Corri, corri...

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pacotom
00venerdì 19 gennaio 2007 12:05
19/1/2007 Multe, gli italiani corrono troppo
Record di contravvenzioni in autostrada

Gli italiani al volante vanno sempre troppo veloci. A circa tre anni e mezzo dall'entrata in vigore della patente a punti sembra ormai essere svanito l'effetto positivo. Secondo i dati della Polizia stradale, nel 2006 c'è stato un record di contravvenzioni: un milione per eccesso di velocità, con un aumento dell'11.5% rispetto al 2005. Il 20% in più sulle autostrade, dove è più difficile essere fermati da una pattuglia.

Durante lo scorso anno la polizia ha elevato in tutto, per eccesso di velocità, più di un milione di multe, alle quali vanno aggiunte quelle di Carabinieri e Polizia locale: in tutto sarebbero circa due milioni. L'aumento delle multe è soprattutto in autostrada, mentre sulle strade statali, regionali e comunali è più modesto (+3,5%). Per la prima volta le infrazioni per il superamento dei limiti in autostrada hanno superato quelle delle restanti strade.

I nuovi sistemi di rilevazione, come Tutor (che rileva la velocità media) sembrano non essere i responsabili diretti di queste cifre record. In autostrada ad esempio, nei tratti dove il sistema è in funzione, sono segnalati con evidenti cartelli: nel 2006 le sanzioni contestate a Tutor sono solo 15mila, a fronte di un aumento delle multe di quasi 89mila unità.

Sembra invece che l'effetto della patente a punti, entrata in vigore il primo luglio del 2003, non funzioni più come prima. In autostrada, dove è più difficile essere fermati dopo la contravvenzione, c'è chi evade il sistema dichiarando che alla guida del mezzo c'era qualcun altro o pagando 250 euro per evitare di fornire i dati del trasgressore.

Per quanto riguarda gli incidenti invece, le statistiche fanno segnare un calo dei 3,1%, anche se i morti sulle strade sono aumentati della stessa cifra. Sembra inspiegabile, ma spesso accade che nei sinistri senza feriti gravi i conducenti spostino le macchine per evitare i rilievi della polizia e non perdere punti della patente.

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Insomma, pare che non c'è modo di fare alleggerire il piedino. Io propendo per una norma che obblighi le case costruttrici, i venditori di usato e i proprietari di auto di installare un limitatore di velocità, con le centraline moderne basta un attimo, per le auto più vecchie ci vuole il meccanico, ma almeno la finiamo una volta per tutte... Oltre i 150, confisca del mezzo per immediata donazione ad organizzazioni onlus.
danilohdi
00venerdì 19 gennaio 2007 13:17
ammazzeresti il mercato dell'auto cn questa cosa....mettere pene molto molto severe si.
(anche se in certe strade ci sono limiti ridicoli, ad esempio qui a messina c'è la strada Panoramica dello Stretto: doppia carreggiate e doppia corsia, tipo scorrimento veloce, però col limite di 50km/h. ho provato ad andarci rispettando il limite e mi stavano tamponando un paio di volte)
Limitatore no.
Pene severissime SI [SM=x165044] (vai di confisca direi [SM=x165045] )
webcop
00venerdì 19 gennaio 2007 16:56
Magari anche adeguare i limiti non sarebbe male, a me per esempio i 150 in autostrada non scandalizzerebbero. Come mi sembrano assurdi i 90h in altre. E non parliamo poi dei limiti in certe strade urbane che sembrano fatti apposta per frodare chiunque. [SM=g27759]
Nicola903
00venerdì 19 gennaio 2007 23:21
Re:

Scritto da: webcop 19/01/2007 16.56
Magari anche adeguare i limiti non sarebbe male, a me per esempio i 150 in autostrada non scandalizzerebbero. Come mi sembrano assurdi i 90h in altre. E non parliamo poi dei limiti in certe strade urbane che sembrano fatti apposta per frodare chiunque. [SM=g27759]


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esatto!!!!

vorrei farvi notare che in alcune autostrade c'è il limite degli 80, in alcuni tratti, in prossimità di stazioni di servizio...

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ispanicop
00sabato 20 gennaio 2007 03:19
Almeno le multe servissero a migliorare le strade. Neanche per sogno. [SM=x165044] [SM=g27768] Si sono potenziate le auto, ma le strade... [SM=x165047]
Migliorando queste ultime si potrebbe adeguare il limite. [SM=x165081]
Comunque ottima la confisca e perchè no un sistema tipo cronotachigrafo come su i camion? [SM=x165043]
Fermi l'automobilista, controlli la velocità registrata, e lo multi con detrazioni punti. [SM=x165042]
[SM=x165075]
webcop
00sabato 20 gennaio 2007 21:06
Proprio oggi percorrevo una cosiddetta superstrada, limite di 90h a dir poco osceno (150 sarebbero troppi ma 120 non sarebbero scandalosi, i 90 li considero persino pericolosi, rischi di addormentarti alla guida e allora si che sono dolori).
A parte il fatto che da quando l'hanno costruita non hanno mai e dico mai smesso di lavorarci sopra e questo la dice lunga, qualche tempo fa qualcuno aveva persino pensato di imporre il pedaggio tipo autostrada (che già in certi tratti autostradali, vedi FI-BO, LI-GE da Lavagna in poi, GE-Ventimiglia e molti altri che conosco bene é un vero furto visto che di autostrada hanno solo la definizione).
Ad un tratto vedo nella corsia opposta al senso di marcia che percorrevo un veicolo con i contrassegni della Municipale del Comune il cui territorio é attraversato, come altri, dalla superstrada, con una sola persona a bordo seduta dal lato passeggero. Giungo a destinazione e riprendo la via del ritorno, é passata circa un'ora nel momento in cui ripercorro lo stesso tratto e la Municipale é sempre lì, si nota solo all'ultimo momento che si tratta non di un veicolo qualsiasi. Al posto di guida nessuno, lato passeggero un vigile che sonnecchia, probabilmente annoiato e verosimilmente incaXXato che l'abbiano sbattuto lì con l'autovelox (e ti credo, io al suo posto il velox lo staccavo e fan*** alle casse del Comune) sistemato al posto di guida per tutta la mattina a fare cassa per il Comune il cui centro abitato dista almeno 3 (tre) chilometri dall'uscita.
Non é la prima volta che vedo scene del genere, nello stesso punto e con le medesime modalità e che mettendomi nei panni dell'operante provo un senso di ammirazione per il modo in cui viene usato (lui, non il velox).
Ora, mi e vi chiedo, siamo davvero convinti che questo sia il modo migliore e giusto per prevenire condotte di guida folli e sanzionare eccessi di velocità con l'intento di fare prevenzione postuma (Pacotom, scusa se sbaglio, ma mi pare di ricordare che é un concetto espresso da te) ?
Per come la vedo io, no. Anzi, sono sempre più convinto che questo tipo di strade rappresentano una ghiotta occasione per i vari Comuni per fare cassa viste le modalità con cui fanno svolgere questi servizi, con totale disprezzo per la sicurezza dei propri dipendenti i quali, ovviamente, non possono certo rifiutarsi.
Ribadisco che certi limiti di velocità andrebbero adeguati e che i sistemi repressivi dovrebbero essere caratterizzati da modalità di attuazione chiare.

[Modificato da webcop 20/01/2007 21.24]

bluewall
00domenica 21 gennaio 2007 09:10
"Prevenire, non punire". La strategia della Stradale
Parla Giannella, direttore Polizia Stradale: "La troppa velocità incide per il 14% sugli incidenti mortali, per questo siamo in lotta aperta contro chi va forte

"Siamo un popolo di velocisti? Possibile che la gente vada davvero così forte in auto?
"Corriamo sempre - spiega Antonio Giannella, direttore servizio Polizia Stradale - sul lavoro, in famiglia, nei cicli produttivi e, purtroppo, su strada".

Una corsa pericolosa, però, almeno secondo le statistiche.

"Assolutamente: la velocità incide molto sul profilo dei sinistri (il 14% sono direttamente imputabili proprio alla velocità) e comunque rappresenta sempre una concausa che aggravia di molto le conseguenze. Per questo ormai siamo in lotta aperta contro chi va forte in auto".

Una lotta che ha portato un fiorire di Autovelox e Tutor...

"Si, ma anche un radicale cambio di strategia da parte nostra, che si sintetizza nello slogan prevenire, non punire: diamo continue informazioni sulle tratte dove sono gli strumenti elettronici di controllo della velocità. Il tutto per indurre la gente a rispettare i limiti".

Ma la cosa sembra non funzionare, almeno a giudicare dalle statistiche: meglio tornare al passato? Con gli Autovelox nascosti nei cespugli e dietro le auto civetta?

"No assolutamente, sarebbe sgradito un accertamento del genere. La gente va forte, è vero, ma aumenta la consapevolezza del controllo: noi la chiamiamo in gergo 'polizia di prossimità'. Vogliamo indurre ad essere prudenti.
Il problema è che l'incidentalità sta raggiungendo valori troppo elevati, siamo a 5600 morti l'anno. Per questo occorre intensificare i controlli, come in Francia, dove hanno usato misuratori di velocità in modo piuttosto spinto e hanno ridotto l'incidentalità. Faccio solo un esempio: su un tratto di autostrada, Pescara-Cerignola est, ci sono dei Tutor. Bene su questa tratta abbiamo avuto una diminuzione della velocità media di circa 26 Km/h fra giugno e novembre. Questo vuol dire che lo strumento funziona. E che questo è lo strumento che dobbiamo usare".

Torniamo al discorso di prevenzione.

"Dobbiamo convincere la gente che arrivare un 15 minuti dopo non cambia nulla. E che morire su strada è stupido. Vedere un figlio morire per un incidente stradale è una cosa impossibile da descrivere. Siamo arrivati al punto che abbiamo dovuto istituire dei corsi per istruire i nostri agenti su come portare notizie tragiche ai familiari delle vittime".

Lei lo ha mai fatto?

"Si per nove anni, e le garantisco che non c'è cosa più brutta. Anche perché noi sappiamo che sono sempre incidenti che si potrebbero evitare tranquillamente. Se solo la gente pensasse un attimo a cosa sta facendo. Quello della sicurezza non è 'un'tema, ma è 'il'tema. Io ogni lunedì mattina firmo una nota con gli incidenti della settimana precedente, una cosa tremenda perché per la maggior parte le vittime sono giovani".

Che fare? La patente a punti sembra non funzionare più. E quindi è da buttare?

"Proprio da buttare no. All'inizio funzionava benissimo, poi c'è stata una forma di assuefazione. Ma si possono fare molte riflessioni sulle modifiche da introdurre".

Per esempio c'è il progetto di levare la patente a vita a chi commette infrazioni. Lei che ne pensa?

"Dipende dalle infrazioni che si compiono, ma se uno la commette grossa, sarebbe giusto. Se uno viaggia a 300 su strade aperte al traffico...".

A proposito, e la polemica sulle auto da oltre 400 cavalli?

"I limiti sono di 130, che bisogno c'è di auto così potenti rimane un mistero. Le strade non sono campi di gara: se qualcuno ha la passione delle auto veloci ci sono le piste".

Però voi avete due Lamborghini Gallardo come auto di servizio.

"Sono un bel deterrente. Ma lo sa che in alcuni casi abbiamo raggiunto e costretto ad accostare auto che viaggiavano a 270 orari? Ecco, non voglio essere 'bacchettone', ma questo è uno dei casi in cui levare la patente a vita".


Oggi però ci sono meno morti per incidenti stradali rispetto a 10 anni fa. In qualche modo la gente va forte ma è prudente?

"No questo è dovuto solo alla sicurezza delle nuove auto, agli airbag, all'Esp, il sistema elettronico di controllo della stabilità e ad altre diavolerie elettroniche: è l'auto di oggi che salva la vita".

Ma l'obiettivo Ue, di dimezzare il numero dei morti entro il 2010 è raggiungibile?

"Per l'Italia è impossibile, non ce la faremo mai. Siamo in piena emergenza, il lavoro da fare è tantissimo".
(19 gennaio 2007) Repubblica.it

[Modificato da bluewall 21/01/2007 9.12]

pacotom
00domenica 21 gennaio 2007 10:58
Re:

Scritto da: webcop 20/01/2007 21.06
Ora, mi e vi chiedo, siamo davvero convinti che questo sia il modo migliore e giusto per prevenire condotte di guida folli e sanzionare eccessi di velocità con l'intento di fare prevenzione postuma (Pacotom, scusa se sbaglio, ma mi pare di ricordare che é un concetto espresso da te) ?

[Modificato da webcop 20/01/2007 21.24]




Ricordi benissimo, ma non ho mai detto che debba essere l'unico metodo o semplicemente il migliore. Ho detto che l'autovelox (o il telelaser o, comunque, il verbale che quando arriva, arriva) oltre ad essere evidentemente "repressione" fa ANCHE prevenzione (postuma, appunto), in quanto il sanzionato la prossima volta se lo ricorda. E magari anche il fratello, l'amico ecc. ci pensano un po' di più. E' prevenzione sapere che, se corro, il verbale arriva. Poi magari stiamo a cavillare sul fatto che dopo 5 mesi non mi ricordo chi guidava, che in questi 5 mesi avrei potuto prenderne altre 150, che avrei potuto fare una strage ecc. Intanto, la certezza della sanzione, rilevata da viGGili imboscati, postazioni mimetizzate, telecamere, tutor ecc., dovrebbe già invitare molti a fare quello che dovrebbero fare comunque: guardare il cartello del limite e rispettarlo.
Il discorso dei limiti artatamente bassi e delle diavolerie piazzate con finalità di cassa è verissimo, ma è diverso e sta a monte: i limiti sono fissati dal CdS (art. 142) in linea di massima, poi ogni ente proprietario ha facoltà di stabilirne di inferiori, senza rendere conto a nessuno e senza alcun reale riferimento tecnico oggettivo alla conformazione della strada. E' criminale piazzare, su un tratto col limite di 90, il cartello dei 50 e subito dopo un velox, significa "pescare a strascico", col rischio di causare inchiodate e tamponamenti apocalittici. Qua deve intervenire il legislatore, ad esempio consentendo agli enti proprietari di ridurre i limiti fisiologici solo per comprovate ed urgenti ragioni, da ratificare dopo sopralluogo e relazione tecnica di un organo centrale o almeno regionale. Obbligando a rallentamenti progressivi, con apposizione di limiti graduali a step di meno 10 km/h ogni 100 m. e con divieto di piazzare rilevatori prima di altri 100 m. dall'ultimo limite. E con un maggior controllo sui proventi delle contravvenzioni (art. 20[SM=g27762], da destinare VERAMENTE alle infrastrutture.
Nel frattempo, la gente deve capire che prendersi multe dipende esclusivamente dal proprio piede.
webcop
00domenica 21 gennaio 2007 14:52
Re: Re:

Scritto da: pacotom 21/01/2007 10.58


Ricordi benissimo, ma non ho mai detto che debba essere l'unico metodo o semplicemente il migliore. Ho detto che l'autovelox (o il telelaser o, comunque, il verbale che quando arriva, arriva) oltre ad essere evidentemente "repressione" fa ANCHE prevenzione (postuma, appunto), in quanto il sanzionato la prossima volta se lo ricorda. E magari anche il fratello, l'amico ecc. ci pensano un po' di più. E' prevenzione sapere che, se corro, il verbale arriva. Poi magari stiamo a cavillare sul fatto che dopo 5 mesi non mi ricordo chi guidava, che in questi 5 mesi avrei potuto prenderne altre 150, che avrei potuto fare una strage ecc. Intanto, la certezza della sanzione, rilevata da viGGili imboscati, postazioni mimetizzate, telecamere, tutor ecc., dovrebbe già invitare molti a fare quello che dovrebbero fare comunque: guardare il cartello del limite e rispettarlo.
Il discorso dei limiti artatamente bassi e delle diavolerie piazzate con finalità di cassa è verissimo, ma è diverso e sta a monte: i limiti sono fissati dal CdS (art. 142) in linea di massima, poi ogni ente proprietario ha facoltà di stabilirne di inferiori, senza rendere conto a nessuno e senza alcun reale riferimento tecnico oggettivo alla conformazione della strada. E' criminale piazzare, su un tratto col limite di 90, il cartello dei 50 e subito dopo un velox, significa "pescare a strascico", col rischio di causare inchiodate e tamponamenti apocalittici. Qua deve intervenire il legislatore, ad esempio consentendo agli enti proprietari di ridurre i limiti fisiologici solo per comprovate ed urgenti ragioni, da ratificare dopo sopralluogo e relazione tecnica di un organo centrale o almeno regionale. Obbligando a rallentamenti progressivi, con apposizione di limiti graduali a step di meno 10 km/h ogni 100 m. e con divieto di piazzare rilevatori prima di altri 100 m. dall'ultimo limite. E con un maggior controllo sui proventi delle contravvenzioni (art. 20[SM=g27762], da destinare VERAMENTE alle infrastrutture.
Nel frattempo, la gente deve capire che prendersi multe dipende esclusivamente dal proprio piede.


Devo essermi spiegato male ed espresso peggio [SM=x165068]. Dico questo, che in linea di massima sono d'accordo con te, quanto alle imboscate la penso esattamente come il Direttore del Servizio e condivido in pieno la linea scelta di informare preventivamente, trovo che sia un modo molto saggio di favorire un certo tipo di rapporto con la gente. Sta scritto, poi, che ognuno fa il suo e se ne assume la responsabilità, la Polizia fa la Polizia e agisce come tale anche nel reprimere, chi sgarra mettendo a repentaglio l'incolumità altrui oltre che la propria (alla quale evidentemente dimostra di non tenere) paga.
Spero di essermi capito. [SM=g27760]

[Modificato da webcop 21/01/2007 14.53]

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