Ho incontrato un libro illuminante di una filosofa spagnola... ne riporto uno stralcio...
"Il chiaro del bosco è un centro nel quale non sempre è possibile entrare; lo si osserva dal limite e la comparsa di alcune impronte di animali non aiuta a compiere tale passo. E' un altro regno che un'anima abita e custodisce. Qualche uccello richiama l'attenzione, invitando ad avanzare fin dove indica la sua voce. E le si dà ascolto. Poi non si incontra nulla , nulla che non sia un luogo intatto che sembra essersi aperto solo in quell'istante e che mai più si dirà così. Non bisogna cercarlo. Non bisogna cercare. E' la lezione immediata dei chiari del bosco: non bisogna andare a cercarli, e nemmeno a cercare nulla da loro. Nulla di determinato, di prefigurato , di risaputo. E l'analogia del chiaro con il tempio può sviare l'attenzione...
... E poi c'è da proseguire di chiaro in chiaro, di centro in centro , senza che nessuno di essi perda nè sconfessi nulla . Tutto si dà iscritto in un movimento circolare, in circoli che si susseguono ogni volta più aperti finchè non si giunge là dove ormai non c'è più che orizzonte..."
Chiari del bosco
Maria Zambrano
Non posso che essere tramite semplicemente tramite...
Conoscere non mi fà paura temo maggiormente "l'ignorare" e in quanto ad ignoranza ne sono ancora "un pozzo...."
Cat