Confindustria: «Espellere chi paga il pizzo»

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fremina
00sabato 1 settembre 2007 22:49
CALTANISSETTA - Gli imprenditori che non si ribellano al racket delle estorsioni pagando il pizzo e che in qualunque forma «collaboreranno» con la mafia saranno espulsi da Confindustria. È quanto prevede una norma stabilita dal direttivo regionale dell'associazione degli industriali siciliani, riunito a Caltanissetta dopo le intimidazioni e le minacce al presidente dell'Ance a Catania, Andrea Vecchio, e al presidente della Camera di Commercio e della Piccola industria a Caltanissetta, Marco Venturi. La norma sarà inserita nel codice etico già adottato da Confindustria a livello nazionale, dopo il via libera della giunta siciliana dell'associazione che si riunirà nei prossimi giorni. Chi violerà la norma sarà sanzionato, in base alle disposizioni del codice, sino all'espulsione.

PRODI: «UN BELL'ESEMPIO» - «Una decisione seria, perchè la lotta contro la mafia la si vince solo con una reazione della società civile. Quello della Confindustria siciliana è un bell'esempio» ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi rispondendo - ad Amman, in Giordania, dove si trova in visita ufficiale - ad una domanda dei giornalisti sulla proposta della Confindustria siciliana di espellere dall'organizzazione gli imprenditori che pagano il pizzo.

LO SFOGO DI VECCHIO - «Mi sono sovra esposto, ma non voglio diventare un bersaglio, anche le pallottole non possono uccidermi perché le mie idee non moriranno mai». Lo ha detto Andrea Vecchio, imprenditore catanese che ha subito quattro intimidazioni in quattro giorni. Attorno all'imprenditore si è stretta Confindustria Sicilia, che ha chiamato a raccolta tutti i suoi dirigenti a Caltanissetta. Alla riunione partecipa su mandato del presidente Luca Cordero di Montezemolo, il vice presidente nazionale di Confindustria Ettore Artioli.

LETTERA A NAPOLITANO E PRODI - «Lo Stato reagisca». In una lettera indirizzata al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e al premier, Romano Prodi, l'imprenditore Andrea Vecchio, destinatario di quattro intimidazioni e attentati incendiari, chiede allo Stato di non lasciarlo solo nella sua ostinata resistenza alla criminalità organizzata. «Così non si può vivere», scrive con amarezza nella missiva resa nota nel corso della riunione di Confindustria a Caltanissetta. «Non siamo noi imprenditori a essere attaccati - aggiunge Vecchio - ma lo Stato, quello stesso Stato che non è in grado di assicurare l'ordinato svolgersi della vita e dell'attività quotidiane. Non vogliamo essere eroi, ma protagonisti vivi».

ARTIOLI: SERVE L'ESERCITO - «A questo punto è opportuno l'intervento dell'esercito. Una riproposizione dei Vespri siciliani per difendere anche quanti tra gli imprenditori vogliono continuare a lavorare, rifiutando ogni condizionamento e respingendo con coraggio intimidazioni di ogni sorta». La proposta choc arriva dal vice presidente di Confidustria, Ettore Artioli. «Mi sono già recato al ministero della Difesa - ha aggiunto il numero due di viale dell'Astronomia - per ragionare sul da farsi. Ma la strada più concreta ed efficace nell'immediato appare essere quella dell'intervento dell'esercito. Sarebbe un segnale fortissimo».

MASTELLA - L’ipotesi di inviare l’esercito in Sicilia per contrastare la criminalità organizzata «è una discussione ricorrente nelle aree dove c’è maggior incidenza - ha detto Clemente Mastella, ministro della Giustizia - Il problema non è solo per la Sicilia, ma anche per la Campania e la Calabria, se ne discute ma per ora non c’è una risposta affermativa. Martedì - ha aggiunto - incontrerò il presidente del Consiglio e ci saranno in cantiere alcune iniziative che spero siano assecondate dal Parlamento al di là delle distinzioni tra le parti politiche».

LA DIFESA NICCHIA - «Io credo che la decisione assunta oggi da Confindustria Sicilia di espellere gli imprenditori compiacenti e quelli che pagano il pizzo sia molto più importante e utile dell'invio dell'esercito, che è chiamato a svolgere altre funzioni». Lo afferma Andrea Armaro, portavoce del ministro della Difesa Arturo Parisi. «Le forze di polizia sono sufficientemente presenti, quel che manca semmai è quell'humus sociale che oggi Confindustria Sicilia con la delibera approvata si ripropone di ricreare».

DI PIETRO, PUNIRE ANCHE CHI PAGA TANGENTI - Dopo la decisione degli industriali siciliani il ministro Antonio DI Pietro rilancia e chiede di prevedere l'espulsione per chi paga le tangenti. Penalizzare chi accetta le regole del pizzo «è un atto di coraggio e grande impegno civile. Sarebbe ancora più giusto, però, se ad essere espulsi fossero anche coloro che pagano le tangenti». ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture. «Il provvedimento assunto dal direttivo siciliano di Confindustria prosegue Di Pietro- merita rispetto, oltre che attenzione; e induce magistratura e gli organi competenti a dare risposte chiare. Se gli imprenditori, però, vogliono mandare un messaggio di discontinuità rispetto alle logiche del malaffare dovrebbero anche prevedere l'espulsione per chi paga le tangenti. Uno dei mali peggiori per l'economia del Paese e per la stessa politica è proprio il reato di corruzione che, a differenza del pizzo, prevede due soggetti egualmente colpevoli: chi prende la tangente e chi la paga».


Che ne pensate?...Condividete questi provvedimenti e queste proposte?...Pensate che potrebbero essere utili o si troverà un semplice escamotage per aggirare la questione?...
@Diablo@
00domenica 2 settembre 2007 14:13
invece di aiutare e tutelare le vittime degli abusi mafiosi,l'unica garanzia che gli si da è una bella sanzione qualora loro accettassero di sottostare alla minaccia....
Così i piccoli industriali non avranno più uno,ma ben 2 motivi per tenere la bocca chiusa e continuare a subire.... [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
E la cosa che mi fa più scompisciare è che il Governo(che dovrebbe definirsi"di sinistra"...)loda il provvedimento ideato da Confindustria...

F. [SM=x770061]
fremina
00domenica 2 settembre 2007 18:41
Re:
@Diablo@, 02/09/2007 14.13:

invece di aiutare e tutelare le vittime degli abusi mafiosi,l'unica garanzia che gli si da è una bella sanzione qualora loro accettassero di sottostare alla minaccia....
Così i piccoli industriali non avranno più uno,ma ben 2 motivi per tenere la bocca chiusa e continuare a subire.... [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
E la cosa che mi fa più scompisciare è che il Governo(che dovrebbe definirsi"di sinistra"...)loda il provvedimento ideato da Confindustria...

F. [SM=x770061]



Così la pensi proprio come Beppe Grillo...Proprio le stesse parole...Ho l'impressione che molti di quelli che entrano a far parte del suo gruppo finiscano per essere "plagiati", perdendo ogni capacità critica...Questo discorso non è riferito direttamente a te, ma tu che ci sei dentro forse potresti dare una risposta a questa mia ipotesi [SM=g27822] ...Chiedo scusa per l'off topic...
Tornando a questo provvedimento credo che sia un primo passo per far muovere le cose...Sicuramente ci sarà bisogno di più attenzione da parte delle forze dell'ordine, e proprio per questo è stato proposto l'intervento dell'esercito, ma è un modo per incentivare gente che avrebbe pagato il pizzo a vita a venir fuori e denunciare...Credo che solo così le cose in sicilia possano iniziare a cambiare!


@Diablo@
00domenica 2 settembre 2007 20:21
Re: Re:
fremina, 02/09/2007 18.41:



Così la pensi proprio come Beppe Grillo...Proprio le stesse parole...Ho l'impressione che molti di quelli che entrano a far parte del suo gruppo finiscano per essere "plagiati", perdendo ogni capacità critica...Questo discorso non è riferito direttamente a te, ma tu che ci sei dentro forse potresti dare una risposta a questa mia ipotesi [SM=g27822] ...Chiedo scusa per l'off topic...
Tornando a questo provvedimento credo che sia un primo passo per far muovere le cose...Sicuramente ci sarà bisogno di più attenzione da parte delle forze dell'ordine, e proprio per questo è stato proposto l'intervento dell'esercito, ma è un modo per incentivare gente che avrebbe pagato il pizzo a vita a venir fuori e denunciare...Credo che solo così le cose in sicilia possano iniziare a cambiare!





non è una questione di plagio!anzi.....Se entri a far parte di un gruppo lo fai perchè ti rivedi(magari non in tutto,ma in molte cose)nelle idee e nel modo di sviscerare le situazioni che esso porta avanti....Mi sembra una cosa più che ovvia. [SM=g27822] [SM=g27822]
Grillo per me non è un'"auctoritas"e nemmeno un capo,ma condivido molte sue vedute semplicemente perchè i nostri modi di pensare sono simili!Poi è ovvio che la possibilità di plagio, all'interno di coloro che fanno parte dei meet-up,c'è....ma come,in ogni gruppo, c'è la componente di persone che prendono come oro colato ciò che il "leader"dice senza fare una propria critica!
nel caso specifico l'avrei pensata così anche se lui avesse scritto tutto il contrario....

F. [SM=x770061]


@Diablo@
00domenica 2 settembre 2007 20:34
Sanzionare chi paga il pizzo non sarà mai una misura risolutiva,anzi.....Se Confindustria vuole eliminare il problema deve incentivare la possibilità di denuncia attraverso misure tutelari nei confronti di coloro che subiscono la minaccia....non dire:"se pagate e vi becchiamo,siete espulsi!"Non sarebbe meglio,più democratico e garantista dire:"se qualcuno vi minaccia,Confindustria promette di occuparsene ed aiutarvi a risolvere il problema"???????
In questo modo cosa si crede di migliorare?pensate che chi ha paura di ritorsioni possa essere incentivato a denunciarle attraverso un'altra minaccia?E se a chi non paga gli incendiano l'attività?Confindustria la risolleva a sue spese e garanzie?Se non pago sono nella merda,se pago lo sono comunque.....E' così che si risolvono le cose?
Questo provvedimento è una vera buffonata supersonica!è una storia vecchia come il cucco:colpire i più deboli per far vedere che ci si sta muovendo...tanto i forti sono automaticamente al sicuro perchè non vengono mai toccati(spesso anche perchè loro stessi sono in mezzo agli intrallazzi....)!




F. [SM=x770061]
el gabbiano
00lunedì 3 settembre 2007 12:50
Re:
@Diablo@, 02/09/2007 20.34:

Sanzionare chi paga il pizzo non sarà mai una misura risolutiva,anzi.....Se Confindustria vuole eliminare il problema deve incentivare la possibilità di denuncia attraverso misure tutelari nei confronti di coloro che subiscono la minaccia....non dire:"se pagate e vi becchiamo,siete espulsi!"Non sarebbe meglio,più democratico e garantista dire:"se qualcuno vi minaccia,Confindustria promette di occuparsene ed aiutarvi a risolvere il problema"???????
In questo modo cosa si crede di migliorare?pensate che chi ha paura di ritorsioni possa essere incentivato a denunciarle attraverso un'altra minaccia?E se a chi non paga gli incendiano l'attività?Confindustria la risolleva a sue spese e garanzie?Se non pago sono nella merda,se pago lo sono comunque.....E' così che si risolvono le cose?




F. [SM=x770061]





Anche secondo me non è questa la soluzione migliore per incentivare gli imprenditori a ribellarsi contro il pizzo. Dagli articoli citati, non si parla di nessuna protezione, ma solo di una minaccia contro chi deve ogni giorno cederere la propria pagnotta al mafiosetto di turno!!La gente che paga il pizzo non lo fa sicuramente con piacere, e si troverà con un'ulteriore paura con la quale convivere!!!
@Diablo@
00lunedì 3 settembre 2007 12:59
Re: Re:
el gabbiano, 03/09/2007 12.50:





Anche secondo me non è questa la soluzione migliore per incentivare gli imprenditori a ribellarsi contro il pizzo. Dagli articoli citati, non si parla di nessuna protezione, ma solo di una minaccia contro chi deve ogni giorno cederere la propria pagnotta al mafiosetto di turno!!La gente che paga il pizzo non lo fa sicuramente con piacere, e si troverà con un'ulteriore paura con la quale convivere!!!




INFATTI!!!!!!!!!!!!!!


F. [SM=x770061]

-lolita-
00lunedì 3 settembre 2007 13:00
Io la penso come filippo, ma non so niente di ciò che dice Grillo sull'argomento! [SM=g27824]

Io credo fermamente che lo Stato deve stare molto attento a non confondere le vittime con i carnefici.
Se punisce coloro che sotto minaccia pagano il pizzo sta mettendo in pratica il principio secondo il quale il fine giustifica i mezzi, arrivando paradossalmente a punire la vittima di un reato quale il racket, anzichè tutelarla.
Ora, ammesso che questa manovra possa essere efficae, io questo non lo so e non lo posso sapere con certezza, non dobbiamo dimenticare che così facendo lo stato si serve di un cittadino, del suo pane e del pane della sua famiglia (perchè il lavoro di da il pane) per un suo tornaconto: sconfiggere il racket.
Vorrei vedere gli imprenditori cosa ne pensano.. Per carità tutti vogliamo sconfiggere il pizzo, gli imprenditori siciliani in primis, ma non passando sopra gli imprenditori stessi.
Se gli imprenditori sono vittime di minacce, non sono colpevoli, quindi punirli non ha assolutamente senso.
M@§§IMO
00domenica 9 settembre 2007 15:15
Non penso che punire chi paga il pizzo sia utile a combattere il pizzo, stando ai dati ufficiali, a Palermo pagano il pizzo oltre il 90 per cento dei commercianti e degli imprenditori. Dunque, se tutti coloro che pagano il pizzo venissero scoperti ed espulsi, a Palermo la Confindustria dovrebbe chiudere i battenti! Tra l'altro il nome di chi paga il pizzo e le prove a suo carico sono difficilmente scopribili, quindi è una proposta praticamente irrealizzabile! pagare il pizzo è un pessimo comportamento, ma è indotto da una minaccia! Tant’è che chi cede alle estorsioni non è penalmente perseguibile, essendo vittima di cause di forza maggiore.
Anziché punire chi cede, bisognerebbe cominciare a premiare chi non cede e denuncia: ma l’esperienza degli imprenditori e commercianti che hanno deciso di resistere al racket, per poi essesre abbandonati dallo Stato, insegna che conviene pagare. E, finchè lo Stato non dimostrerà che conviene ribellarsi, la gente preferirà pagare. Confindustria e le altre associazioni di categoria sono piene di imprenditori, manager, banchieri e commercianti che evadono le tasse, o pagano tangenti, o accumulano fondi neri, o taroccano bilanci, o truffano i risparmiatori, o fanno affari con la mafia, o impiegano lavoratori in nero, o abusano del precariato, o negano ai dipendenti le condizioni di sicurezza minime facendo lievitare a livelli da terzo mondo gl’infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Gente condannata in Cassazione o beccata dall’Agenzia delle entrate o dall’Inail o dall’Inps, con nome e cognome. Perché non si comincia a cacciare costoro?
Ps, della commisione parlamentare ANTIMAFIA fanno parte due onorevoli pregiudicati per corruzione, Pomicino e Vito, mi sembra alquanto paradossale..
M@§§IMO
00domenica 9 settembre 2007 15:20
Ancora una volta uno dei pochi politici che si dimostra seri è Di Pietro, lo sto aprezzando molto da quando è al governo (e sottolineo che non ho votato per l'Italia dei Valori)..

Sono poi d'accordo per mandare l'esercito in Sicilia o comunque nel sud Italia, lo stato deve essere presente, ed invece di sperperare soldi dietro in guerre inutili, prima dovrebbe occuparsi di ciò che non và nel suo paese... La Sicilia è in mano alla mafia, mi sembra che dovrebbe essere una proprietà sconfiggerla, ma evidentemente parti dello Stato non hanno interesse a combattere i propri alleati..
M@§§IMO
00domenica 9 settembre 2007 15:23
Re:
M@§§IMO, 09/09/2007 15.20:

La Sicilia è in mano alla mafia, mi sembra che dovrebbe essere una PROPRIETA' sconfiggerla,



ovviamente volevo scrivere PRIORITA'! [SM=x770041]

+Tiberius+
00lunedì 10 settembre 2007 14:35
Ma perche' di solito rilasciano la fattura se pagano il pizzo?? [SM=x770041] [SM=x770041]
SIamo alle solite, invece di risolvere i problemi si invetano le assurdita...
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