Collettivi pronti a scendere in piazza
Nel mirino il comizio da La Destra
Dopo i disordini di ieri si preannuncia per domani pomeriggio alle 17 in piazza Maggiore ancora tensione. I collettivi stanno infatti chiamando a raccolta le forze antifasciste della citta'
Bologna, 3 aprile 2008 - Dopo i disordini di ieri pomeriggio in piazza Maggiore, in occasione del comizio di Giuliano Ferrara, i collettivi bolognesi ora chiamano a raccolta le forze antifasciste della citta',contro l'appuntamento de La Destra, in programma per domani pomeriggio, sempre nella principale piazza della citta'. E' stato infatti organizzato un presidio in piazza Nettuno, alle 17, davanti il Sacrario dei partigiani, per protestare contro la presenza dei rappresentati politici de La Destra. "E' una corrente politica che non ha dignita' di parlare in una citta' medaglia d'oro per la resistenza, uno sfregio per Bologna", spiega Giuseppe, del collettivo Crash. "Non si tratta di contrastare le posizioni di idee politiche dei membri de La Destra, il problema e' piu' grave: la presenza".
I collettivi (Crash, Tpo, Xm24, Vag61, Lazzaretto Autogestito Antagonismogay) non accettano dunque nemmeno che La Destra possa mettere piede in piazza e col presidio vogliono "dimostrare che non c'e' spazio per queste forze in questa citta', che portano avanti la cultura di una societa' che non esiste", e sono pronti a contrastarle. "Contrastare vuol dire molte cose- precisa Giuseppe- le valutazioni si faranno in piazza a domani: sara' la piazza a decidere". Si preannuncia dunque ancora un clima caldo domani pomeriggio in piazza Maggiore, ma i collettivi rimangono vaghi su cio' che succedera'; non garantiscono ne' smentiscono azioni dimostrative come quella di ieri contro Giuliano Ferrara, che ha dato il via alle cariche della Polizia. Si vedra', ad esempio, anche quanta gente si radurera'.
I collettivi intanto rispondono alle accuse mosse dal sindaco, Sergio Cofferati, che ha definito gli scontri di ieri un danno per la citta'. Dove le istituzioni non sono in grado di impedire che soggetti fascisti manifestino, dove non c'e' la capacita' di fermare queste forze, allora e' giusto che le forze antifasciste si facciano sentire; Bologna ha la capacita' di reagire a questi gruppi di neofascisti e il 21 novembre l'ha dimostrato", spiega ancora Giuseppe.
Sull'indignazione del sindaco riguardo gli episodi di ieri pomeriggio, interviene anche Angela, della Rete per l'autodeterminazione-Pro-Fight: "L'unica violenza in piazza ieri e' stata la voce di Ferrara, trasmessa da una serie di altoparlanti, che la gente era costretta ad ascoltare". Le donne dunque non si sentono responsabili dell'interruzione del comizio di ieri, ma anzi denunciano di essere state "aggredite dalle forze dell'ordine, con ginocchiate, pugni e gomitate, che ha caricato senza che noi avessimo fatto nulla". Per quanto riguarda l'aggressione di un poliziotto ai danni di una ragazza, "non e' stata fatta ancora nessuna denuncia, ma indiremo un'assemblea pubblica" per valutare il da farsi. Intanto l'Assemblea permanente antifascista di Bologna, ha presentato in Questura la richiesta per un presidio in piazza XX Settembre, domani dalle 16 alle 19. Piazza Galilei ha esaminato la domanda, e non ha fatto prescrizioni.
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Ma questa gente non ha un lavoro? Un'occupazione?