Cina: aperta clinica anti-internet

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CARMINE84
00martedì 5 luglio 2005 13:06
primi drogati della rete si curano in una clinica di Pechino. Disturbi del sonno e difficoltà nei rapporti con gli altri i sintomi che avrebbero colpito circa 2 milioni e

Cina: aperta clinica anti-internet
Disintossica dall'abuso del web

Da quando è stata aperta a marzo del 2005, la prima clinica ufficiale per i drogati di Internet a Pechino è sempre piena di gente. I pazienti sono ragazzi dai 14 ai 24 anni che soffrono di disturbi del sonno e hanno un difficile rapporto con le altre persone a causa del loro abuso del web. Il dottor Tao Ran, direttore della clinica stima che in Cina ci siano circa 2 milioni e emzzo di persone che soffrono dello stesso problema.

Nel Paese del Sol Levante, Internet viene visto in modo ambiguo dalle autorità politiche. Da una parte l'uso del web viene promosso per affari e nel contesto educativo, dall'altra però il governo ufficiale condanna la rete perché porta all'erosione della moralità pubblica. E così le autorità continuano a chiudere gli internet cafè sparsi nel territorio attraverso vere e proprie razzie e gravando i proprietari con salate multe. Ciononostante, il numero degli Internet cafè, spesso finanziati con fondi sospettabili, continua a crescere anche nelle zone più lontane e povere della nazione.

La Cina, infatti, conta il numero più ampio di utenti Internet dopo gli Stati Uniti. Rapita dalla frenesia con cui accoglie ogni novità dell'Occidente, anche la Cina adesso deve fare i conti con un gran numero di ragazzi dipendenti dalla rete. Secondo il dottor Tao Ran, questi pazieni: "sofforno di depressione, nervosismo, nutrono paura e non hanno interesse ad interagire con altri bambini. Spesso hanno anche disordini nel sonno e tremolio e intorpidimento delle mani". I bambini passano tutte le giornate a navigare su Internet, a giocare ai videogiochi o a chattare, e quindi arrivano a lasciare la scuola. La stessa scuola che per molti di questi pazienti è anche il motivo per cui trascorrono il loro tempo estraniandosi dal mondo. Continua il dottor Tao: "Molti di loro dicono che il loro legame ossessivo con Internet è dovuto alla necessità di scappare dallo stress quotidiano, dalla necessità imposta dai loro genitori di dover eccellere a scuola".



Il team del dottor Tao fa un'analisi diagnostica di questi ragazzi decidendo in ogni caso la terapia, che è costituita da una combinazione di rimedi medici, ma anche dall'agopuntura e dall'obbligo a certi sport come il nuoto o il basket. Sono, inoltre, previste anche sessioni mediche con una macchina che stimola gli impulsi nervosi con pressioni in determinati punti a 30 volt. Per altre terapie più ambigue le autorità non specificano nulla.
Il trattamento, che non è per nulla economico (48 dollari al giorno), pare che sia un successo anche se non è certo semplice tenere lontanti i pazienti dalla tentazione di Internet. Soprattutto in un momento adesso che sta esplodendo nel mercato cinese.
Asgeir Mickelson
00martedì 5 luglio 2005 18:51
[SM=x74555]
liama
00giovedì 7 luglio 2005 22:15
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