preparare l'acqua alla temperatura voluta.

L'acqua calda non è accessibile ?
Nessun problema, procuratevi un fornellino da campeggio e un pentolino, una volta facevo così.

E' molto più complicato quando è caldo fare scendere la temperatura, ma anche in questo caso c'è una soluzione semplice, miscelare l'acqua del rubinetto con quella messa in una bottiglia e conservata in frigo fino ad ottenere la temperatura voluta.
DavideG(83)
00giovedì 20 ottobre 2011 13:55
Diciamo che io mi trovo nella seconda situazione descritta da Tomash. Acqua del rubinetto che per ora non scende sotto i 19 gradi C. Mi ero trovato bene col prebagno e poi con la tank a bagno per mantenere i 20 gradi fatidici. Peró ora proveró senza il prebagno, raffreddando un po' di più il bagno. Sono curioso di vedere la differenza ( se la vedrò [SM=g7350] )
Davide
Hologon
00martedì 1 novembre 2011 16:30
Alcuni produttori prescrivono il prebagno nel trattamento delle loro pellicole bianco e nero.
L'affermazione che l'emulsione bagnata rallenti la penetrazione dei chimici mi lascia molto perplesso... A ogni modo, ognuno faccia quel che crede!

Andrea
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