Concerto di Bryan Adams

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K.Kieslowsky
00giovedì 20 ottobre 2005 20:37
Anche se ve ne fregherà poco io la incollo...tanto male non fa a nessuno giusto?


Concerto di Bryan Adams il 13/9/2005 al MazdaPalace

Il rock è come la Coca Cola…tutti la bevono , tutti dicono che è buona , ma nessuno riesce a dire di che cosa si tratta in realtà . Il rock però non si beve. Metallari dediti all’ accurato studio del fracasso più inaudito, non disdegnano nelle loro performance di citarne di questo l’ origine con il classico gesto cornifero mentre signorine di abitudini Waltdisneyane come la Spears sostengono e cantano di amarlo. Cos’ è quindi il rock? Non lo so di certo io.. comunque prendiamo per assioma che Bryan Adams ne faccia parte. Bryan Adams.. i teenagers degli anni novanta lo conoscono sicuramente.I più fortunati avranno sicuramente limonato almeno una volta avendo per sottofondo”Everything I do”, facendo poco caso se al posto di Mary Elisabeth Mastrantonio magari avevano tra le braccia una copia capelluta di una cavia da laboratorio. I meno fortunati (o forse no),me compreso, avranno sicuramente fantasticato almeno una volta di farsi la donna dei loro sogni, avendo per compagna momentanea la medesima canzone. I meno furbi avranno sicuramente immaginato di vestire le vestigia (perdonatemi il gioco di parole) del principe dei ladri e poco importa se Bryan faceva canzoni adatte ad altri scopi. I teenagers odierni hanno probabilmente lo conoscono poco,forse si ricordano soltanto del duetto di questo con una ex spice girl. Povero Bryan..e pensare che negli anni novanta duettava con Sting come se nulla fosse.. Comunque il 13 settembre 2005 il MazdaPalace sembrava essere uscito dal tempo; coppiette entusiaste, rockettari dal cuore sensibile ed ex giovani ragazzi degli anni novanta erano lì, ad attendere che arrivasse una delle loro grandi icone, disposti persino a far finta di apprezzare in maniera disinvolta l’ esibizione del supporter ( il simpatico nonché decisamente bravo cantore di “Bad day”), pur di non far vacillare l’ ovattato entusiasmo dell’ evento. Alle 21.30 circa ecco comparire il butterato viso (ma pare molto apprezzato dalle fanciulle) dell’ icona. Insieme ad altri ex ragazzi come lui,ormai ultraquarantenni, parte a manetta con il cosiddetto rock. Esordisce con il singolo del suo nuovo album “Room service” e poi sguinzaglia ad una ad una le canzoni che lo hanno reso Bryan Adams, da “Summer of 69” fino a”Heaven”(unica clamorosa omissione “Please sorgive me”) per poi concedere un intensissimo bis totalmente acustico. Le canzoni suonano in maniera identica alle vecchie cassette che avevamo (nei primi anni novanta i cd erano per lo più utilizzati come frisbee) e lui sembra essere lo stesso di sempre. Non una nota fuori posto, con la grinta del vero showman trasportata in ogni canzone. La gente si esalta, canta in coro,ondeggia ansimante accendini in quantità esorbitante e sembra non pensare che ormai sta danzando sul suo passato. Ormai Bryan è roba da pochi, il suo momento d’ oro è andato via. Peccato davvero, dico io. Ogni tanto però,come ci ricorda Giorgio, è bello far finta di essere sani. Grazie Bryan.Grazie rock.
giulina83
00martedì 25 ottobre 2005 18:01
bella recensione...Grande!!!! [SM=x245582]
virus81
00giovedì 27 ottobre 2005 00:02
Io di Bryan Adams ho "So far so good" e secondo me è un gran bel cd. Per il resto conosco pochissimo della sua discografia.
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