Chiediamo all'università dello Utah (USA) di fermare gli esperimenti sugli animali

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Akela il solitario
00domenica 13 dicembre 2009 13:49
CHIEDIAMO ALL’UNIVERSITÀ DELLO UTAH (USA) DI FERMARE GLI ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI

Di recente l’associazione americana Peta ha reso noti i risultati di un’indagine svolta all’interno dell’Università dello Utah (UU). Sconvolgenti e cruenti sono le immagini che rivelano ciò che avviene agli animali rinchiusi nei laboratori, lontano dagli occhi del mondo. Topi le cui zampe posteriori sono state paralizzate, ratti con crisi epilettiche, topi con enormi tumori che ricoprivano i loro corpicini sono stati lasciati in stato di sofferenza. Quando i veterinari sono stati informati dello stato di sofferenza, sono intervenuti solamente a distanza di una settimana. Un coniglio è rimasto abbandonato 4 giorni senza cibo e senz’acqua. Gli animali muoiono senza alcuna cura. Alcuni animali morti rimangono nelle gabbie ed i compagni di sventura per raggiungere cibo ed acqua devono camminare sopra i cadaveri.

Cani, gatti, scimmie, topi, conigli e altri animali soffrono nei laboratori dell’Università dello Utah. La lista degli abusi, maltrattamenti ed orrori è lunga e quelle narrate sono solo alcune delle tristi vicende che coinvolgono gli animali nei laboratori dell’Università.

Già vittime dell’abbandono, questi animali, insieme a tutti gli altri nei laboratori, devono affrontare un destino orrendo e crudele. Chiediamo di mettere fine a questo infinito, inutile e mostruoso sacrificio di animali.

Invia la lettera di protesta alla pagina www.oipaitalia.com/vivisezione/appelli/utah.html
Akyaky
00mercoledì 16 dicembre 2009 19:55
la soria di Robert, gatto vivisezionato nell'università dello Utah
da Oipaitalia.com

La foto e la storia del gatto Robert hanno commosso il mondo intero ed hanno aperto gli occhi su una realtà a molti sconosciuta. I ricercatori avevano aperto il cranio del gatto per impiantargli elettrodi nel cervello. Robert, dopo ogni esperimento, ha mostrato continui segni di traumi: stanchezza, stato di stordimento, pupille dilatate, occhi vitrei e continuava a vomitare. Questo gatto nel corso del tempo è diventato sempre più ombroso e debole, esperimento dopo esperimento.

L’OIPA si era fatta voce di Robert e di tutti gli animali che stanno soffrendo nello Utah ed aveva predisposto un Appello per gli Animali in cui chiedeva all’Università di porre fine agli esperimenti su cani e gatti randagi. Già vittime dell’abbandono, questi animali, insieme a tutti gli altri nei laboratori dello Utah, devono affrontare un destino orrendo e crudele.

Pochi giorni dopo avere lanciato l’Appello, abbiamo ricevuto conferma che l’Università dello Utah (USA) ha disposto il rilascio di Robert, il quale verrà dato in adozione ad una famiglia che si prenderà cura di lui.
La liberazione di Robert è il più bel regalo che si possa ricevere: dopo tanto dolore ora potrà avere cure, amore e dire addio alla gabbia del laboratorio.

Questa bellissima prima vittoria è stata resa possibile grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il nostro Appello per gli Animali: pochi istanti del vostro tempo possono cambiare realmente la vita degli animali. Robert ne è l’ennesima prova!
Il nostro cuore è colmo di gioia per Robert ed il nostro lavoro continua per tutti gli altri animali che stanno soffrendo nello Utah. Scienza, ricerca, sperimentazione non giustificano mai tali sacrifici.

Adesso l’OIPA continua nel suo impegno e rilancia l’Appello all’Università dello Utah per chiedere la cessazione definitiva di tutti gli esperimenti.

Paola Ghidotti
OIPA International Campaigns Director
ciuteina
00venerdì 18 dicembre 2009 13:35
Augurissimi al piccolo Robert! [SM=g27998] [SM=g27998]
(Richard Adams non si era inventato niente, purtroppo, nel suo romanzo 'I cani della peste'... [SM=g27992])
[SM=x1169425]
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