Chiesto rinvio a giudizio per Stasi

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Frida07
00mercoledì 18 marzo 2009 08:27


Garlasco, pm: per omicidio Chiara Poggi

I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi e la detenzione di materiale pedopornografico. I pubblici ministeri hanno esposto i risultati delle indagini preliminari e di presunti elementi di prova a giustificazione. Secondo quanto si apprende, la lunga ricostruzione delle indagini e dei fatti è partita dalla telefonata al 118 con la quale Stasi avvisava del ritrovamento del corpo di Chiara.

E' durato oltre quattro ore l'intervento dei pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci, cominciato ricordando la telefonata di allarme di Alberto Stasi al 118, quel 13 agosto, per arrivare ad una conclusione abbastanza scontata: la richiesta di giudizio davanti alla Corte d'Assise per il fidanzato di Chiara Poggi, che considerano responsabile dell'omicidio. L'udienza preliminare riprenderà sabato 28 marzo con l'intervento della parte civile per la famiglia Poggi e dei difensori di Alberto Stasi. Subito dopo la conclusione dell'udienza, sia i Poggi che Stasi, con i rispettivi legali, hanno lasciato il Palazzo di giustizia di Vigevano.

Gli indizi contro Alberto
Sono diversi gli indizi "concordanti" raccolti contro l'ex fidanzato. Dalle scarpe 'immacolate' di Alberto ai pedali della sua bicicletta sui cui sono state trovate tracce ematiche della vittima. E ancora le sue impronte miste al Dna di Chiara trovate sul dispenser del sapone nel bagno al primo piano della villetta. Nessun alibi, secondo l'accusa, per il 25enne: non era al computer mentre Chiara veniva uccisa dalle 11 alle 11.30 come sostenuto dal medico legale Marco Ballardini. Indizi pesanti come macigni per l'accusa.

L'accusa: "Delitto crudele"
Un delitto "commesso con l'aggravante della crudeltà", come da sempre sostenuto dalla Procura, ma Alberto potrebbe essere processato anche per detenzione di materiale pedopornografico. La teoria dell'accusa nei confronti di Alberto, però, scricchiola davanti alle perplessità del gup di Vigevano Stefano Vitelli il quale, durante la quarta udienza preliminare, lascia aperta la possibilità di una super perizia da eseguire sul computer dell'unico sospettato.





tgcom
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