Come ci si veste a scuola

MAGUS ALTAIR
00lunedì 6 ottobre 2003 14:55
Cito questo articolo del Corriere di oggi, come spunto per un
possibile discorso sui moderni costumi:

«Basta con i tanga in vista, vietiamoli a scuola»

L’ex ministro dell’Istruzione: sono indecenti. E c’è chi vuole reintrodurre i grembiuli

PARIGI - Maglietta troppo corta per coprire l’ombelico e pantaloni troppo a vita bassa per nascondere il tanga. Così si presentano a scuola quest’anno le ragazzine francesi, lasciando a bocca aperta, più dei coetanei, genitori e insegnanti, preoccupati non tanto per la scomparsa del buon gusto ma per la sicurezza delle sempre più svestite studentesse. In alcune scuole sono scattati i divieti, e quindi la ribellione delle studentesse, che si sono schierate come fecero le loro mamme trent’anni fa in difesa della libertà di indossare ciò che si vuole, anche se quella volta le donne lottavano per il diritto a portare i pantaloni, mentre oggi alzano la voce in difesa del più piccolo capo di biancheria intima. In un liceo parigino la protesta è finita in rissa. E a gridare allo scandalo è stata anche Segolene Royal, ex ministro dell’educazione del governo Jospin: «Credo sia giusto proibire il tanga almeno nelle scuole». La preside di un liceo di Ribeauvillé, nell’Alto Reno, ci ha provato: ha richiamato dieci allieve che volevano frequentare le lezioni in tenuta da lap dance. Risultato: scuola assediata da un centinaio di studentesse inferocite. Secondo il ministero a gestire la delicata questione devono essere i presidi. Prima dell’estate, però, nei libretti delle assenze era stato stampato un nuovo regolamento che richiede una tenuta che rispetti la «decenza» e la «sicurezza». «Non stupiamoci - ha aggiunto l’ex ministro Royal - se poi le nostre figlie sono vittime di molestie o di violenze sessuali». Adesso c’è chi suggerisce il ritorno ai grembiuli (come Renaud Donnedieu de Vabres, portavoce dell’Ump, il partito al governo del presidente Jacques Chirac), mentre le aziende produttrici fanno affari d’oro: vendite raddoppiate nel giro di un anno e una massiccia campagna pubblicitaria diretta alle giovanissime. Quast’anno va il tanga con bijou, quello decorato con stelle fosforescenti e poi lo «show-it» (mostralo). «Il tanga - secondo la direttrice della Dim, società leader del mercato - è diventato un accessorio come la borsetta o la cintura e mostrarlo è come lasciare intravedere la spallina del reggiseno».
Dopo aver conquistato donne e liceali, le aziende ora puntano sulle bambine di dieci anni. I modelli per loro vengono prodotti nelle taglie 34 e 36 e costano intorno ai 10 euro. E le bambine li vogliono, perché li portano anche le baby star come Alizée o Lorie, due lolite della pop transalpina. La marca Tammy, nel pieno boom del tanga, aveva osato lanciare qualche tempo fa un modello ad hoc. Fece subito scandalo e fu costretta a ritirarlo dal mercato, i tempi non erano ancora maturi.
gollum2003
00lunedì 6 ottobre 2003 16:10
fortunatamente in questo caso ho un figlio e non una figlia, non so come mi comporterei o quale decisione prenderei sulle abitudini vestiarie di una mia evantuale figlia.
parto dal presupposto che anche in questo caso l'educazione (se così si può dire relativamente al modo di vestirsi) dipenda molto dai genitori, anche se bisogna ammettere che oggi vietando qualcosa al proprio figlio/a si può ottenere l'effetto contrario per cui bisogna fare molta attenzione.
il modo di vestirsi di oggi è una moda, un costume che rispecchia il periodo in cui viviamo.
proprio recentemente dialogando con amici si poneva l'attenzione sul fatto che oggi, dal modo di truccarsi di vestirsi, qualsiasi donna può attirare l'attenzione dell'uomo, una volta c'erano due categorie di donne, le carine e le meno carine, oggi potrei dire che ogni donna, vestendosi in un determinato modo può essere carina e attirare l'attenzione.
penso che sia una cosa naturale per tutti noi cercare di attirare l'attenzione anche se vedo nella donna un interesse maggiore al fatto di essere guardata; ritengo che sia questo il motivo essenziale sull'uso di determinati indumenti, il voler attirare l'attenzione, il voler essere ammirata.
io personalmente non ho nulla in contrario, anzi...hem scusate, penso che tutti noi uomini quando siamo per strada diamo delle sbirciatine a chi ci passa vicino, però ritengo che a tutto deve esserci un limite, "io sono libero di fare tutto ciò che voglio fin quando non reco disturbo al mio prossimo", se ad alcuni la cosa da fastidio, vedasi articolo citato da magus, ci si deve adeguare, io sul lavoro non posso vestirmi con dei jeans o con altro, devo comunque adeguarmi alle direttive impartite, per cui se qualche preside di scuola impone un certo modo di vestirsi bisogna adeguarsi senza scendere in piazza o altro.

hiram-abif
00lunedì 6 ottobre 2003 17:49
ed ecco ancora il maneggiamento dei figli.
E' fin troppo chiaro che anch'essi subiscono continui imput a scopo commerciale che poi si scontrano con l'etica morale.
Le bambine col tanga cosa suscitano? Voglio proprio sperare che non suscitino niente...
Ma quelle professoresse che per anni hanno occupato i miei sogni,
sensa che nessuno ci facesse caso più di tanto, come intendono vestirsi? Perchè a me hanno suscitato molto ed era chiaro che lo sapevano benissimo!
Se la gente guerdasse meno i bambini e più le loro ossessioni probabilmente andrebbero da un bravo psichiatra!
MAGUS ALTAIR
00mercoledì 8 ottobre 2003 09:33
Si d'accordo, però chiediamoci:
uno si può vestire come gli pare, ma innegabilmente l'abbigliamento
rispecchia determinate propensioni dell'individuo, e queste stesse
possono essere patologiche, anche solo nel senso che sottolineano
unicamente un aspetto del comportamento in modo eccessivo, come nel
caso del richiamo sessuale.
Il problema non è che cosa suscita la ragazzina in tanga agli altri,
ma che cosa ha suscitato in lei la voglia di esporsi in tal modo.
.:avatar:.
00mercoledì 8 ottobre 2003 10:37
Ahh... io credo di saperla quella risposta. Non e' tanto colpa di pulsioni sessuali inconsce, bensi' il conformismo ad un ben determinato modo di pensare. "il tanga fa figo" ecco la sintesi di tutto, credo non ci sia modo migliore per esprimerlo: il sentirsi adulti, il sentirsi alla moda, il sentirsi al centro delle attenzioni.
hiram-abif
00mercoledì 8 ottobre 2003 11:47
non credo che una giovanissima persona..
Sia consapevole di quello che fa, ma gli adulti che la osservano si!
Probabilmente vi è voglia di crescere in fretta, chi non ne ha avuta! Ma il problema è rendere morbosa la cosa, spostare tutte le attenzioni su quella, e questo lo facciamo noi "grandi" rendendo un innocente gioco motivo di "scandalo".
I genitori hanno un ruolo importante in questo, ho visto molte mamme comprare felicemente abiti come se vestissero bambole!
E' importante ridare all'infanzia il suo ruolo e non giocare noi con quella dei nostri figli.
Poibire a scuola non serve, serve far comprendere l'importanza di ogni età e ciò che tale periodo contiene. Questo a scuola non può insegnarlo nessuno.
La giusta indifferenza può aiutare a far cadere voglia di mostrarsi ed una lavata di capo ai genitori non credo farebbero male.
gollum2003
00mercoledì 8 ottobre 2003 18:06
è solo una questione di essere al passo con il tempo, con i propri amici, il voler non essere da meno, il voler copiare, il voler essere guardata come capita all'amica che si veste in un certo modo.
sto notando questo atteggiamento anche in mio figlio, il voler essere protagonisti proponendosi in determinati modi, attirare l'attenzione è una cosa che forse tutti noi abbiamo dentro, chi più chi meno, anche noi uomini quando siamo tra i nostri amici cerchiamo di presentarci in un certo modo, a volte proprio per attirare l'attenzione, l'attenzione la si può attirare in moltissimi modi.
arielbianca
00giovedì 9 ottobre 2003 07:50
La scelta peggiore e' stata quella di dare tanta enfasi e pubblicita' ad una "moda" che probabilmente sarebbe passata molto piu' inosservata ,e come tutte le mode, sarebbe finita.
Cosi' anche chi non avesse avuto intenzione di aderire, per proteseta...lo fara'.

Non e' con i divieti che le persone (sopratutto i giovani) smettono un comportamento.

Scusate, io paragono questo fenomeno all'acquisto di abiti costosi e di marca e dei cellulari che persino giovanissimi vogliono, ai quali genitori(anche non benestanti) non sanno dire di no. Non tocca alla scuola insegnare come vestirsi, li' si possono al massimo avere degli esempi ([SM=g27825] e magari non sono i migliori...)

I primi educatori sono i genitori. La mancanza di ideali e morale porta a ....tutto il peggio possibile.

Vedrete che capitera' a tutti noi di vedere una mamma mettere un orrendo tanga ad una bimbetta piccolina e farle fare pure la piroetta per vedere come sta....

MAGUS ALTAIR
00giovedì 9 ottobre 2003 09:20
Alice per ora c'ha solo il pannolino... chissà che intanto la moda passi! [SM=g27832] [SM=g27828]
Momo-
00giovedì 9 ottobre 2003 13:40
Una volta ho visto in un negozio un manichino, da bimba, di circa cinque anni con il tanga, io l'ho trovato schifoso, orrendo, se vedessi una madre che lo compra a sua figlia le sparerei in testa, dopo averlo fatto con il commerciante..
MAGUS ALTAIR
00venerdì 10 ottobre 2003 09:48
Re:

Scritto da: arielbianca 09/10/2003 7.50
La scelta peggiore e' stata quella di dare tanta enfasi e pubblicita' ad una "moda" che probabilmente sarebbe passata molto piu' inosservata ,e come tutte le mode, sarebbe finita.
Cosi' anche chi non avesse avuto intenzione di aderire, per proteseta...lo fara'.

Non e' con i divieti che le persone (sopratutto i giovani) smettono un comportamento.

Scusate, io paragono questo fenomeno all'acquisto di abiti costosi e di marca e dei cellulari che persino giovanissimi vogliono, ai quali genitori(anche non benestanti) non sanno dire di no. Non tocca alla scuola insegnare come vestirsi, li' si possono al massimo avere degli esempi ([SM=g27825] e magari non sono i migliori...)

I primi educatori sono i genitori. La mancanza di ideali e morale porta a ....tutto il peggio possibile.

Vedrete che capitera' a tutti noi di vedere una mamma mettere un orrendo tanga ad una bimbetta piccolina e farle fare pure la piroetta per vedere come sta....




Siamo d'accordo che c'entrano i genitori: quando dicevo che
l'attenzione eccessiva per un aspetto del comportamento (come per
esempio il richiamo sessuale) è patologico nei figli, indicavo
la conseguenza del problema, non la sua causa, che è appunto
l'esempio distorto che hanno ricevuto!
Però rimane il fatto che si tratta di una patologia.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 10/10/2003 9.49]

LucaS.
00venerdì 10 ottobre 2003 10:48
Trovo che il fatto che un pezzo di stoffa (o un non pezzo di stoffa) dia scandalo debba esser spunto di riflessione più per chi lo vive come scandalo...che per chi lo scondalo l'ha suscitato. Ma siamo davvero convinti che un tanga su una bambina di cinque anni sia sbagliato? Perchè di grazia?
Il problema a mio parere non è l'abito, ma come la nostra società, ancora oggi lo vive. In africa i boscimani girano con perizoma "a corno"....eppure fra di loro nessuno si scandalizza....se guardate gli indios del Mato grosso centrale le bimbe girano con dei tanga!!!!!! Che siano dei "selvaggi" impudichi e licenziosi? Forse la questione è capire perchè la cosa infastidisce e perchè questa società sta modificando i costumi in questo senso. Ad esser sincero questo strapparsi le vesti per il tanga mi ricorda gli scandali per le minigonne e il bikini...cambia solo l'abito e il contesto ma il ragionamento di fondo è lo stesso....sia per chi il tanga lo mette e sia per chi se ne scandalizza.
Mio modesto parere ovviamente.

Benedizioni

Momo-
00venerdì 10 ottobre 2003 12:38
E' ovvio che in una tal tribù possa essere normale, è il cntesto che fa la musica, questo era sottinteso.
Perchè una bambina non dovrebbe mettersi il tanga? chiediamoci piuttosto perchè dovrebbe metterlo, perchè queste madri vogliono fare crescere le loro figlie a sproposito, le vestono come delle adulte (e pure un po't....) in miniatura, e adesso si arriva anche al tanga, scusa, ma a me non sembra normale.[SM=g27818]
hiram-abif
00sabato 11 ottobre 2003 23:57
e perchè le bambole ..come si chiamano..
Quelle che tradotte vuol dire "puttane",non ricordo la parola inglese.
Ora credo che si stia esagerando a permettere che sul mercato esista tanti messaggi subliminari.
E penso che sia il caso di ripristinare certi valori, stando attenti che ogni età abbia le sue "misure" per permettere anche una crescita più equilibrata.
"Palantir"
00martedì 14 ottobre 2003 21:25
Credo che la scuola non sia solo un luogo atto allo studio.
Credo che i professori, il preside, insomma il corpo docenti in toto, abbia a che fare con "materiale" umano plasmabile, morbido, proprio perchè in via di sviluppo e quindi senza ancora particolari certezze.
E' qui che sono intervenuti gli educatori vari nel ventennio fascista, è qui che sono intervenuti i vari professori politicizzati nei periodi delle contestazioni varie, perchè è semplice convincere un ragazzo ad abbracciare una via, proprio perchè non ha ancora una spina dorsole ben definita...
Ai giorni nostri l'obiettivo di plasmare i giovani non è cambiato, ma non sono più gli ideali, bensì la moda a tentare di farlo, riuscendoci. E' un concetto di moda molto allargato, che non si limita al tanga in questione...
Vi siete mai chiesti perchè i nuovi cantanti per far successo producono canzoni che mirano a convincere i teenagers a comprare il disco?
Perchè le merendine hanno soppiantato il vecchio panino?
Perchè le ragazzine devono mettere vertiginose minigonne e portare gli anfibi come scarpe?
In quest'ottica sono convinto che dove non arriva la famiglia, ci debba essere la scuola, che tra i suoi proponimenti e compiti ha quello di educare i ragazzi.
Tornando al caso specifico, si tratta veramente di una follia di un preside pazzo o forse è un tentativo di sensibilizzare la coscienza dei giovani e fargli capire che la scuola ha una sua dignità e non è un posto per ostentare il proprio culetto e far eccitare schiere di ragazzetti?
hiram-abif
00martedì 14 ottobre 2003 22:56
Hai in gran parte ragione..
Ma credo si parlasse di scuole elementari e non riuscivo a immaginarmi un preside che guarda il culetto in tanga di una bambina di quinta elementare! Questo è quanto mi aveva colpito in modo particolare. Dove sono grandicelli, sarebbe bene ponessero un freno ai loro bollenti spiriti spavaldi o quelli stessi porranno un freno a loro!
"Palantir"
00martedì 14 ottobre 2003 23:37
Ah, scusami, pensavo ragazzi un po' più grandi[SM=g27811]
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