pagare i corsi
La quota che si paga all'Ordine serve per i fini dello stesso, in primis la tenuta dell'Albo.
L'Ordine non ha compiti di formazione ex legem. Se lo fa e, nel quadro dei costi, chiede una compartecipazione, mi sembra normale.
Per mia esperienza devo dire che è giusto pagare la formazione per tanti motivi:
1) se paghi ci vieni, se non paghi puoi pure non venire (e magari rubi il posto a chi davvero ci teneva);
2) si dà la possibilità di pagare il docente;
3) si "pretende qualità" dalla formazione;
4) si dà la possibilità a chi organizza di strutturare bene l'evento. Per capirci: una cosa è il convegno (che non è formazione, ma solo un'interscambio di contributi, vedute, ricerche e quant'altro), altra cosa è un corso, al seguito del quale ogni partecipante si porta a casa una competenza.
Così fanno tutte le professioni, perchè non l'assistente sociale?
Se poi non si condivide una politica dell'Ordine è il caso di candidarsi e di essere attivi. Criticare è legittimo, lamentarsi un pò meno.
D'altra parte (questa è la critica che faccio agli Ordini), questi devono imparare a "comunicare" con gli iscritti e a non restare "chiusi".
Saluti.
Ugo Albano