Brescia, in manette un 25enne
Ha fatto un mese di militare. Poi, alla prima licenza, è scappato a casa e non si è più ripresentato in caserma. Per questo, paradossalmente nell'anno dell'addio alla leva, un 25enne di Bedizzole, in provincia di Brescia, è stato condannato a 4 mesi di reclusione per diserzione aggravata ed è finito in manette. Dopo alcuni giorni di appostamenti, i militari della stazione di Bedizzole lo hanno bloccato mentre si recava a trovare la mamma.
Questi i fatti: P.Z., queste le iniziali del giovane, nel 2002 era stato assegnato alla caserma Saram di Taranto. La sua naja sembrava procedere regolarmente fino a che, alla prima licenza, il giovane non ha più fatto ritorno in caserma e ha fatto perdere le proprie tracce. Di qui la denuncia del comandante dell'aeronautica al tribunale di Brescia e l'inizio del lungo iter processuale che ha portato alla storica sentenza.
A condannarlo è stata la corte d'appello militare di Napoli che ha sì accolto la richiesta dei legali del militare abbreviando da 6 a 4 mesi la condanna, ma non ha concesso la sospensione della pena e ha di fatto spedito il ragazzo in carcere. Il tutto nell'anno dell'addio al militare obbligatorio. Dura, ovviamente, la reazione dei legali di P.Z.: "E' assurdo - hanno commentato - nella giustizia ordinaria 4 mesi sarebbero stati senz'altro commutati. Siamo di fronte ad un sistema, quello militare, no più adeguato ai tempi".