[bio] Come il mondo ha deluso Michael Jackson: oggi sarebbe accaduto lo stesso?

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francesca.dedonatis
10domenica 7 agosto 2022 22:55


«Per molti, il suo caso serve come un severo promemoria della crudeltà della stampa mainstream che ha preferito i rumors alla realtà dei fatti, che ha messo a dura prova il benessere di una celebrità, e che ha deriso e sminuito l'aspetto esteriore e lo stile di vita di personaggi pubblici».

Ogni tanto, per fortuna, qualche voce autorevole si leva a denunciare il massacro mediatico di cui Michael Jackson è stato vittima come nessuno.

Forse, oggi nel 2022, sarebbe stato diverso?

Lei è la giornalista e scrittrice freelance Fiona Dodwell, e nel suo articolo How We Let Down Pop's Biggest Icon - pubblicato il 5 Agosto 2022 su medium.com - ha analizzato l'inaudito trattamento che i media hanno riservato per anni alla più grande icona del Pop mondiale, sensibilizzando direttamente le nostre coscienze.



«Viviamo in un tempo - o almeno, ci piace pensarlo - in cui abbracciamo la vera individualità, un tempo in cui le nostre differenze vengono celebrate e gli oscuri tormenti dei personaggi pubblici non sono più utilizzati come foraggio mediatico.
Nel 2022, siamo forse più illuminati che mai, grazie alla nostra comprensione più profonda della salute mentale, del bullismo, dell'autostima e dell'impatto dei media.

Laddove un tempo i giornalisti mainstream crocifiggevano (metaforicamente parlando) i personaggi pubblici per i loro errori, le loro omissioni, le loro differenze e le loro battaglie [...], ora ci ritroviamo a far parte di una generazione più comprensiva.
Ci opponiamo alle molestie, se vediamo qualcuno ingiustamente preso di mira facciamo nostra la sua causa, e ascoltiamo con mente aperta quando una persona accresce la nostra consapevolezza sui complessi problemi che stiamo vivendo.

Tutto ciò è positivo, ovviamente, e non si può sostenere il contrario.
Eppure, è difficile non prendere in considerazione la differenza che i nostri atteggiamenti attuali avrebbero potuto determinare nei confronti dell'entertainer Michael Jackson prima della sua scomparsa, se gli fossero state concesse la stessa comprensione e la stessa grazia che oggi concediamo agli altri.

Senza alcuna esagerazione, molti dei sostenitori di Jackson sono convinti che lui sia una delle figure più denigrate nella nostra storia recente.
Mentre in tanti possono obiettare a questo per lo straordinario successo della sua carriera musicale, non ci vuole una grande ricerca per scoprire il modo velenoso in cui i media mainstream - e una moltitudine di atteggiamenti di ignoranza da parte del pubblico - hanno costantemente attaccato l'artista nelle forme più insidiose possibili.



Durante la sua vita, Michael Jackson ha condiviso con il pubblico il fatto di essere affetto da una patologia della pelle chiamata "vitiligine", un problema medico che distrugge la pigmentazione della pelle schiarendola e facendola diventare pallida a chiazze.
È quasi inconcepibile ora ripensare a quel tempo, quando i media ignorarono queste informazioni e perpetuarono, invece, il mito errato di un Jackson che aveva deciso di sbiancare la propria pelle in modo da poter "essere un bianco".
I giornalisti hanno concepito questa bugia portandola fino in fondo, nonostante Jackson si fosse fatto avanti sulla sua storia medica personale. Avrebbero anche potuto definirlo - implicitamente - "un bugiardo".

Nel mondo di oggi, le questioni che riguardano il patrimonio, la razza e l'origine etnica sono trattate con estremo rispetto, e giustamente.
Eppure Jackson, ai suoi tempi, fu perseguitato da una stampa che informò erroneamente il mondo su come lui rifiutasse di essere un uomo di colore, e come la sua pelle fosse cambiata per sua stessa scelta.

È stato soltanto con la sua morte - quando il rapporto dell'autopsia ha confermato che Jackson aveva effettivamente vissuto con la vitiligine - che le bugie dei media sono state finalmente messe a tacere, ma poche stampe mainstream - seppur ce ne sono state - hanno mostrato un'effettiva volontà di farsi avanti per correggere i loro resoconti insensibili del passato.
È quasi impossibile immaginare che qualcosa di così insensibile possa accadere oggi, e per fortuna.



I titoli impietosi sull'aspetto di Jackson si sono moltiplicati nel tempo, e molte riviste hanno divulgato quelle che ritenevano essere delle foto "poco lusinghiere" della star nel corso degli anni.
Hanno evidenziato i suoi interventi chirurgici facciali con titoli come "Scarface" e "Freak" sulle copertine dei tabloid. Tale fu la derisione del suo aspetto esteriore da parte della stampa, che ben presto Jackson cominciò a coprirsi il viso quando si trovava in pubblico (e anche questo suo atteggiamento, alla fine, sarebbe stato criticato).

Ancora una volta, è impossibile immaginare che un trattamento simile venga oggi riservato a qualsiasi altra celebrità o personaggio pubblico.
A tutti gli effetti, la chirurgia plastica e la trasformazione del corpo sono diventate una norma a tal punto che, a Hollywood e nel mondo della musica, sembrano essere ormai in pochi a non aver avuto qualche forma di alterazione del proprio aspetto.

Michael Jackson era padre di tre figli, e non ci è voluto molto perché la stampa facesse commenti selvaggi anche sul suo ruolo di padre.
Mentre alcune celebrità sono state criticate per aver permesso ai loro figli di essere esposti pubblicamente, con foto condivise attraverso la stampa e i media, Jackson è stato sminuito per aver coperto i volti dei suoi figli quando si trovavano a contatto con la stampa: un qualcosa che ha fatto per proteggere la loro identità.
Sembrava che non potesse fare nulla di giusto.



Sembra che Jackson fosse fin troppo consapevole della percezione che lo riguardava, là fuori. Questo è il motivo per cui, forse, nel 2003 ha accettato di essere intervistato dal giornalista Martin Bashir.
Trasmesso in televisione in tutto il mondo, per 6 mesi Jackson invitò Bashir nella propria casa, nella propria vita e nella propria cerchia ristretta, cercando di condividere la verità su se stesso e di dissipare i miti dannosi che lo circondavano.
Jackson, a quanto pare, si fidava di Bashir, e gli parlava di questioni intime riguardanti la sua infanzia, gli abusi che aveva subito e i suoi interventi chirurgici.

Lo speciale di due ore che ne derivò fu un duro colpo per Jackson, il quale si sentì amaramente tradito dal modo in cui Bashir lo aveva ritratto e dal modo manipolativo in cui aveva montato il documentario. [...]
Non sembra essere una sorpresa per molti, il fatto che Bashir sia stato pesantemente criticato per il modo in cui nel 1995 gestì la sua intervista a 360 gradi con la principessa Diana (presumibilmente, ha falsificato dei documenti per ottenere la fiducia della principessa).

Anche nella sua morte, a Jackson è stata concessa ben poca dignità.
Le fotografie del suo cadavere sono state pubblicate su numerose copertine, con poca attenzione all'impatto che questo avrebbe potuto avere sui suoi figli e sulla sua famiglia.
Per un artista che aveva passato la sua vita ad essere attaccato e smontato dai media mainstream, sembrava che anche nel momento della sua scomparsa non gli sarebbe stata concessa alcuna privacy. Le foto della sua autopsia sono state rapidamente condivise su Internet e sulla stampa, e in questo abbiamo rivelato molto di più su noi stessi come società.



Michael Jackson sembrava essere il bersaglio facile, e non importava quanto spesso cercasse di esprimere il suo dolore personale: nulla è cambiato.
Lui ha trascorso molto tempo a lamentarsi per la propria infanzia perduta (aveva iniziato a cantare alla tenera età di 5 anni), e spesso ha detto di aver subito abusi fisici nei suoi primi anni di vita.
In un incidente nei primi anni '80, ha subito gravi ustioni del cuoio capelluto, che gli hanno causato anni di forti dolori. Negli anni '90 ha passato un periodo in riabilitazione, cercando di affrontare la sua battaglia personale.
È stato accusato pubblicamente di un crimine che era fermamente convinto di non aver commesso, nel 2005 ha subito un processo in tribunale ed è stato dichiarato non colpevole da tutte le accuse di presunti abusi.
Questi momenti hanno fatto parte della vita e della carriera di Jackson.

Come entertainer, Jackson ha cambiato il volto del mondo della musica.
Il suo innegabile talento ha portato a vendite di dischi rivoluzionari e alla creazione di video musicali innovativi. Le sue abilità di ballerino erano in anticipo sull'evoluzione successiva della danza e dello spettacolo, e l'impatto della sua influenza si fa sentire ancora oggi.
Per molti, tuttavia, il suo caso serve come un severo promemoria della crudeltà di una stampa mainstream che ha preferito i rumors alla realtà dei fatti, che ha messo a dura prova il benessere di una celebrità, e che ha deriso e sminuito l'aspetto esteriore e lo stile di vita di personaggi pubblici.

Oggi, ci accostiamo con più attenzione - o almeno cerchiamo di farlo - alla riservatezza della vita privata delle celebrità, cercando di rispettare l'umano dietro i titoli dei giornali.
Ci rendiamo conto dell'importanza di rispettare le nostre differenze ed esperienze, della fragilità della salute mentale e dell'impatto che la stampa e la società possono avere su un individuo.
Ai tempi di Michael Jackson, invece, non gli sono stati concessi questi diritti più elementari. È stato emarginato e reso "fair game" per titoli morbosi e velenosi, e così facendo è stato annientato.
Se un personaggio pubblico venisse trattato in quel modo nel 2022, ci sarebbe una protesta.
Semplicemente, non ce l'avremmo.

Mentre nulla di ciò che diciamo o facciamo può cancellare la verità sul ruolo spregevole avuto dai media nell'attaccare maliziosamente il suo personaggio, forse il più grande tributo che possiamo fare alla memoria di Jackson è di non permettere mai più che qualcosa del genere accada di nuovo.
Possiamo continuare ad andare avanti con la nostra comprensione di ciò che significa essere una società "compassionevole".
Con ben più di semplici hashtag accattivanti sui social media, possiamo vivere questa verità nel modo in cui ci trattiamo l'un l'altro.
Nei nostri atteggiamenti.

Tali differenze di comportamento, non devono senza dubbio cominciare con il contributo di ciascuno di noi?».




Una riflessione obiettiva e profonda che arriva sul serio a parlare alle coscienze di tutti, e sulla quale vale la pena di soffermarsi per trarre anche una lezione globale dagli errori del passato.

Perché non accada più a nessun altro.

Per l'articolo originale:
fionadodwell.medium.com/michael-jackson-how-we-let-down-pops-biggest-icon-c7db...
________________________

A cura di Francesca De Donatis per il Michael Jackson FanSquare.
mjj2pantera
10lunedì 8 agosto 2022 01:57
Questo articolo dovrebbe essere dato a più testate a livello mondiale, altrimenti non ce nè facciamo nulla.
Ai tempi era difficile combattere contro l'ignoranza con l'assenza di internet [SM=g5818223] . Ora qualcosa si riesce a fare , ma se si ferma ad un solo punto non serve a nulla.
rosi@
10lunedì 8 agosto 2022 02:28
Articoli di questo tipo mi creano un'immensa tristezza. Grazie Francesca.
Adelina78
10lunedì 8 agosto 2022 06:42
Ho i brividi... In ogni parola che ho letto, sento la rabbia che aumenta.
Non posso aggiungere altro...
Mi viene solo una parola... BASTARDI
GRAZIE Francesca.
Spero tanto che quest'articolo possa diffondersi ovunque.
MJ's twins 7097
10lunedì 8 agosto 2022 14:20
....😔

articolo bellissimo, riflessivo, ma....per quel poco che vedo, la stampa è ancora molto poco compassionevole nei confronti di Michael 😓 non so quanto le cose potrebbero essere diverse per lui, oggi...
Per altri si, tutto viene perdonato, anche se molte voci negative girano un po' per tutti...

L'ignoranza delle persone poi è sempre affiancata da una cattiveria senza eguali, oggi sputare veleno è di gran moda, un personaggio come il nostro amato MJ verrebbe ancora molto criticato e bullizzato, ahimè...🙁
(Miss Piggy)
10mercoledì 10 agosto 2022 17:28
ora ci ritroviamo a far parte di una generazione più comprensiva.
Ci opponiamo alle molestie, se vediamo qualcuno ingiustamente preso di mira facciamo nostra la sua causa, e ascoltiamo con mente aperta quando una persona accresce la nostra consapevolezza sui complessi problemi che stiamo vivendo.


Mah, sinceramente mi pare una pia illusione.
Non credo Michael sarebbe trattato in modo molto diverso.
Il brano che ho riportato qui sopra, poi, è più teoria che pratica: sappiamo e vediamo tutti i giorni che non è così.

Per fare un esempio recente: il Comune di Riccione ha dovuto chiudere i commenti alla vicenda delle due ragazze morte investite in stazione per il livello rivoltante che avevano raggiunto.
"..generazione più comprensiva" un par de palle, dai!

E comunque, grazie per la traduzione.
francesca.dedonatis
00giovedì 11 agosto 2022 22:50
Grazie a tutti voi per aver apprezzato questo approfondimento su un articolo che secondo me offre importanti spunti di riflessione anche al di là della vicenda specifica di Michael Jackson, su tutti noi come società moderna, e la cui lettura - non a caso - è stata consigliata perfino da Taj Jackson nella sua diretta streaming del 7 Agosto.

Chissà... se Michael fosse vissuto oggi, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Soprattutto, per quella che è la mia sensazione, se avesse parlato apertamente dei suoi problemi di salute (vitiligine e lupus) fin dal primo momento, anziché prestarsi lui stesso al gioco dei tabloids facendo in modo che lo descrivessero come uno "strano" fuori di testa, nella logica del "purché se ne parli".
Magari i giornali lo avrebbero ugualmente messo in prima pagina, però forse lui avrebbe avuto una maggiore solidarietà a livello globale: oggi, su certi temi si è molto più sensibili rispetto al passato, c'è molta più conoscenza.

Che almeno il suo esempio serva da monito per il futuro, per non ripetere più gli errori del passato.
Adelina78
10venerdì 12 agosto 2022 17:08
Con altri non si ripeterà più l'errore. Sappiamo anche il perché. Perché Michael Jackson non c'è più.
Sempre grazie Francesca.
francesca.dedonatis
10venerdì 12 agosto 2022 23:37
Adelina78, 12/08/2022 17:08:

Con altri non si ripeterà più l'errore. Sappiamo anche il perché. Perché Michael Jackson non c'è più.
Sempre grazie Francesca.

Non posso che essere d'accordo, purtroppo. 😔
Di nulla, Adelina... sempre un piacere. ❤
Jiulietta!!!
00sabato 13 agosto 2022 11:55
Interessantissimo articolo, triste per certi aspetti, duro per altri.
Io ho la convinzione che le cose sarebbero andate diversamente se Michael avesse vissuto nell'era del digitale come quella di oggigiorno.
Purtroppo non ci resta che "ipotizzare".
francesca.dedonatis
00venerdì 19 agosto 2022 14:43
Jiulietta!!!, 13/08/2022 11:55:

Interessantissimo articolo, triste per certi aspetti, duro per altri.
Io ho la convinzione che le cose sarebbero andate diversamente se Michael avesse vissuto nell'era del digitale come quella di oggigiorno.
Purtroppo non ci resta che "ipotizzare".

Sì, molto probabilmente sarebbe stato diverso.
Magari la stampa si sarebbe accanita lo stesso, ma almeno - grazie alle tecnologie attuali - ci sarebbe stata una maggiore possibilità di recuperare informazioni e di far emergere la verità, in particolare all'inizio, e cioè nel 1993.

È nel 1993, infatti, che nei confronti di Michael si è imposto quel pregiudizio destinato ad offuscarne l'immagine fino alla fine della sua vita, e addirittura fino ai nostri giorni.

Certo, con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte... il passato non si può cambiare, ormai.
Le nostre sono destinate a restare soltanto delle supposizioni, però è giusto anche porsi il problema, perché quanto accaduto a Michael non si ripeta ai danni di qualcun altro.
Adelina78
10sabato 20 agosto 2022 08:48
I danni che ha subito Michael sono veramente gravi. Difficilmente si ripeteranno su qualcun altro, a mio parere. Non è solo come artista che è immortale ma, anche l'invidia nei suoi confronti non ha eguali, purtroppo.
Ypsil6n
10domenica 4 settembre 2022 08:22
Penso molto a queste cose e a come Michael sia stato una vittima di tutto questo. Non lo avevo mai considerato in questo modo e mi trovo d'accordo con tutto.
Probabilmente quando sei troppo buono, altruista, dall'aspetto sempre al top e, non ultimo, hai fatto la storia (e continui a farla) allora bisogna cercarti dei difetti. Un sacco di volte mi sono sentito dire "eh Michael Jackson è stato una leggenda indubbiamente, ma che fosse anche una brava persona non lo so". Bisogna sempre trovare il male e se non c'è...crearlo.
Sarà anche vero che la sua storia serve da monito e apre gli occhi su certe realtà...ma, secondo me, non avrebbe nemmeno dovuto verificarsi. Quello non è giornalismo vero...il giornalismo dovrebbe informare, far conoscere e trovare il modo di attirare descrivendo comunque la realtà...ma a quanto pare conta più attirare e fare soldi che dire la verità. La verità non vende, in questi casi.

Mi dispiace Michael, per tutto quello che hai subito.
Io ti voglio bene e te ne vorrò sempre.
R.i.p
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