Il problema è che si deve stare attenti: sei proprio certo che l'autore volesse trasmettere QUEL sentimento e non un altro?
Chi ti dice che tu stia trasmettendo quello che voleva l'autore e non altro?
Comunque quella di de Andrè, col bene che gli voglio, è una delle teorie di traduzione peggiori esistenti XD
Non per cattiveria, ma per il dubbio esposto sopra.
E' uno stravolgere lo stile dell'autore di partenza, anche uno stupro. Se avesse voluto uno stile differente, avrebbe scritto differentemente lui per primo.
L'abilità sta nel non "violentare" il lavoro ed al contempo rendere in toto ciò che l'autore voleva trasmettere.
L'equilibrio.
Il traduttore deve fare attenzione a non mettere il suo stile al posto di quello dell'autore, altrimenti magari sarà anche un poeta o un narratore, ma certo un
traduttore non buono (senza offesa per nessuno, eh!).
(Infatti De Andrè era artista e non traduttore, per dire...)
PS: ovviamente, per le poesie il discorso è diverso e non mi ci addentro neanche XD
EDIT: è come se un betareader mi rimandasse la storia riscritta. Non è più la mia e se la può tenere lui nel cassetto. E' sbagliato. E' scorretto. Chi sei tu per ergerti al di sopra di ciò che l'autore voleva? Nessuno, quindi non farlo
(discorso generico non rivolto ad Erena in particolare XD)
EDIT 2: il discorso di De andré lo si può fare nel campo poetico e se si è già traduttori consapevoli. Inizialmente seguirlo significa perdere ogni possibilità di diventare un traduttore anche solo vagamente decente.
Le prime cose che ti insegnano in traduzione (latina, greca, inglese, francese e della lingua che volete voi) è che all'inizio si deve rispettare in toto la struttura del brano. All'inizio. Poi assumi una certa manualità e capacità (chiamasi "esercizio") e puoi iniziare con un tipo di traduzione meno letterale e più libero.
L'importante è non diventare
troppo liberi, altrimenti si ricade nel discorso del beta che ti riscrive la storia (e se un beta lo facesse a me, io gli spaccherei la faccia, per dire. Perché sono un'autrice dolce e pucciosa XD).
La figura del traduttore è marginale, DEVE esserlo.
Il traduttore non è nessuno, è un mezzo. I sentimenti del traduttore non servono, servono le sue capacità linguistiche.
È la grande differenza fra un traduttore e uno scrittore a tutto tondo :)
Se uno è alle prime armi, non si lasci abbagliare da quello che piace a lui. Non segua il SUO stile. Questo è il primo, tragico errore di proporzioni bibliche.
Segua la struttura, segua il modo di scrivere del narratore VERO.
Chi è il narratore?
L'autore o il traduttore?
L'autore, senza dubbio. Il traduttore deve semplicemente raggiungere quel punto di equilibrio in cui le due lingue - con le loro differenti strutture - siano bilanciate fra traduzione letterale e libera.