LE TENTAZIONI NEL DESERTO
Al principio della sua attività pubblica, dopo il battesimo sul Giordano, Gesù fu tentato dal Diavolo. Ritirandosi nella solitudine di un deserto, per quaranta giorni a digiuno, pregando nell'unità col Padre, si preparava ad affrontare il Maligno.
Tentandolo, gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane" (Mt 4, 3). Ma egli rispose: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!" (Mt 4, 4). Indubbiamente, il Tentatore cercava il momento giusto: Gesù era fisicamente esausto.
Stanco e affamato, logicamente l'uomo ha bisogno di mangiare. Ma in questo caso dobbiamo riconoscere la trappola del Demonio. Tante volte rispondiamo frivolamente al richiamo delle nostre emozioni, cercando di saziare le necessità momentanee... e in questo modo pecchiamo rifugiati dietro la maschera della concessione. "Ma tutti fanno così" è la nostra solita risposta di difesa. E Satana è molto abile. Si nasconde non volendosi scoprire come angelo caduto durante la rivolta. Al contrario, piuttosto veste i panni dell'angelo di luce presentandosi misericordioso, compassionevole, comprensivo. A Gesù affamato offre il cibo. Cosa è più normale di questo? Invece Cristo è Dio e distingue il pericolo. Per soddisfare le necessità corporee, l'uomo rischia di trascurare lo spirito. Quanti sono al giorno d'oggi che pensano soltanto a rimpinzarsi lo stomaco e a sfamare le proprie bramosie, lasciandosi l'anima vuota e senza Dio? Gesù poteva fare un miracolo; sappiamo che prossimamente sfamerà due volte migliaia di persone moltiplicando il pane nel deserto. Riconoscendo la trappola, risponde al Demonio: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4, 4).
Procede con la seconda tentazione. Dobbiamo sapere che Satana non si sente mai sconfitto. Dopo il primo tentativo senza successo, lo condusse sul pinnacolo del tempio di Gerusalemme e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede" (Mt 4, 6). Qui si nasconde il doppio inganno, il peccato di vanità. Propone a Cristo di fare sensazione davanti agli occhi del mondo, un salto mortale. Tutti gli applaudirebbero, lo ammirerebbero e lo adorerebbero. La gente ama gli spettacoli. Ha bisogno degli idoli, di identificarsi con i cantanti, gli attori, i giocatori... Come nell'antica Roma, l'uomo d'oggi "desidera pane e giochi". La risposta di Gesù, come la prima volta, è decisa, tagliente e senza compromessi: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo!" (Mt 4, 7). Accontentarlo significherebbe sostituire i ruoli, cioè permettere al Tentatore di interpretare il Creatore. Satana si infuria per non aver avuto successo neanche stavolta. Non è riuscito a persuadere Cristo a fare un miracolo.
Segue il terzo tentativo. Il più orribile dei tre. Satana guida Gesù davanti a qualcosa che rovina l'uomo per l'eternità: "Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò se, prostrandoti, mi adorerai” (Mt 4, 8-9). Quale demenza! Il Demonio che si immagina tutto suo e invece non ha proprio niente. Promette all'uomo successo, gloria, fama, potere, ricchezza, fortuna, progresso, piacere. Infine, gli prende tutto di nuovo, facendolo precipitare. Accecare l'individuo non permettendogli di vedere la via di scampo dopo il fallimento, convincendolo a rassegnarsi a tal punto di non capire il senso di vita, per condurlo infine a togliersela da solo è un'ordinaria strategia diabolica. Non siamo dunque, testimoni di tantissimi suicidi, sempre più presenti nella nostra realtà, specialmente tra i giovani?
Anche la terza volta Gesù evita l'imbroglio: "Vattene, Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto!" (Mt 4, 10). Quanta forza e decisione in queste parole! Rivelano la grandiosa istruzione di vita per tutti coloro che si prosternano davanti agli idoli, i falsi dèi: l'idolo di soldo, l'idolo di scienza, di cupidigia, di potere e di carriera, l'idolo di pubblicità e prestigio, l'idolo di droga e alcol...
Tutte queste tentazioni nascondono l'insidia di accettare il desiderio del corpo, del mondo e di Satana (cibo, successo, potere...) che vuole dominare lo spirito. Mira a separarci da Dio e distruggerci l'anima. L'antico Adamo ha scelto la promessa del Diavolo; il Nuovo Adamo, Cristo, ha preferito essere obbediente al Padre, pur sapendo di dover morire crocifisso.
Chi potrebbe contare tutte le anime che Satana possiede attraverso simili insidie!? Tutti quelli che gli hanno creduto, ingannati con false promesse, "ciechi" e "incatenati" fanno parte della sua schiavitù. San Giovanni per tre volte lo chiamerà: Il principe di questo mondo. Cristo è qui per sterminare le potestà diaboliche che dominano tutti quelli sottomessi a subdoli inganni. È venuto per abbattere il potere; slegare "le catene" del Diavolo, liberare e dare la vita alle amate creature. Perciò disse ai suoi discepoli: Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori... perché non ha nessun potere su di me! (cfr. Gv 12, 31).
CRISTO E IL DEMONIO NEI VANGELI
Nei propri scritti, gli Evangelisti cercano di accentuare la divinità di Cristo. In questo senso particolarmente riportano le sue opere d'eccezione, i miracoli, tra i quali descrivono con particolare attenzione il potere che egli esercitava sugli spiriti maligni. Come abbiamo già detto, la sua missione era indirizzata a distruggere il Demonio e liberare l'umanità. Marco nel primo capitolo del suo Vangelo tre volte sottolinea questo potere di Cristo: "Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: “Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio'. E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell'uomo'. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: `Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!' (Mc 1, 23-27). È importante notare come il popolo collega l'attività di Gesù con l'autorità e il potere che egli aveva sui demoni: "Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano" (Mc 1, 32-34). Possiamo evidenziare che Gesù non vuole la testimonianza degli spiriti maligni, menzogneri e ingannevoli. Gli basta quella del Padre e richiede anche la nostra. Marco ci informa: "E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni" (Mc 1, 39).
Matteo invece ci descrive come Gesù liberava tante persone: "La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva" (Mt 4, 24). "Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati" (Mt 8, 16). Luca riporta similmente: "Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano demoni gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!' Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo" (Lc 4, 40-41). "... erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti" (Lc 6,18-19). "... e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni... " (Lc 8, 2).
Dedichiamo per un istante la nostra attenzione a due avvenimenti caratteristici e particolarmente interessanti.
Riflettiamo sul caso dell'indemoniato di Gerasa. Si tratta di uno dei peggiori esempi di possessione diabolica dove l'individuo dimostra di avere forza erculea. Riusciva a spezzare le catene. Nessun altro caso rivela espressioni del genere. L'influsso del Demonio si può manifestare anche come malattia fisica. Abbiamo i casi del sordomuto e della donna ricurva. Oggi possiamo trovare diverse esteriorizzazioni della possessione demoniaca.
Quando Gesù gli domandò: Come ti chiami? "Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti" (Mc 5, 9). Anche al giorno d'oggi durante un rito di esorcismo può succedere come avvenne quando Cristo permise al Diavolo di entrare nei maiali. Gesù non ordina mai a nessuno di tacere di essere stato liberato dallo spirito maligno; lo fa di solito soltanto dopo aver guarito da qualche malattia.
Il secondo caso ci racconta la guarigione del fanciullo che i dieci apostoli non riuscivano a liberare da soli, mentre Gesù si trovava con Pietro, Giacomo e Giovanni sul monte Tabor. Anche questo era un grave esempio di possessione. Il Demonio tormentava il ragazzo gettandolo a terra ed egli irrigidendosi, schiumava dalla bocca e strideva i denti, come se fosse stato epilettico. Satana desiderava distruggerlo perciò lo buttava sia in acqua sia nel fuoco. Le descrizioni riportano Luca (9, 38-43) e Marco (9, 14-27).
Segue una domanda molto concreta e significativa di Gesù: "Da quanto tempo gli accade questo?" (Mc 9, 21). La risposta: "Dall'infanzia..." voleva accentuare che la vittima non era colpevole da parte sua per l'accaduto.
Cristo richiede la fede del padre per poter liberare il giovane: "Tutto è possibile per chi crede!" (Mc 9, 23) e ai discepoli stupiti e delusi per l'insuccesso dice: "Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera" (Mc 9, 29). Segnala che alcune liberazioni dagli spiriti immondi, particolarmente complessi, pretendono dall'interessato preghiera e digiuno.
Riportiamo alcune caratteristiche che sarebbe utile evidenziare negli incontri tra Gesù e il Demonio:
il Diavolo può entrare nella persona: "E allora, dopo quel boccone, Satana entrò in lui" (Gv 13, 27) il caso di Giuda Iscariota;
dopo la liberazione, lo spirito maligno può ritornare accompagnato da altri e peggiori demoni (Mt 12, 43-45);
è capace di agire in maniera da sedurre la gente come è accaduto del mago Simone (At 8, 9);
in alcune circostanze dimostra di avere potere straordinario: "... ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre" (Lc 22, 53);
Satana manifesta quel potere specialmente negli ultimi tempi e lo possiamo vedere dai discorsi di Gesù e nell'Apocalisse.
Il demonio si scatena se lo scopriamo e cerchiamo di colpirlo. Gli ebrei, i loro letterati e i farisei, temendo che il popolo cominciasse ad ammirare Gesù dicevano: "Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni!" (Mt 9, 34). "Ora sappiamo che hai un demonio" (Gv 8, 52). "Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni" (Mc 3, 22). Cristo darà tre risposte alle presenti accuse. Con la prima vorrà dimostrare che l'imputazione era insensata e contraddittoria: "Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi... se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire" (Mc 3, 23-26). La seconda risposta è ancora più potente. Gesù cerca di spiegare a quelli che lo ascoltano quello che sta succedendo: "Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio" (Mt 12, 28); "... ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori" (Gv 12, 31); "... il principe di questo mondo è stato giudicato" (Gv 16, 11).
La terza invece parla del potere assoluto di Dio e della sconfitta totale del Demonio: "Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino" (Lc 11, 21-22). "... il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me" (Gv 14, 30).
L'AZIONE DEL DEMONIO NEL NOSTRO TEMPO
Abbiamo menzionato che Satana e gli angeli ribelli, anche se divisi da Dio, hanno mantenuto il proprio dominio e la rispettiva posizione (Troni, Dominazioni, Principati, Potestà...) e che usano quelle virtù e potenze per le opere del male. Tra il primo arrivo di Cristo ed il giorno dell'ultimo giudizio Satana cerca continuamente di catturare più anime possibile. Il suo ultimo scopo è di rovinare e di sterminare l'uomo. Sant'Agostino sosteneva che, se Dio autorizzasse il Demonio "nessuno di noi sopravvivrebbe". Consapevole del proprio fallimento, sapendo "che gli resta poco tempo" (Ap 12, 12), ovviamente ha fretta e disperatamente cerca di accalappiare un buon numero di persone. La lotta contro "le potenze delle tenebre... " è "destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno" (GS 37). Ogni individuo, senza eccezioni, fa parte di quel conflitto. La nostra vita sulla terra è una permanente prova nella quale si misura quanto siamo fedeli a Dio e quanto schiavi del Diavolo. Al termine di questo cammino, ci aspetta tutti il giudizio di Cristo, in funzione di quanto ognuno di noi abbia fatto bene o male durante il proprio soggiorno terreno.
Evidentemente il potere di Satana in alcune epoche della storia umana risulta più forte, soprattutto al livello della comunità e poi, nella realtà del singolo. Tra gli storici si reputa che la rovina dell'Impero Romano avvenne come conseguenza della deformazione etica e morale che aveva contagiato l'intera società di quei tempi. Lo afferma chiaramente Paolo nella sua lettera ai Romani.
Intanto, osservando, ci risulta che anche il mondo d'oggi, in modo particolare quello Occidentale, presenti la stessa tendenza. Un enorme contributo è dovuto ai mezzi di comunicazione, spesso al servizio del male nella diffusione del materialismo, edonismo, consumismo... Satana accentua il culto del sesso, facendo diventare il corpo umano un mezzo del peccato. Questa è l'azione diabolica che spesso chiamiamo tentazione, diffusa in tanti modi... Infine possiamo constatare che la propaganda del mondo satanico è talmente aperta e prepotente che riesce direttamente e indirettamente ad influenzare l'uomo, a distruggergli la vita e a portargli l'anima all'inferno.
LE AZIONI STRAORDINARIE DI SATANA
E’ necessario in modo particolare dedicare la nostra riflessione alle cosiddette azioni straordinarie del Diavolo che, in alcuni casi, Dio ovviamente lascia accadere.
1. Sofferenze fisiche causate da Satana
Numerose biografie (San Giovanni della Croce, San Giovanni Vianney, Padre Pio da Pietrelcina ecc.) rivelano che durante le loro vite terrene, i santi erano tormentati dal Demonio. Erano flagellati e bastonati dal Maligno. È importantissimo sottolineare che qui il Diavolo non influisce internamente sulla persona per cui gli individui non necessitano le preghiere di esorcismo. Sembra che il Signore permettesse questi assalti straordinari per renderli ancora più forti in Lui.
2. Possessione diabolica
Si tratta della forma più complessa dell'azione del Diavolo che si impossessa del corpo della vittima ma non dell'anima. L'uomo parla e agisce come vuole il Demonio. In questa situazione la persona non è in grado di sottrarsi al Maligno e non è responsabile delle proprie parole e delle proprie azioni. Questo stato è accompagnato da alcuni fenomeni: la vittima si esprime in una lingua sconosciuta, dimostra forza fisica straordinaria, riesce a spezzare le catene di ferro, scoprire le cose nascoste, leggere i pensieri di qualcun altro... La Bibbia riporta il caso dell'indemoniato di Gerasa che abbiamo ricordato in uno dei capitoli precedenti.
In pratica è possibile incontrare diversi casi di possessione che possiamo dividere per complessità, intensità e sintomatologia. Uno solo non basta per poter capire gli altri. I casi del genere sono per fortuna rari, ma esistenti. Una delle caratteristiche è che l'indemoniato energicamente rifiuta qualsiasi cosa di santo (benedetto), spesso bestemmiando. Bisogna essere cauti perché l'Immondo tenta di ingannarci trattenendo la nostra attenzione su particolari di minore importanza.
Frequentemente, qui si aggiungono suicidi e omicidi.
3. Vessazione diabolica
Per vessazione si intende una serie di problemi d'origine maligna come diversi disturbi e malattie, semplici o complessi, che a lungo andare possono tramutarsi in possessione. L'individuo a volte perde la coscienza, si comporta o parla in maniera anormale.
Menzionerò solamente alcuni eventi biblici per aiutare l'apprendimento di questo tipo d'azione. Nell'Antico Testamento abbiamo il giusto Giobbe che non era posseduto da Satana, ma esso, dopo avergli tolto i figli e tutto quello che aveva, continuava a tormentarlo con la malattia. Il Nuovo Testamento racconta la storia della donna ricurva e il caso del sordomuto, entrambi liberati dai mali che provocavano loro forti disturbi fisici. San Paolo non era plagiato da Satana, ma come egli stesso scrive, il Maligno lo torturava continuamente: "Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia" (2 Cor 12, 7).
Abbiamo già detto che la possessione diabolica rappresenta un fenomeno raro. I sacerdoti, invece, incrociano gli individui che Satana tormenta attaccandone la salute, creando problemi economici, bloccando qualsiasi occupazione e facendo confusione nei sentimenti. Queste manifestazioni fanno parte dell'attività pastorale di un ministro di Dio, che quotidianamente deve affrontare situazioni del genere cercando di comprenderne la causa. In altre parole, deve capire se il disturbo ha origine malefica o no, e come affrontarlo.
Per poterlo valutare bene, il sacerdote deve tenere presente il fatto che ogni vittima è un caso singolo, che esiste un'enorme diversità tra i sintomi e un vastissimo spettro delle gravità dei disturbi. Le forme sono tantissime: attacco alla salute, problemi sul lavoro, disfunzione nella sfera sentimentale, difficoltà nelle relazioni interpersonali, ira immotivata, tendenza ad isolarsi, manie suicide...
4. Ossessione satanica
La persona afflitta da un male di questo tipo ha insensati pensieri d'ossessione, ma non riesce a liberarsene. Ha l'anima combattuta. La sua volontà è libera ma oppressa in gran parte da pensieri costringenti e ossessionanti. Si tratta di una serie d'inaspettati assalti che si ripetono in un lungo intervallo del tempo. L'individuo vive continuamente uno stato d'esaurimento, di disperazione, di depressione e di permanenti tentazioni di suicidio. Questi fatti ne condizionano regolarmente i sogni.
Solitamente la gente ritiene che questi fenomeni appartengono al settore della psichiatria. Assolutamente comprensibile! Dobbiamo dire, però, che in alcuni casi né l'adoperarsi di uno psichiatra e né l'aiuto di un medico possono fare qualcosa, il che deve far pensare ad un'azione del Diavolo e alla sua presenza. La scienza qui è impotente. Intendere e distinguere adeguatamente lo può solamente, con la misericordia di Dio, un sacerdote che nella sua attività collabori e preghi intensivamente.
5. Infestazioni diaboliche
Si intendono disturbi che si manifestano in alcuni posti, ad esempio - case, uffici, negozi, coltivazioni..., su diversi oggetti - letto, cuscini, bambole, automobili ..., e sugli animali. Nei propri scritti, Origene dice che in questi casi all'inizio del Cristianesimo si facevano esorcismi.
6. Sottomissione diabolica
Esprime l'atto di alleanza con Satana effettuato di propria volontà. È noto il rito dell'alleanza di sangue con il Demonio, che si realizza nel corso di una messa nera, accompagnato da tante oscenità. Questi rituali si sviluppano ancora segretamente nelle nostre città.
I MODI DI COINVOLGIMENTO NELLE STRAORDINARIE AZIONI MALEFICHE
Per ognuno di noi è importantissimo sapere come si diventa protagonisti delle azioni straordinarie del Demonio. Se riusciamo a distinguerlo, saremo in grado di capire cosa dobbiamo fare per prevenire coinvolgimenti in qualsiasi area diabolica, o, se ne facciamo parte, sapremo cosa fare per liberarcene. Abbiamo quattro cause importanti:
1. Permesso di Dio
Niente, proprio niente succede casualmente nel mondo o nella vita di ciascuno di noi o, per meglio dire, senza il permesso di Dio. Lui sorveglia tutto: "Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà" (Lc 21, 18). Siccome ci ha dato la libertà, permette il male ma non lo desidera mai. Una volta lasciato che accada, cercherà di mutarlo in bene. Il Signore acconsente a Satana di insidiarci e di tormentarci, ma ci dà sempre tutte le grazie per poterglisi opporre. Nella Sacra Scrittura leggiamo: "Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere" (Sir 15, 15). In questa maniera ci aiuta a cogliere per noi stessi la grazia, a fortificarci nell'umiltà, nella pazienza, nell'esercizio spirituale...
Nella vita di alcuni Dio permette l'opera del Maligno per ottenere la loro crescita spirituale. Distrugge lo scopo del Demonio per realizzare il proprio. Lo possiamo vedere in alcune persone carismatiche alle quali dà i doni (carismi) permettendo che capitino loro sventure e croci. Un uomo del nostro tempo, padre Pio, recentemente beatificato dal Santo Padre Giovanni Paolo II, sopportò dolori lancinanti portando le stigmate per cinquant'anni, come il nostro Signore Gesù Cristo. Ma a nessuno era mai venuto in mente di pregare perché gli fossero tolte. Si trattava di un'opera straordinaria di Dio che mirava a qualcosa di eccezionale. Ovviamente Satana non aveva alcun interesse che padre Pio portasse le stigmate (anche se può succedere che provochi fenomeni del genere per sedurre le anime con i falsi mistici).
L'esempio biblico di Giobbe ci fa vedere una persona sofferente, abbattuta da tantissime pene e sventure e infine dalla malattia. Qualche volta Dio acconsente il male per trasformarlo nel bene. Prove come queste non sono ancora mali in sé. Sopra le righe storte Dio scrive diritto. Se l'uomo confida in Lui, tutto il male gli sarà convertito in bene.
2. Radicarsi nel peccato
A scopo dimostrativo prendiamo il modello di Giuda dalla Scrittura che, sordo agli inviti di Cristo, continuava a radicarsi nel peccato e finì col suicidarsi.
Vediamo quell'incancrenirsi nel male come le perversioni sessuali oggi in aumento, la violenza, l'alcool, gli stupefacenti, l'odio, la bestemmia, gli aborti, l'infedeltà coniugale che provoca il divorzio e di conseguenza le sofferenze dei tanti coinvolti.
3. Sofferenze causate dai malefici
In questo caso l'individuo non ha nessuna colpa. Commette il misfatto chi fa un maleficio o ordina che venga fatto. Questo campo scivoloso dove nascono gli inganni richiede cautela per i possibili imbrogli, perversioni, suggestioni. Esistono dei modi per fare del male ad una persona tramite l'azione del Demonio con diversi riti, come la cosiddetta legatura, il malocchio, la maledizione... Il fatto che ci siano ecclesiastici che non credono nei malefici è inconcepibile. Come potranno allora combattere per i loro fedeli colpiti da mali di questo tipo?
Alcuni si domandano perché Dio permette che succedano cose del genere. L'uomo usa la sua libertà per il bene quanto per il male. Può aiutare e altrettanto far del male agli altri, spesso in maniera ingiusta e violenta. È persino in grado di pagare un assassino per uccidere qualcuno. Ugualmente, può corrompere un fattucchiere o un mago per combinare il maleficio ad una persona. Il Signore nel suo infinito amore desidera salvare ogni sua creatura. Nella sua bontà sollecita ognuno ad amare, perdonare e gioire per la felicità degli altri. Ma il Maligno non riposa mai. Insidia la mente umana con idee di superiorità, pensieri di vendetta e d'odio. E che cosa avviene? Accade che l'uomo che ha smesso di pregare, non vivendo più la sua intimità con Dio, non essendo in grazia, solo, abbandonato a se stesso, non ha più la forza di affrontare il Demonio. Il Male lo vince ed egli comincia a fare ciò che il Signore non vuole. Dio invece cerca di convertirlo.
Dobbiamo sapere che in tutto Dio rispetta le decisioni dell'uomo. L'ha creato libero e gli lascia fino all'ultimo la sua libertà. Desidera che i suoi figli tornino liberamente al Creatore.
In quel senso possiamo dire che Dio acconsente il male ma non abbandona l'uomo senza il suo aiuto, dandogli la forza di combattere il Diavolo.
4. Visite a luoghi e persone malefiche
I modi più classici e più frequenti che incontriamo sono le sedute spiritistiche dove si evocano gli spiriti, le pratiche di magia - bianca o nera, l'oroscopo, le visite a maghi, fattucchieri, veggenti (che usano i tarocchi, il caffè e leggono la mano), guaritori, sensitivi, radioestesisti, cartomanti, astrologi e tutti gli individui che praticano qualsiasi forma di occultismo. Qui si aggiunge l'adesione alle sètte ed i riti del satanismo che raggiungono il culmine con le messe nere. Sfortunatamente i mass-media offrono uno spettro di servizi del genere. Cinema e televisione ci servono i film pornografici e quelli colmi di violenza e di orrore, reclamizzando continuamente il rock satanico, che oggi ha le proprie chiese non soltanto nei campi sportivi e i prati ma anche in tutte le discoteche. Tutte queste pratiche sono in aumento. Infine possiamo constatare matematicamente: con il calo della fede cresce la superstizione e con essa le pratiche dell'occultismo. L'affermazione che la maggior parte degli ecclesiastici non si adopera contro questi fenomeni è sconcertante. È indispensabile informare ed educare con competenza i fedeli nelle chiese, particolarmente i giovani che vengono travolti da ignoranza e disinformazione nell'ambito del Diavolo per non uscirne più. I disturbi malefici purtroppo sono più diffusi tra di loro.
IL DEMONIO E LE SUE TRAPPOLE
Satana "copre con i regali" i suoi servi
Satana regala doni provocanti e velenosi a quelli che lo seguono. Capita che ad alcuni dà l'abilità di prevedere il futuro o di indovinare nei minimi dettagli il passato, ad altri invece di ricevere messaggi e di scrivere intere pagine di testo. Certi diventano veggenti, leggono pensieri, cuori e vite di persone vive o morte. In questo modo il Demonio butta fango sui profeti di Cristo, sui veri rivelatori ed altri che ricevono i messaggi di Gesù, di Maria e dei santi poiché, imitando le opere divine, le opere dello Spirito Santo, il Maligno cerca di confondere le persone per non far capire chi è il vero e chi il falso profeta.
Tramite i suoi servi mentitori, delle volte inneggia a quelli veri, provocando su di loro il disprezzo del popolo che li rifiuta come "riconosciuti". da quelli falsi. Abbiamo il famoso avvenimento riportato negli Atti degli Apostoli durante il soggiorno di Paolo nella città di Tiatira. Una giovane schiava lo seguiva costantemente. Aveva poteri spiritici e procurava molto guadagno ai padroni come indovina. Andandogli appresso, la posseduta urlava: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza!" Decisamente, lei (spirito maligno) non lo faceva per incitare le anime a convertirsi, ma per indurre la gente a rifiutare Paolo e con lui l'insegnamento di Cristo, sapendo che essa stessa posseduta dal Diavolo, "affermava" il mandato dell'Apostolo. Amareggiato, Paolo pregò liberandola così dallo spirito immondo (cfr. At 16, 16-18).
Ricordiamo gli esempi presenti nella Scrittura che disegnano prima l'azione miracolosa di Dio e poi quella diabolica. Conosciamo le azioni di Mosè davanti al faraone. Si tratta delle famose piaghe d'Egitto. Sappiamo anche che i maghi egiziani compivano opere prodigiose. Perciò in sé l'atto del miracolo non basta per comprenderne la causa. Lo spirito maligno è abilissimo nel travestirsi per non essere scoperto: "... satana si maschera da angelo di luce" (2 Cor 11, 14). Ha il potere di suscitare tutti i sensi umani esterni come la vista, il tatto, l'udito, e quelli interni: memoria, fantasia, immaginazione. Nessuna parete, nessuna porta blindata e nessun custode riescono ad ostacolare l'influenza di Satana sulla memoria o sulla fantasia di qualcuno. Né il più ferreo recinto del severo Carmelo non è in grado di impedirgli di saltare i muri, e, attraverso certe immagini, di gettare il dubbio nell'anima di una monaca, spronandola ad abbandonare i propri voti e la comunità. Per questo si dice che "il pio demonio" è il più pericoloso. Non esistono posti per quanto sacri, dove egli non entri. È specialmente esperto nel farsi trovare nei luoghi sacri dentro a vesti religiose dove si radunano moltissimi credenti. Queste seduzioni sono molto allarmanti. È necessario valutare bene il Diavolo Incontriamo le pratiche di magia nella storia umana di tutti i popoli. Oggi sono diffuse grazie ai massmedia che le reclamizzano. Numerose persone cadono nelle trappole del Demonio. Altrettanto molti fedeli agiteranno la mano sottovalutando qualsiasi tipo di discorso sul satanismo.
Aprendo la Bibbia troveremo che si parla tanto contro la magia e gli stregoni, sia nell'Antico sia nel Nuovo Testamento. Citiamo alcune frasi: "... non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti (spiritismo), perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore" (Dt 18, 9-12); "Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini... per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio" (Lv 19, 31); "Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi" (Lv 20, 27); "Non lascerai vivere colei che pratica la magia" (Es 22, 17). Nel Nuovo Testamento il nostro Signore Gesù Cristo ci ha avvertiti di essere coscienti dell'enorme dominio diabolico, di non provocarlo ma di combatterlo. Ed in più, ci ha dato il potere di scacciarlo, insegnandoci come lottare contro le sue permanenti insidie. Lui stesso ha voluto essere tentato dal Diavolo per farci capire la sua malignità, insolenza e perseveranza. Richiamando la nostra attenzione ci ha fatto intendere che non possiamo servire due padroni: "Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede" (1 Pt 5, 8-9).
Abitualmente il Demonio usa alcune persone legandole strettamente a sé. In seguito esse lo glorificano. Dà loro l'autorità di gestire forze altere sempre distruttive, facendole diventare schiave al suo servizio. Questi individui, per mezzo degli spiriti maligni, possono influenzare negativamente e distruttivamente coloro che vivono lontani da Dio. Sono le anime povere, infelici che non conoscono il senso della vita, il significato della sofferenza, della fatica, del dolore e della morte. Desiderano la felicità che offre il mondo: benessere, ricchezza, potere, popolarità, piaceri... E Satana assale: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la dò a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo" ( Lc 4, 6-7).
E cosa succede? Gente d'ogni categoria, giovani ed anziani, operai ed intellettuali, uomini e donne, politici, attori, sportivi, diversi indagatori spronati dalla curiosità e tutti quelli oppressi dai loro problemi personali, familiari, psichici o fisici, spesso cadono nelle trappole presentate dalle pratiche di magia e dell'occultismo. E qui li aspettano a braccia aperte, abili e pronti maghi, astrologi, indovini, veggenti, guaritori, pranoterapeuti, sensitivi, radioestesisti, quelli che praticano l'ipnosi e altri sensitivi - la legione dei tipi "speciali". Ci sono diversi motivi che ci portano da loro: casualmente ci si trova in mezzo agli altri che lo fanno, curiosando per sapere cosa succede o per disperazione nella speranza di trovare l'uscita da una situazione angosciante.
Tanti qui sfruttano le invenzioni, la superstizione, la curiosità e l'inganno che portano un enorme guadagno.
Non si tratta di un argomento ingenuo e benigno. La magia non è solamente un affare fuori dalla realtà. Anzi, è un ambito pericolosissimo dove maghi di tutti tipi ricorrono alle forze diaboliche per influenzare il corso degli eventi, le altre persone e le loro vite, e per avere per sé qualche vantaggio permanente. Il risultato di tali pratiche è sempre lo stesso: allontanare l'anima da Dio, indurla nel peccato e finalmente, prepararle la morte interna.
Il Demonio non si dovrebbe sottovalutare. Egli è l'astuto ingannatore che tende a portarci nell'errore e nell'estremità. Se non riesce a convincerci che non esiste o a trascinarci in una delle sue trappole, cerca di persuaderci che si trova ovunque e che tutto gli appartiene. Usa la fede debole dell'uomo e le sue fragilità e gli procura paure. Mira a spezzare la sua fiducia nell'onnipotenza, nell'amore e nella misericordia del Signore. Certi arrivano a parlare del male continuamente vedendolo dappertutto. Anche quello è una trappola del Maligno poiché uno sguardo di Dio è più forte di ogni male e una goccia del suo Sangue è sufficiente per salvare il mondo.