Ciudad Juarez

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Evil Lady Nanto
00sabato 26 agosto 2006 16:22
Salve, è da un po' che non posto.
Chiuso questo, vorrei parlare di un caso davvero orrendo, che è un insulto almeno per quanto mi riguarda alle donne. (ma penso che tutti siamo d'accordo)
In Messico, dal 1993 500 donne (ma alcuni pensano anche di più) sono state trovate uccise, con segni di torture e violenze sessuali. Sono adolescenti, donne adulte e anche bambine di 10 e 12 anni.
Prima che si pensi che tutto il Messico è abitato da pazzi, vi dico solo che avviene nella città di Ciudad Juarez, al confine con gli Usa e le donne sono operaie delle maquilladoras, fabbriche di assemblaggio principalmente statunitensi e sono state spesso attaccate di sorpresa mentre uscivano.
La cosa più schifosa è che nè le autorità federali, nè il governo centrale di Fox fanno niente per evitare questo scempio, anzi danno la colpa alle donne che indossavano mise appariscenti o trucco pronunciato [SM=g27783]
Non vi nascondo che alcuni chiamano in causa i produttori di snuff movies (film pornografici clandestini dove la protagonista viene uccisa) [SM=g27785]
Insomma, perchè io donna devo temere per la mia incolumità girando per questa città, che è ricca di attrazioni? Perdonatemi, ma è vomitevole!

p.s: le madri di queste povere donne, ragazze e bambine si sono riunite in una organizzazione che non si stanca mai di combattere per fare chiarezza e giustizia (anche se ho poca fiducia nella riuscita dei loro sforzi li ammiro). E pensare che c'è una madre che dice che sua figlia meritava di essere uccisa solo perchè viveva all'occidentale... [SM=g27783]

[Modificato da Evil Lady Nanto 26/08/2006 16.46]

marysq92
00sabato 26 agosto 2006 20:52
Non ho parole...
faith81b
00sabato 26 agosto 2006 21:04
ecco la madre di Hina non la considero manco una madre e manco donna quindi non va manco classificata fra queste donne che combattono!

ma è una storia disgustosa a dire il poco! ma che è sta cosa??
ma il mondo è diventato cosi schifoso?? e chi ci rimette ovviamente.... noi donne [SM=g27785]
@.@
00sabato 26 agosto 2006 22:52
Concordo in pieno con faith81b.
Jack8321
00domenica 27 agosto 2006 10:47
Ne avevo sentito parlare di questa faccenda, non sapevo però parlare del fatto che nè il governo e nè le autorità federali facciano niente per trovare i colpevoli di tali efferatezze.
Credo che la causa di questa inerzia sia da imputare, almeno da quello che ho letto, alla cultura abbastanza maschilista del Messico e del centroamerica più in generale.

Per la madre di Hina la cosa si fa più complicata, li oltre alla cultura islamica, c'è il fatto che è una societa fortemente partiarcale, quindi il famoso Padre-Padrone.
Ma quando alcune persone fanno i moralisti, per essere buoni, bisognerebbe ricordargli che in Italia, fino ad alcuni decenni fa, era una società molto patriarcale, non si arriva è vero all'omicidio della figlia/o che non accettava le decisioni del padre, ma c'erano i matrimoni combinati, c'erano le violenze(questo esiste ancora oggi), c'erano gli omicidi d'onore e tante altre cose così.
La Madre di Hina agisce secondo solo la sua cultura, e allora ben venga la proposta del Ministro dell'istruzione Fioroni: L'obbligo scolastico per tutti i figli degli immigrati regolari e non.
nisi corvonero
00domenica 27 agosto 2006 12:36
Vicenda tristemente nota... Posso solo dire che se si fosse trattato di una minoranza etnica, si sarebbe parlato di genocidio...
§yumeko§
00domenica 27 agosto 2006 15:21

Scritto da: nisi corvonero 27/08/2006 12.36
Vicenda tristemente nota... Posso solo dire che se si fosse trattato di una minoranza etnica, si sarebbe parlato di genocidio...



Beh, di fatto, per questi ambiti, le donne vengono considerate alla stregua di una (seppur particolarissima) minoranza etnica. Solo per fare un esempio, è sufficiente essere donna e provenire da alcuni paesi per aver diritto al riconoscimento immediato negli stati occidentali dello status di rifugiato, con tutto ciò che questo comporta.
Per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Messico, è una vergogna. E' una vergogna che per 13 anni si sia tollerata una situazione simile ed è una vergogna che la colpa sia attribuita alle vittime. devo dire, però, che non mi sorprende per nulla. In Italia, dove tutti si vantano di essere tanto civili ed avanzati, si sente ancora troppo spesso dire che "è colpa della donna: non può pretendere di vestirsi così da tr*ia e contemporaneamente essere rispettata come persona!".
Figuriamoci quale sia la mentalità in una cultura molto più maschilista e patriarcale della nostra...
faith81b
00domenica 27 agosto 2006 15:54
no calma, per la madre di Hina intendo, un conto è essere praticanti di una cultura ma un conto è essere estremisti religiosi!
inanzitutto erano in Italia e dovevano attenersi alle NOSTRE regole..
poi anche la comunità pachistana è schifata da cio! in quando non hanno mai giustificato nulla di questo genere...
tinachan
00domenica 27 agosto 2006 17:21
Re:

Scritto da: faith81b 27/08/2006 15.54
no calma, per la madre di Hina intendo, un conto è essere praticanti di una cultura ma un conto è essere estremisti religiosi!
inanzitutto erano in Italia e dovevano attenersi alle NOSTRE regole..
poi anche la comunità pachistana è schifata da cio! in quando non hanno mai giustificato nulla di questo genere...


Calma tu, intanto.
Perché avrebbero dovuto attenersi alle VOSTRE regole, intanto?
IO sono straniera, IO abito in Italia, IO ho il permesso di soggiorno. Dove sarebbe scritto che chi è immigrato deve attenersi alla cultura Italiana?
Io potrei anche credere alla pena di morte per un qualsiasi motivo, cosa che non è contemplata in Italia.
E quindi?
Non posso esprimere il mio parere al riguardo, dato che sono immigrata e sono in territorio Italiano? Non posso comportarmi secondo le Regole (come le chiami tu, ma dimmi: dove sono scritte le Regole di per sé, a parte la Costituzione? Dove? Nella moralità tua e degli Italiani?) del mio Paese?
Dimmi questo. Solo questo. E non rispondermi "perché erano in Italia", perché non lo accetto come risposta esauriente.

PS: spero che il tono mio non sia stato troppo polemico XD

PS2 (e non playstation 2, grazie XD): intanto attieniti tu alle regole di grammatica Italiana. Ciò con l'accento, please.
Evil Lady Nanto
00domenica 27 agosto 2006 17:40
Per favore, non scadiamo troppo Ot.
Il mio commento sulla madre di Hina non era per la cultura musulmana, ma perchè mi amareggia che ci sia una madre che creda che una figlia meriti la morte solo perchè si vestiva come una occidentale, mentre in Messico organizzazioni di madri di ragazze uccise non si sa perchè lottano affinchè sia fatta giustizia e non continui più il feminicidio.
Comunque, secondo me un immigrato può culturalmente restare ancorato al suo paese di provenienza (l'integrazione nella cultura italiana è razzistica) ma non può, in nome della cultura, uccidere una ragazza. Finchè non ledono il rispetto altrui tutte le culture sono ammesse.
Minerva2005
00domenica 27 agosto 2006 18:59

Io potrei anche credere alla pena di morte per un qualsiasi motivo, cosa che non è contemplata in Italia.
E quindi?



E quindi tu, la pena di morte, in Italia, non la puoi praticare. Punto.
Il tuo Paese la contempla? Tu la approvi? Ottimo, allora torna nel tuo Paese. Qui in Italia non si può.
Sei su suolo italiano? Sì? Allora accetti la Costituzione, altrimenti quella è la porta.
Basta, sono stufa di tutti coloro che vogliono andare a dettar legge in casa d'altri.
La libertà di pensiero va bene.
La liberta di fare quel diavolo che pare no. No.
Ti piacciono le regole del tuo Paese? Benissimo, però qui non sei a casa tua, e tu adegui.
Perdonami Tina, ma se tu a casa tua sei abituata a, che ne so, saltare sui letti, per dire. Pensi di poterlo fare anche a casa mia? Dove è espressamente vietato?
No, perché tu, una volta che oltrepassi la soglia di casa mia, ti attieni alle mie regole. Altrimenti vai a casa tua, e fai quel che ti pare.
Non mi pare difficile da capire? O sì?

Hina:
Il padre ha ucciso la figlia. La madre è una mussulmana. Segue le leggi del Corano, per lei sua figlia sbaglia.
Ma come potete leggere qui non ha mai detto "Che bravo mio marito. Ha fatto bene ad ammazzarla"


E pensare che c'è una madre che dice che sua figlia meritava di essere uccisa solo perchè viveva all'occidentale...



Quindi Evil Lady Nanto, prima di parlare, per favore informati.
Quello che hai detto, e che ha detto Faith, è una delle cose più disgustose che potessi sentire.
Già tanto che la donna abbia voluto denunciare il marito, già tanto.
Lei vive sotto il detto "Padre-Pardone". Voi no. Altrimenti non sareste qui, a partecipare ad un forum su internt.
Voi avete avuto la fortuna di poter studiare, pensare, parlare, vestirvi, avere internet, e tutto questo è perché non dovete sottostare ad una cultura come quella islamica.
Vorrei ricordare che non molto tempo fa, anche qui in Italia si usava il velo. Anche qui in Italia la società era partiarcale.
Tutt'ora in Italia, alcuni maschi fanno apprezzamenti pesanti, palpeggiano, a volte stuprano. Qui, nel nostro meraviglio Paese civilizzato.
In Ciudad Juarez la situazione è di certo peggiore. Ma durante i tempi della seconda guerra mondiale molti soldati non si comportavano meglio di questi uomini.
marysq92
00domenica 27 agosto 2006 19:31

E quindi tu, la pena di morte, in Italia, non la puoi praticare. Punto.
Il tuo Paese la contempla? Tu la approvi? Ottimo, allora torna nel tuo Paese. Qui in Italia non si può.
Sei su suolo italiano? Sì? Allora accetti la Costituzione, altrimenti quella è la porta.
Basta, sono stufa di tutti coloro che vogliono andare a dettar legge in casa d'altri.
La libertà di pensiero va bene.
La liberta di fare quel diavolo che pare no. No.
Ti piacciono le regole del tuo Paese? Benissimo, però qui non sei a casa tua, e tu adegui.
Perdonami Tina, ma se tu a casa tua sei abituata a, che ne so, saltare sui letti, per dire. Pensi di poterlo fare anche a casa mia? Dove è espressamente vietato?
No, perché tu, una volta che oltrepassi la soglia di casa mia, ti attieni alle mie regole. Altrimenti vai a casa tua, e fai quel che ti pare.
Non mi pare difficile da capire? O sì?


Assolutamente d'accordo. Tu puoi anche essere d'accordo sulla pena di morte, ma qui in Italia (come in altri paesi europei) non si pratica...quindi nessuno t'impone di cambiare il tuo parere, ma qui in Italia bisogna rispettare le regole del NOSTRO paese. E' semplice. Altrimenti, come già detto, si torna nel paese d'origine...come ha detto Minerva, tu a casa tua puoi fare quello che vuoi...ma in casa d'altri devi attenerti le regole che ci sono in quella casa. Punto e basta.
Se tu cammini a piedi nudi nel tuo appartamento, nel mio non si può fare e se qualcuno volesse camminare a piedi nudi a casa mia, lo prego gentilmente di andare altrove. Semplice.
Evil Lady Nanto
00domenica 27 agosto 2006 19:38
Allora Minerva, se non ha detto quella frase (che non so perchè ricordo di avere sentito a studio aperto. Cioè, ricordo che ha detto una frase con il senso dato da me, seppur con parole diverse) me ne scuso, però la mia non voleva essere una osservazione cattiva verso la cultura musulmana. Sinceramente la mia amarezza nasceva dal confrontare l'esempio delle madri di Ciudad Juarez (dove al ritmo di una donna alla settimana si verificano questi assassini) che stanno sfibrandosi in una lotta pacifica che il presidente Fox cerca di spezzare con minacce (NI NIUNA MAS è il loro grido), un vero esempio di amore, e questa donna, che sempre per la sua frase, mi sembrava veramente indegna del ruolo di madre, ma non perchè è musulmana, ma perchè per me una madre dovrebbe amare un figlio indipendentemente dal suo modo di rapportarsi dinanzi ad una cultura. Punto. Una madre per me non dovrebbe dire che la figlia merita di morire e mi sarei arrabbiata come una belva se lo avesse detto una madre italiana.
So anche bene che in Italia il maschilismo spinge a maltrattamenti contro le donne (che sono la causa di morte preponderante, ben oltre il cancro o gli incidenti stradali) a stupri (che poi ricevono una condanna minore se la donna non è vergine [SM=g27783] ), ma volevo portare un esempio del maschilismo becero dove porta.
Per chi vuole informarsi, penso che sia utile il libro Ossa nel deserto di Gonzales. L'unica inchiesta seria su un feminicidio su cui da troppo tempo le autorità chiudono gli occhi [SM=g27783]
C'è solo una cosa che non capisco: tra le vittime c'è anche una studentessa olandese. Come mai nessuno ne ha portato il caso alla luce, permettendo una maggiore conoscenza di questo scempio? Con gli occhi puntati addosso, Fox si sarebbe dovuto dare seriamente da fare e invece nulla [SM=g27783]
Minerva2005
00domenica 27 agosto 2006 19:54
Scusami Evil, ammetto di essere saltata su come una belva, me ne scuso.
Il problema è che, spesso, al tg prendono una cosa e la ingigantiscono all'estremo.
Probabilmente la madre di Hina ha detto "Mia figlia era disubbidiente, non seguiva le leggi del Corano" in un contesto ben preciso.
Poi, per fare notizia, hanno tagliato questa frase e l'hanno incollata dove più pare a loro.
Così tutti si indignano verso la cultura mussulmana che accetta questi atti.
Ovviamente, se davvero avesse detto una frase simile, mi avresti trovata più che d'accordo.
Guarda io conosco "madri" che pensano più a se stesse che hai figli. Una, addirittura, che non si è fatta problemi a lasciar andare fuori di casa il figlio vent'enne, perchè litigava col suo convivente. Ed a fregarsene bellamente se il figlio ha bisogno di qualcosa. Non lo accoglie nemmeno in casa, deve andare dai parenti se non vuole stare in mezzo ad una strada.
E ti assicuro che è occidentale. Lei, e il convivente.

Poi, non si può paragonare la realtà mussulmana con la realtà di Ciudad Juarez.
Sono totalmente diverse.
Hanno una cultura, un modo di rapportarsi alla realtà, completamente differente.
Le donne mussulmane non sono emancipate. Non potrebbero mai urlare "NI NIUNA MAS" perché sarebbero represse immediatamente.
C'è ancora chi lapida la donna adultera. Pensi che in quei posti le donne possano ribellarsi? Senza satenare un bagno di sangue?
Non so, non mi sembra un paragone appropriato.
@.@
00domenica 27 agosto 2006 19:59
Io sono di un parere. Ognuno è libero di fare quello che vuole, fino a che non lede le libertà altrui. Con questa frase penso di essermi spiegata.
Makichan
00domenica 27 agosto 2006 20:14
Tina, attenersi ALLE LEGGI, ecco cosa si dovrebbe fare [SM=g27777]
Quando andrò a Seoul, mi atterrò alla legge coreana, perché abiterò in quel Paese.
Una persona non deve necessariamente aderire alla cultura del luogo, ma alla legge sì.
Poi c'è anche la consuetudine, che HA valore di norma comportamentale...
Non mi ricordo il discorso completo, ma se è uso fare una cosa, quella è legge. Non scritta, ma sempre legge.
Preferibilmente gli immigrati per non causare problemi dovrebbero conoscere il paese in cui vanno e rispettarne la cultura, perché altrimenti nascono problemi.

Riscappo via, dopo questo OT micidiale XD
@.@
00domenica 27 agosto 2006 20:22
E poi, scusate, un'altra cosa:
Una persona DEVE essere libera di scegliere cosa vuole o non vuole essere. E ci deve essere un qualcosa (chiamato legge) che tutela questa persona. Sul giornale ho letto che il padre l' ha uccisa solo perchè aveva scelto di vivere all' occidentale. Che fastidio dava? Nessuno! Si può permettere che una ragazza muoi per una, cavolata del genere?
§yumeko§
00domenica 27 agosto 2006 20:30
Re:

Scritto da: @.@ 27/08/2006 20.22
Una persona DEVE essere libera di scegliere cosa vuole o non vuole essere. E ci deve essere un qualcosa (chiamato legge) che tutela questa persona. Sul giornale ho letto che il padre l' ha uccisa solo perchè aveva scelto di vivere all' occidentale. Che fastidio dava? Nessuno! Si può permettere che una ragazza muoi per una, cavolata del genere?


E dimmi: hai trovato una sola cultura, un solo paese, su questa terra in cui le persone sono libere di scegliere e di vivere come desiderano?
Io no. Se l'hai trovata, quindi, per favore fammi un fischio che prendo armi e bagagli e mi involo definitivamente.

Dai...
Seriamente, non scadiamo in facile retorica.
Avesse anche detto una cosa simile (ed ho molti dubbi visto che l'ho sentito dire a Studio Aperto) non mi sentirei di condannare la madre di Hina. E' nata è cresciuta in una cultura che opprime la donna. Nonostante viva in Italia, si trova in un ambiente familiare che opprime le donne tanto da arrivare ad ucciderle. Credete che salterà mai fuori a dire "Mia figlia era nel giusto?". Probabilmente è davvero convinta che Hina stesse sbagliando. Esattamente come ci sono donne che credono che l'infibulazione (cioè la mutilazione dei genitali femminili, pratica dolorosissima e pericolosissima) sia giusta e sacrosanta. Queste donne sinceramente le capisco. Ovviamente non condivido ciò che pensano, ma mi rendo conto del contesto in cui vivono e del modo in cui sono state cresciute.
marysq92
00domenica 27 agosto 2006 20:44
Non sono d'accordo, @.@...poi ognuno la pensa come vuole...ma se ognuno EFFETTIVAMENTE facesse quello che vuole, mi dici in che cavolo di situazione sarebbe il mondo oggi? Non che sia fantastico di per sé...figuriamoci se ognuno pensasse veramente di poter fare quello che vuole...questa si chiama anarchia...e non intendo dire la libertà di religione, parola e pensiero...
@.@
00domenica 27 agosto 2006 21:00
Beh, in italia non mi pare che se scegli di essere (x dire) Musulmana invece che cristiana qualcuno ti uccida! Ma anche in Germania, Francia, America ecc. E poi quella ragazza è morta. Si parla di morte, non di una punizione che il padre le ha dato perchè ha fatto i capricci!!!
@.@
00domenica 27 agosto 2006 21:02
Infatti ho detto che uno può fare quello che vuole finchè non lede le libertà altrui. Nel senso che se pinco palla si vuole sparare, si spari, mi dispiace per lui ma chissene frega! Su se stesso pinco palla può fare quello che vuole. Se pinco palla però vuole sparare a tizio caio, allora non va più bene.
marysq92
00domenica 27 agosto 2006 21:08
Ah be'...su quello ovvio. Se vuoi danneggiare te stesso, prego...
nisi corvonero
00domenica 27 agosto 2006 21:09
Re:

Scritto da: §yumeko§ 27/08/2006 15.21

In Italia, dove tutti si vantano di essere tanto civili ed avanzati, si sente ancora troppo spesso dire che "è colpa della donna: non può pretendere di vestirsi così da tr*ia e contemporaneamente essere rispettata come persona!".
Figuriamoci quale sia la mentalità in una cultura molto più maschilista e patriarcale della nostra...



Mi trovo spesso a quotarti, Yume!
marysq92
00domenica 27 agosto 2006 21:26
Be' certo...maschilismo ce n'è

Perchè un uomo che va con tante donne è un playboy, un mito, mentre una donna con tanti uomini è una p*****a?
faith81b
00domenica 27 agosto 2006 22:10
io non volevo offendere le culture straniere in quanto i migliori amici di mio padre sono mussulmani tutti normali e non estremesti!
io parlo di estremismo, quello che porta la gente a suicidarsi facendo morire altra gente, oquello dei terroristi!
non ho mai detto ai mussulmani in italia di diventare cristiani, in quanto manco io lo sono, ma come noi quando andiamo nel loro paese, come in altri del resto, ci atteniamo alle regole che vigono li, bè, ma per che cavolo noi italiani dobbiamo sempre abbassare la cresta ed accettare tutto?
Ebbene si, ripeto, dovevano attenersi alle regole italiane prechè sono in italia, se uno vuole fare come fa nel suo paese resta li!
ma dobbiamo diventare i buffoni del mondo scusate??
§yumeko§
00domenica 27 agosto 2006 22:40

Scritto da: @.@ 27/08/2006 21.00
Beh, in italia non mi pare che se scegli di essere (x dire) Musulmana invece che cristiana qualcuno ti uccida! Ma anche in Germania, Francia, America ecc. E poi quella ragazza è morta. Si parla di morte, non di una punizione che il padre le ha dato perchè ha fatto i capricci!!!



In Italia, nella civilissima, liberissima e cattolicissima Italia, ci sono genitori che spingono i figli al suicidio perchè non accettano la loro omosessualità.
Ci sono tanti modi per uccidere una persona. C'è chi impugna una pistola, chi un coltello e chi utilizza altre "armi". Personalmente non ci vedo questa enorme differenza.
faith81b
00domenica 27 agosto 2006 22:44
Re:

Scritto da: §yumeko§ 27/08/2006 22.40


In Italia, nella civilissima, liberissima e cattolicissima Italia, ci sono genitori che spingono i figli al suicidio perchè non accettano la loro omosessualità.
Ci sono tanti modi per uccidere una persona. C'è chi impugna una pistola, chi un coltello e chi utilizza altre "armi". Personalmente non ci vedo questa enorme differenza.



in italia purtroppo, c'è una mentalità assurda nei confronti del "diverso", ma tutto quello che ritengono diverso, dagli omosessuali a persone di colore non come il nostro...
noi italiani.. boh! Siamo strani intendiamoci, e però, tornando in topic per la storie di queste donne non considerate, da noi c'era il delitto d'onore, in cui il marito, solo lui, poteva uccidere la moglie se lo tradiva! se tradiva lui andava bene..
tinachan
00domenica 27 agosto 2006 23:02
Re:

Scritto da: Minerva2005 27/08/2006 18.59

Io potrei anche credere alla pena di morte per un qualsiasi motivo, cosa che non è contemplata in Italia.
E quindi?



E quindi tu, la pena di morte, in Italia, non la puoi praticare. Punto.
Il tuo Paese la contempla? Tu la approvi? Ottimo, allora torna nel tuo Paese. Qui in Italia non si può.
Sei su suolo italiano? Sì? Allora accetti la Costituzione, altrimenti quella è la porta.
Basta, sono stufa di tutti coloro che vogliono andare a dettar legge in casa d'altri.
La libertà di pensiero va bene.
La liberta di fare quel diavolo che pare no. No.
Ti piacciono le regole del tuo Paese? Benissimo, però qui non sei a casa tua, e tu adegui.
Perdonami Tina, ma se tu a casa tua sei abituata a, che ne so, saltare sui letti, per dire. Pensi di poterlo fare anche a casa mia? Dove è espressamente vietato?
No, perché tu, una volta che oltrepassi la soglia di casa mia, ti attieni alle mie regole. Altrimenti vai a casa tua, e fai quel che ti pare.
Non mi pare difficile da capire? O sì?

Hina:
Il padre ha ucciso la figlia. La madre è una mussulmana. Segue le leggi del Corano, per lei sua figlia sbaglia.
Ma come potete leggere qui non ha mai detto "Che bravo mio marito. Ha fatto bene ad ammazzarla"


E pensare che c'è una madre che dice che sua figlia meritava di essere uccisa solo perchè viveva all'occidentale...



Quindi Evil Lady Nanto, prima di parlare, per favore informati.
Quello che hai detto, e che ha detto Faith, è una delle cose più disgustose che potessi sentire.
Già tanto che la donna abbia voluto denunciare il marito, già tanto.
Lei vive sotto il detto "Padre-Pardone". Voi no. Altrimenti non sareste qui, a partecipare ad un forum su internt.
Voi avete avuto la fortuna di poter studiare, pensare, parlare, vestirvi, avere internet, e tutto questo è perché non dovete sottostare ad una cultura come quella islamica.
Vorrei ricordare che non molto tempo fa, anche qui in Italia si usava il velo. Anche qui in Italia la società era partiarcale.
Tutt'ora in Italia, alcuni maschi fanno apprezzamenti pesanti, palpeggiano, a volte stuprano. Qui, nel nostro meraviglio Paese civilizzato.
In Ciudad Juarez la situazione è di certo peggiore. Ma durante i tempi della seconda guerra mondiale molti soldati non si comportavano meglio di questi uomini.


Non ho mai detto di voler praticare la pena di morte qua in Italia, anzi.
Era semplicemente un esempio.
Che io ci creda o no, non è un fattore determinante in questa discussione.
Solo che, come hai ben detto tu, hanno una cultura e uno stile di vita estremamente diverso da quello occidentale.
E quindi?
Era questa la mia domanda.
Tanto per dirlo, ecco: un giorno, per strada, mentre passeggiavo con una mia amica, abbiamo incontrato una donna con il velo.
Lei (l'amica) ha detto: dev'essere davvero coraggiosa a portare il velo...! Le ho fatto notare che per la donna era una cosa normalissima. Non aveva nessun bisogno di coraggio, per indossarlo.
E, ancora una volta: ci sono tipi e tipi di società nel mondo, tanti, tanti. Bisogna rispettarli, ognuno a suo modo.

E decisamente, Minerva, ti quoto in toto.
Minerva2005
00lunedì 28 agosto 2006 00:36

Non ho mai detto di voler praticare la pena di morte qua in Italia, anzi.
Era semplicemente un esempio.
Che io ci creda o no, non è un fattore determinante in questa discussione.
Solo che, come hai ben detto tu, hanno una cultura e uno stile di vita estremamente diverso da quello occidentale.
E quindi?



No, no. Avevo capito che era un esempio ^^! Ho solo continuato sulla tua scia.

Quindi, per me, finchè fanno quello che ritengono giusto [velo, padre-pardone, riti religiosi etc...] senza infrangere le leggi italiane, io non ho di che lamentarmi.
Posso pensare che sia maschilistico, posso pensare che io così non riuscirei mai a vivere, ma non posso dire nulla.
D'altronde, chi sono io per dire loro che stanno sbagliando?
Secondo la loro visione delle cose, quella nel torto sono io.
Quando loro infrangono le leggi, è giusto che vengano puniti come gli italiani [ma qui non voglio aprire una parentesi sulla giustizia italiana, non ne ho la forza].
@.@
00lunedì 28 agosto 2006 09:35
Quoto minerva.
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