Ciclo Egitto magico. Akhenaton, il faraone del sole

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-francis-
00venerdì 24 novembre 2017 11:34
Sabato 25 Novembre alle ore 18 presso la sede dell’Associazione Archeosofica (via Crispi 99). L’ingresso è libero.

LA SPEZIA – In una località abbandonata sulla sponda orientale del Nilo, nel Medio Egitto, il cui nome moderno è Tell el-Amarna, i primi egittologi all’inizio del diciannovesimo secolo, si resero conto dell’esistenza di un misterioso personaggio, il faraone Akhenaton, il cui nome non appariva nelle liste dei re fino ad allora conosciute.

Le indagini successive portarono ad individuare in lui un coraggioso innovatore che riportò la religione egizia al monoteismo assoluto delle primitive dinastie mefitiche, da cui per una corruzione del simbolismo religioso derivò quel complicato politeismo che finì per dominare interamente, almeno nelle masse popolari. Akhenaton abbandonò i multiformi dèi dell’antico Egitto, col loro aspetto umano o animale, per sostituirli con l’austero monoteismo di un simbolo astratto. Fu anche un poeta al quale viene attribuito il famoso inno al sole Aton-Ra.

laspezia.cronaca4.it/evento/appuntamento-dal-ciclo-egitto-magico-misterioso-akhenaton-faraone-d...


Hotepibre
00venerdì 24 novembre 2017 12:40
Oh madonna, che qualcuno spieghi all'articolista che "mefitiche" significa tutt'altra cosa rispetto al "meNfitiche" che forse avrebbe voluto scrivere; e visto che si trova, quel "qualcuno" precisi che non di "monoteismo assoluto" si trattava, bensì di "enoteismo" e che, almeno a quanto ricordi, le dinastie meNfitiche non erano monoteiste... spero solo che il relatore dell'ASSOCIAZIONE ARCHEOSOFICA sia almeno un po' più preciso dell'articolista
-francis-
00venerdì 24 novembre 2017 14:26
Speriamo che sia un errore di battitura...
Hotepibre
00venerdì 24 novembre 2017 18:45
Re:
-francis-, 24/11/2017 14.26:

Speriamo che sia un errore di battitura...



[SM=x822723] Sicuramente si, anche se chi non conosce, potrebbe ben equivocare e non capendo bene usare una parola che più si avvicina a quelle che conosce [SM=x822723]
ZarzacoDranae
00martedì 26 dicembre 2017 10:40

Non cavillate cari amici, a volte i puntini sulle O sfuggono .... Piuttosto, il "personaggio" Akhen-Aton, alias Amenofi IV è decisamente intrigante, ne ho scritto recentemente e qui lo dico e NON lo nego, riproponendolo.


Pur non togliendo nulla al valore complessivo dell'intero Salterio, libro che ingloba i Salmi, si può legittimamente pensare alla possibilità di raccolte più complete in origine, ovvero ad un numero maggiore di Salmi rispetto a quanti ne conosciamo.
La denominazione "Salmo" sembra derivi dal greco "psaltèrion", un termine utilizzato per indicare una specie di Cetra, uno strumento a corde. A parte ciò, l'origine dei Salmi rimane in gran parte un enigma, enigma MENO enigmatico... se si fa riferimento alla cultura egizia e babilonese. In più, nei Salmi 13,18,21 ed altri, si può notare un influsso mesopotamico. Voglio dire, con questo, che i salmisti israeliti hanno attinto ad altre tradizioni religiose, maggiormente a quella egizia. Mi riferisco alla evidente somiglianza tra il bellissimo Inno al Dio Unico Aton, attribuito al faraone MONOTEISTA Akhenaton e il Salmo 104, per dirne una.

Altri parallelismi si possono trovare, in riferimento ai Salmi, tra questi e il "materiale" ugaritico, venuto alla luce a Ras Samra, ovvero l'antica Ugarit. Per questo, il Salmo 29, risulta simile ad un antico inno cananeo riguardante quel fenomeno... di Baal, magari, se proprio vogliamo, leggermente ritoccato per essere meglio accolto nel culto di YHWH.

Per concludere brevemente (le dimensioni scritturali qui da voi vengono soppesate, contano... [SM=g7556] ) il titolo di "Salmi" dato a tutta la raccolta delle 150 composizioni dell'A.T. proviene dall'ebraico "Mizmor" ,inno o canto che presuppone un sostegno musicale (e qui mi ricollego alla già citata "cetra" greca...), mentre nella Bibbia ebraica il Salterio veniva indicato con il termine "Theillim" (INNI) o Sepher Theillim (ovvero Libro degli Inni e delle Laudi).
Un saluto
ZarzacoDranae
00martedì 26 dicembre 2017 10:46

Ma NON era finita qui, a volte ESONDO... riproponendo il mio parere ad un utente di altri convitti...
:...............
barnabino, 24/12/2017 16:24:
Le somiglianze indicano poco, chiaro che il sole sia simbolo universale.

Shalom

:...............

Sarà pure "solo" un simbolo universale, ma è un simbolo che nei secoli ha cambiato governi e religioni.

Ciao Barnabino. Tu la fai semplice, le proiezioni antiche sono molteplici e molto più profonde di quanto si possa credere. Per dirne una, con il faraone Amenofi IV il Sole fu elevato a Dio unico, primo esempio di monoteismo. Lo stesso dio Mithra aveva addirittura stretto un patto con il Sole, identificandosi con lo stesso. I miti paralleli vanno considerati e (almeno per quanto mi consta) indagati.

Per esempio io mi chiedo se, col parallelismo dell'uovo e della gallina... sia nato prima l'inno al Dio Sole-Aton o il Salmo 104.
Inni e riti che conducono a tutti i popoli della Terra. Per esempio si celebrava il culto di Samas, adorato questi come Dio-Sole dalle popolazioni pre-semitiche della Caldea (IV millennio a.C.). Così come per l'egiziano Dio Sole Ra, per amore del quale Amenofi IV cambiò il proprio nome in Akhen-Aton. Ma NON solo, lo stesso Egitto trasse la propria monarchia dal Dio Sole.

Dovrei ancora parlare delle divinità SOLARI iraniche, indiane (sia dell'India, ma pure degli indigeni del nord e sud america), del nord-Europa e dell'Oceania. Sono davvero tante e tanto importanti, che NON si possono condensare in un'unico post. Mi fermo. Mi considero tosto ma temo oltremodo gli artigli di certi rapaci... Brrrr, che paura, passami un calice Barnabino... [SM=g27988]
Un saluto [SM=g999100]
Hotepibre
00venerdì 29 dicembre 2017 19:25
Re:
Intanto bene arrivato tra noi. Quanto a quel che hai scritto, mi permetto alcune precisazioni:

ZarzacoDranae, 26/12/2017 10.40:


Non cavillate cari amici, a volte i puntini sulle O sfuggono ....


...beh, direi che tra "mefitico" e meNfitico" non si tratta proprio di puntini [SM=x822723]

ZarzacoDranae, 26/12/2017 10.40:


...omissis...

Pur non togliendo nulla al valore complessivo dell'intero Salterio, libro che ingloba i Salmi, si può legittimamente pensare alla possibilità di raccolte più complete in origine, ovvero ad un numero maggiore di Salmi rispetto a quanti ne conosciamo.
La denominazione "Salmo" sembra derivi dal greco "psaltèrion", un termine utilizzato per indicare una specie di Cetra, uno strumento a corde.


In realtà direi che è il contrario; "salmo" deriva dal latino "psalmus", a sua volta derivante dal greco "ψαλμός" che deriva da ψάλλω «cantare accompagnandosi con la cetra» e questo non è altro che la traduzione quasi letterale del concetto ebraico mizmōr, ovvero «canto con accompagnamento». Il "Salterio" (da ψαλτήριον, a sua volta derivante da ψάλλω, ovvero la stessa radice di ψαλμός) è la raccolta dei salmi che, come da te detto, sono 150; a stretto rigor di logica, però, "solo" 55 sono veri "mizmōr", ovvero odi liriche per cui era previsto l'accompagnamento con la cetra; 30 sono "canzoni"; un paio sono tehillah , ovvero "inni" e altri sono interpretazioni sapienziali.

La raccolta dei 150 (forse effettivamente scelti tra altri, come del resto avverrà successivamente con i quattro Vangeli canonici), per ipotesi ormai unanimemente accettata dagli studiosi, iniziò nel III secolo a.C., ma la "messa su carta", ovvero la trascrizione, risalirebbe al VI secolo a.C.; poiché vengono tutti attribuiti a Re David (il cui regno viene fatto risalire al 1000 a.C.), si ritiene che per 400 anni siano stati trasmessi oralmente.

Questo dovrebbe risolvere l'enigma "uovo-gallina", visto che l'Inno ad Aton risale alla XVIII dinastia e al XIV secolo a.C.
Ovviamente questo non esclude che qualcuno ne abbia tenuto memoria anche considerando che l'Inno ad Aton, conosciutissimo, non è poi di molto dissimile da altri inni dedicati ad altre divinità egizie, come, ad esempio lo stesso rivale di Aton, ovvero Amon. Nel caso di quest'ultimo, ad esempio, esistono inni che, per poeticità, possono richiamare il biblico "Cantico dei Cantici".

ZarzacoDranae, 26/12/2017 10.40:


..omissis...

Mi riferisco alla evidente somiglianza tra il bellissimo Inno al Dio Unico Aton, attribuito al faraone MONOTEISTA Akhenaton e il Salmo 104, per dirne una.



Anche questo è un "errore" che viene spesso fatto trattando della religione atoniana: definire "monoteismo" l'"eresia amarniana".
Il "monoteismo" è, infatti, la scelta di un UNICO dio, mentre, nel caso atoniano, si tratta (e tale identificazione è ormai accettata a livello universale) di "enoteismo", ovvero della preminenza di un dio su tutti gli altri, tale da accentrare su di esso il culto senza tuttavia negare l'esistenza di altre divinità delle quali è sottolineata l'inferiorità. E, aldilà della chiusura dei templi del dio "nascosto" e dell'accentramento del potere economico e politico nel "Palazzo" rappresentato da Amenhotep IV/Akhenaton, con la conseguente cancellazione dell'anello redistributivo del reddito, è noto che anche nella stessa Akhetaton esistevano culti riservati ad altre divinità diverse da Aton e che nell'intero Paese non vennero preclusi i culti rivolti a divinità differenti.




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