Chiude lo zuccherificio di Casei Gerola

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ricuzz
00giovedì 9 febbraio 2006 11:56
L'ultima drammatica novità nel mondo del lavoro della mia zona.
Nonostante le recenti assicurazioni dell'amministratore delegato Resca, la decisione è stata presa: il decennale zuccherificio chiude. Dopo la lontana chiusura di quello di Alessandria, si tratta del colpo finale alla coltura della barbabietola e al suo indotto.
Nessun agricoltore, dalle mie parti, è mai andato in miseria per la perdita di una fonte di reddito, ma per molti era un extra importante: i contoterzisti con le macchine per la raccolta; gli autisti per il trasporto (maledetti! Sempre di corsa); gli stagionali che lavoravano nello stabilimento nei mesi estivi ed autunnali.
Grazie, dipendente Alemanno, per esserti calato le braghe ancora una volta davanti alla comunità europea. Grazie davvero.
Adesso scoppia la protesta: strade bloccate, trattori nelle piazze. Così, oltre a rimetterci direttamente, ci rimettiamo anche indirettamente.
$Fresco$
00giovedì 9 febbraio 2006 13:50
Mi spiace!

Ciao ciao economia italiana!


Fresco, e pensare che con un sms si interrogherebbero all'istante tutti gli italiani su temi nevralgici.

ricuzz
00giovedì 9 febbraio 2006 14:26
Re:

Scritto da: ricuzz 09/02/2006 11.56

Adesso scoppia la protesta: strade bloccate, trattori nelle piazze. Così, oltre a rimetterci direttamente, ci rimettiamo anche indirettamente.


Tipo che domani dovevo andare a mangiare il gelato con la centralinista figa e invece non potremo perché viene l'amm.del. della società proprietaria dello stabilimento e quindi chissà che casino che c'è.
Ma è solo un corollario.
ricuzz
00venerdì 10 febbraio 2006 16:42
Se qualcuno di Milano avesse intenzione di andare al mare, dovrebbe cambiare idea, perché è ancora tutto bloccato e pare che ci sia un caos pazzesco per le strade normali.
Fatascalza
00venerdì 10 febbraio 2006 17:02
Protesta lavoratori zuccherificio Casei Gerola
(ANSA) - MILANO, 10 FEB - I lavoratori dello zuccherificio di Casei Gerola bloccano la A7 Milano-Genova, chiusa tra Castelnuovo Scrivia (Al) e Gropello Cairoli (Pv). L'occupazione era stata preannunciata dai bieticoltori del Pavese e dell'Alessandrino che, da martedi', picchettano lo zuccherificio per protestare contro la chiusura decisa dalla proprieta', la societa' Italia Zuccheri. Gruppi di manifestanti si dichiarano pronti a proseguire nel blocco del casello sino al pomeriggio di domani.

ansa,it
ricuzz
00venerdì 10 febbraio 2006 17:16
Ma che caos di sarà davanti a casa mia?
E' a 1 km dal casello.
EffeCi61
00venerdì 10 febbraio 2006 19:21
Ovviamente anche il solo pensiero di mettersi a produrre, con lo zucchero, etanolo da usare come carburante dev'essere profondamente sovversivo e deviante...
[SM=x714106]
Mikayla Dryadia
00sabato 11 febbraio 2006 12:29
Re:

Scritto da: EffeCi61 10/02/2006 19.21
Ovviamente anche il solo pensiero di mettersi a produrre, con lo zucchero, etanolo da usare come carburante dev'essere profondamente sovversivo e deviante...
[SM=x714106]





...ecco ci mancava solo il tentativo sovversivo del solito comunista....

vergogna...

EffeCi61
00sabato 11 febbraio 2006 14:10
Anarchico, prego...
Pirata51
00domenica 12 febbraio 2006 13:52
La Commissione europea ha manifestato la sua intenzione di ridurre le quote di produzione di zucchero per la stagione 2006-2007, al fine di ridurre le eccedenze presenti sul mercato, che potrebbero raggiungere dai 2 ai 3 milioni di tonnellate.

Italia, Polonia e Portogallo hanno chiesto che tale riduzione di produzione possa non essere loro applicata, in quanto essi dovranno già ridurre di oltre il 50% le rispettive quote di produzione, in seguito alle decisioni sulla riforma del settore.
Fonte ICE
Forse la decisone di chiudere lo zuccherificio, non fa parte di un discorso "quote" UE, bensì di strategia imprenditoriale [SM=g27825]
MagoBlu
00domenica 12 febbraio 2006 21:49
Putroppo l'economia alessandrina e pavese già in crisi con questa chiusura riceve un colpo non idifferente, ho clienti che avevano investito tutto sia nella coltivazione che nella raccolta soprattutto nella zona di Castelnuovo, ora si trovano con macchinari da milioni di € praticamente da buttare.
Potranno convertire in produzioni più povere, meno redditizie ma il contraccolpo sarà notevole.
Da parte mia solo con la notizia della dismissione dello stabilimento perdo circa 300 clienti.

W l'europa.
ricuzz
00lunedì 13 febbraio 2006 08:44
Re:

Scritto da: EffeCi61 10/02/2006 19.21
Ovviamente anche il solo pensiero di mettersi a produrre, con lo zucchero, etanolo da usare come carburante dev'essere profondamente sovversivo e deviante...
[SM=x714106]


Dillo a Garrone, a Moratti e a compagnia bella!
In Brasile, dove i motori ad alool sono una realtà, si stupiscono della nostra dipendenza dal petrolio.
Mi sembra che la Fiat sia all'avanguardia nella costruzione di motori ibridi benzina/alcool (ma in sudamerica).
Abbiamo una risorsa immensa e nessuno che ha il coraggio di farla fruttare.
Se arrivasse una buona volta un governo davvero coraggioso, ma davvero coraggioso. Forse dovrebbe essere troppo coraggioso e il caso di Mattei è li da 50 anni che ce lo insegna.
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