Circolare a$i del 10 novembre 2011 !

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Pagine: [1], 2, 3
dariodb
00mercoledì 16 novembre 2011 13:03
Buona lettura:
www.dottorini.com/2011/11/achtung-warning-circolare-ai-del-10-novembre-2...

Che dire, una informazione completa a 360°...
Non ho parole.

dario
LorenzMBW126
00mercoledì 16 novembre 2011 13:54
e dove sta il problema a circolare? che l'auto abbia 1-5-10-20-30-50 anni se ha fatto la revisione, ha l'assicurazione, il conducente ha la patente, la macchina è conforme a quanto scritto sul libretto, quella circola e stop (salvo blocchi del traffico etc.). E se ha l'attestato di vecchiaia ha le agevolazioni fiscali.

secondo me va letta così: se uno ha un veicolo "storico" senza freni, fari, frecce, cinture, vetri, porte e un sacco di altri "particolari non conformi alle normative vigenti", o ha il CRS o è meglio che lo tenga fermo in garage.

questi sono pezzi presi dal regolamento dell'art. 60, che in sostanza riguarda auto veramente d'altri tempi e che sarebbe improponibile farle girare oggi:

5. La circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è subordinata alla verifica delle prescrizioni dettate per tali veicoli al punto F, lettera b) dell'appendice V al presente titolo sui sistemi di frenatura, sui dispositivi di segnalazione acustica, silenziatori e tubi di scarico, segnalazione visiva e d'illuminazione nonchè sui pneumatici e sistemi equivalenti sulle sospensioni, sui vetri e specchi retrovisori e sul campo di visibilità del conducente.

6. Per i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico sono ammessi sistemi, dispositivi e componenti aventi caratteristiche differenti da quelle prescritte in generale per i motoveicoli e gli autoveicoli dal presente regolamento, a condizione che detti dispositivi ed organi siano stati riconosciuti ammissibili dal ministero dei Trasporti e della Navigazione alla data di fabbricazione dei veicoli interessati e purchè siano di efficienza equivalente a quella dei sistemi, dispositivi e componenti prescritti in generale per i motoveicoli e gli autoveicoli. Sono ammesse le sporgenze fuori sagoma dei galletti dei mozzi delle ruote a raggi.





maxlecce
00mercoledì 16 novembre 2011 14:27
Scusate ma... il CRS sarebbe, per le auto già inscritte, il vecchio cartellino bianco relativo all'iscrizione ASI del veicolo?
parteguelfa
00mercoledì 16 novembre 2011 15:45
no, è un foglio con tutte le caratteristiche della macchina, indispensabile per reimmatricolarla
dariodb
00domenica 20 novembre 2011 09:10
Mi giungono richieste di chiarimenti da tutta Italia, eccoli:
http://www.aiac.eu/bolloitalia.asp

Buona domenica.
dario
M635csi
00domenica 20 novembre 2011 10:15
gira he ti gira, associazionismo con costo anche per te, eh.... [SM=g27987]
LorenzMBW126
00martedì 22 novembre 2011 16:19
ho riletto bene la circolare, ma in effetti cosa sarà il

"veicolo sostanzialmente storico" ??

forse si intende un veicolo "storico di fatto" ma non ancora "storico di diritto" (perchè dovrebbe/potrebbe chiedere il CRS ma non lo ha ancora richiesto)??





Stoccarda.
00martedì 22 novembre 2011 19:36
Allo stato attuale sembrerebbero necessitare 2 domande e 2 certificati:
- agli effetti della circolazione (e della revisione periodica): il CRS (20 euro);
- agli effetti fiscali: l'attestato di datazione e storicità (20 euro).

Questo appare emergere dalle pagine del sito dell'ASI.

Ciao,
racunis
00martedì 22 novembre 2011 21:42
Re:
Stoccarda., 22/11/2011 19.36:

Allo stato attuale sembrerebbero necessitare 2 domande e 2 certificati:
- agli effetti della circolazione (e della revisione periodica): il CRS (20 euro);
- agli effetti fiscali: l'attestato di datazione e storicità (20 euro).

Questo appare emergere dalle pagine del sito dell'ASI.

Ciao,



Una certa confusione c'è, è indubbio.

Come al solito, cerco di usare una scienza umana troppo disattesa: la logica.

La logica dice che se il veicolo ha tutti i dispositivi che il CdS prevede, ha diritto a circolare INDPENDENTEMENTE se è storico o meno. Quindi, l'ASI avrebbe dovuto - come minimo - distinguere tra auto che rispettano il CdS nella forma attuale ed auto che non lo rispettano: perché a partire dal 1990 andando all'indietro, parecchie cose cambiano.

Come al solito, per non far torto a nessuno parlo delle mie auto. La 300E è in linea con l'attuale CdS, così come - in ordine di vecchiaia crescente :-D - Spider, Regata, 528i, 450SE. Per la Simca 1100 S c'è un problema: il freno di soccorso a libretto di circolazione risulta meccanico (infatti, freno a mano è di stazionamento e soccorso in quanto il circuito freni non è sdoppiato: infatti, è piuttosto potente, visto che i tamburi sono enormi rispetto alla massa del veicolo, una quarantina di kg sotto la tonnellata).

Pertanto, sembrerebbe di dover dedurre che la Simca necessiti del CRS: dico sembrerebbe, perché la lettera riportata nell'articolo avrebbe potuto essere più precisa e non generalizzare, soprattutto ponendo l'attenzione su aspetti tecnici (cosa che un avvocato non sarà mai in grado di fare, per quanto abile ed esperto possa essere: infatti, anche in tribunale hanno bisogno dei periti :-D) e dunque facendo riferimento ad essi.

Chiaro che la mia rimane un'interpretazione: in primis, perché per quanto esperto io possa essere non mi ritengo all'altezza di un perito, in secondo luogo perché la lettera non cita alcun riferimento tecnico che possa smentire o onfermare la mia ipotesi. Forse perché ne farebbe sorgere altre...




dariodb
00martedì 22 novembre 2011 23:03
Ma dove è scritto che per circolare occorre il CRSeC ?

Da nessuna parte, Il CRS e C serve unicamente per:
1) l’iscrizione di un veicolo in uno dei registri, di cui all’art. 60 del CdS, al fine di acquisire la qualifica di “veicolo di interesse storico e collezionistico”;
2) la riammissione alla circolazione dei veicoli precedentemente cessati dalla circolazione o di origine sconosciuta;
3) la revisione periodica."
il punto 4) lo aggiungo io:
4) un LEGITTIMO vezzo personale.

Chiarito questo, ma perché ogni santissima volta che il MINISTERO dell'asi fa una flatulenza dobbiamo dire che profuma ?

Soldi soldi e sempre soldi, sono sempre più ingordi, adesso restituiscono villa Rey al Comune dopo aver speso qualche buon milione di euro ed il plenipotenziario presidente si farà dare un altro rudere da ristrutturare, ma non come sede del club e basta, farà un albergo, un centro congressi etc. etc., costo solo 20 MILIONI di euro.

Ma allora perché cercare di mettere sempre di più le mani nelle tasche degli italiani ?

Non sarebbe meglio fare una Legge come quella in vigore in Lombardia ?
Non sarebbe meglio ridistribuire i "dividendi" a pioggia fra tutti i soci (sono circa 250 i club soci dell'asi) ?
Non sarebbe meglio chiedere 50 euro omnicomprensive di "dazione" invece di imporre con un'altra sottospecie di Circolare, lo scorso anno, non meno di 100 euro ?

Non so, ma la puzza è tanta ma tanta...

racunis
00martedì 22 novembre 2011 23:46
Re:
dariodb, 22/11/2011 23.03:

Ma dove è scritto che per circolare occorre il CRSeC ?

Da nessuna parte, Il CRS e C serve unicamente per:
1) l’iscrizione di un veicolo in uno dei registri, di cui all’art. 60 del CdS, al fine di acquisire la qualifica di “veicolo di interesse storico e collezionistico”;
2) la riammissione alla circolazione dei veicoli precedentemente cessati dalla circolazione o di origine sconosciuta;
3) la revisione periodica."
il punto 4) lo aggiungo io:
4) un LEGITTIMO vezzo personale.

Chiarito questo, ma perché ogni santissima volta che il MINISTERO dell'asi fa una flatulenza dobbiamo dire che profuma ?

Soldi soldi e sempre soldi, sono sempre più ingordi, adesso restituiscono villa Rey al Comune dopo aver speso qualche buon milione di euro ed il plenipotenziario presidente si farà dare un altro rudere da ristrutturare, ma non come sede del club e basta, farà un albergo, un centro congressi etc. etc., costo solo 20 MILIONI di euro.

Ma allora perché cercare di mettere sempre di più le mani nelle tasche degli italiani ?

Non sarebbe meglio fare una Legge come quella in vigore in Lombardia ?
Non sarebbe meglio ridistribuire i "dividendi" a pioggia fra tutti i soci (sono circa 250 i club soci dell'asi) ?
Non sarebbe meglio chiedere 50 euro omnicomprensive di "dazione" invece di imporre con un'altra sottospecie di Circolare, lo scorso anno, non meno di 100 euro ?

Non so, ma la puzza è tanta ma tanta...




Chiaro che il mio esempio è del tutto particolare. Però già tu ne hai citati due che sono ben più concreti, ai tuoi punti 1) e 2).

Considera poi che se porti una vettura anni '50 presso un centro revisione e ti vogliono controllare il funzionamento degli indicatori di direzione che l'auto non ha, in quanto pre-CdS 1959, cosa succede? Teoricamente, te la dovrebbero bocciare. Se invece presenti il CRS - forse - non te la bocciano. Ho messo il forse perché magari non te la bocciano ma ti dicono di andare in sede DTT per competenza.

Personalmente, ritengo che l'ASI dovrebbe rilasciare un solo documento: la certificazione. Quella che una volta si chiamava omologazione e che aveva vari gradi. Ed era l'unico documento ASI esistente. Ma questa oggi è preistoria...




asso@
00mercoledì 23 novembre 2011 00:01
Credo che....
L'Italia è il luogo ideale per la complicazione di pratiche inutili....
Concordo con il trattamento riservato ai "Lunbard [SM=g27987] " ma poi "in Teoria" non si potrebbe circolare....

Asso
LorenzMBW126
00mercoledì 23 novembre 2011 00:25
Re: Re:
racunis, 22/11/2011 23.46:



ti vogliono controllare il funzionamento degli indicatori di direzione che l'auto non ha, in quanto pre-CdS 1959, cosa succede? Teoricamente, te la dovrebbero bocciare. Se invece presenti il CRS - forse - non te la bocciano. Ho messo il forse perché magari non te la bocciano ma ti dicono di andare in sede DTT per competenza.




effettivamente hai trovato la data giusta, penso che con il codice del 1959 dpr 393/59 le auto hanno acquisito per legge i dispositivi di illuminazione, di indicazione, di frenatura, gomme, silenziatori, e molte altre cose che le rendono per così dire "moderne" (tenendo conto che quel codice è rimasto in vigore fino al 1992....mentre quello del 1992 dlgs 285/92 è un cantiere aperto in perenne mutamento).

quindi una macchina post 1959 anche se non ha airbag, marmitte kat, abs asr esp etc. etc., e non ha le cinture (ma la stessa MCTC dà dispensa per le ante 15/6/1976) tutto sommato dovrebbe essere idonea a circolare visto che può soddisfare a tutti gli esami in sede di revisione.

caso diverso è tentare di revisionare una macchina costruita fino ai primi anni '50 oppure nei '30 o '20...che rispondeva al R.D. 1740/33









maxlecce
00mercoledì 23 novembre 2011 00:26
Re: Re:
racunis, 22/11/2011 23.46:



Personalmente, ritengo che l'ASI dovrebbe rilasciare un solo documento: la certificazione. Quella che una volta si chiamava omologazione e che aveva vari gradi. Ed era l'unico documento ASI esistente. Ma questa oggi è preistoria...





Purtroppo! [SM=g27996] [SM=g27994]
dariodb
00mercoledì 23 novembre 2011 00:32
RIPORTO DA UN ALTRO FORUM:
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Ciao Ragazzi..quanti casini per collaudare la mia Beta.Praticamente al centro revisioni si sn accorti che ne certificato di rilevanza storica e collezionistica rilasciatomi dall'ASI l'auto esce come omologata per 4 persone..mentre guardando nei vecchi documenti come il certificato di proprieta del 1978 e nel libretto di circolazione c'è messo...Numero posti 5......?? che stranezza....Mi hanno anche detto che prima del collaudo l'auto deve avere le cinture di sicurezza dietro sennò non passa....Altro dramma..si è scoperto attraverso le fotocopie che posseggo dei documenti originari del 1978, che nel certificato di proprietà il numero di telaio è giusto mentre nel libretto manca una lettera e al posto di una lettera ce n'è un'altra...del resto i numeri a continuare sono esatti...sarà un errore di copiatura fatto all'epoca...ma mi è stato detto chiaramente che se non si speiga questo dilemma del numero di telaio "diverso" da un documento all'altra l'auto non passerà il collaudo!:-( Help.......
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CHIEDILO ALL'ASI un aiuto, se ci riesci !!!
LorenzMBW126
00mercoledì 23 novembre 2011 00:43
Re:
dariodb, 23/11/2011 00.32:

RIPORTO DA UN ALTRO FORUM:
------------------------------------------------------------
Mi hanno anche detto che prima del collaudo l'auto deve avere le cinture di sicurezza dietro sennò non passa....



un'auto del 1978 deve avere cinture davanti e dietro, a condizioni che esistano gli attacchi dall'origine, lo sanno anche i sassi.
invece auto ante 15/6/76 no cinture né davanti né dietro.

di solito le auto degli anni '70 gli attacchi li hanno (non le montavano in Italia ma sui modelli export si).

il resto mi sembrano comuni pasticci "d'epoca" della MCTC....








dariodb
00mercoledì 23 novembre 2011 07:17
A me sembra invece un pasticcio originato da un CRS e C sbagliato.
Ma il Ministero dell'asi, club privato senza fini di lucro, è mai possibile che non si avveda che una HPE sia con 5 posti e non con 4 ?
Quel pezzo di carta al collezionista, costa soldi, tempo ed incavolature.
Non si avvede che la carta di circolazione ed il CDP, richiesti obbligatoriamente in fotocopia, sono errati ?
Tempo fa ho visto un certificiato di Omologazione di una rara 1.2 HF, con tanto di firma del "presidente", dove scriveva che la macchina aveva giustameente i deflettori apribili, non esiste !!

Tutto ciò per confermare che dovrebbero tornare con i piedi per terra e smetterla di imporre pagamenti a fronte dei quali, rilasciano CRSeC errati ed attestati per l'accesso ai benefici fiscali, in regime di monopolio in molte regioni.
E loro sono, oh pardon, lui è senza fine di lucro..., mah...
racunis
00mercoledì 23 novembre 2011 15:29
Re:
dariodb, 23/11/2011 07.17:

A me sembra invece un pasticcio originato da un CRS e C sbagliato.
Ma il Ministero dell'asi, club privato senza fini di lucro, è mai possibile che non si avveda che una HPE sia con 5 posti e non con 4 ?
Quel pezzo di carta al collezionista, costa soldi, tempo ed incavolature.
Non si avvede che la carta di circolazione ed il CDP, richiesti obbligatoriamente in fotocopia, sono errati ?
Tempo fa ho visto un certificiato di Omologazione di una rara 1.2 HF, con tanto di firma del "presidente", dove scriveva che la macchina aveva giustameente i deflettori apribili, non esiste !!

Tutto ciò per confermare che dovrebbero tornare con i piedi per terra e smetterla di imporre pagamenti a fronte dei quali, rilasciano CRSeC errati ed attestati per l'accesso ai benefici fiscali, in regime di monopolio in molte regioni.
E loro sono, oh pardon, lui è senza fine di lucro..., mah...



Be' ad essere logici, l'errore prima ancora dell'ASI è o del DTT, o del PRA: perché non si comprende se sia esatto il libretto o il CdP, dato che uno dice una cosa e l'altro ne dice un'altra... e vai a vedere che magari sia questo all'origine del qui-pro-quo, visto che i numeri di omologazione di una HPE sono molto simili a quelli di una Beta coupé (escluderei la berlina, anche se il forumista non specifica, per via della natura setssa del quesito).

E qui si darebbe la stura ad un'altra secolare questione: perché mai dobbiamo essere l'unico Paese al mondo che ha due trascrizioni per i veicoli... anche a voler essere bravissimi, l'errore ci può sempre scappare: è successo anche a me quando feci la voltura della Simca dove - per via della calligrafia d'antan dell'anziana impiegata ACI che ha compilato il foglio - hanno confuso una "H" con una "M", ed infatti ho prontamente chiesto rettifica.

Chiaro che chi non conosce l'auto - benché ciò sia inammissibile per un'Ente che dovrebbe conoscere TUTTE le auto d'epoca - trovarsi due documenti contraddittori l'uno dell'altro implica per lui fermare la pratica. Se non ci fosse il PRA, per male che vada all'amico con la Beta avrebbero al più sottratto un posto nell'ipotesi più pessimistica (e magari preferisce rinunciarci piuttosto che stare in "stand-by" all'infinito... tanto, 5 persone su una HPE non stanno comode :-D).



racunis
00mercoledì 23 novembre 2011 16:23
Re: Re: Re:
LorenzMBW126, 23/11/2011 00.25:



effettivamente hai trovato la data giusta, penso che con il codice del 1959 dpr 393/59 le auto hanno acquisito per legge i dispositivi di illuminazione, di indicazione, di frenatura, gomme, silenziatori, e molte altre cose che le rendono per così dire "moderne" (tenendo conto che quel codice è rimasto in vigore fino al 1992....mentre quello del 1992 dlgs 285/92 è un cantiere aperto in perenne mutamento).

quindi una macchina post 1959 anche se non ha airbag, marmitte kat, abs asr esp etc. etc., e non ha le cinture (ma la stessa MCTC dà dispensa per le ante 15/6/1976) tutto sommato dovrebbe essere idonea a circolare visto che può soddisfare a tutti gli esami in sede di revisione.

caso diverso è tentare di revisionare una macchina costruita fino ai primi anni '50 oppure nei '30 o '20...che rispondeva al R.D. 1740/33





Purtroppo, anche questa data non è esaustiva al 100%. Il fatto è che il CdS 1959 impone alcuni dispositivi (vedi quelli luminosi) che potevano essere introdotti senza modificare pesantemente il progetto e quindi furono prontamente aggiornati dalle Case, ma altri no. Ad esempio, se non vado errato, alcuni model-year della Fiat 1100 continuarono ad avere il freno a mano sulla trasmissione anche dopo il 1959, in quanto l'omologazione glielo permetteva. Per non aprlare di certi modelli inglesi che conservano ancora caratteristiche decisamente d'antan come i freni a comando misto meccanico-idraulico: non ricordo esattamente fino a che anno esatto degli anni '50, ma anche la Rolls-Royce aveva questo obsoleto sistema: comando idraulico davanti e comando meccanico dietro... ottimo per perdere il controllo vettura nelle frenate in curva.




sportlightcoupe
00mercoledì 23 novembre 2011 21:49
Re: Re:
LorenzMBW126, 23/11/2011 00.43:

un'auto del 1978 deve avere cinture davanti e dietro, a condizioni che esistano gli attacchi dall'origine, lo sanno anche i sassi.
invece auto ante 15/6/76 no cinture né davanti né dietro.

di solito le auto degli anni '70 gli attacchi li hanno (non le montavano in Italia ma sui modelli export si).



infatti sulla mia 450 SLC del '76 ME LE HANNO IMPOSTE (DIETRO), davanti le aveva...pena la mancata reimmatricolazione

No problem, le ho messe.
...ed oggi ne sono felice, ci stanno bene, le ho viste identiche sui depliant d'epoca del modello, ed un mio amico coi figli piccoli li ha potuti portare con me a fare un giro, con gli appositi seggiolini







attila_64
00mercoledì 23 novembre 2011 22:30
...infatti quando uscì la legge per il mio gtv6 mi sono visto morto,invece guardando bene esistevano gli attacchi originali [SM=g27985] e ho tirato un sospiro di sollievo,appena fatto il collaudo le ho rimesse sotto la panca posteriore,sopra mi avrebbe rovinato il velluto,altri collaudi si sono susseguiti,ma mai nessuno si è preso la briga di controllare se c'erano [SM=g27991] [SM=g27994]
Stoccarda.
00giovedì 24 novembre 2011 20:20
Complimenti per il bagaglio tecnico dei frequentatori del forum! Leggendo i diversi interventi, si acqusiscono molte utili nozioni.
Temo, però, che, per evitare grane durante la circolazione o in sede di revisione, vadano "scuciti" ulteriori 20 euro per il C.R.S., oltre a quelli necessari per l'Attestato di storicità, essenziale per l'esenzione dalla tassa automobilistica.
Che ne dite?
racunis
00giovedì 24 novembre 2011 21:20
Re:
Stoccarda., 24/11/2011 20.20:

Complimenti per il bagaglio tecnico dei frequentatori del forum! Leggendo i diversi interventi, si acqusiscono molte utili nozioni.
Temo, però, che, per evitare grane durante la circolazione o in sede di revisione, vadano "scuciti" ulteriori 20 euro per il C.R.S., oltre a quelli necessari per l'Attestato di storicità, essenziale per l'esenzione dalla tassa automobilistica.
Che ne dite?



Se devo considerare l'auto in firma (124.041), direi proprio di no: non serve. A meno che tu non l'abbia reimmatricolata tramite ASI, ma in quel caso avresti già il documento, altrimenti non l'avresti potuta reimmatricolare.

In sede di revisione, tranne nel caso citato, gli addetti non hanno documenti probanti che attestino che l'auto è storica: sulla carta di circolazione, infatti, non c'è alcun elemento; anche le Compagnie assicuratrici, che nel passato sistematicamente stampavano "veicolo d'epoca" sul tagliando, oggi non lo fanno quasi più. E comunque non farebbe testo...



LorenzMBW126
00giovedì 24 novembre 2011 22:00
Re:
Stoccarda., 24/11/2011 20.20:


Temo, però, che, per evitare grane durante la circolazione o in sede di revisione,



francamente io non ho mai avuto "grane" in sede di revisione, sia che andassi con 126,116,108,115,111

finché alla revisione provano i freni di servizio e di stazionamento, luci e frecce, clacson, rumorosità, ev. giochi alle ruote/braccetti/snodi, presenza cinture se post 1976...., non vedo necessità di fare altre carte.

anzi, la revisione normale si fa ogni 2 anni, la variante C.R.S. è di fare la revisione.....sempre ogni 2 anni.....ma mi prendono in giro?

se almeno con il C.R.S. la revisione scattasse ogni 4 anni sarebbe un motivo per fare questo certificato.

diciamo che oggi come oggi esiste il certificato, ma devono ancora stabilire i vantaggi che il certificato dovrebbe consentire (a parte la reimmatricolazione).













dariodb
00giovedì 24 novembre 2011 22:43
Re:
Stoccarda., 24/11/2011 20.20:

Complimenti per il bagaglio tecnico dei frequentatori del forum! Leggendo i diversi interventi, si acqusiscono molte utili nozioni.
Temo, però, che, per evitare grane durante la circolazione o in sede di revisione, vadano "scuciti" ulteriori 20 euro per il C.R.S., oltre a quelli necessari per l'Attestato di storicità, essenziale per l'esenzione dalla tassa automobilistica.
Che ne dite?


Scusa, ma questa è una tua elucubrazione o lo pensi o l'hai sentito dire.
Mi puoi fornire gli estremi della Norma in questione ?
Grazie.
Nel frattempo te le do io 2 paginette.
Qui puoi leggere a cosa serve il CRS e C, buona lettura (è l'allegato III al celeberrimo DM).
Va precisato che il campo di applicazione è solo per i veicoli di interesse storico e collezionistico, cioè ISCRITTI !
Idem dicasi per le auto pre 1960 NON ISCRITTE, la revisione la fanno c/o le Officine e non obbligatoriamente in Motorizzazione !


Allegato III
REVISIONI PERIODICHE DEI VEICOLI DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO

1. Campo di applicazione

Le presenti disposizioni si applicano ai veicoli classificati di interesse storico e collezionistico appartenenti alle seguenti categorie:

a) motoveicoli;
b) autovetture, autoveicoli ad uso promiscuo;
c) autoveicoli destinati al trasporto di cose di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3 500 kg;
d) autoveicoli isolati destinati al trasporto di persone e il cui numero di posti a sedere,escluso quello del conducente, e' superiore a otto;
e) autoveicoli isolati destinati al trasporto di cose di massa complessiva a pieno carico superiore a 3.500 kg;
f) rimorchi e semirimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore
a 3 500 kg, facenti parte di un complesso di veicoli classificato di interesse storico e collezionistico.

2. Calendario delle revisioni
I veicoli indicati al precedente punto 1 sono sottoposti a revisione periodica ogni due anni, sempre che i veicoli non siano stati sottoposti, nell’anno in cui ricorre l’obbligo della revisione, a visita e prova per l’accertamento dei requisiti alla idoneità alla circolazione ai sensi dell’art. 75 del Codice della Strada, entro il mese di rilascio della carta di circolazione ovvero entro il mese corrispondente a quello in cui è stato effettuato l’ultimo controllo di revisione.

3. Controlli tecnici
3.1. Il controllo deve essere effettuato, avuto riguardo alla particolare categoria di appartenenza dei veicoli di interesse storico e collezionistico, sugli elementi indicati all’allegato II della direttiva 96/96/CE, del 20 dicembre 1996 del Consiglio dell’Unione europea, e successive modifiche ed integrazioni, purché tali elementi si riferiscano alle caratteristiche costruttive del veicolo sottoposto a controllo.
3.2 I controlli tecnici di revisione sono effettuati con le modalità e con le strumentazioni previste dalla disposizioni dettate in materia dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, con le seguenti eccezioni:
3.2.1. prove emissioni
Sono esentati dalle verifiche di controllo delle emissioni inquinanti i seguenti veicoli classificati di interesse storico e collezionistico:
- autoveicoli dotati di motore ad accensione comandata, la cui data di costruzione è antecedente al 4 agosto 1971;
- autoveicoli dotati di motore ad accensione spontanea, la cui data di costruzione è antecedente al 1° gennaio 1980;
- motoveicoli, la cui data di costruzione è antecedente al 1° gennaio 1960.
3.2.2. prove di frenatura per gli autoveicoli
3.2.2.1 le prove di frenatura per la verifica del freno di servizio degli autoveicoli classificati di interesse storico e collezionistico, la cui data di costruzione è antecedente al 1° gennaio 1960 possono essere effettuate mediante la valutazione del valore della decelerazione media ottenuto con il veicolo in ordine di marcia (solo con il conducente). I valori limiti sono riportati nella seguente tabella

Tipo di veicolo Velocità iniziale
(km/h) Valore minimo della decelerazione (m/s2)
Autovetture 50 4
Altri autoveicoli, compresi loro complessi 3,5
3.2.2.2 Il freno di stazionamento degli autoveicoli, di cui al punto precedente, è verificato con prova statica.
4. COMPETENZE
4.1 La competenza per le revisioni periodiche dei veicoli storico e collezionistico è stabilita, avuto riguardo delle categorie internazionali di appartenenza dei veicoli stessi, a norma dell’art. 80 del DPR 16 dicembre 1992. n. 495, fatto salvo quanto indicato al punto successivo;
4.2 Le revisioni dei veicoli di interesse storico (cioé iscritti con CRS e C !) e collezionistico costruiti prima dell’1° gennaio 1960 sono effettuate esclusivamente dai competenti uffici motorizzazione civile.
racunis
00venerdì 25 novembre 2011 08:28
D'accordo Dario...


... va però precisato che il motivo per cui le vetture con CRS e C vannno nelle officine DTT è perché verranno collaudate con criteri compatibili con la vetustà. Chi ha un auto con freni a tamburo comandati meccanicamente sa cosa significa: sui moderni banchi a rulli non gliela farebbero mai passare per via della differenza che si può avere tra un freno e l'altro...

dariodb
00venerdì 25 novembre 2011 13:06
Re: D'accordo Dario...
racunis, 25/11/2011 08.28:



... va però precisato che il motivo per cui le vetture con CRS e C vannno nelle officine DTT è perché verranno collaudate con criteri compatibili con la vetustà. Chi ha un auto con freni a tamburo comandati meccanicamente sa cosa significa: sui moderni banchi a rulli non gliela farebbero mai passare per via della differenza che si può avere tra un freno e l'altro...



Perché prima dell'entrata del DM le auto pre 1960 venivano tutte bocciate c/o le Officine Autorizzate ?
Non mi risulta...


LorenzMBW126
00venerdì 25 novembre 2011 14:17
Re: Re: D'accordo Dario...
dariodb, 25/11/2011 13.06:


Perché prima dell'entrata del DM le auto pre 1960 venivano tutte bocciate c/o le Officine Autorizzate ?
Non mi risulta...



questione interessante, e prima della circolare MCTC del 2000 che esenta dalle cinture le ante 1976 come revisionavano le topolino o le appia o le giulietta? boh...

cmq. quel decretino di natale 2009 in assenza di nuove leggi era assolutamente NECESSARIO perché almeno:

1) ha messo nero su bianco che si può reimmatricolare tutto (mentre prima ogni MCTC faceva come voleva);

2) ha messo nero su bianco che la revisione la fanno ogni 2 anni tutti (prima la questione veicolo storico = speciale = revisione annuale era roba da star svegli la notte per i rischi).

meglio poco che niente del tutto






racunis
00venerdì 25 novembre 2011 17:02
Re: Re: D'accordo Dario...
dariodb, 25/11/2011 13.06:


Perché prima dell'entrata del DM le auto pre 1960 venivano tutte bocciate c/o le Officine Autorizzate ?
Non mi risulta...





Be', ancora nel 1993 (seconda revisione della Simca, all'epoca ogni 10 anni) come pure nel 1995 (prima revisione della Regata) la prova di frenata veniva ancora fatta nel classico piazzale con l'ingegnere dell'allora MCTC che valutava con l'"occhiometro" le strisce nere lasciate sull'asfalto... ecco come le auto pre-1960 passavano la revisione ;-)

Viceversa, da quando hanno messo il banco a rulli, con il dinamometro la cui misura dà direttamente l'esito telematicamente, non sono ammesse grandi differenze tra ruote di uno stesso asse (non vorrei sbagliare, mi sembra sia il 20%): specie le officine private hanno a disposizione innumerevoli "metodi" per far passare la revisione e non perdere il cliente che si presenta con una vecchia auto (uno dei più semplici è l'"aiuto" alla frenata posteriore con pedale insieme al freno a mano...).




LorenzMBW126
00venerdì 25 novembre 2011 17:11
Re: Re: Re: D'accordo Dario...
io ho fatto l'ultima revisione con "occhiometro" nel 1999, mentre negli anni successivi penso che davanti alle auto veramente d'epoca molti centri revisione hanno chiuso occhi, orecchie, naso, per non parlare di chi ha scambiato parzialmente/totalmente l'oggetto della revisione (es. faccio prova di frenata mettendo sui rulli un'auto moderna).

Ad es. molti moto(-coltivatori) non potrebbero circolare per il rumore che fanno, ma basta rilevare il rumore di una moto con marmitte originali per far passare il test alla moto con marmitta casinara...




racunis, 25/11/2011 17.02:



Be', ancora nel 1993 (seconda revisione della Simca, all'epoca ogni 10 anni) come pure nel 1995 (prima revisione della Regata) la prova di frenata veniva ancora fatta nel classico piazzale con l'ingegnere dell'allora MCTC che valutava con l'"occhiometro" le strisce nere lasciate sull'asfalto... ecco come le auto pre-1960 passavano la revisione ;-)





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