Condanna per l'ammucchiata omosex

A Milano si è concluso il processo

Una condanna a due mesi di reclusione. Si è conclusa così la vicenda dell'ammucchiata omosex scoperta la notte del 16 ottobre 2001 da una pattuglia di carabinieri davanti al Cimitero Maggiore di Milano. Qui un gruppo di sette giovani aveva formato una sorta trenino sexy lungo il muro di cinta del camposanto. All'epoca dei fatti i protagonisti avevano tutti un'età compresa tra i 22 e 35 anni.

A quello che simpaticamente è stato definito quindi un “raduno” avevano partecipato persone di diversa estrazione sociale. Dall’infermiere al disoccupato, dall’autista al musicista, dallo stilista al giornalista. La loro sfrenata passione venne, però, subito spenta dall’arrivo delle forze dell’ordine. Ora dopo quattro anni la vicenda si è finalmente conclusa.

Il processo era iniziato alcune settimane fa e si è chiuso, per sei su sette di loro, con una condanna al pagamento di una multa. Ma per uno del gruppo la notifica non aveva potuto essere effettuata: da qui la citazione a giudizio davanti al giudice Sofia Fioretta, della terza sezione del Tribunale Penale, dove il pm Anna Lisa Pelicchi ha chiesto sette mesi di reclusione. Il giudice, dopo aver valutato i fatti, ha dichiarato F.A. 30 anni, colpevole e gli ha inflitto due mesi di reclusione con i benefici di legge.