Come ...
Ciao a tutti e benvenuto a Maria C..
Qui mi sembra si stia cercando la colpa del
fallimento del forum … innanzitutto, credo sia giusto rilevare che siccome nessuno si è preso la responsabilità di portare a termine il compito, non si può conseguentemente parlare di colpa. Semmai ci sarebbe, secondo me, da registrare il
come del fallimento più che il
perché: il forum, sull’onda del blog, è nato in seguito alla constatazione che il futuro di Carfizzi rischia seriamente di essere lo spopolamento. Un’analisi macro non può fare a meno di rilevarlo. Allora, spinti dall’iniziale entusiasmo ci si è buttati (aggiungo, alla sprovveduta) a capofitto sulla questione con proposte tutt’altro che risolutorie e modalità in alcuni casi superficiali. Non poteva che andare così.
Ma personalmente credo che questo modo sprovveduto, venuto fuori più dall’istinto che dalla ragione, più dalla voglia di sentirsi carfizzoto in mezzo a carfizzoti che per calcolo di interessi particolari o di essere effettivamente in grado di lanciare proposte concrete (come purtroppo temo che qualche personaggio abbia interpretato, male ovviamente, ma forse la paura e la voglia di difendere chissà quale orticello ha obnubilato più di qualche mente …), sia stato tutto sommato positivo. Almeno, io lo giudico così.
Una attenta analisi che da macro andasse più nel dettaglio avrebbe subito rivelato che la struttura sociale e soprattutto produttiva di Carfizzi com’è quella attuale non potesse anelare a decisi cambiamenti. Da qui una sorta di (scusate, uso termini un po’ forti) sabotaggio e alienazione del forum da parte –genericamente- dei residenti, come se il forum fosse una specie di loggia massonica che volesse prendere il potere o dettare le linee guida del paese su tutto.
E allora, bene che la (forse calcolata) sprovvedutezza abbia consentito al forum di durare più di quanto non lo sarebbe nel caso fosse stata fatta l’analisi socio-demografica, bene che si sia parlato di tanto in tanto di cavolate e di cose più serie. Durante l’estate mi è capitato spesso di parlare con nostri compaesani che stanno in Germania e la cosa che dicevano subito è che il forum lo seguivano tutti i giorni, in alcuni casi mi hanno anche spiegato il motivo per cui non partecipavano direttamente. Il principale era che alcuni temevano di essere giudicati non per quello che scrivevano, ma per come lo scrivevano, per paura di possibili errori grammaticali.
Se c’è questo timore, allora forse dovremmo riflettere sul perché si sta perdendo ciò che nella poesia di Enzo Rizzuto (a proposito, grazie a romanoprodi di averla riportata nel forum, è davvero uno scritto degno) veniva fuori pensando al Carfizzi che era …
“
C’era educazione, rispetto, modestia e pudicizia.
C’era armonia, fraternità, disponibilità cooperazione”
… Non vorrei che stessimo superando la fase della nostalgia per entrare in quella dell’oblio …
Basta con generici inviti alla partecipazione nel forum! Che partecipi chi vuole, purché ne abbia voglia, qualsiasi cosa scriva ed in qualunque modo lo scriva, con errori o senza!
Colgo l’occasione per salutare i ns compaesani all’estero, Garias ed altri che da un po’ non leggo nel forum e mi farebbe piacere rileggere.
Ciao a tutti,
Mimmo
PS: volevo anche complimentarmi con carfizzibest per la metrica, per l’ironia su alcuni temi e per la serietà su altri, che meriterebbero sicuramente una riflessione.