Cina: importazioni in aumento, e altre beghe.
Notizie cinesi Nei primi 5 mesi del 2007, le importazioni di petrolio da parte della Cina sono salite dell'11,5%, pari a 473 milioni di barili in tutto. La produzione interna sale di un piccolo 1,7%, e calano drasticamente le esportazioni (-36%), visto che ormai il greggio estratto serve tutto al Paese.
La notizia è ovviamente interessante perché ci sottolinea ulteriormente come il gigante asiatico, per produrre i nostri gadget a basso prezzo, abbia una fame inesauribile di energia. Ma è interessante anche per altri motivi. Ad esempio: l'OPEC ha recentemente annunciato una diminuzione del 10% delle esportazioni in Asia.
Dove sta prendendo allora il petrolio la Cina? Si vocifera che Indonesia e Malesia stiano ottenendo addirittura 78$ al barile per il loro petrolio di alta qualità. Chi lo sta pagando questi prezzi? Forse proprio i cinesi, che ultimamente hanno chiuso contratti anche con molti Paesi africani che forniscono loro piccole ma numerose quantità di greggio.
Prima di inveire contro i cinesi che "ci rubano" il petrolio, occorre capire che il gigante asiatico è stretto in un comma 22. Ha bisogno di creare
10 milioni di posti di lavoro l'anno per sostenere la propria crescita (e la propria popolazione giovane), e ha disperatamente bisogno di entrate in dollari per comprare il cibo che non è più in grado di produrre in quantità sufficienti.
Inoltre, la Cina sta facendo rapidamente marcia indietro sulle energie alternative al petrolio che aveva cominciato ad usare: carbone ed etanolo. Motivi?
Entrambe sono produzioni a forte consumo d'acqua, e la siccità sta chiedendo il suo prezzo anche in Asia.
http://petrolio.blogosfere.it/2007/06/cina-importazioni-in-aumento-e-altre-beghe.html