Concerti, recensioni, nuovi album e.. playlist

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giove(R)
00martedì 4 dicembre 2012 14:35
UEEEEEEEEEEEEEEE'''''!!!!!!!!!!!!

ma sti "death in June" ma che sò matti?
stavo a sentì qualche pezzo in caso mi piacevano andavo al concerto di cui diceva Ennio e... [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]

canzoni tipo Jerusalem the black (ho capito dopo..), poi queta "all pigs must die" nel cui testo dicono:

all pigs must die
sieg heil! sublime
....

ancora???

nassero a fanculo loro e tutti i nazisti di merda: SCARTATI!

passo all'ascolto dei Chameleons, và... [SM=g7557]
BeautifulLoser
00martedì 4 dicembre 2012 16:42
Re:
giove(R), 12/4/2012 2:35 PM:

UEEEEEEEEEEEEEEE'''''!!!!!!!!!!!!

ma sti "death in June" ma che sò matti?
stavo a sentì qualche pezzo in caso mi piacevano andavo al concerto di cui diceva Ennio e... [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]

canzoni tipo Jerusalem the black (ho capito dopo..), poi queta "all pigs must die" nel cui testo dicono:

all pigs must die
sieg heil! sublime
....

ancora???

nassero a fanculo loro e tutti i nazisti di merda: SCARTATI!

passo all'ascolto dei Chameleons, và... [SM=g7557]




douglas pearce è sempre stato un nazista. in effetti è all'indice in germania e in alcuni altri paesi che hanno delle leggi tipo "hate crime".
la cosa assurda è che pearce è apertamente omosessuale (considera la sua omosessualità come "fondamentale per il progetto "death in june") e ai tempi del nazismo sarebbe andato spedito in una camera a gas. e ancora più assurdo è il fatto che la prima band di pearce, crisis, era la band perfetta per le manifestazioni di "rock against racism" o per i concerti organizzati dalla "anti-nazi league" britannica negli ultimi anni 70.
per poter afferrare paradossi di questo tipo preferisco parlare non di ideologie ben definite, ma di frammenti o patchwork ideologici per tutto quello che pullula alla destra di ideologie conservatrici che fanno riferimento al classico liberalismo borghese.

la frammentazione estetica, ad esempio, della simbologia nazista è iniziata con le svastiche dei sex pistols e con le messe in scena dei laibach, e da lì è partito un continuo sdoganamento e spesso si fa riferimento alla poltiglia pseudo-filosofica creata dal barone giulio cesare andrea evola, in arte julius evola, ancora oggi tanto cara agli eredi idioti e delinquenti della "terza via" (vedi anche "ordine nuovo" e pino rauti e consorti, discendenti e simpatizzanti).
purtroppo ci sono molte, troppe connessioni trasversali tra nazifascismo, occultismo, "tradizionalismo", pseudo-satanismo, pseudo-paganesimo, identitarismo, anti-modernismo, supremazia bianca nell'ambito experimental e industrial e nei vari generi ebm, neo-folk, noise, dark ambient, black metal... questo grazie a gente come pearce, boyd rice (death in june, non), varg vikernes (mayhem, burzum, darkthrone), tanto per nominarne solo alcuni.
è un enorme fastidio sentire pearce riferirsi ad artisti come nico, morricone e addirittura scott walker e vederlo avere rapporti creativi, mediante current 93, con genesis p-orridge di throbbing gristle e psychic tv.
una mappatura ideologica della musica post-punk che possa ritenersi completa purtroppo non esiste e sarebbe molto laboriosa.
Sound72
00martedì 4 dicembre 2012 18:22
è vero.. e anche la scelta dell'Orion mi pare abbastanza infelice visto che già c'erano stati problemi a giugno al concerto dei Dropkick Murphys..


BeautifulLoser
00martedì 4 dicembre 2012 18:56
Re:
Sound72, 12/4/2012 6:22 PM:

è vero.. e anche la scelta dell'Orion mi pare abbastanza infelice visto che già c'erano stati problemi a giugno al concerto dei Dropkick Murphys..






fermo lì!
problemi con i dropkick murphys per quale motivo?
sicuramente non perché sono di "destra", ma a causa di un'aggressione da parte di esponenti del "centro sociale" neo-fascista casa pound nei confronti degli spettatori.
se ora il tuo commento implica un pensiero del tipo: l'orion ha fatto male ad invitare i death in june (neonazisti quando gli fa comodo) come ha fatto male ad invitare i dropkick murphys (che simpatizzano con i sindacati operai statunitensi e pertanto potrebbero essere definiti come gruppo di sinistra) in quanto crea "problemi", propongo di attivare il freno d'emergenza contro i discorsi qualunquistici, uniformanti e alla fine debilitanti sulla linea di "gli estremismi sono uguali", "destra e sinistra sono categorie che non hanno più alcun senso" ecc. molto in voga nell'italia del fascismo sdoganato e della situazione politica e sociale che ci ritroviamo e di cui nessuna persona intelligente e con un minimo di dignità può essere felice.
c'è una differenza notevole e sostanziale.
Sound72
00martedì 4 dicembre 2012 19:15
nessun qualunquismo..semplicemente per il fatto che a mio avviso potrebbero verificarsi nuovi incidenti, a qualcuno potrebbe venire in mente tranquillamente di organizzare una ritorsione proprio in quel locale..O simpatizzanti di estrema destra potrebbero creare nuovi casini in quel posto.
A certa gente basta poco per fare 1 + 1, non hanno certo tutta questa voglia di contestualizzare gli eventi.
Di principio non mi piace associare la musica alla politica,mi piace il..sound ed ascolto tranquillamente sia i Gang of Four che i Death in June, per dire.

BeautifulLoser
00martedì 4 dicembre 2012 20:22
Re:
Sound72, 12/4/2012 7:15 PM:

nessun qualunquismo..semplicemente per il fatto che a mio avviso potrebbero verificarsi nuovi incidenti, a qualcuno potrebbe venire in mente tranquillamente di organizzare una ritorsione proprio in quel locale..O simpatizzanti di estrema destra potrebbero creare nuovi casini in quel posto.
A certa gente basta poco per fare 1 + 1, non hanno certo tutta questa voglia di contestualizzare gli eventi.
Di principio non mi piace associare la musica alla politica,mi piace il..sound ed ascolto tranquillamente sia i Gang of Four che i Death in June, per dire.





in realtà non c'è nessun bisogno di avere o non avere la volontà o il piacere di associare la musica alla politica. ci pensa la musica a farlo (in alcuni casi in modo molto diretto). ma anche se l'artista non lo fa in modo esplicito (o militante) ribadisco che ci pensa la musica come forma d'arte a farlo comunque. questo è dovuto al semplice fatto che nessun poetica o estetica può decontestualizzarsi e prescindere dal sociale e dal politico. dietro a questa pietra miliare dell'approccio critico non bisogna proprio regredire. poi uno è libero di approcciarsi alla musica come vuole, ci mancherebbe altro. ma visto che non siamo esseri sempre ed esclusivamente irrazionali, se uno ama o vive la musica, non ci si approccia solo con la pancia e le gambe, ma ogni tanto userà anche la testa.
non è un caso che una mappatura di una certa completezza, come l'ho chiamata, non esista.
quello che è relativamente semplice per il nsbm (national socialist black metal) è molto più difficile per il contesto dei generi dark folk/ambient, ebm, industrial ecc., cioè un'analisi non solo dei testi (se canto "sieg heil" o "juden raus" o "power to the white" la cosa è piuttosto semplice e banale), ma anche un'approfondita analisi delle forme musicali e di come siano legate funzionalmente all'ideologia di "destra" (che -- lo sottolineo -- già di suo e pure volutamente è frammentaria e camaleontica e che ha tutto l'interesse di essere ambigua e fraintendibile, e di spargere nebbia attorno a se).
in altre parole significherebbe compiere un lavoro di studio paragonabile a quello di theodor w. adorno su mahler, beethoven e wagner. ma nessuno osa avventurarsi in un progetto di tale portata, e, sinceramente, all'orizzonte non vedo nessuno che abbia la caratura necessaria per svolgerlo.
per questo restiamo (noi, quelli che la musica la seguono, la sentono e la suonano anche con la testa) insoddisfatti e appiccicati al testo, alle dichiarazioni e alle interviste (oggi: "hitler è fico"; domani: "mai detto questo, mi avete frainteso"; dopodomani invece?), alle messe in scena sui palchi o nei video (vedi rammstein) e ad altre forme di espressione contingenti ed ornamentali. ma nessuno è veramente in grado di dire dove nella produzione, sempre per esempio, martial industrial di death in june, sol invictus, ordo rosarius equilibrio o blood axis, sia identificabile nel processo di produzione la *forma* musicale rapportabile alla sua funzione ideologica. non perché non sia possibile farlo, gli strumenti metodologici e critici ci sono, basterebbe svilupparli e/o affilarli appositamente, ma perché troppo pochi si prendono la briga di discuterne.

questo intendilo anche come risposta alla domanda che mi facesti parecchio tempo fa sull'ebm.

Sound72
00martedì 4 dicembre 2012 22:28
sì beh la testa c'è ovvio..l'approccio del resto parte da là, e non solo per i testi.E sono d'accordo che è la musica che alla fine ti convoglia le scelte, almeno per me entro certi binari.
Quando la musica diventa uno strumento eccessivamente prestato e finalizzato ad un messaggio politico o sociale univoco, in senso stretto militante, non mi dà piu' certe vibrazioni.
Ma perchè forse non è neanche tanto un prodotto musicalmente proponibile. Non hanno proprio interesse a vendersi. Adesso mi vengono in mente gli Amon Duul I , ma tu ne avrai altri di esempi.
Il filone punk ad esempio non riesco a considerarlo proprio militante, al di là di alcuni casi particolari,forse perchè prevale di piu' la provocazione del testo e dell'esibizione, altrimenti non è che un saltellare , spesso solo slogan eh, tra proclami di misoginia, brigate rosse, rivolta nei ghetti, violenza contro la polizia e via dicendo.
E gli stssi CCCP per come si proponevano non mi era certo indigesta, a prescindere dalle idee politiche condivisibili o meno.
Poi mi rendo conto che quello che per me magari è prima di tutto un prodotto musicale per altri è fondamentalmente militanza.
Tralasciando quelli che bontà loro fanno il saluto romano ballando l'Ebm.
BeautifulLoser
00mercoledì 5 dicembre 2012 02:44
Re:
Sound72, 12/4/2012 10:28 PM:

sì beh la testa c'è ovvio..l'approccio del resto parte da là, e non solo per i testi.E sono d'accordo che è la musica che alla fine ti convoglia le scelte, almeno per me entro certi binari.
Quando la musica diventa uno strumento eccessivamente prestato e finalizzato ad un messaggio politico o sociale univoco, in senso stretto militante, non mi dà piu' certe vibrazioni.
Ma perchè forse non è neanche tanto un prodotto musicalmente proponibile. Non hanno proprio interesse a vendersi. Adesso mi vengono in mente gli Amon Duul I , ma tu ne avrai altri di esempi.
Il filone punk ad esempio non riesco a considerarlo proprio militante, al di là di alcuni casi particolari,forse perchè prevale di piu' la provocazione del testo e dell'esibizione, altrimenti non è che un saltellare , spesso solo slogan eh, tra proclami di misoginia, brigate rosse, rivolta nei ghetti, violenza contro la polizia e via dicendo.
E gli stssi CCCP per come si proponevano non mi era certo indigesta, a prescindere dalle idee politiche condivisibili o meno.
Poi mi rendo conto che quello che per me magari è prima di tutto un prodotto musicale per altri è fondamentalmente militanza.
Tralasciando quelli che bontà loro fanno il saluto romano ballando l'Ebm.




non so se posso essere d'accordo con la tua conclusione in merito all'interpretazione soggettiva se un prodotto sia musica o militanza, perché nell'estetica e nella critica ci sono anche criteri oggettivi. nel senso che una musica oggettivamente regressiva è identificabile, a prescindere dalla visione di chi la recepisce e dai contesti fondamentalmente tribali (cioè funzionanti per esclusione) in cui nasce e cresce.
invece è naturalmente soggettivo se una musica militante riesce a dare vibrazioni o meno.

non credo che dipenda dalla proponibilità commerciale. rammstein e wolfsheim, ad esempio, vendono benissimo. ma anche le band indie (pop, rock, grunge, punk) della cosiddetta "scuola di amburgo" degli ultimi anni 80 vendevano e vendono benissimo: blumfeld, tocotronic, die sterne, tomte, kante, fanno ottima musica (tra le migliori cose independent dell'epoca, secondo me) e hanno posizioni politiche di sinistra chiaramente definite. faccio questi esempi della germania perché lì il tema musica e politica è stato ed è ancora molto combattutissimo. (poi per quanto riguarda la musica dark il wgt di lipsia è la mecca in assoluto.)
l'interesse o meno di vendersi è legato (oltre all'oggettiva possibilità di farlo attraverso determinati canali di distribuzione) ad altri presupposti, primo tra tutti a come si autodefinisce l'artista e poi a come concepisce la sua musica (o il suo "rumore"). e proprio questo accade in un contesto sociale e molto politico. determinati artisti non vogliono vendere facendo riferimento a dei concetti di artista che risalgono all'epoca del romanticismo; altra musica non è proprio concepita per essere venduta perché volutamente effimera. tanto per buttare lì alcuni esempi di approcci molto diversi tra di loro e tutti validi: jandek, klaus schulze, whitehouse, stefan mathieu (che ho il piacere di avere come amico già da prima che iniziasse a fare musica), georges lentz, merzbow, combichrist, l'acid house e molto di quello che fanno i dj techno in un'infinità di sottogeneri, il grindcore... tutta roba che difficilmente viene prodotta per scalare le classifiche.
e alla fine, per quanto l'artista possa impegnarsi di evitarlo, la musica resta in mano a chi la recepisce, e ti può accadere come con il gabber preso in possesso dalle tribù neofasciste in germania, olanda, italia e stati uniti nonostante molti dj siano di colore.
la morale della favola sembrerebbe essere che nel postmodernismo "anything goes": non solo vale che è arte tutto quello che decide l'artista, ma che è anche arte tutto quello che decide il destinatario (sempre che ce ne sia uno). le radici filosofiche di questo relativismo culturale ed estetico risalgono all'opera di frammentazione perpetuata da nietzsche già prima che filosofasse con il martello, nel senso che ha analizzato questi fenomeni.
e semplificando, la non-simultaneità del mondo (ormai completamente globalizzato) è la ragione di questa frammentarietà, di questo patchwork infinito e autoreferenziale: ecco perché va bene tutto e il contrario di tutto. si tratta di un concetto sviluppato negli anni 30 da ernst bloch (un filosofo recepito poco o niente in italia) prima per capire le ragioni dell'attrattività del nazifascismo, poi approfondito negli anni 60 per inquadrare i fenomeni del relativismo e dell'imperialismo culturale. ma per quanto possa essere complessa questa "multidimensionality of human beings in society", come l'ha poi chiamata l'immenso eric j. hobsbawm (che ci ha lasciati appena due mesi fa), non vuol dire che non ci sia più alcuna oggettività in quel che l'essere umano fa, per esempio nella musica. si tratta, al contrario, di affinare lo sguardo e di riscoprirla. e magari di riappropriarsene. ma questa è un'altra storia.


BeautifulLoser
00mercoledì 5 dicembre 2012 03:39
Re:
Sound72, 12/4/2012 10:28 PM:


Adesso mi vengono in mente gli Amon Duul I , ma tu ne avrai altri di esempi.




amon düül. con uschi obermaier. i-c-o-n-a!

Sound72
00mercoledì 5 dicembre 2012 16:49
" Love is peace " ...e te credo...


anche Sonja Kristina non era male, anzi [SM=g7554]
jandileida23
00mercoledì 5 dicembre 2012 16:56
Balzaretti
1. Crazy (Aerosmith)
2. Mr. Saxobeat (Alexandra Stan)
3. Redemption Song (Bob Marley)
4. Hurt (Christina Aguilera)
5. Sexy Bitch (David Guetta & Akon Sexy Bitch)
6. Numb/Encore (Linkin Park & Jay-Z)
7. Beautiful Monster (Ne-Yo)
8. Rockstar (Nickelback)
9. The Drugs Don’t Work (The Verve)
10. Anche tu, anche se (non trovi le parole) (Elisa & Fabri Fibra)

Ao de tutte le versioni di Hurt che poteva sceglie ha preso quella più schifosa...quasi peggio dei cross che non mette [SM=g7345]
BeautifulLoser
00giovedì 6 dicembre 2012 03:26
Re:
jandileida23, 12/5/2012 4:56 PM:

Balzaretti
1. Crazy (Aerosmith)
2. Mr. Saxobeat (Alexandra Stan)
3. Redemption Song (Bob Marley)
4. Hurt (Christina Aguilera)
5. Sexy Bitch (David Guetta & Akon Sexy Bitch)
6. Numb/Encore (Linkin Park & Jay-Z)
7. Beautiful Monster (Ne-Yo)
8. Rockstar (Nickelback)
9. The Drugs Don’t Work (The Verve)
10. Anche tu, anche se (non trovi le parole) (Elisa & Fabri Fibra)

Ao de tutte le versioni di Hurt che poteva sceglie ha preso quella più schifosa...quasi peggio dei cross che non mette [SM=g7345]



errata corrige: "hurt" di christina aguilera (dall'album "back to basics") non ha niente a che fare con la mitica "hurt" dei nine inch nails (dall'album "the downward spiral"), tanto meno con lo stupendo epitaffio che ne fece johnny cash (dal suo ultimo album "american iv: the man comes around", uscito proprio dieci anni fa). quella di aguilera è tutta un'altra canzone. forse l'hai confusa con la cover di leona lewis:
www.youtube.com/watch?v=wkWo2srE7nY
jandileida23
00giovedì 6 dicembre 2012 08:47
ah no, avevo letto il titolo e pensavo fosse una cover della Aguilera: è che non frequento molto quei lidi musicali ...vabbè ciò non toglie che inserire la Aguilera in quarta posizione vale quel mancato aggancio sul pallonetto filtrante di Totti contro non mi ricordo chi
Sound72
00martedì 11 dicembre 2012 09:30
l'altra sera Chameleons ( Vox ) vivi e in forma nonostante acustica a tratti da monostereo e inizio live oltre la mezzanotte..Bel repertorio per quasi 2 ore di live da Script of the Bridge, Basically? e Strange times ..Mark Burgess complice la tinta ancora se li porta bene, buon frontman dal vivo oltre ogni aspettativa mia.Peccato aver omesso View from a hill e Tears, in compenso le cose migliori come In shreds, Swamp thing, Second skin, Monkeyland e a chiudere The Fall sono state eseguite in modo convincente.
lucolas999
00martedì 11 dicembre 2012 11:15
La playlist del mister

1. La Donna Cannone (Francesco De Gregori)
2. Streets Of Philadelphia (Bruce Springsteen)
3. Wish You Were Here (Pink Floyd)
4. Bohemian Rhapsody (Queen)
5. My Way (Frank Sinatra)
6. Let It Be (The Beatles)
7. No Woman, No Cry (Bob Marley)
8. I Will Always Love You (Whitney Houston)
9. The Best (Tina Turner)
10. Roma Capoccia (Antonello Venditti)

Cazzarola è flemmatico anche nei brani che ascolta [SM=g7346]
Sound72
00giovedì 20 dicembre 2012 16:26
la playlist di ciò che ho ascoltato di piu' negli ultimi 2-3 mesi..vado x album però


Rolling Stones-Exile on Main street
Suede-Suede
Buzzcocks-A different kind of tension
Muro del Canto-L'ammazzasette
Camel-Camel
Can- compilation


BeautifulLoser
00giovedì 20 dicembre 2012 16:50
Re:
Sound72, 12/20/2012 4:26 PM:

la playlist di ciò che ho ascoltato di piu' negli ultimi 2-3 mesi..vado x album però


Rolling Stones-Exile on Main street
Suede-Suede
Buzzcocks-A different kind of tension
Muro del Canto-L'ammazzasette
Camel-Camel
Can- compilation






bello questo outing! [SM=x2478856]

dopo metto la mia.

(ma sei proprio retro *eheheh* [SM=g27988] )
Sound72
00giovedì 20 dicembre 2012 16:56
Un pò retrò e un pò pigro..per l'attualità me la prendo con calma, c'è tempo [SM=x2478856]
giove(R)
00giovedì 20 dicembre 2012 17:11
capirai io sto periodo mi sono buttato su O Fado...
BeautifulLoser
00giovedì 20 dicembre 2012 17:42
Re:
giove(R), 12/20/2012 5:11 PM:

capirai io sto periodo mi sono buttato su O Fado...




ah sì? anche cose tipo madredeus?
BeautifulLoser
00giovedì 20 dicembre 2012 17:50
Re:
Sound72, 12/20/2012 4:56 PM:

Un pò retrò e un pò pigro..per l'attualità me la prendo con calma, c'è tempo [SM=x2478856]




[SM=x2478856]

ciò che m'ha sempre un po' stupito è la passione per il prog in italia.
lasciamo perdere che adesso è di nuovo un genere "hip", ma teoricamente appartieni ad una generazione ha solo un nesso storico con i classici del genere. (poi il krautrock, mamma mia! [SM=x2478856] )
ma è un fenomeno che ho osservato già parecchie volte. cioè ho più amici italiani retro che avanguardisti, per semplificare.
Sound72
00giovedì 20 dicembre 2012 18:08
Re: Re:
BeautifulLoser, 20/12/2012 17:50:




[SM=x2478856]

ciò che m'ha sempre un po' stupito è la passione per il prog in italia.
lasciamo perdere che adesso è di nuovo un genere "hip", ma teoricamente appartieni ad una generazione ha solo un nesso storico con i classici del genere. (poi il krautrock, mamma mia! [SM=x2478856] )
ma è un fenomeno che ho osservato già parecchie volte. cioè ho più amici italiani retro che avanguardisti, per semplificare.



credo dipenda in parte dal fatto che la passione per il prog in Italia c'è sempre stata, già negli anni '70..e a livello di distribuzione discografica, vinili e nastri, negli anni'80 aveva ancora un certo ritorno. Io sono stato iniziato ai King Crimson da amici piu' grandi venti anni fa, che a loro volta ci erano arrivati attraverso Pfm e Area.
Ma ricordo cmq che radiorock all'epoca ne passava abbastanza.
Col krautrock il percorso è stato piu'recente e di ricerca personale..in fondo prima di internet se non leggevi riveste specializzate era difficile andare oltre i Kraftwerk come prodotto deutch.
C'è da dire che il " retro " si è accentuato negli ultimi anni..negli anni '90 ascoltavo molto grunge e la prima ondata di brit ( stone rose, blur, oasis )..Eero in linea e mi cibavo del passato, da qualche anno a parte la seconda ondata brit inglese e un pò di elettronica a vari livelli ho perso un pò il filo e tendo piu' a " ripassare ".
BeautifulLoser
00giovedì 20 dicembre 2012 18:57
Re: Re: Re:
Sound72, 12/20/2012 6:08 PM:



credo dipenda in parte dal fatto che la passione per il prog in Italia c'è sempre stata, già negli anni '70..e a livello di distribuzione discografica, vinili e nastri, negli anni'80 aveva ancora un certo ritorno.




avoja! se ti guardi le classifiche degli lp dei primi anni 70! sempre stato un terreno fertilissimo per il prog e l'art rock, l'italia. anche troppo [SM=x2478856]
facendo spola tra germania e italia, e per altre circostanze fortunose, ho avuto il culo di potermi metallizzare e punkizzare molto prima dei miei amici e compagni di scuola in italia (di cui due poi hanno scelto la strada di diventare professionisti), per poi slittare verso derive meno canoniche. la cosa ha creato anche situazioni divertenti. all'epoca ognuno aveva la sua fissa, e la fissa era decisamente prog, art oppure hard (sempre con tendenza verso il colossal): genesis, elp, jethro tull, deep purple, led zep, zappa, insoma: tutto il manuale dall'a alla zeta. al mio compagno di banco del liceo (un bassista) rompevo le palle con pat metheney di cui era appena uscito "bright size life". "ammazza che palle!", "ih, che schifo", "nun se pò senti'!", "ma vaffanculo va!" ecc., ecco i commenti. poi inizio degli anni 2000 mi telefona e mi fa tutto felice: "non sai che m'è successo! ho suonato con metheney al festival dei due mondi!" ovvio che ho immediatamente colto l'occasione per rendergli il vaffanculo [SM=x2478856]

Sound72
00sabato 9 febbraio 2013 10:12
www.asroma.it/it/team/musica.html

hanno smesso di fare le playlist ?
Sound72
00martedì 12 febbraio 2013 12:01
Due parole con Franco Battiato


Un concerto di Franco Battiato val sempre il prezzo del biglietto. Questo perché la musica italiana mai come in questo caso è fiera di essere. Partendo da tale presupposto, è logico dunque celebrare “L’Apriti Sesamo Live”; iniziato a gennaio approderà, questa sera e domani, al Teatro Valli di Reggio Emilia.

Incontrare Franco Battiato per una piacevole chiacchierata, è un sogno che si avvera.

1 • Franco, vorrei rivolgere innanzitutto l’attenzione su Apriti Sesamo. Pur essendo un disco che abbraccia un pubblico eterogeneo, piace soprattutto ai fans della prima ora.

«Sì, me ne sono reso conto. Le dirò, lo considero un bel disco, potrei addirittura sbilanciarmi nell’affermare che è uno dei mei dischi in assoluto “venuti meglio”».

2 • E allora ci dica se esiste, nella sua discografia, un album riuscito – come dire – “meno bene”…

«Ci sono stati dischi riusciti, poichè la maggior parte delle canzoni erano di buon livello ed altri invece meno. Ecco, potrei citarle L’Arca di Noè».

2 bis • E pensare che quel disco è uno dei miei preferiti in assoluto.

«È un disco che possiede un hype piuttosto alto, molta gente ne è entusiasta, io lo sono meno…se togliamo Voglio vederti danzare e Scalo a grado, le altre canzoni non erano un granché».

3 • Mi corregga se sbaglio; anni fa sosteneva che per un tipo di artista come lei, fosse divenuto superfluo andare in tour. Nel tempo tuttavia, la sua attività concertistica è cresciuta in maniera esponenziale. Cosa è successo?

«Ho dei doveri nei confronti del mio pubblico, il quale – diciamolo chiaramente – mi ha permesso di fare una vita meravigliosa. Quello che sono oggi è la somma di tante cose, alcune delle quali si sono realizzate grazie a loro».

3 bis • Un legame sincero…

«Assolutamente, alle persone che mi seguono vanno le scelte di alcuni brani anni 70 finiti in scaletta negli ultimi anni; un modo come un altro per ringraziarle. Tenga presente che io non sono un nostalgico, quindi sarei orientato a proporre altro».

4 • Vuole forse dirmi che la nostalgia è volata via assieme alla giovinezza senza troppi problemi (cfr. Quando Ero Giovane)?

(Sorride) «È proprio così ma questo non significa dimenticare; in molti paesi del mondo come ad esempio l’Inghilterra, la Germania o il Giappone sono conosciuto per la produzione di quegli anni, non certo per ciò che sto facendo ora, quindi…»

4 bis • Franco, vorrei riuscire a farla sorridere: lei è ancora convinto che il giorno della fine l’inglese non ci servirà (cfr. Il Re del Mondo)?

«Guardi questo è poco ma sicuro! A quel punto non credo ci saranno dubbi, ognuno potrà parlare tutte le lingue che vuole!» (Sorride divertito)

5 • E allora proviamo a ridere sul serio. Se La cura è una canzone ideale per i matrimoni, Testamento (l’ultimo singolo) lo è per i funerali?

(Una risata spontanea mi sorprende). «Ma lei ha perfettamente ragione, bravo! Non ci avevo pensato – e continuando a ridere conclude – così facendo si chiude perfettamente il ciclo».

5 bis • Tornando ad Apriti Sesamo, i suoi testi inducono a pensare quantomeno a grossi cambiamenti, ma diciamo la verità, lei si stava preparando all’esodo già nel 1982 (cfr. L’Esodo)!

«Può essere, anche se la mia ricerca spirituale parte nel 1970 e da allora ad oggi è sempre stato un crescendo, non ha conosciuto né tregua né soste».

6 • Ho notato peraltro che sempre più sente il bisogno di comunicare le sue esperienze…

«Ma questo l’ho sempre fatto, per me è come la novella biblica, capito? Tutte le persone che studiano e di conseguenza si arricchiscono, devono condividere il proprio sapere con gli esseri umani».

6 bis • Come farà l’umanità a comprendere ciò che avverrà se la verità è una condizione sempre più lontana dal nostro quotidiano?

«Questo non è vero o perlomeno lo è soltanto per quelle persone che vivendo come rettili sono completamente scollegate dal problema dell’esistenza. Se una persona invece si domanda il motivo per cui esiste… oppure si chiede a cosa può servire questa vita… i problemi ai quali andrà incontro porteranno con sé le relative soluzioni».

7 • E a proposito di soluzioni, nei giorni scorsi ha denunciato ruberie e malcostume politico nella sua Regione. Vuole aggiungere qualcosa oppure è stato già detto tutto?

(Risponde accorato) «Come no!? Resta il lavoro che dobbiamo fare per risalire la china. Tutto qui. È andata così ma nel momento in cui ci metteremo le mani, mi creda, finirà in altro modo e usciremo da questo patatrac».

7 bis • Sono curioso, seguo la sua nuova avventura con molto interesse. È corretto sostenere che l’attitudine collegata al suo incarico di Assessore “non è politica”?

«Certo che è così! Ma questo non significa che “io non sia sul pezzo”, anzi! Solo quelli che fanno finta di non capire scrivono sempre e solo le stesse cose; come il fatto che sarei sempre assente, una bugia bella e buona».

8 • Franco, torniamo a cose più futili. Che rapporto ha con la tecnologia?

«Ottimo direi, intanto perché tramite internet compro dischi…»

8 bis • Ma poi lei cura un Blog, peraltro nelle pagine di questo quotidiano…

«Normalmente non mi presto a questo genere di situazioni, è un avvenimento eccezionale, capace di rivelarsi solo grazie all’amicizia che mi lega a Marco Travaglio».

9 • Gli artisti che passano in questo Blog, alla fine mi lasciano a corredo dell’intervista 9 canzoni. Ora, mi rendo conto che su due piedi, le sarà difficile pensarle quindi… l’ho fatto io per lei! Mi dia il suo benestare così le pubblico.

9 canzoni 9 … (con il benestare) di Franco Battiato

Lato A

L’ombra della Luce • (Benissimo)

Tramonto Occidentale • (Mmm…meno bene)

Odore della Polvere da Sparo • (Anche questa meno bene)

Il Mantello e la Spiga • (Senz’altro sì!)



Lato B

Secondo Imbrunire • (Bene…)

Eri con Me • (Senz’altro)

Delenda Carthago • (Bella, mi piace)

Mesopotamia • (Anche questa va bene)

Aria di Rivoluzione • (Va Benissimo!)

E quindi caro Franco – “per fare nove” – ne restano fuori due. Quali canzoni vuole consigliarci?

«Devo pensare, vediamo… »

Il Serpente

Un Irresistibile Richiamo

• Un cordiale ringraziamento a Gazzetta di Parma e Arci Fondazione Teatri Reggio Emilia per aver reso possibile l’intervista.

( il fatto quotidiano )


Sound72
00giovedì 28 febbraio 2013 17:03
New Trolls e Le Orme live a Stazione Birra

Sabato 2 marzo i New Trolls e Le Orme suoneranno insieme sul palco di Stazione Birra: un progetto di reunion questo, che prende il nome di “Prog Night” e che vede protagoniste le due band per una serie di concerti in tutta Italia. L’idea ha già riscosso il favore del pubblico, con record di incassi per i concerti che si sono svolti nel mese di febbraio.


Entrambi padri del rock progressivo italiano, sia le Orme che i New Trolls hanno saputo tener testa ad altri grandi del genere come la PFM o il Banco del Mutuo Soccorso, mantenendo vivo il genere per tutti gli anni ’70. Tecnicamente e musicalmente impeccabili, i musicisti sono diventati famosi anche per aver introdotto in Italia un nuovo sound più ricercato ed elaborato, che prevedeva l’uso di strumenti particolari come l’organo Hammond e i sintetizzatori.

Durante gli anni d’oro del progressive, le band hanno goduto di una certa visibilità anche all’estero, alla pari di Genesis, Jethro Tull e King Crimson.

Uno spettacolo in ricordo dei mitici anni ’70, quando dall’Inghilterra arrivava in Italia una nuova corrente musicale e il rock si evolveva ancora.

www.giroma.it

oddio.."alla pari" mi pare un pò esagerato..
BeautifulLoser
00lunedì 4 marzo 2013 23:36
questo ebook, che ho reperito qualche giorno fa, è per te, ennio, visto che sei un appassionato del genere...

http://db.tt/W3NPpkVi
Sound72
00lunedì 4 marzo 2013 23:48
Re:
BeautifulLoser, 04/03/2013 23:36:

questo ebook, che ho reperito qualche giorno fa, è per te, ennio, visto che sei un appassionato del genere...

http://db.tt/W3NPpkVi




Ma grazie!

da " sfogliare" con adeguato sottofondo!
BeautifulLoser
00lunedì 4 marzo 2013 23:58
Re: Re:
Sound72, 3/4/2013 11:48 PM:




Ma grazie!

da " sfogliare" con adeguato sottofondo!




immagino che gran parte degli album li avrai. comunque gran lavoro quello di raccogliere le recensioni d'epoca di "ciao 2001".
Sound72
00martedì 5 marzo 2013 18:15
neanche tanti in verità..PFM, Orme, Trip, Osanna, Banco, Balletto di bronzo, Rovescio della Medaglia, Sorrenti, Area..e qualcosa qua e là..

son piu' fornito su glam, punk e new wave!
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