Che - l’argentino; Che - guerriglia

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verdoux47
00venerdì 6 novembre 2009 09:40
Voleva essere un film fedele a fatti documentati ed a parole dette, ma come spesso capita nel cinema, la fedeltà storica conduce alla inverosimiglianza cinematografica, per cui le parti migliori dei due film sono i due finali, il primo vincente a Santa Clara, il secondo sconfitto a Vallegrande, finali in cui viene ritrovata l’epica e la retorica che la storia raccontata richiede e che in precedenza erano state prosciugate a favore di un resoconto fedele e didattico, non brutto, ma troppo distaccato, non so quanto volutamente, perché a Soderbergh capita spesso di essere distaccato.

Migliore il secondo film, guerriglia, perché la sconfitta è sempre più bella al cinema e viene esaltata dal non senso donchisciottesco; ed anche perché il primo film, l’argentino, soffre i flashforward relativi al discorso all’ONU del 1964, che messi così ci stanno male; in un film biografico tale discorso, se proprio era un imprescindibile manifesto ideologico da mettere ad ogni costo, andava posizionato nel momento in cui è stato detto, cioè trai due film, oppure in testa a tutto come prologo, oppure in coda a tutto come epilogo.
Non sono molto amante di Soderbergh, ho guardato questo film con l’intento di tappare alcuni dei miei buchi di ignoranza, ma mi sa che più che tapparne di buchi ne ho aperti molti altri che non sapevo di avere ed adesso sono un colabrodo.

Se dai due film si può trovare un senso del perché Che Guevara vincitore a Cuba e sconfitto in Bolivia, probabilmente il caso e la fortuna hanno un ruolo importante nella storia ma a posteriori di spiegazioni se ne possono trovare molte, forse bisogna rifarsi a Kurosawa, che aveva visto giusto già nel 54, quando il capo dei samurai alla fine del film dice al collega: anche stavolta siamo stati noi i vinti .. i vincitori sono i contadini .. soltanto loro.
Hermann Simon
00domenica 8 novembre 2009 13:23
A me è piaciuto più il primo, tra i pochi difetti comunque secondo me c'è da menzionare la prolissità e la superficialità in alcuni punti, poi tutto sommato, tralasciando un sacco di cose, restano due buoni film che incarnano almeno lo spirito del Che e Benicio Del Toro è davvero in parte...
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