Che sia Destino?

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Angle 4ever
00martedì 4 aprile 2006 20:36
Una serata gioiosa era appena trascorsa, e Alex si apprestava a tornare con la propria amata Christina nel caloroso appartamento da lei prontamente rinnovato e reso accogliente. Oramai i due vivevano insieme da alcuni mesi, e i loro rapporti si erano legati quanto mai intimamente. E quella sera era trascorsa, piacevole ed esuberante, portando i due alle consacrazione della splendida cena, gustata in un appartato ristorante. Ora i due, vistosamente alticci, si dirigevano verso il letto, tra risa soffocate e delicate carezze. I due si lasciarono sprofondare nel maestoso letto matrimoniale, che condividevano affettuosamente nelle loro splendide serate. I due sensualmente si dedicarono ad una notte quanto ami focosa ed avvincente. E finalmente, sopraggiunto il sonno, si assopirono, ognuno immerso nei propri sogni. Banshee non aveva mai trascorso periodo più fausto nella propria esistenza, e si aspettava un sono ristoratore e quanto mai privo di incubi. Ma improvvisamente gli si presentò, come un turbine, una serie di immagini quanto mai inaspettate.

Una distesa sconfinata d’acqua, aste di legno oppresse dal peso dell’acqua. Persone disperate, che si appoggiavano a tali aste, cercando di far riemergere il fanciullo portato in grembo. Sguardi persi nell’oblio del terrore, corpi privi di vita, che crollavano nel profondo e crudele mare. Ma improvvisamente il ragazzo riuscì a rendersi conto che anch’egli era in tal gravata situazione. Respirava affannosamente, cercava di restare sulla superficie mossa di questa immensa distesa d’acqua, ma gli spasmi provocati dal liquido gelido opprimevano i suoi polmoni. La notte contornava quell’inquietante paesaggio, ma nessuna lucente stella vi si presentava, illuminandolo. Solo il frastuono provocato dalle onde interrompeva quel macabro silenzio, che opprimeva oramai le ultime voci di speranza dei superstiti. Si trattava di un naufragio. Alex cercava di nuotare, ma le sue braccia erano vincolate dal dolore immondo causatogli dalle gelide acqua. Ma non voleva morire. Il fiato oramai, ad ogni ondata, sprofondava in un respiro affannoso, colmo di ansia e disperazione. Ma improvvisamente…la luce. Alex allungò il braccio verso una piccola asta di legno, e con le proprie ultime forze la afferrò, e vi si sistemò sopra, ormai stremato. Notò, con il proprio ultimo sguardo, donne e bambini sommergere, sopraffatti dalla spossatezza, e uomini che si contendevano scioccamente tavolo di legno, per venir poi inghiottiti da quelle gelide onde, e trasportati negli abissi inesplorati. Era rimasto solo lui. Ma non riuscì a concepire tale realtà, perché lo stremo lo colse improvvisamente, e chiuse gli occhi, in un sonno quanto mai propenso all’apparizioni di incubi capaci di gelare le membra. Il tempo trascorreva implacabile, fino a quando una luce sferzò le palpebre socchiuse. Improvvisamente si destò, le membra doloranti ed intorpidite. I suoi occhi subito familiarizzarono con il paesaggio quanto mai originale. Solamente alberi lo circondavano, ed una distesa d’acqua, ormai placida, si perpetuava innanzi alle sue pupille. La sabbia, fine e dorata, ricopriva il suo volto fradicio. Una sabbia calda, che tanto contrastava con le gelide acque che avevano rappresentato il suo principale antagonista la notte passata. Lentamente appoggia i palmi delle mani sulla morbida e fine sabbia, e cercò di posarsi sulle proprie ginocchia, ancora tremanti per le difficoltà intrapresa la notte. Riuscì quindi a riacquisire la posizione eretta, seppur spossato, e lentamente volse lo sguardo alle proprie spalle…e un enorme costruzione gli si pose innanzi, si stagliava in altezza per decine di metri, ed incontrastata vegliava sull’isola un imponente Castello. Un Castello imperioso, da cui chiunque sarebbe rimasto impressionato per la maestosità con la quale era costruito. Alex lo osservò, il respiro affannoso per la soggezione che gli imprimeva nell’animo provato. Era peculiare al sentimento che si prova nel trovarsi innanzi ad un tempio sacro, la cui regalità imprime negli animi dei fedeli profonda intimidazione nei loro animi. Per Alex osservare tale castello rappresentò la medesima sensazione…ma improvvisamente le immagini sfocarono, rendendo difficoltosa la vista di tale maestoso Castello…

Ed improvvisamente Alex si ritrovò nel proprio letto, madido di sudore, gli occhi completamente sgranati per l’incredulità verso il sogno quanto mai irrealistico. Respirava affannosamente come aveva immaginato nel sonno. Christina si svegliò, e delicatamente posò le mani sul volto del proprio amato, rassicurandolo con affettuosi epiteti. Alex sembrò quietarsi, il suo animo si era frastornato per tal futile motivo, che la sua espressione conturbata si tramutò in un raggiante sorriso. Non poteva essere vero quel sogno, mai si sarebbe potuto avverare…ma improvvisamente notò un piccolo foglietto cartaceo, posto sul comodino ligneo adiacente al letto. Titubante lo afferrò con la propria mano, e lentamente lo porta sotto i propri occhi, di modo che potesse leggerlo…due singole parole, ma che rappresentavano un immensità di perplessità:

“Castle Match”.

Alex fissò quindi il vuoto dinanzi a sé, e con solennità questionò, quanto mai raggiante per l'avvenire:

“Che sia Destino?”


Angle 4ever
00martedì 4 aprile 2006 20:37
Spot per ammissione al Castle Match :Sm1:
cell in the hell
00martedì 4 aprile 2006 21:17
Re:

Scritto da: Angle 4ever 04/04/2006 20.37
Spot per ammissione al Castle Match :Sm1:



bravissimo, la prova che in una pagina si può fare un grandissimo spot. :Sm1:
vd2
00martedì 4 aprile 2006 22:52
[SM=x837070]: [SM=x837070]: [SM=x837070]: bellissimo spot angle :Sm1:


OT...due spot per i lcastle match,due con titolo il destino,che coincidenze...sara destino [SM=x837072]: [SM=x837067]: [SM=x837067]:
wordlife85
00mercoledì 5 aprile 2006 12:59
Bellissimo spot :Sm1:
TheLT
00lunedì 10 aprile 2006 01:29
Spot grandioso, forse il migliore che ho letto tra quelli di ammissione.

Scritto con linguaggio molto formale e colto, descrizioni accurate e storia avvincente e originale.

Non credo che ci siano errori o pecche. Forse, ma solo se si vuol essere pignoli, posso dirti che la parte centrale, il sogno, veniva meglio scritto in due capoversi.

Per il resto complimenti, è l'unica parola che posso dirti. :Sm1:
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