Colombi di città: pochi rischi sanitari per l'uomo. Lo conferma la scienza.

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Alex
00sabato 1 maggio 2004 01:03
COMUNICATO STAMPA

COLOMBI DI CITTA', POCHI I RISCHI SANITARI PER L'UOMO.
LA SCIENZA CONFERMA LA POSIZIONE LIPU: "NESSUN STERMINIO E' GIUSTIFICATO".
I risultati di una ricerca dell'Università di Basilea, in Svizzera,
confermano che non esiste un allarme sanitario dato dalla presenza di
Colombi nelle città, neanche per l'influenza aviaria

Il Colombo di città non è pericoloso per la salute umana. Ad affermarlo sono
due ricercatori dell'Università di Basilea, Daniel Haag-Wackernagel e
H.Moch, in un articolo di prossima pubblicazione sulla rivista medica
Journal of Infection (editore Elsevier) e reso pubblico oggi dalla LIPU
(Lega Italiana Protezione Uccelli).
I ricercatori hanno passato in rassegna la letteratura italiana, francese,
tedesca e inglese sulla trasmissione di malattie dal Colombo di città (Feral
Pigeon) agli esseri umani, mentre i dati più recenti sono stati ottenuti
grazie al database sanitario "PubMed".

Dall'analisi di 77 studi epidemiologici effettuati su popolazioni di Colombo
di città presenti in 60 aree urbane e regioni, è emerso che su un totale di
60 organismi patogeni (di cui 5 virus, 9 batteri, 45 funghi e 1 protozoo)
trasmissibili dal Colombo di città all'uomo, soltanto 7 di essi hanno
trasmesso malattie all'uomo. In un periodo di tempo pari a 60 anni e
compreso tra il 1941 e il 2003, si sono verificati in totale solo 176 casi
documentati di trasmissione di patologie dai Colombi di città agli esseri
umani. Tra di essi, solo un caso di Salmonellosi e un caso di Toxoplasmosi,
malattie che spesso vengono enfatizzate da amministratori locali per
giustificare uccisioni indiscriminate, ma che in pochissimi casi, come
documentato dalla ricerca svizzera, si trasmettono dai Colombi all'uomo,
nonostante questi uccelli ne siano portatori. Per l'Ornitosi si sono
registrate poche decine di casi.
Anche per l'influenza aviaria, infine, non vi sarebbe alcuna evidenza
sperimentale che i Colombi siano un importante vettore per la malattia
virale.

Questa ricerca - spiega Marco Dinetti, Responsabile Ecologia Urbana della LIPU - dà forza scientifica alla tesi che sosteniamo da tempo: i rischi di
trasmissione di malattie dal Colombo all'uomo sono molto bassi. Il mero
isolamento di un agente patogeno nel Colombo non può giustificare quindi lo
sterminio che da più parti viene proposto.

Secondo i ricercatori, i risultati delle molte indagini effettuate sono
quindi più consone a indicare lo stato di salute degli stessi Colombi di
città, piuttosto che a valutare il rischio per la salute dei cittadini. In
questo contesto resta comunque importante una corretta educazione alla
popolazione sull'igiene e sulla sicurezza sanitaria.
Luigi
00sabato 1 maggio 2004 09:06
Grazie dell'utile informazione! Sarà preziosa quando mi troverò a discutere, come al solito, con cacciatori che vogliono fare le solite stragi in nome della (falsa) salute umana.....
Gianni
00lunedì 3 maggio 2004 13:27
Piccioni
I piccioni in città si riproducono molte volte l'anno anche in autunno inoltrato, quindi sono molti, dei numeri inestimabili, trasmettono se non malattie degne di preoccupazione, sicuramente zecche e pidocchi pollini e contribuiscono con le loro deiezioni acide alla disgregazione dei marmi dei monumenti.Oltre questo, rappresentano un problema per gli agricoltori che seminano graminacee e leguminose di cui i piccioni sono ghiotti, quando si abbrancano, coprono letteralmente questi terreni alla ricerca di cibo, sono capaci di mandare a monte una semina, poi essendo degli ottimi volatori non hanno problemi a spostarsi anche di centinaia di km al giorno.
Sono presenti in tutti i paesi e citta godono di ottima salute numerica, cacciarli non è cosa facile, ma sarebbe molto meglio che sterilizzarli.
Lo studio fatto in Svizzera e nel nord Europa, può andare bene per queste Nazioni, l'Italia è molto diversa così come il suo clima, molte malattie si propagano meglio nei climi caldi.
Di tanto in tanto quando capita ne abbatto qualcuno spesso è ricoperto di zecche intorno agli occhi o è senza alcune dita delle zampe, quindi da buttare, aprire la caccia periodicamente ai piccioni non è poi un gran delitto.
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