quello che non è chiaro sulle legioni di Pompeo è se il numero di 11 si riferisse al totale delle legioni oppure a solo quelle "romane" come la traduzione letterale del passaggio dice.
In sostanza le due siriache, la Gemina (cilicica) sono considerate tra le 11 o no? Naturalmente appurando che le 10 coort che arrivano dalla Spagna (che non passano a Cesare dopo la campagna di Lerida) sono da ritenersi romane.
Anche le legioni Siriache dovevano essere formate da cittadini.
Se erano le superstiti di Carre (a quell'epoca non so quante altre legioni ci fossero in Siria...) dovevano essere di Italici portati lì appositamente da Crasso (almeno è quello che intewndo leggendo ''Le grandi battaglie di Roma antica' di Frediani).
Stessa cosa per la legione della Cilicia (veterani precedentemente congedati; forse da Pompeo stesso?).
Perchè, se una legione viene reclutata in una zona esterna all'Italia fate fatica a vederla come 'romana'?
Di cittadini sparsi nelle province ne erano presenti molti (veterani in congedo, mercanti, viaggiatori occasionali ecc...) e fare qualche legione (completando i ranghi con un po' di provinciali) non credo che fosse una cosa impossibile.
Per quanto riguarda le coorti iberiche portate li da Afranio (mi pare che dica così Cesare nel De Bello Civili) saltano fuori nella descrizione della schieramento di Farsalo e non prima (forse il loro arrivo era descritto in una delle parti dell'opera andate perdute).
Tuttavia Cesare non dice quante erano e non parla nemmeno di 'legione iberica' cosa che potrebbe far pensare a 10 coorti.
Parla solo di coorti.
Dove hai letto che erano esattamente 10?
Dice anche che Pompeo, a Farsalo, aveva schierato 110 coorti (cosa, se ci pensiamo, leggermente diversa dal dire 11 legioni) e che ne aveva lasciate 7 nell'accampamento.
Non che le coorti iberiche fossero 7, e che Pompeo, ritenedole più affidabili di altre sue truppe le abbia schierate in battaglia lasciando al campo altre 7 coorti prese da altre legioni?
E' solo un ipotesi ma spiegherebbe perchè Cesare parla di 110 coorti e non di 11 legioni in campo.
La fonte principale è Cesare, oltre a Pollione che fu usato da Appiano, entrambi non sono al fianco di Pompeo, naturalmente, ma sul fronte avverso, quindi è ovvio che diano cifre chiarissime per le legioni cesariane e diventino incerti per quelle nemiche. Si saranno basati sulle notizie degli esploratori, dei disertori e dei prigionieri, dopo lo scontro, non è detto che queste persone fossero informate perfettamente su tutto (forse Bruto potrebbe essere stato più al corrente, visto che era nei quadri comando).
Tra i prigionieri pompeiano dopo Farsalo dovevano sicuramente esserci membri della stato maggiore di Pompeo o anche semplicemente dei tribuni.
Oltretutto, sapere il numero delle legioni (cioè il numero delle aquile) del proprio esercito non mi sembra una cosa impossibile nemmeno per un ceturione. Cosa diversa invece è sapere quanti uomini c'erano per coorte (cose del genere, probabilmente, non le sapeva nemmeno Pompeo con esattezza).
Appiano, a quanto ho letto, non fornisce numeri di legioni (nemmeno per Cesare) ma semplicemente numeri di italici impegnati nello scontro.
Che abbia voluto semplificare fornendo al pubblico della sua opera (presumo greco) un numero di uomini e non un numero di legioni (o coorti)?
Mi pare strano che le 'most credible Roman authorities' da lui citate non sapessero un numero semplice (e banal) come quello delle legioni...
Oltretutto 70.000/60.000 'italici' in battaglia ci possono stare: 22.000 di Cesare e gli altri di Pompeo.
Quelli che dicono 70.000 avranno considerato tutti gli uomini delle legioni mentre quelli che dicono 60.000 avranno considerato solo i cittadini delle legioni (escludendo i provinciali messi da pompeo per riempire i ranghi).