Confutazione trasmissione radiomaria del gris di febbraio 2012...

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viceadmintdg1
00mercoledì 22 febbraio 2012 11:10
... sul 1975 e la questione trapianti
viceadmintdg1
00mercoledì 22 febbraio 2012 11:11
Dopo gli interventi del Gruppo p-greco è giunto il tempo di Sandro Leoni che ha fatto le seguenti osservazioni critiche:


I testimoni di Geova dicono di basarsi esclusivamente sulla Bibbia. Eppure i fatti li smentiscono. Ora vi citerò alcuni esempi che dimostrano che i tdG non si attengono sempre alla Bibbia.

1) Per anni hanno insegnato che nel 1975 sarebbe arrivata la fine del mondo. Molti tdG avevano fatto scelte estreme in vista della fine nel 1975 (vendendo la casa o facendo scorte alimentari in cantina). E tali scelte non sono state iniziative personali ma sono state approvate e caldeggiate dal Corpo Direttivo come si legge nel pieghevole ufficiale Il servizio del Regno (oggi chiamato Il Ministero del Regno):

“Si odono notizie di fratelli che vendono la casa e i beni e dispongono di trascorrere il resto dei loro giorni in questo vecchio sistema facendo il servizio di pioniere. Questo è senz’altro un modo eccellente d’impiegare il breve tempo che rimane prima della fine del mondo malvagio. — 1 Giov. 2:17” (km 6/74 p. 2 par. 9 Che ne fate della vostra vita?)

Queste sciocchezze su quale versetto della Bibbia si basano? Dove nella Bibbia è insegnato che la fine del mondo sarebbe arrivata nel 1975? Non si tratta questa di una falsa profezia? E soprattutto i dirigenti del movimento dovrebbero farsi un esame di coscienza per i danni arrecati a coloro che hanno creduto in queste sciocchezze! I dirigenti della Costa Concordia almeno in qualche modo cercano di risarcire i danneggiati. Ma i dirigenti dei TdG non si preoccupano nemmeno di risarcire. Anzi rimproverano i poveri fedeli per aver creduto.

2) E che dire della questione dei trapianti. Pensiamo a coloro che sono morti per fedeltà all’insegnamento del Corpo Direttivo che vietava i trapianti! Se uno si opponeva veniva disassociato per cannibalismo. Poi hanno cambiato intendimento e anziché fare mea culpa hanno dato la colpa ai fratelli per aver creduto che i trapianti fossero cannibalismo, dicendo: “alcuni in passato hanno creduto che i trapianti fossero cannibalismo". Eppure era la Torre di Guardia a dire ciò sostenendo oltretutto che fosse la Bibbia ad insegnare che i trapianti erano considerati cannibalismo da Dio.

Vedete come la Bibbia diventa un paravento per sostenere quello che si vuole?



Lascio la parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00giovedì 23 febbraio 2012 23:12
Grazie Admin, rispondo un pò in ritardo per via degli impegni....mi concentro sulla questione del 1975..

viceadmintdg1, 20/02/2012 15.54:

Dopo gli interventi del Gruppo p-greco è giunto il tempo dei Sandro Leoni che ha fatto le seguenti osservazioni critiche:

I testimoni di Geova dicono di basarsi esclusivamente sulla Bibbia. Eppure i fatti li smentiscono. Ora vi citerò alcuni esempi che dimostrano che i tdG non si attengono sempre alla Bibbia.

1) Per anni hanno insegnato che nel 1975 sarebbe arrivata la fine del mondo.



Cominciamo male! I cristiani testimoni di Geova non parlano affatto di fine del mondo, bensì di termine del "sistema di cose", traducendo in questo modo il sostantivo greco aion....


viceadmintdg1, 20/02/2012 15.54:


Molti tdG avevano fatto scelte estreme in vista della fine nel 1975 (vendendo la casa o facendo scorte alimentari in cantina). E tali scelte non sono state iniziative personali ma sono state approvate e caldeggiate dal Corpo Direttivo come si legge nel pieghevole ufficiale Il servizio del Regno (oggi chiamato Il Ministero del Regno):

“Si odono notizie di fratelli che vendono la casa e i beni e dispongono di trascorrere il resto dei loro giorni in questo vecchio sistema facendo il servizio di pioniere. Questo è senz’altro un modo eccellente d’impiegare il breve tempo che rimane prima della fine del mondo malvagio. — 1 Giov. 2:17” (km 6/74 p. 2 par. 9 Che ne fate della vostra vita?)




Che sciocchezza! Il Corpo Direttivo non ha affatto "caldeggiato" la vendita di case e beni, ma ha affermato che svolgere il servizio di pioniere è un modo eccellente di impiegare il breve tempo rimasto....
E su questo non vedo affatto molta differenza con con quel che scrisse Paolo: 

"29) Inoltre, dico questo, fratelli, che il tempo rimasto è ridotto. Da ora in poi quelli che hanno moglie siano come se non l’avessero, 30) e anche quelli che piangono siano come quelli che non piangono, e quelli che si rallegrano come quelli che non si rallegrano, e quelli che comprano come quelli che non possiedono, 31) e quelli che fanno uso del mondo come quelli che non ne usano appieno; poiché la scena di questo mondo cambia" (1 Corinti 7:29-31). 

Si chiama attesa, tensione escatologica, presente già in era apostolica, figuriamoci oggi! 



viceadmintdg1, 20/02/2012 15.54:


Queste sciocchezze su quale versetto della Bibbia si basano? Dove nella Bibbia è insegnato che la fine del mondo sarebbe arrivata nel 1975? Non si tratta questa di una falsa profezia? E soprattutto i dirigenti del movimento dovrebbero farsi un esame di coscienza per i danni arrecati a coloro che hanno creduto in queste sciocchezze! I dirigenti della Costa Concordia almeno in qualche modo cercano di risarcire i danneggiati. Ma i dirigenti dei TdG non si preoccupano nemmeno di risarcire. Anzi rimproverano i poveri fedeli per aver creduto.




Beh, tirar fuori la tragedia del Concordia per porre un paragone con la questione del 1975, mi sembra davvero cosa di pessimo gusto...

Vogliamo vedere come andarono esattamente le cose?

Vediamo.

Cosa attendevano i cristiani Testimoni di Geova nel 1975? 

Come dimostra la SVEGLIATEVI del 22 aprile 1969 p. 14 non attendevano la cosiddetta "fine del mondo" in tale anno.

Mediante la cronologia biblica, si è solo inteso dimostrare che il tempo trascorso, dalla creazione di Adamo fino al 1975 E.V., ammonterebbe a seimila anni. Ovviamente, con questo non si vuole affatto nascondere che si possa essere creata, presso molti, un' aspettativa eccessiva...

Questo fatto, è confermato anche nel libro: I TESTIMONI DI GEOVA di Massimo Introvigne - COLLANA: Religioni e Movimenti - ed. ELLEDICI – 2001- p.73: 
“Nel libro Life Everlasting in Freedom of the Sons of God si fissa la scadenza di seimila anni dalla creazione di Adamo…e si ipotizza una manifestazione di Dio per quell’anno. Le affermazioni categoriche sono evitate e l’ipotesi non è mai presentata per certa”. 

Ecco quanto fu scritto nello SVEGLIATEVI del 22 aprile 1969 - p.14 

Quando finiscono i 6.000 anni? 
“Come si può determinare quando finiranno i 6.000 anni di storia umana? Secondo la fidata cronologia biblica, Adamo ed Eva furono creati nel 4026 a.E.V. * Dall’autunno del 
4026 a.E.V. all’1 a.E.V..………4.025 anni 
dall’1 a.E.V. all’1 E.V.………..1 anno 
dall’1 E.V. al 1968 E.V.………1.967 anni 
Totale fino all’autunno 1968 ….5.993 anni 

Dall’autunno del 1968 rimarrebbero pertanto solo altri sette anni per terminare 6.000 anni interi di storia umana. Questo periodo di sette anni finirà evidentemente nell’autunno dell’anno 1975. 
Significa questo che la suddetta evidenza addita positivamente il 1975 come tempo della fine completa di questo sistema di cose? Giacchè la Bibbia non lo dichiara specificatamente, nessun uomo può dirlo.
Comunque, di questo possiamo essere sicuri: Gli anni settanta vedranno certamente i tempi più critici che il genere umano abbia mai conosciuto. Il deterioramento delle relazioni umane nelle famiglie, nelle comunità, nelle città e nelle nazioni aumenterà, non diminuirà (2 Timoteo 3:13)”. 

Inoltre bisogna tenere in considerazione il particolare, che Adamo visse da solo nell’Eden per un periodo di tempo sconosciuto, che si deve aggiungere al 1975.

Insomma, la Svegliatevi del 22 aprile 1969 fu estremamente chiara sulla questione: “Giacchè la Bibbia non lo dichiara specificatamente, nessun uomo può dirlo”.

Sulla questione del 1975 e in generale sulla critica delle false profezie sulla cosiddetta "fine del mondo" c'è un ottimo articolo sul sito www.testimonidigeova.net/Aspettative%20profetiche.htm

che mi permetto di segnalare ai visitatori del forum.
Buona lettura.....
Aquila-58
00venerdì 24 febbraio 2012 22:07
Re:
Aquila-58, 23/02/2012 23.12:



Ovviamente, con questo non si vuole affatto nascondere che si possa essere creata, presso molti, un' aspettativa eccessiva...




Mi auto-quoto, perchè effettivamente la Congregazione Cristiana non ha voluto affatto celare quanto detto sopra, e cioè che possa essersi creata un' attesa eccessiva...

vediamo come le pubblicazioni mettono in rilievo questo aspetto.....

(segue)
Aquila-58
00venerdì 24 febbraio 2012 22:16
.....vediamo come hanno affrontato la questione alcune nostre pubblicazioni:


*** jv cap. 8 p. 104 Annunciata senza posa la buona notizia (1942-1975) *** 
Dopo il 1966 molti testimoni di Geova agirono in armonia con lo spirito di questo consiglio. Tuttavia vennero pubblicate altre dichiarazioni sull’argomento, e alcune probabilmente più specifiche di quanto fosse consigliabile. La Torre di Guardia del 1° settembre 1980, p. 17 lo riconobbe. Ma i testimoni di Geova furono pure esortati a concentrarsi principalmente nel fare la volontà di Geova e a non lasciarsi condizionare da date e prospettive di una prossima salvezza(*) 

(*) Per esempio nella Torre di Guardia furono pubblicati i seguenti articoli: “Facciamo saggio uso del tempo che rimane” (15 settembre 1968); “Servite in vista dell’eternità” (1° dicembre 1974); “Perché non ci sono stati detti ‘quel giorno e quell’ora’” e “Che effetto ha su di voi il fatto che non conoscete ‘il giorno e l’ora’?” (1° ottobre 1975) In precedenza, nel 1963, il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile” aveva detto: “Non è di nessuna utilità usare la cronologia biblica per speculare su date che sono ancora future nel corso del tempo. — Matt. 24:36”. 


*** w80 1/9 p. 17 parr. 5-6 Scegliamo il miglior modo di vivere *** 
In tempi moderni tale premura, lodevole in se stessa, ha provocato tentativi di stabilire date per l’auspicata liberazione dalle sofferenze e difficoltà che colpiscono tutti sulla terra. Con la pubblicazione del libro Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio, e l’osservazione che sarebbe stato appropriato che il regno millenario di Cristo scorresse parallelo al settimo millennio d’esistenza umana, venne suscitata considerevole aspettativa per il 1975. Allora e in seguito si disse che questa era solo una possibilità. Purtroppo però, insieme a tali informazioni cautelative, furono pubblicate altre dichiarazioni che lasciavano intendere che tale realizzazione delle speranze in quell’anno era più una probabilità che una semplice possibilità. Dispiace che queste ultime dichiarazioni abbiano evidentemente adombrato quelle che invitavano alla cautela e abbiano contribuito ad accrescere l’aspettativa che c’era già. 
6 La Torre di Guardia del 1° gennaio 1977, parlando dell’inopportunità di tenere lo sguardo fisso su una certa data, diceva: “Se qualcuno è rimasto deluso non avendo seguito questo ragionamento, ora deve fare di tutto per modificare la sua mentalità, comprendendo che non è stata la Parola di Dio a venire meno o a ingannarlo e a deluderlo, ma che il suo intendimento si basava su premesse errate”. Dicendo “qualcuno”, La Torre di Guardia includeva tutti i testimoni di Geova delusi, compresi dunque i responsabili della pubblicazione delle informazioni che contribuirono ad accrescere le speranze accentrate su quella data. 

*** w77 1/1 p. 25 parr. 15-17 Valide ragioni per nutrire fiducia *** 
Ma non è consigliabile tenere lo sguardo fisso su una certa data, trascurando le cose quotidiane di cui noi cristiani ci occuperemmo normalmente, cose di cui noi e la nostra famiglia abbiamo veramente bisogno. Forse dimentichiamo che, quando verrà il “giorno”, non cambierà il principio che i cristiani devono sempre adempiere tutte le loro responsabilità. Se qualcuno è rimasto deluso non avendo seguìto questo ragionamento, ora deve fare di tutto per modificare la sua mentalità, comprendendo che non è stata la parola di Dio a venire meno o a ingannarlo e a deluderlo, ma che il suo intendimento si basava su premesse errate. 
16 Ma supponiamo che voi abbiate fatto forte assegnamento su una data e che, lodevolmente, abbiate prestato maggiore attenzione all’urgenza dei tempi e alla necessità di far udire il messaggio. E supponiamo che ora, temporaneamente, vi sentiate alquanto delusi; avete realmente perso qualcosa? Avete subìto un danno? Crediamo possiate dire che vi è stato utile e profittevole seguire questa condotta. Inoltre, avete avuto la possibilità di farvi una veduta realmente matura e più ragionevole. — Efes. 5:1-17. 

17 Le Scritture ci dicono ripetutamente che la fine prenderà il mondo completamente di sorpresa. L’apostolo ne parlò, dicendo: “Voi stessi sapete benissimo che il giorno [del giudizio] di Geova viene esattamente come un ladro di notte”. (1 Tess. 5:2) Affinché i veri cristiani non fossero colti di sorpresa come dei ladri, Gesù disse anche ai discepoli del suo tempo e a noi d’oggi: “Siate vigilanti, dunque, perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore”. Dopo di che disse: “Siate pronti, perché in un’ora che non pensate, viene il Figlio dell’uomo”. (Matt. 24:42, 44) Queste esplicite dichiarazioni di Gesù indicano che ai servitori di Dio non sarà mai comunicata la data della ‘venuta’ di Cristo per il giudizio finché non abbia effettivamente luogo. Anzi, avrà luogo in un tempo che sembrerà loro ‘improbabile’. — Luca 12:39, 40 



Passiamo ora alla questione dei trapianti.....

(segue...)
Aquila-58
00venerdì 24 febbraio 2012 22:50
Re:
viceadmintdg1, 22/02/2012 11.11:



2) E che dire della questione dei trapianti. Pensiamo a coloro che sono morti per fedeltà all’insegnamento del Corpo Direttivo che vietava i trapianti! Se uno si opponeva veniva disassociato per cannibalismo. Poi hanno cambiato intendimento e anziché fare mea culpa hanno dato la colpa ai fratelli per aver creduto che i trapianti fossero cannibalismo, dicendo: “alcuni in passato hanno creduto che i trapianti fossero cannibalismo". Eppure era la Torre di Guardia a dire ciò sostenendo oltretutto che fosse la Bibbia ad insegnare che i trapianti erano considerati cannibalismo da Dio.

Vedete come la Bibbia diventa un paravento per sostenere quello che si vuole?





Leoni saprà dirci, quindi, esattamente quanti testimoni di Geova sono morti per "divieto" dei trapianti!
Sa dirci esattamente quanti sono stati i morti di cui parla?

Aspettiamo una sua risposta al riguardo, perchè è ovvio che quando si fa un' accusa del genere, la stessa debba essere ben documentata!

Nell' attesa, vediamo bene di capire che cosa accadde in quegli anni.....

La Torre di Guardia del 15 marzo 1968 (pp. 190-2; ed. inglese, 15 novembre 1967, pp. 702-4), era senz’altro orientata in senso negativo verso i trapianti tra esseri umani, e i testimoni di Geova dell’epoca erano quindi generalmente contrari a questo trattamento sanitario.

Eppure, a ben leggere, quell’articolo concludeva così: "Da questa considerazione dovrebbe risultare evidente che i cristiani i quali sono stati illuminati dalla Parola di Dio non devono prendere queste decisioni semplicemente in base al capriccio o all’emozione. Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere decisioni personali mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a quelli che lo amano".

Ciò significa, quindi, che la decisione era lasciata alla persona.

Va tenuto presente che negli anni cui si fa riferimento il trapianto era prassi medica molto rara anche per la popolazione in generale; a maggior ragione, i testimoni di Geova, essendo relativamente pochi, avevano molto raramente a che fare con queste situazioni, che erano nel loro caso del tutto eccezionali.

E questo renderebbe priva di fondamento l’accusa secondo cui negli anni tra il 1968 e il 1980 i Testimoni di Geova «non hanno potuto curarsi nel migliore dei modi». In quel periodo i trapianti non erano ancora il “modo migliore” per curarsi da certe patologie

Il libro di catechesi di base dell’epoca “La Verità che conduce alla vita eterna” alle pag. 163-169 contiene una trattazione esaustiva sul sangue e sulle trasfusioni.

Ma nulla sui trapianti. Come mai, se secondo i nostri critici, era un aspetto fondamentale della Legge di Dio per i Testimoni dell’epoca? 

Allora come oggi, i candidati al battesimo come Testimoni di Geova, riesaminano le principali dottrine bibliche con gli anziani usando come base le domande stampate in un apposito libro di testo.

Nei libri usati in quegli anni –“La tua parola è una lampada al mio piede” e il libro “Organizzazione per predicare il Regno e fare discepoli”– si esaminano tutte le norme morali dei Testimoni di Geova, inclusa quella controversa sulle trasfusioni di sangue, ma non si dice nulla sui trapianti. Come mai, se secondo i nostri critici, i Testimoni di Geova consideravano accettare un trapianto o donare un organo una violazione della Legge di Dio? 

La risposta la troviamo nello stesso articolo del 1968. Leggiamo:
"Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere «decisioni personali» mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a coloro che lo amano". - Prov. 3:5,6; Sal. 119:105.



Sì, i trapianti, pur essendo considerati all’epoca in maniera estremamente negativa, non erano assolutamente equiparati alla violazione di una legge morale di Dio. Non c’è dubbio che l’articolo della Torre di Guardia del 1968 influenzò negativamente il punto di vista dei Testimoni verso i trapianti ma è altrettanto vero che non stabilì alcun provvedimento disciplinare verso chi violava questa “norma” come non è vero che ci furono “molti morti”, come alcuni hanno asserito. 


Perché, ci si potrebbe chiedere, all’epoca ci fu questo irrigidimento verso i trapianti di organo? 

Può essere molto facile — specie per chi non ha concretamente vissuto (magari anche solo per ragioni anagrafiche) nel periodo in questione — commettere errori di prospettiva storica, e giudicare i fatti di allora sulla scorta dei nostri standard attuali.

Oggi la trapiantologia è ben affermata e il ricorso al trapianto è tutt’altro che episodico. Dalle fonti, però, si rileva che ancora dopo la metà degli anni ’70 il solo "rischio di rigetto" per il trapianto di rene (per non parlare di altri tipi di trapianti più complessi) era del 15-20%: pertanto, ancor prima dell’ipotetica, eventuale "obiezione di coscienza" posta dal singolo Testimone, la via dei trapianti era ardua in primo luogo per la scienza medica stessa.

In effetti, il problema principale, rimaneva legato al rigetto, cioè a quel complesso di reazioni biologiche in base al quale l'organismo tende a rifiutare l'organo trapiantato riconoscendolo come estraneo. 


I potenti farmaci usati fino alla fine degli anni '70 per combattere il rigetto, cioè l'aggressione dell'organo "nuovo" da parte del sistema immunitario del ricevente, provocavano sofferenze e in breve tempo la morte a causa di gravi infezioni, indotte appunto dall'immunosoppressione dei farmaci.


Nella chirurgia dei trapianti è fondamentale il raggiungimento della tolleranza immunitaria, ossia dell'accettazione biologica, da parte dell'organismo ricevente, dell'organo o del tessuto estranei che gli sono stati innestati.


Così fu trovato un fungo contenente una sostanza che avrebbe rivoluzionato la chirurgia dei trapianti. La sostanza chiamata ciclosporina era in grado, finalmente, di controllare le reazioni di rigetto senza aumentare la suscettibilità alle infezioni nei pazienti. In questo senso, la scoperta e la successiva applicazione clinica dei farmaci immunosoppressivi capaci di contenere il rigetto dell'organo estraneo, modificò radicalmente la possibilità di successo dei trapianti di rene, fegato e cuore, nonché di altri. Perciò fu solo a partire dal 1980 che si modificò radicalmente la possibilità di successo dei trapianti d'organo e fu proprio in questo periodo che venne rivista la posizione dei Testimoni di Geova nei confronti dei trapianti, affermando che la donazione è questione di coscienza individuale fatto salvo che tutti gli organi e i tessuti devono essere completamente privi di sangue. 

Comunque, è normale che di fronte ai problemi etici sempre nuovi posti dalle discipline mediche, le religioni si esprimano e anche modifichino il punto di vista in specifici campi: lo dimostra l’attuale polemica sull’impiego delle cellule staminali o sulla cosiddetta "riproduzione assistita", con le nette prese di posizione di gran parte dei moralisti cattolici. Tornando al nostro argomento, oggi il cattolicesimo in generale non è contrario ai trapianti, ma prima di giungere a questa posizione è passato attraverso una fase essenzialmente contraria al cosiddetto omotrapianto, ovvero tra esseri della stessa specie (E. Chiavacci, Morale della vita fisica, EDB, Bologna 1976, pp. 64-81). 

Nel suo libro Problemi di etica sanitaria del 1992 (Ancora, Milano, p. 189), il gesuita Giacomo Perico riconosce che fino a non molto tempo prima i trapianti suscitavano "ancora gravi riserve di carattere morale" per il cattolico (il corsivo è suo). Anche nel cattolicesimo, quindi, c’è stato uno sviluppo nel pensiero etico. Questo si può dire di altre religioni ancora. Così, solo a partire dal 1987-88, nell’ebraismo italiano e internazionale, le commissioni incaricate di esprimersi in materia hanno dato parere generalmente favorevole, pur con certe riserve (Alfredo Mordechai Rabello, "Donazione di organi. Comunicato dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia", Ha Keillah, giugno 2000, pp. 12-13; Riccardo Di Segni, "Il punto di vista dell’ebraismo", in "La donazione e il trapianto di organi e di tessuti", Punto Omega, dicembre 2000 [anno II, n. 4], p. 34). Ecco un altro esempio di comprensibile evoluzione nel pensiero bioetico di una confessione religiosa.

Questo spiega la successiva trattazione fatta nella Torre di Guardia del 1° settembre 1980, p. 31 (ed. inglese del 15 marzo 1980, p. 31). 





viceadmintdg1
00domenica 26 febbraio 2012 14:23
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