Colibacillosi

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Cardinalino
00domenica 25 giugno 2006 09:34
chi mi può parlare della Colibacillosi, come si riscontra e come si cura?
Grazie!
-CaRiOcA-
00domenica 25 giugno 2006 15:57
COLIBACILLOSI


La colibacillosi è una patologia causata dal batterio Escherichia Coli, che causa negli uccelli e nelle specie da reddito problemi intestinali, con elevato tasso di mortalità.
La diagnosi viene fatta tramite esami di laboratorio, infatti il batterio viene isolato da: feci, pacchetto intestinale, milza e fegato.
Il tutto poi viene messo in coltura e dopo si passa a seminare ciò che è cresciuto....i sintomi che puoi riscontrare sugli animali sono, specilamente sui nidiacei, diarrea acquosa, e colloidale che imbratta il nido, e disidratazione acuta.
La cura viene effettuata con antidiarroici, esempio tra tutti: flumechina 2%.

Ciao ciao
Cardinalino
00martedì 27 giugno 2006 11:46
Si, grazie.
Ma vi è un modo per curarla in modo significativo sui riproduttori in modo tale da non riscontrarla nei pullus?
lucascara@yahoo.it
00martedì 27 giugno 2006 15:30
Tommaso spero che queste informazioni che chiedi siano solo per allargare la tua conoscenza e no perchè credi che anche questa patologia abbia colpito il tuo allevamento.....questo perchè è facile all'inizio farsi prendere la mano e riscontrare tutti i sintomi di una patologia in allevamento non appena si legge qualcosa su di una patologia.
Questo te lo dico per esperienza fatta sulla mia pelle e sulla pelle dei miei uccelli in passato, infatti bastava che leggessi un nuovo articolo o un nuovo libro ed automaticamente notavo quei sintomi che avevo letto nei miei canarini....tutta suggestione.
La stessa cosa capita quando per motivi universitari uno si deve preparare un esame di patologia....ti assicuro che durante lo studio si è certi di aver riscontrato il 50% delle patologie studiate...quindi andiamoci cauti anche con le povere bestiole che alleviamo.
Dopo questa premessa spero utile, ti dico che per quanto riguarda la colibacillosi non esiste un farmaco che ti possa dare la sicurezza di aver eradicato il problema dall'allevamento(se si ha realmente questo problema)la sicurezza in questa patologia, più che nelle altre, è data da un esame batteriologico specifico che indentifichi l'Escherichia Coli e che poi si tasti la sensibilità dello stesso ai vari antibiotici cje sono presenti in commercio. L'importanza dell'antibiogramma per l'E.Coli è fondamentale questo perchè tale batterio è comunissimo nell'ambiente circostante l'allevamento(possiamo essere noi, per esempio, vetttori di tale batterio per gli uccelli)e quindi presenta resistenza a più antibiotici. Figurati che il Coli è normalmente presente nell'intestino delle galline...mentre nei canarini la sua presenza rileva di sicuro uno stato patologico, quindi se portiamo un canarino morto per una probabile colibacillosi ad un istituto zooprofilattico dobbiamo chiedere la ricerca di E.Coli, poichè la maggior parte di questi istituti lavorano più con industrie avicole che con allevamenti amatoriali di uccelli, quindi ,per loro, la presenza di Coli non è da ricondurre ad uno stato patologico e l'esame esce negativo. Di solito, ma solo per un calcolo statistico, tale batterio è sensibile ai chinolonici che sono chemioterapici di sintesi tipo flumechina, acido nalidissico e tanti altri, anche se i più utilizzati e più efficienti sono i fluorchinolonici tipo ciprofloxacina(Ciproxin),levofloxacina(Levoxacin)o enrofloxacina(Baytril)..i primi due sono per uso umano mentre il terzo e solo per uso veterinario.
Ciao alkla prossima
Luca
Cardinalino
00mercoledì 28 giugno 2006 22:10
Luca sei preparatissimo, veramente complimenti!!!
Allora, ti dico.
Nessuna autosuggestione, mi sono morti tre pullus di Cardinalino, uno nell'embrione e due nel nido verso il quarto/quinto giorno dalla schiusa.
Ad un pullus morto è stato fatto un esame istopatologico che ha dato come riscontro una diagnosi di "setticemia colibacellare", quindi trattasi di E. Coli.
Come tu dici, ho letto anch'io che questa malattia è difficilmente eradicabile, anche perché, a mio avviso, ma correggimi se sbaglio, se i riproduttori la tollerano senza ammalarsi, probabilmente sono diventati dei portatori sani.
La terapia che mi è stata prescritta dal veterinario è a base di Ciproxin.
L’allevatore che mi ha venduto la coppia quest’anno ha avuto diversi decessi di riproduttori e pullus morti.
L’alimentazione che somministra a me sembrava abbastanza poco salutare: pastone del commercio molto grasso e semi grassi.
Non fornisce germinati.
Io ho avuto cinque uova tutte fertili, di cui, quattro si sono schiuse ed una l’ho trovata sul fondo della gabbia con il pullus dentro.
Poi solo due sono sopravvissuti, sicché ho deciso di far analizzare i pullus morti.
Mi dai qualche consiglio in merito?
Ciao, veramente grazie e a presto!!!
lucascara@yahoo.it
00venerdì 30 giugno 2006 00:02
Teoricamente dovresti curare i riproduttori prima della cova, questo per scongiurare il manifestarsi della patologia nei piccoli. Nel tuo caso, presuppongo che già siano nella seconda covata, ti conviene fare la terapia di sette giorni con ciprofloxacina ai genitori e poi dal primo giorno di vita per sette giorni ai pulli.
La cosa importante da fare è quella di aggiungere alla pappetta medicata con l'antibiotico(quella da somministrare ai piccoli) un antimicotico...questo per scongiurare il sopraggiungere di qualche micosi nei pulcini appena nati(specie candida)...i piccoli sono molto più soggetti a questi tipi di patologie specie quando noi effettuiamo una cura antibiotica dove insieme all'uccisione dei batteri "cattivi"(quella che hanno provocato la patologia) andiamo ad uccidere anche i batteri "buoni" (quelli che con la loro presenza effettuano un antagonismo nei confronti dei miceti e quindi li mnatengono sempre in numero basso e quindi che non possono nuocere all'organismo delicato del piccolo).
Le dosi dei medicinali penso che già te li abbia fornito il tuo veterinario...cmq nel caso contrario per la ciprofloxacina è di 250mg per litro...mentre per l'antimicotico(per esempio AmfotericinaB "Fungilin") 8 ml per litro d'acqua.
ti prepari una piccola quantità di acqua con il fungilin (per esempio 250 ml di acqua con 2 ml di amfotericina B) e poi in quest'acqua aggiungi l'antibiotico(quindi in 250 ml di acqua 1/4 di compressa di Ciproxin 250)...con quest'acqua ti prepari la pappette che ti serve ed effettui le tue imbeccate, poi butti tutto e la sera per la seconda imbeccata riprepari il tutto. Un consiglio che ti posso dare(vista la bocca piccolissima dei cardinalini nei primi giorni) è quello di utilizzare per l'imbeccata uno stuzzicadente(naturalmente devi essere molto delicato per non farli male) in modo da evitare di imbrattarli con l'imbeccata(in alternativa puoi utilizzare dei piccoli pennellini).
Ciao alla prossima
Luca
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