Contro lo sfruttamento degli orsi in Cina: petizione!!!! firmate per favore!!!

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Freeflow@
00giovedì 2 ottobre 2008 22:58
Infiniti sono i modi in cui noi uomini torturiamo, oggi come nel passato, i nostri fratelli non umani... e arduo sarebbe, nell'eventualità che qualcuno intendesse assumersi il macabro compito, stilare una classifica delle peggiori atrocità.
Una cosa però è certa: ai primi posti troveremmo l'orribile pratica dell'estrazione di bile d'orso, una tra le più abominevoli che mente umana abbia mai partorito.

Migliaia di orsi, nell'odierna Cina, trascorrono la loro intera esistenza - che talvolta supera i 20 anni - rinchiusi in gabbie spesso non più grandi del volume del loro corpo, in mezzo ai propri escrementi, impossibilitati a compiere il minimo movimento e con una ferita nello stomaco perennemente aperta, attraverso cui viene introdotto un catetere d’acciaio, il quale, senza interruzione, preleva la bile dalla loro cistifellea.

Il liquido viene spacciato dal governo e da tutti coloro che traggono profitto da quest'immane barbarie come un prodotto irrinunciabile della millenaria tradizione medica cinese.
In realtà, alcuni dati rivelano che «prima del 1980, la richiesta di cistifellea d'orso in Cina era di soli 500 Kg l'anno, ma nel 1998 la produzione di bile essiccata proveniente dagli allevamenti era salita a 7.000 Kg, di cui solo 4.000 effettivamente consumati».
La produzione degli ultimi anni, infatti, è stata tanto massiccia che la sostanza in oggetto è stata utilizzata nei più svariati (e futili) modi: come ingrediente base di shampoo, per produrre vini e alcuni tipi di collirio, per la preparazione di afrodisiaci, unguenti e vari tipi di medicine tradizionali.

La bile d'orso, lungi dal poter essere considerata una sorta di panacea miracolosa unica nel suo genere, può venire perfettamente sostituita da ben 75 preparati erboristici e diversi altri prodotti di sintesi, come assicurano vari esponenti della medicina tradizionale cinese.
Le alternative, inoltre, risultano più economiche e facilmente reperibili.
A questo proposito, un dato interessante - risultato di vari sondaggi - testimonia che «la maggior parte dei cinesi non ha mai utilizzato la bile d’orso e l’85% è favorevole alla sua sostituzione con sostanze sintetiche o vegetali».

Gli orsi cinesi sono inclusi nell'Appendice I della C.I.T.E.S. (Convention of International Trade in Endangered Species), di conseguenza l'eventuale esportazione al di fuori dei confini della Cina di parti di questi animali e della loro bile costituirebbe una grave violazione. Tuttavia, nonostante le assicurazioni del governo cinese, prodotti a base di questa sostanza sono stati trovati in vendita anche in Giappone, Filippine, Corea, Hong Kong, Taiwan e Singapore, a testimonianza dell'esistenza di un mercato tutt'altro che limitato.

Questi animali sono tanto stretti nelle loro anguste gabbie, da non poter nemmeno respirare in profondità. Una normale respirazione, infatti, interferirebbe con il pompaggio della bile dalla cistifellea.
L'immobilità e la compressione perenni provocano loro delle gravi deformazioni alle ossa, piaghe da decubito e varie infezioni.
Si può facilmente comprendere come la disperazione di questi innocenti imprigionati nelle condizioni di inaudita sofferenza appena descritte possa condurre, in molti casi, ad episodi davvero agghiaccianti: testimoni raccontano di aver visto un orso strapparsi le interiora e poi tenerle per aria, tra ruggiti e urla di dolore... «come se stesse "protestando" contro la crudeltà degli umani», ha osservato qualcuno.

Tutti gli allevamenti, in quanto tali, necessitano che i propri animali si riproducano periodicamente in modo tale da perpetuare l'esistenza dell'attività stessa, garantendo una produttività costante.
Le fattorie della bile non fanno eccezione.
A questo scopo, gli orsi vengono trasferiti in gabbie più larghe giusto per il tempo dell'accoppiamento.
Una volta partorito, è assai frequente che le madri divorino i propri figli. Questo comportamento, rarissimo in natura, è piuttosto comune invece in contesti caratterizzati da condizioni di prigionia e di sofferenza, dall'impossibilità di condurre una vita secondo le necessità etologiche della propria specie e a causa di quella che, presumibilmente, potrebbe essere inquadrata come un'istintiva, ma reale consapevolezza dell'assenza di un futuro per la propria prole.

Alcuni cuccioli però sopravvivono... e questo è ciò che li attende: «...vengono portati via alle loro madri all'età di tre mesi. In alcune fattorie, vengono immediatamente iniziati ad un programma di addestramento per prestazioni nei circhi. Queste prestazioni che includono la boxe, montare in bicicletta e camminare sulla corda, vengono offerte come nuova attrazione ai turisti asiatici per generare introiti supplementari.
Dopo circa un anno e mezzo, finiscono i giorni delle esibizioni del cucciolo. Da allora fino a tre anni, la crescita viene incoraggiata e spesso una gabbia di a 1.6m x 1.6m x 2.6m è fornita fino a che l'orso non raggiunga tre anni. Durante questo periodo, due orsi possono essere messi in gabbia insieme.
Quando l'orso ha terminato il suo sviluppo, l'estrazione della bile può cominciare. L'orso è trasferito in una gabbia molto più piccola che non può facilitare alcun movimento, per rendere la "mungitura" due volte al giorno più facile.»

Arduo non considerare fortunati quei piccoli divorati dalle proprie madri alla nascita...

Gli orsi adulti, ad un certo punto, smettono di produrre la bile e vengono trasferiti in un'altra gabbia, nella quale trascorreranno i loro ultimi giorni nell'attesa che la morte sopraggiunga, per fame o malattia, e ponga fine ad un'intera "vita" di agonia e privazioni.

Talvolta, invece, vengono uccisi immediatamente e le loro zampe, ritenute succulenti manicaretti, vengono vendute a prezzi piuttosto elevati ai ristoranti dell'Asia Sud-Orientale, andando a costituire un'ulteriore fonte di reddito per gli allevatori.

Non è ancora tutto: per chiunque sia dotato di un minimo di empatia è difficile da credere e da accettare, ma, a rendere ancora più aberrante la situazione sopra descritta, contribuisce la realtà di un notevole e costante afflusso di persone, le quali pagano per visitare le fattorie in oggetto e divertirsi ad osservare la tortura e l'agonia delle disgraziate creature in esse rinchiuse.


Fonte: www.sardegnanimalista.org

http://www.progettogaia.it/dirittianim/orsicinesi/orsi01.htm
Per me i cinesi dovrebbero pagare a caro prezzo ciò che fanno [SM=g9598] [SM=g10650]
Freeflow@
00giovedì 2 ottobre 2008 23:05
Jill Robinson racconta la storia della liberazione degli orsi cinesi con parole sue:

“Alle volte riceviamo un messaggio dalla vita che è difficile ignorare. Per me, quel messaggio è arrivato nel 1993 quando sono entrata per la prima volta in una fabbrica di bile d’orso. Nulla mi aveva preparato per quel che avrei visto, incredula ho assistito ad una scena che avrebbe successivamente cambiato la mia vita e che avrebbe dato inizio al sogno del China Bear Rescue.
Le fabbriche di bile d’orso erano sconosciute all’occidente e solo quando ho sentito delle voci che tali fabbriche erano sparse in tutta la Cina che ho deciso di partecipare ad una gita da Hong Kong per vedere in prima persona la pratica di questa usanza.
Mentre il padrone della fabbrica e sua moglie orgogliosamente dimostravano le preparazioni per la bile, mi sono lentamente allontanata dal gruppo e sono scesa per le scale in una stanza di sotto. Appena i miei occhi si sono abituati al buio, l’orrore di ciò che si svolgeva si è svelato. Fila dopo fila piccole gabbie imprigionavano orsi vivi. Dopo ho scoperto che alcuni orsi avevano passato 13 anni della loro vita in queste gabbie. Simili alle vittime di tortura del medioevo, questi animali pietosi si girarono esponendo delle ferite aperte nei loro stomachi da cui uscivano dei cateteri arrugginiti.
Ad un certo punto ho sentito un colpetto gentile sulla mia spalla, mi sono girata ed ho visto un orsa che si porgeva dalla gabbia. Senza pensare, ho preso la sua zampa e mentre la guardavo negli occhi pietosi, ho promesso che un giorno sarei tornata a liberarla.
Da quel momento, cominciai le negoziazioni con il governo cinese e mi trovai in mezzo ad una situazione complessa e sentimentale che non solo riguardava il benessere degli orsi ma sorprendentemente, anche il benessere della gente che li allevava. Mentre riunioni con le autorità ed esperti della medicina cinese si svolgevano, una comprensione reciproca crebbe da entrambi le parti che, anche se la bile d’orso manteneva un posto importante nella medicina cinese, non c’erano dubbi che ora fosse possibile sostituire la bile con erbe meno costose e più facilmente ottenibili.
Per molti orsi questa conclusione è arrivata troppo tardi ma per quelli che finalmente vedono la libertà, la promessa fatta nel 1993, è ora diventata realtà.
Seguite la liberazione degli orsi mentre si sviluppa e gioite con noi del fatto che questi animali destinati a morire, ingabbiati e soli, finalmente riescono ad avere una vita per cui sono nati”.

www.oipaitalia.com/vivisezione/campagne/orsi/liberazione.html
Freeflow@
00lunedì 6 ottobre 2008 15:58
Come potete aiutare


Parliamo di Animals Asia

Animals Asia Foundation e' una fondazione di pubblica utilita' registrata a Hong Kong. Dipendiamo completamente dalla generosita' del pubblico. Siamo l'unica associazione che fa concretamente qualcosa in collaborazione con le autorita' cinesi per dare aiuto a questi 500 orsi. Lavoriamo nella direzione e con la prospettiva futura di eliminare tutti questi orribili allevamenti dalla Cina.

Come potete aiutare

Stiamo ora richiedendo ai nostri benefattori italiani di mandare le loro donazioni in Inghilterra, dove le spese bancarie sono piu' basse che in Hong Kong. Esistono molti modi per fare donazioni alla AAF che verranno utilizzati per aiutare direttamente gli orsi:

A mezzo Bonifico Bancario a:
Intestatario del C/C: Animals Asia Foundation
EURO account number: 080211 0268004394
SWIFT/BIC: CPBKGB22OFS
IBAN: GB37 CPBK 080211 680043 94
Nome della Banca: The Cooperative Bank
Indirizzo: Kings Valley, Yew Street, Stockport, Cheshire SK4 2JU, England.

Per evitare spese di bonifico bancario internazionale AAF racommanda di:
Spedire un assegno in Euro a favore di: "Animals Asia Foundation" direttamente al nostro indirizzo in Inghilterra;

Effettuare pagamento a mezzo carta di credito mandando i dati per posta o via fax in Inghilterra,

Fare acquisti in rete con carta di credito sul nostro catalogo Bear Necessities.

Se volete ricevere una conferma e/oppure il nostro rapporto semestrale scriveteci! Potete farlo anche tramite fax e e-mail:

Animals Asia Foundation
United Kingdom Office
3 Ashleigh Meadow,
Tregondale Farm,
Menheniot,
PL14 3RG,
England

Telefono: 01579 347148
Fax: 01579 347343
Email: info@animalsasia.org


www.animalsasia.org/index.php?module=64&menupos=6&lg=it
Freeflow@
00lunedì 6 ottobre 2008 16:00
Nel 1983 Jill Robinson, fondatrice di Animals Asia Foundation, entrò in una fattoria della bile in Cina: questa fu la sua reazione terrificata a ciò che vide: “È una camera di tortura, un inferno per gli animali. Si vede benissimo che non si possono letteralmente muovere, non possono alzarsi, non si possono girare, la sola cosa che gli è concessa è di stendere una zampa fuori dalla gabbia per cercare del cibo”.
Jill stava testimoniando la realtà degli orsi neri asiatici - detti anche Orsi dal collare, per il disegno di mezza luna che hanno sulla pelliccia, in prossimità del petto - incarcerati in gabbie piccolissime e strette, con dei cateteri arrugginiti impiantati nell’addome attraverso i quali la bile veniva estratta per essere impiegata nella medicina tradizionale. Medicina che dopo ben poco tempo Jill scoprì poter essere facilmente sostituibile con erbe meno costose e prodotti sintetici.
A partire dall’ottobre 2000, oltre 40 “fattorie” di orsi sono state chiuse dal Governo e oltre 200 orsi hanno già ricevuto le cure di Animals Asia, nel Centro per il salvataggio dell’orso “Moon Bear Rescue Centre” a Saichuan. Gli orsi arrivano nelle più disperate e scioccanti condizioni, con ossa fragili e disperatamente ammalati e spaventati, ma con tante cure amorevoli e con la continua supervisione veterinaria, la grande maggioranza di loro si riprende. La riabilitazione degli orsi richiede diversi mesi, non possono più essere liberati nella natura selvatica, diversi di loro sono indifesi o mutilati, cresciuti in cattività oppure catturati da cuccioli nella foresta e quindi non possiedono le necessarie difese per poter sopravvivere.
Da migliaia d’anni gi orsi della luna (Moon Bears) vengono uccisi per le loro cistifellee e solamente negli ultimi 20 anni i Paesi Asiatici come la Corea, la Cina ed il Vietnam hanno iniziato a cercare alternative all’uccisione di animali.
Gli Orsi sono gli unici mammiferi che producono una grande quantità di bile – acido ursodeoxycholic (UDCA), utilizzato nella medicina tradizionale cinese da circa 3000 anni.
Delle 8 specie di Orsi al mondo, tutti eccetto il Panda Gigante, hanno visto la loro popolazione ridursi a causa del commercio di bile. L’Orso Nero Asiatico è il più colpito dalla richiesta di bile. Questi orsi sono elencati nella Convenzione per il Commercio Internazionale delle Specie a rischio di Estinzione (CITES) nell’Appendice I, la categoria più critica dal punto di vista dell’estinzione.
Nei Paesi Asiatici, migliaia di orsi vivono una vita di torture negli allevamenti, in cui viene estratta la loro bile, utilizzata poi dalla medicina tradizionale per curare malesseri di vario genere. Gli Orsi sono imprigionati in gabbie piccolissime e tutto ciò è causa di terribili sofferenze sia fisica che mentali. I metodi di estrazione della bile inoltre sono molto dolorosi, come anche il trattamento chirurgico per l’impianto di un catetere d’acciaio nell’addome o per la creazione di un foro permanente nell’addome noto come “free-dripping” (sgocciolamento libero). Molti Orsi muoiono a causa di questi interventi chirurgici dove non vi è alcun igiene e quelli che sopravvivono trascorrono il resto della vita tra atroci sofferenze. Nonostante i metodi di allevamento degli Orsi per la bile siano diversi attraverso l’Asia e continuamente vi è una “evoluzione”, tutti sono incredibilmente crudeli e totalmente inaccettabili.
Freeflow@
00lunedì 6 ottobre 2008 16:23
Medicina Tradizionale

Bile di Orso


La bile di Orso è un ingrediente molto apprezzato in Medicina Tradizionale con un storia di 3000 anni di utilizzo. Il liquido di bile delle cistifellee di orso è classificato come rimedio “amaro-rinfrescante” che espelle il calore corporeo. E’ utilizzato per trattare disturbi collegati alla testa come la febbre, per problemi di fegato e per piaghe agli occhi. I rimedi di bile d’orso sono utilizzati in Cina, Giappone, Corea, Vietnam e Paesi in tutto il mondo aventi un numero significativo di popolazioni Asiatiche.

L’ingrediente attivo della bile d’orso, acido ursodeoxycholic (UDCA), è più abbondante negli orsi che in qualunque altro animale. Tuttavia, tutti i medici Cinesi insistono sul fatto che i prodotti a base di bile d’orso possono essere facilmente sostituiti da alternative erboristiche o di sintesi, che sono meno costose, più facilmente disponibili ed altrettanto efficaci.

I prodotti principali degli allevamenti di orsi sono estratto secco di bile in polvere e alcune specialità farmaceutiche Cinesi. La bile d’orso è usata principalmente in quantità limitata come elemento secondario nelle preparazioni.
L’uso di bile d’orso si può suddividere in due categorie: medicine di bile d’orso (sia preventive che curative), e alimenti e tonificanti di bile d’orso. La farmacologia Cinese asserisce che gli effetti includono:

rimuovere il calore dal fegato

alleviare spasmi a convulsioni

migliorare la vista

espellere dal corpo calore e tossine

Ci sono 28 tipo di brevetti farmaceutici contenenti bile d’orso, che sono suddivisi come segue:

15 sono utilizzati in oftalmologia

8 in chirurgia esterna

4 in medicina interna (malattie vascolari e gastriche)

1 utilizzato per il trattamento del cancro

Produzione

Da ogni orso si produce in media circa 2 Kg di estratto secco di bile in polvere all’anno. Prima che gli allevamenti di orsi iniziassero a produrre la bile su larga scala la richiesta locale era di 500 kg all’anno soltanto. Oggi è salita drammaticamente a 4000kg e la produzione di estratto secco di bile in polvere è stata di circa 7 tonnellate all’anno tra il 1994 e il 1998, quasi il doppio rispetto alla domanda.

Purtoppo, a causa di questa saturazione del mercato di bile, molti allevatori ora si sono orientati verso la produzione di prodotti non essenziali come lozioni, shampoo, vino e tè, al fine di utilizzare la sovrapproduzione. I prodotti non sono di alcun beneficio per la salute, ma permettono ai produttori di continuare a guadagnare sfruttando il simbolo di questa specie maestosa e le credenze popolari dei consumatori locali.

Prezzo

Una ricerca effettuata da Animals Asia nel Dicembre 2002 nella provincia del Sichuan ha rivelato che il prezzo all’ingrosso della polvere di bile d’orso era di 500$ al kg. Una cistifellea in Corea del Sud si vende per circa 10.000$, mentre in Giappone il prezzo medio per una cistifellea d’orso e di 33$ al grammo.

www.animalsasia.org/index.php?module=65&menupos=6&lg=it


Alternative Non Crudeli alla Bile




le Erbe

Un resoconto fatto dall’Associazione Cinese di Medicina, Filosofia e Ambiente ha stabilito che ci sono almeno 54 alternative erboristiche alla bile d’orso tra cui l’edera (steli), il tarassaco, il crisantemo, la salvia e il rabarbaro. Queste alternative sono sia più economiche sia più efficaci.

“Ho praticato la medicina tradizionale per più di 40 anni e non ho mai utilizzato la bile d’orso. Oggi abbiamo più di 50 alternative erboristiche e sintetiche che hanno la stessa efficacia della bile d’orso – non c’è alcun bisogno di far soffrire oltre gli Orsi.”
- Professor Liu Zhen Cai, Sichuan, China

“abbandonate l’uso delle cistifellee e utilizzate le alternative erboristiche”
- Dr. Lo Yan Wo
National Association of Chinese Medicine
Hong Kong Chinese Herbalist Association, Hong Kong
Practicing Pharmacists Association, Hong Kong


di Sintesi

il principio attivo della bile d’orso, UDCA, è stato sintetizzato per la prima volta nel 1954 in Giappone da dei polli morti la sua efficacia è stata dimostrata nel trattamento delle malattie del fegato.


Ironia della sorte.. in Asia è consumata più bile sintetica che bile d’orso – Giappone, Corea e Cina messi insieme consumano 100 tonnellate di bile sintetica all’anno. (Il consumo mondiale si stima sia circa il doppio)


L’UDCA sintetizzata (utilizzando bile di maiale o di vacca – e nessuna parte animale) è un rimedio sicuro senza effetti collaterali. E’ stata utilizzata con successo in tutto il mondo per
curare calcoli alla cistifellea, cirrosi primarie, epatiti autoimmunitarie e cancri del colon.


Il nome farmacologico per l’UDCA è usodiol. Altri nomi dell’UDCA sono: in US, Actigall, Urso; in UK, Destolit, Urdox, Ursofalk, Ursogal; in Sud Africa, Ursotan.


Studi clinici sono in corso sull’utilizzo dell’UDCA nel trattamento di epatiti croniche di tipo C e del cancro.


L’ultima ricerca effettuata in America nel 2002, ha mostrato che l’acido di bile è capace di attraversare le barriere sangue-cervello e può essere d’aiuto nel trattamento dei morbi di Parkinson, Huntington e Alzheimer. I ricercatori insistono sul fatto che l’acido di bile può essere prodotto sinteticamente.


Il professor Clifford J. Steer M.D, professore di Medicina e Genetica, Biologia cellulare e Sviluppo, all’università del Minnesota, è in prima linea nella ricerca delle applicazioni dell’UDCA di sintesi nel trattamento del morbo di Huntington. Egli ha confermato che l’UDCA può essere sintetizzata senza utilizzare gli animali – e che produrla costa poco.





Freeflow@
00sabato 7 marzo 2009 13:28
Stessa situazione in Corea-firmiamo la petizione!
www.gopetition.com/petitions/save-bears-in-korea.html
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