Cosa ne pensate delle Parafarmacie ?

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Marketiello03
00giovedì 7 aprile 2011 09:54
Sondaggio
Acquistare una farmacia si sa , non è alla portata di tutti , vorrei sapere cosa pensano gli studenti delle Parafarmacie

rappresenta un opportunità di lavoro in più

rappresenta un occasione fattibile di mettersi in proprio

oppure

le parafarmacie indeboliscono il ruolo della farmacia
GiudAAA
00giovedì 7 aprile 2011 11:13
beh potrebbe essere un opportunità di lavoro molto più accessibile di una farmacia. ovviamente il fatturato di una parafarmacia non è molto alto occupandosi solo di poche fascie di farmaci. comunque tutti gli investimenti che sono stati fatti per aprire le parafarmacie negli ultimi anni hanno un solo scopo cioè aspettare che inseriscono la vendita di altre fascie di farmaci anche alle parafarmacie (per me non succederà mai) e a quel punto sarà conveniente comprarla però porterà anche un ultieriore indebolimento alle farmacie. quindi a mio parere non conviene buttarsi in questo campo almeno per ora.
Paulmar Lions n.7
00giovedì 7 aprile 2011 20:33
semplicemente un investimento a perdere che indebolisce il ruolo del farmacista e delle farmacie. Le parafarmacie non hanno futuro e secondo me è giusto che sia così, se un domani (credo e spero che non accadrà mai) dovesse uscire una sorta di liberalizzazione delle farmacie, il ruolo del farmacista sarebbe uguale a quello del salumiere. Questo ve lo dico da non titolare e da non erede di nessuna farmacia.
imperatore88
00giovedì 7 aprile 2011 20:58
La parafarmacia sarebbe un ottimo investimento qualora venissero liberalizzate piu classi di farmaci...a qiesto proposito voglio ricorda ke pierluigi bersai aveva proposto liberalizzazione dei farmaci di fascia C se non sbaglio,proposta di legge respinta senz motivo dalla maggioranza.
Ad ogni modo penso ke la liberalizzazione sarà non solo un passo avanti per il nostro paese,ma soprattutto un modo migliore per riuscire a fronteggiare e cercare di indebolire queste caste che ormai sono troppo chiuse.
Non penso ke la liberalizzazione dei farmaci possa provocare uno svilimento della figura del farmacista poichè cmq resti un esperto del farmaco e sinceramente lavorare in un supermercato o in una parafarmacia,potrebbe essere di gran lunga piu gratificante di lavorare sotto un titolare ed essere al suo servizio a vita...
Lo scenanario per noi dopo la laurea non è dei migliori questo si sa...
Ma le cose cambiano...e non saranno i politici o chi per loro a cambiarle ma sarà il semplice corso della storia...
Paulmar Lions n.7
00venerdì 8 aprile 2011 01:50
Re:
imperatore88, 07/04/2011 20.58:

La parafarmacia sarebbe un ottimo investimento qualora venissero liberalizzate piu classi di farmaci...a qiesto proposito voglio ricorda ke pierluigi bersai aveva proposto liberalizzazione dei farmaci di fascia C se non sbaglio,proposta di legge respinta senz motivo dalla maggioranza.
Ad ogni modo penso ke la liberalizzazione sarà non solo un passo avanti per il nostro paese,ma soprattutto un modo migliore per riuscire a fronteggiare e cercare di indebolire queste caste che ormai sono troppo chiuse.
Non penso ke la liberalizzazione dei farmaci possa provocare uno svilimento della figura del farmacista poichè cmq resti un esperto del farmaco e sinceramente lavorare in un supermercato o in una parafarmacia,potrebbe essere di gran lunga piu gratificante di lavorare sotto un titolare ed essere al suo servizio a vita...
Lo scenanario per noi dopo la laurea non è dei migliori questo si sa...
Ma le cose cambiano...e non saranno i politici o chi per loro a cambiarle ma sarà il semplice corso della storia...




la nostra figura, a mio avviso la piu importante nel settore sanitario insieme a quella del medico, è già abbastanza svilita così, nella maggior parte dei casi ridotta a semplice commesso\dispensatore. Cosa succederebbe nel caso della liberalizzazione? Facilità ad avere la licenza, sorgeranno piccole farmacie ovunque che verranno letteralmente mangiate vive dalle grosse multinazionali (così come è accaduto e sta accadendo in altri paesi europei). Siete sicuri di preferire la casta delle corporations e dei supermercati francesi, alla casta attuale dei farmacisti??? Oggi come oggi ci sono tanti ragazzi partiti da zero che ora sono titolari in società con altri colleghi, ci vuole sacrificio, intraprendenza e molta volontà. Se non vi sta bene emigrate che forse è la cosa migliore da fare... [SM=g7304] [SM=g7304]
(-Anduril-)
00venerdì 8 aprile 2011 10:59
Re: Re:
Paulmar Lions n.7, 08/04/2011 01.50:




la nostra figura, a mio avviso la piu importante nel settore sanitario insieme a quella del medico, è già abbastanza svilita così, nella maggior parte dei casi ridotta a semplice commesso\dispensatore. Cosa succederebbe nel caso della liberalizzazione? Facilità ad avere la licenza, sorgeranno piccole farmacie ovunque che verranno letteralmente mangiate vive dalle grosse multinazionali (così come è accaduto e sta accadendo in altri paesi europei). Siete sicuri di preferire la casta delle corporations e dei supermercati francesi, alla casta attuale dei farmacisti??? Oggi come oggi ci sono tanti ragazzi partiti da zero che ora sono titolari in società con altri colleghi, ci vuole sacrificio, intraprendenza e molta volontà. Se non vi sta bene emigrate che forse è la cosa migliore da fare... [SM=g7304] [SM=g7304]




mi trovo d'accordo. immaginate la liberalizzazione, vi aprite il vostro piccolo esercizio con tanti sacrifici: non siete superforniti, ma avete ciò che serve.
il giorno dopo vi apre una megafarmacia CRAI a fianco(madò... brividi)con 10 dottori dipendenti a meno di quanto prendono ora (800 euro, prendere o lasciare e rimanere disoccupati, dato che le farmacie non potranno reggere la concorrenza) , vi lascia senza un cliente... forse è meglio come ora, conservarsi il sogno di poter riuscire ad avere una farmacia propria, che perderlo irreversibilmente. piu che altro, io immagino chi con MOLTI sacrifici riesce ORA ad aprirsene una, spendendo cifre indicibili e si trova tutto liberalizzato...
bisognerebbe sapere se la cosa è in programma o no...
adry21
00venerdì 8 aprile 2011 12:41
un altro conflitto d'interessi...Sacconi ministro del Lavoro che non c'è e la mogliedirettore generale di Farmindust e la moglie presidente dell'AIFA
Dal ministro Maurizio Sacconi “parole offensive contro la professione dei farmacisti titolari di parafarmacie”. E’ la denuncia del Forum delle parafarmacie a commento delle dichiarazioni di martedì 8 febbraio del ministro del Lavoro a Ballarò dove, parlando di questi esercizi aveva detto “lo dice il nome, ‘para’, che sono cose strane. Le farmacie vere sono un’altra cosa, devono essere un servizio essenziale, come le ha volute il ministro Fazio”.
“I farmacisti (non para-farmacisti) titolari di parafarmacia – si legge in una nota del Forum – si sentono per l’ennesima volta attaccati e offesi, senza alcun motivo, dal Governo e dalle istituzioni italiane che, anzichè sostenere una politica di liberalizzazione del settore, continuano a sostenere una politica di lobby e privilegi, dimostrati chiaramente nel servizio precedente alle sue dichiarazioni. Vogliamo ricordare al ministro esattamente le stesse cose che qualche settimana fa abbiamo fatto presente al collega Fazio, suo sottosegretario fino al 2009. Riteniamo che, il cittadino italiano non confonde la Farmacia da Parafarmacia, nome comunque presente in altri paesi europei, perchè dal 2006 il farmacista all’interno lo informa e lo educa sui farmaci che può acquistare o meno”.
Il cittadino comune, continua la nota, “è regolarmente confuso perchè non riesce a capire in maniera chiara cosa può acquistare o meno in questi due canali. Esso trova dietro al banco la stessa figura professionale, che in Parafarmacia può consegnare solo alcuni farmaci, mentre in farmacia lo stesso farmacista è libero di poter ‘consigliare’ qualsiasi tipo di farmaco. Tutto questo è causato dal fatto che i farmaci di fascia C, comunque a carico del paziente, in farmacia vengono consegnati e venduti senza alcuna richiesta di ricetta come detterebbe la legge (più volte dimostrato in servizi televisivi)”.
Riassumo il ministro puo' ma i andare contro le farmacie dato che la moglie è....
AntonioAngri
00venerdì 8 aprile 2011 19:06
La parafarmacia non è produttiva come una farmacia ma rimane una reltà lavorativa che secondo me non è da abolire perchè comunque crea posti di lavoro per noi farmacisti non titolari, ma io nn investirei mai in una parafarmacia.

Spero vivamente che non ci sia mai la liberalizzazione delle farmacie perchè la pianta organica è una della poche cose buone che funzionano per la farmacia.
Anche io sogno di entrar a far parte della casta dei titolari, perchè li si che vedi ripagati tutti i tuoi sacrifici di anni e anni di studi e per questo secondo me si potrebbe abbassare il numero di abitanti per farmacia (invece di guadagnare 15 mila ci si può accontentare 10mila al mese) e sopratutto permettere di partecipare ai concorsi per le farmacie solo ai non titolari di farmacia, visto che il concorso si fa con la frequenza di un'elezione papale.
Tanto chi già ha una farmacia ha tanti di quei soldi che se vuole una seconda farmacia se la può comprare.
imperatore88
00venerdì 8 aprile 2011 19:27
sinceramente non sono proprio d'accordo con quello che dite...
Bisogna aprire la mente...e guardare lungo...
Ma vi rendete conto ke essere farmacista titolare qui in Italia è praticamente impossibile se non ereditando una farmacia??
Se liberalizzano farmaci di una certa categoria,e di conseguenza cominceranno ad aprire parafarmacie nei super mercati e studenti neo laureati possono aspirare sia a lavorare(indipendentemente dal prezzo) in una parafarmacia ke si apre in un supermercato o ancora meglio cercare di mettersi in proprio o in società con altri neo-laureati...
Sapete qual'è il risultato??
La farmacia quella ke oggi fattura miliardi e concentra soldi nelle mani di pochi comincerà a perdere potere e a perdere danaro,e questo sarà solo un vantaggio,x i non titolari
imperatore88
00venerdì 8 aprile 2011 19:34
Re: Re:
Paulmar Lions n.7, 08/04/2011 01.50:




la nostra figura, a mio avviso la piu importante nel settore sanitario insieme a quella del medico, è già abbastanza svilita così, nella maggior parte dei casi ridotta a semplice commesso\dispensatore. Cosa succederebbe nel caso della liberalizzazione? Facilità ad avere la licenza, sorgeranno piccole farmacie ovunque che verranno letteralmente mangiate vive dalle grosse multinazionali (così come è accaduto e sta accadendo in altri paesi europei). Siete sicuri di preferire la casta delle corporations e dei supermercati francesi, alla casta attuale dei farmacisti??? Oggi come oggi ci sono tanti ragazzi partiti da zero che ora sono titolari in società con altri colleghi, ci vuole sacrificio, intraprendenza e molta volontà. Se non vi sta bene emigrate che forse è la cosa migliore da fare... [SM=g7304] [SM=g7304]




Molto meglio lavorare per una multinazionale...
Bisogna aprire la mente e soprattutto capire ke le cose stanno cambiando...Non si sa se cambieranno in meglio o in peggio ma di certo cambieranno.
Gli altri paesi europei stanno molto meglio di noi...Un motivo ci sarà no??
mary.13
00sabato 9 aprile 2011 20:58
La parafarmacia non è produttiva come una farmacia ma rimane una reltà lavorativa che secondo me non è da abolire perchè comunque crea posti di lavoro per noi farmacisti non titolari, ma io nn investirei mai in una parafarmacia.

Spero vivamente che non ci sia mai la liberalizzazione delle farmacie perchè la pianta organica è una della poche cose buone che funzionano per la farmacia.
Anche io sogno di entrar a far parte della casta dei titolari, perchè li si che vedi ripagati tutti i tuoi sacrifici di anni e anni di studi e per questo secondo me si potrebbe abbassare il numero di abitanti per farmacia (invece di guadagnare 15 mila ci si può accontentare 10mila al mese) e sopratutto permettere di partecipare ai concorsi per le farmacie solo ai non titolari di farmacia, visto che il concorso si fa con la frequenza di un'elezione papale.
Tanto chi già ha una farmacia ha tanti di quei soldi che se vuole una seconda farmacia se la può comprare._________________________________________________
Moderatore del Forum farmaciaunina.it

Giustissimo!!!!!!!!!!!!!!!Concordo in pieno!!!!!!!!!
imperatore88
00sabato 9 aprile 2011 22:48
Re:
AntonioAngri, 08/04/2011 19.06:

La parafarmacia non è produttiva come una farmacia ma rimane una reltà lavorativa che secondo me non è da abolire perchè comunque crea posti di lavoro per noi farmacisti non titolari, ma io nn investirei mai in una parafarmacia.

Spero vivamente che non ci sia mai la liberalizzazione delle farmacie perchè la pianta organica è una della poche cose buone che funzionano per la farmacia.
Anche io sogno di entrar a far parte della casta dei titolari, perchè li si che vedi ripagati tutti i tuoi sacrifici di anni e anni di studi e per questo secondo me si potrebbe abbassare il numero di abitanti per farmacia (invece di guadagnare 15 mila ci si può accontentare 10mila al mese) e sopratutto permettere di partecipare ai concorsi per le farmacie solo ai non titolari di farmacia, visto che il concorso si fa con la frequenza di un'elezione papale.
Tanto chi già ha una farmacia ha tanti di quei soldi che se vuole una seconda farmacia se la può comprare.




Non per criticare...ma piuttosto per capire come la pensate realmente sulla cosa...
Invece di combattere per cambiare le cose,sognate di entrare nella casta!! Un sogno sarebbe veder cambiare le cose...e non entrare in un sistema chiuso e fare soldi a palate...i soldi non fanno la felicità.Poi ognuno la pensa come vuole


Paulmar Lions n.7
00domenica 10 aprile 2011 03:23
Re: Re: Re:
(-Anduril-), 08/04/2011 10.59:




mi trovo d'accordo. immaginate la liberalizzazione, vi aprite il vostro piccolo esercizio con tanti sacrifici: non siete superforniti, ma avete ciò che serve.
il giorno dopo vi apre una megafarmacia CRAI a fianco(madò... brividi)con 10 dottori dipendenti a meno di quanto prendono ora (800 euro, prendere o lasciare e rimanere disoccupati, dato che le farmacie non potranno reggere la concorrenza) , vi lascia senza un cliente... forse è meglio come ora, conservarsi il sogno di poter riuscire ad avere una farmacia propria, che perderlo irreversibilmente. piu che altro, io immagino chi con MOLTI sacrifici riesce ORA ad aprirsene una, spendendo cifre indicibili e si trova tutto liberalizzato...
bisognerebbe sapere se la cosa è in programma o no...



ragazzi la proiezione di una eventuale librealizzazione è proprio questa!!! Andate a vedere in che condizioni lavorano i dipendenti carrefour o lidl, praticamente stiamo tornando allo schiavismo, credete che perche siamo\saremo farmacisti, saremo trattati meglio dei cassieri del supermercato?? Non credo proprio!!! Le multinazionali si arricchiranno utilizzando decine di farmacisti per punto vendita, mantenendoli precari a vita e di fatto distruggerebbero qualsiasi privato farmacista titolare, che non potrà mai andare a competere con un colosso del genere. Se devo avere un padrone, preferisco che sia una persona in carne ed ossa piuttosto che una serie infinita di manager sconosciuti.

Ritornando alla parafarmacia, resta sì un'opportunità di lavoro, ma oggi bisogna essere un pò folli per investirne del denaro...è giusto non eliminarle, ma in pratica si autoeliminano già dalla loro istituzione....
rce1
00domenica 10 aprile 2011 11:07
La parafarmacia è una realtà che si sta sviluppando al nord, tra una farmacia e una parafarmacia, se dovessi lavorare come dipendente preferirei la parafarmacia per due semplici motivi:
1)Il contratto è uguale
2) a parità di contratto, in parafarmacia ho meno responsabilità.
Per quanto riguarda la pianta organica è stato trovato il modo per poterla aggirare, se vi fate un giro per i vari paesi, i titolari di farmacie stanno aprendo nei loro pressi studi di medici associati, questo significa un maggiore guadagno per la farmacia, specialemnte per il titolare. Secondo voi è giusta quasta cosa? Secondo me no!
Io non so se investirei in una para-farmacia, ma so che la loggia guarda solo ai propri interessi. Tirando le somme, se il contratto è uguale preferisco la para-farmacia.
Vi parlo da non titolare e da semplice "commesso", tanto ormai quello siamo diventati.
Sicuramente la farmacia mi offre una maggiore visibilità personale e un maggiore arricchimento professionale.

P.S. Non so quanti di voi sono o si dovranno iscrivere all'ordine dei farmacisti, io mi sono un po' informato. L'ordine di Napoli costa 150 euro all'anno, mentre a Roma 120.
Sapete a cosa servono quelle 150 euro? a pagare la sede e gli stipendi a chi ci lavora al suo interno, visto che un ordine vale l'altro, io mi cerco l'ordine più economico e quello che mi offre qualcosa in più. Voi che ne pensate? [SM=g39765]
angelina1985
00domenica 10 aprile 2011 13:37
Re:
rce1, 10/04/2011 11.07:

La parafarmacia è una realtà che si sta sviluppando al nord, tra una farmacia e una parafarmacia, se dovessi lavorare come dipendente preferirei la parafarmacia per due semplici motivi:
1)Il contratto è uguale
2) a parità di contratto, in parafarmacia ho meno responsabilità.
Per quanto riguarda la pianta organica è stato trovato il modo per poterla aggirare, se vi fate un giro per i vari paesi, i titolari di farmacie stanno aprendo nei loro pressi studi di medici associati, questo significa un maggiore guadagno per la farmacia, specialemnte per il titolare. Secondo voi è giusta quasta cosa? Secondo me no!
Io non so se investirei in una para-farmacia, ma so che la loggia guarda solo ai propri interessi. Tirando le somme, se il contratto è uguale preferisco la para-farmacia.
Vi parlo da non titolare e da semplice "commesso", tanto ormai quello siamo diventati.
Sicuramente la farmacia mi offre una maggiore visibilità personale e un maggiore arricchimento professionale.

P.S. Non so quanti di voi sono o si dovranno iscrivere all'ordine dei farmacisti, io mi sono un po' informato. L'ordine di Napoli costa 150 euro all'anno, mentre a Roma 120.
Sapete a cosa servono quelle 150 euro? a pagare la sede e gli stipendi a chi ci lavora al suo interno, visto che un ordine vale l'altro, io mi cerco l'ordine più economico e quello che mi offre qualcosa in più. Voi che ne pensate? [SM=g39765]



Ti dò un consiglio: se non hai la sicurezza di lavorare in farmacia o in parafarmacia non iscriverti all'ordine, perchè ti iscrivono automaticamente all'enpaf e lì sono dolori!!! Se sei disoccupato (con iscrizione ai centri per l'impiego) o sotto contratto che ti assicura il versamento di contributi previdenziali, DEVI loro o 639 euro per quest'anno, o il contributo di solidarietà di 149 euro circa. Puoi farlo solo per 5 anni. Poi, DEVI loro almeno 2000 e qualcosa euro all'anno o 4000 e qualcosa (50% o 100% della quota contributiva). Se ti iscrivi per un solo giorno a qualsiasi ordine, DEVI la quota contributiva per tutto l'anno. Se prendi una borsa di studio o un contratto a progetto, DEVI la quota intera. Informati bene sull'enpaf, hanno un sito in cui si spiega tutto. Non fare come me, che mi sono iscritta per avere la possibilità di lavorare in farmacia ma poi ho preso una strada diversa, e per colpa mia che non mi sono informata adesso ho l'ulcera pensando ai soldi dell'iscrizione all'ordine di Milano (circa 350 euro!) e quelli che devo all'enpaf!!!
rce1
00domenica 10 aprile 2011 14:17
Sapevo dell'iscrizione automatica all'enpaf, mi sapresti dare il link del sito? grazie :)
Paulmar Lions n.7
00domenica 10 aprile 2011 18:47
Re:
rce1, 10/04/2011 11.07:

La parafarmacia è una realtà che si sta sviluppando al nord, tra una farmacia e una parafarmacia, se dovessi lavorare come dipendente preferirei la parafarmacia per due semplici motivi:
1)Il contratto è uguale
2) a parità di contratto, in parafarmacia ho meno responsabilità.
Per quanto riguarda la pianta organica è stato trovato il modo per poterla aggirare, se vi fate un giro per i vari paesi, i titolari di farmacie stanno aprendo nei loro pressi studi di medici associati, questo significa un maggiore guadagno per la farmacia, specialemnte per il titolare. Secondo voi è giusta quasta cosa? Secondo me no!
Io non so se investirei in una para-farmacia, ma so che la loggia guarda solo ai propri interessi. Tirando le somme, se il contratto è uguale preferisco la para-farmacia.
Vi parlo da non titolare e da semplice "commesso", tanto ormai quello siamo diventati.
Sicuramente la farmacia mi offre una maggiore visibilità personale e un maggiore arricchimento professionale.

P.S. Non so quanti di voi sono o si dovranno iscrivere all'ordine dei farmacisti, io mi sono un po' informato. L'ordine di Napoli costa 150 euro all'anno, mentre a Roma 120.
Sapete a cosa servono quelle 150 euro? a pagare la sede e gli stipendi a chi ci lavora al suo interno, visto che un ordine vale l'altro, io mi cerco l'ordine più economico e quello che mi offre qualcosa in più. Voi che ne pensate? [SM=g39765]




Ma dove la trovi la parafarmacia che può permettersi anche solo un dipendente?!?!?? La maggior parte delle parafarmacie sono gestite direttamente dal titolare perchè il guadagno (se c'è!!) è già una sottiletta, figuriamoci poi se questo povero cristo deve stipendiare anche un dipendente....quello che dici tu si può verificare solo nei corner dei supermercati, ma è veramente un lavoro avvilente....personalmente non ci andrei a meno che non fossi costretto...poi sinceramente non sono nemmeno sicuro che valga come anzianità di servizio il lavoro in parafarmacia.
angelina1985
00domenica 10 aprile 2011 20:56
il sito è www.enpaf.it, ti consiglio di scaricare la brochure informativa.
rce1
00domenica 10 aprile 2011 21:17
Gentilissima e grazie :)
m.frisoni
00venerdì 27 giugno 2014 16:28
Parafarmacia on line affidabile e sicura
un saluto a tutti, io faccio fatica a trovare una parafarmacia on line che si affidabile e sicura, mi piacerebbe che diventasse una mia parafarmacia di fiducia, dove poter acquistare in tranquillamente e senza cattive sorprese.
Purtoppo non è facile secondo me trovarla [SM=g27992]
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