corso osa
L'idea è giusta, a mio parere, anche se non condivido tutti i commenti "contro".
Mi spiego meglio: qualificarsi come oss prevede una più facile possibilità di lavoro. Inoltre essere formati come oss e, se possibile, lavorarci, dà la possibilità all'a.s. di formarli. Inoltre, se l'obiettivo è quello di "entrare" in un'organizzazione come oss, poi la "scalata interna" è più facile.
Io non la metterei sulla questione dei "titoli per il concorso": anche qui, dipende! E poi, ragazzi, "apriamo gli occhi".
Se io mi trovo a selezionare aass che già lavorano da oss, per me si tratta di una professionalità che va considerata come congruente rispetto al profilo. E' logico che dipende COME un oss si sente as e viceversa, ma dipende dal contesto di selezione.
L'oss non è un "ripiego", ma un lavoro con grande dignità e professionalità. Formarsi da oss significa entrare nelle dinamiche di chi lavora "dal basso": a mio modo necessario per poi andare a svolgere funzioni di coordinamento e di direzione.
Il futuro è nel campo della non autosufficienza. Saranno ricercati aass capaci di gestire il personale e strutturare progetti assistenziali. Conoscere l'oss (ed esserlo) significa sapere "di cosa si parla".
Il consiglio mio è quindi di qualificarsi come oss.