Cleopatra e la sua corte

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EGIZIA72
00mercoledì 5 agosto 2009 16:22
L'ultima regina dell'antico Egitto fu Cleopatra VII della dinastia Tolemaica, che regnò dal 51 al 30 a.C. fronteggiando la potenza romana con una strategia politica basata su magnetismo personale e stile di vita lussuoso.
Giovanissima divenne amante del maturo Giulio Cesare, per avere in seguito con il triunviro Marco Antonio un lungo e profondo legame d'amore che si concluse con la morte di entrambi.
Ai due amanti più celebri dell'antichità si ascrive il merito d'aver creato una delle prime associazioni gastronomiche della storia: raggruppava i maggiori buongustai dell'epoca ed aveva il nome di "Circolo degli Inimitabili". I soci alternavano cacce e feste a discussioni coi dotti della Biblioteca e puntate avventurose nei quartieri malfamati.
La scoperta e traduzione di alcuni papiri rinvenuti nell’oasi del Fayum, la più ricca del regno di Cleopatra, ha rivelato interessanti indicazioni sulla gastronomia di quel tempo. Gli Egizi furono i precursori della cucina mediterranea e non come sarebbe logico supporre di quella araba, più ricca di spezie. Utilizzavano olio extravergine d’oliva, formaggi leggeri, verdure, erbe aromatiche, legumi, cereali, e consumavano pietanze a base di pesci e carni.
Grazie ai papiri è possibile scoprire che a tavola della regina più famosa del mondo, donna colta e intelligente (si narra che fosse capace di una conversazione irresistibile), faceva spesso bella mostra di se il piccione farcito accompagnato a verdure di stagione. Si gustava poi la zuppa di fave, ma anche d’orzo o di farro, che di solito apriva la lista delle portate. La selvaggina si alternava spesso a carni ovine. Non mancavano però occasioni più raffinate dove faceva capolino il pesce del Nilo. I dolci consistevano in prelibati tortini di fichi e noci, ricoperti di miele. Ad innaffiare un simile pasto non mancava del buon vino greco e della birra, preziosa eredità dei faraoni.
Sulla ricerca di una vita inimitabile da parte di Cleopatra ed Antonio vogliamo riportare due episodi memorabili.
Il primo fu la scommessa fatta dai due su chi avrebbe offerto il banchetto più costoso. L’evento narrato da Plinio, e immortalato in numerosi dipinti, racconta che se Antonio si era affannato a cercare cibi rari ed esotici, Cleopatra aveva speso oltre dieci milioni di sesterzi in costosi manicaretti, sciogliendo inoltre in una coppa di aceto uno dei suoi orecchini di perle d’inestimabile valore.

L’altro episodio propone gli eccessi quotidiani praticati nelle cucine del palazzo reale d’Alessandria. La scena, descritta daI medico Filota al nonno di Plutarco, narra della sua visita alla corte, e dello stupore provato scoprendo che in cucina c’erano in cottura otto cinghiali, a diversi stadi di arrostitura, perché Marco Antonio esigeva in ogni momento disponibile carne cotta al punto giusto, nel caso gli venisse fame o arrivassero ospiti inattesi.

Riporto qui un articolo che ho trovato navingando in internet,essendo curiosa di cosa si nutrivano i nostri egizi [SM=g999103]

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