Che cosa vogliamo dalla Lazio 2016-2017?

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Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 13:15
Stanotte avevo scritto un post nel topic delle pagelle al quale ha poi risposto Er Matador, al quale in effetti era diretto in qualità di rappresentante su LazioFew di quelli che ieri hanno preso malissimo il pareggio di Cagliari. Purtroppo a causa di un problema tecnico non ho potuto leggere la sua risposta: io e Baruch inizialmente avevamo aperto due diversi topic delle pagelle e accorpandoli deve essere successo qualcosa, per cui dopo l'ultima replica è sparita mezza discussione. Con pazienza lo riscrivo, perché credo che in queste due settimane di sosta soprattutto di questo dovremmo discutere, e cioè di che cosa vogliamo dalla Lazio 2016-2017, dai suoi calciatori e dal suo allenatore. Non ci metto in mezzo la società perché ormai la Lazio di quest'anno è bella e fatta. Può piacere o non piacere ma è questa, e vorrei solo capire che cosa dobbiamo, vogliamo, possiamo pretendere da lei.
A me, lo ridico subito, hanno dato molto fastidio certi toni che ieri ho letto un po' in giro. Fosse stato solo Er Matador coi suoi 1 magari avrei lasciato anche perdere, considerandoli per quel che sono: schedine del totocalcio, non pagelle. Ma nel suo intervento c'era qualcosa di molto più insopportabile, una frase di cui parlerò dopo, e poi comunque di incazzati a morte ne ho letti molti altri in giro per il web. Al punto che non riesco più a capire: questa è una squadra nata fra lo scettiscismo di tutti, compreso il mio, che ha sempre avuto come obiettivo dichiarato la qualificazione in Europa League e che quando si è qualificata alle semifinali di Coppa Italia ha fatto storcere il naso a più di qualcuno perché si temeva che la Roma ne facesse scempio. Era un paio di mesi fa, non vent'anni fa. E se oggi quella stessa squadra, pur essendo ancora saldamente al quarto posto, viene massacrata per aver osato pareggiare a Cagliari dopo aver vinto le ultime tre trasferte, devo pensare che questi due mesi molto abbiano cambiato nel giudizio e quindi anche nelle pretese di alcuni tifosi.
Circa la valutazione della singola partita per me parlano le pagelle, in cui ci sono diverse insufficienze alcune delle quali secche, senza appello. La Lazio ha giocato male e poteva anche perdere (anche se il fatto che non abbia perso per me è un merito): ha giocato la partita che credevo avrebbe fatto a Bologna, a quattro giorni dal derby. Ieri non è mancata la strategia vincente, sono mancate le gambe. E quindi la colpa dell'allenatore sta soprattutto nel non aver fatto più rotazioni: dispiace non aver visto Lukaku, è stata una pazzia rischiare De Vrij anziché dare spazio a Wallace, ci stava Murgia e ci stava anche Lombardi al posto di un desolante Luis Alberto; visto Immobile ci stava anche Djordjevic, anche se quando parliamo di lui dobbiamo dare per scontato che il suo apporto sarà sempre quello di ieri. Detto tutto questo, ieri la Lazio ha semplicemente mancato la sesta vittoria consecutiva. Forse qualcuno in questi due mesi deve aver pensato che ci siamo trasformati nella Juve, che Immobile sia diventato Higuain, che Keita sia diventato CR7 e che Inzaghi sia diventato Mourinho: altrimenti non si spiega una simile stizza bambinesca dopo un pareggio in trasferta che arriva dopo cinque vittorie consecutive tra cui il derby d'andata.
Ed è proprio il derby il cuore di tutta la questione. La partita del 1° marzo ha creato una nuova prospettiva per la stagione della Lazio e quella del 4 aprile sarà come una sentenza: una partita fortunata o squadra che è stata capace di andare oltre i propri limiti? Lo vedremo. Ma nel frattempo sono successe delle cose, e queste cose non saranno cancellate dall'esito del ritorno: abbiamo vinto un derby dopo quattro anni, abbiamo evitato il temuto 4 su 4 e il merito è di questi giocatori e di questo allenatore; inoltre (sperando di poter completare l'opera con l'altra mezza) abbiamo già mandato a meretrici una buona metà della stagione della Roma: perché le sconfitte con Napoli e Lione sono chiaramente targate Lazio, solo un romanista (per motivi che comprendo) potrebbe sostenere il contrario. Li abbiamo destabilizzati nel momento migliore della loro stagione e il merito è di questi giocatori e di questo allenatore. E' un merito già acquisito, per quanto mi riguarda, e vorrei capire se è così anche per voi o se invece tutto verrebbe cancellato in caso di mancato accesso alla finale di Coppa Italia.
Vorrei cioè capire se quello che vogliamo dalla Lazio 2016-2017, oggi che è il 20 marzo, è diverso da quello che volevamo ancora due mesi fa. Io ve lo dico subito, se quelli rimontano e ci sbattono fuori sarò intrattabile per almeno un mese e probabilmente spargerò merda su tutto e tutti, ma per il momento questo non è ancora successo e con la lucidità del prima devo anche ricordarmi cosa scrivevo prima della partita di andata: alla Lazio non chiedevo di qualificarsi (mi pareva impensabile, come a tutti voi) ma almeno di provocare dei danni collaterali alla Roma. E mi pare che siano stati provocati. Irrazionalmente ora l'asticella si alza, ma razionalmente devo tenere presente una cosa: che nel frattempo la squadra non è stata potenziata, quelli erano e quelli sono rimasti. Quindi perché mai dovrei pretendere dalla stessa squadra, con lo stesso valore tecnico, cose diverse da quelle che chiedevo due mesi fa? Per quanto mi riguarda (e ribadisco: razionalmente) resta intatta l'insoddisfazione per il livello assoluto della Lazio, del quale l'unico responsabile è Claudio Lotito, e restano intatte le pretese nei confronti di una squadra che - con tutto l'affetto - giudico abbastanza mediocre nonché abbastanza corta in alcuni ruoli.
Simone Inzaghi, allenatore di livello coerente con quello della rosa che allena, sta facendo esattamente quello che gli è stato chiesto: riportare la squadra in Europa League. Considerando il fatto che allo scopo sarà utile anche il sesto posto io credo che abbia ottime chances di farcela, in fondo dopo aver staccato la Fiorentina si tratta solo di tenere dietro l'Atalanta che è una squadra meno forte della Lazio. E siccome sono ottimista penso pure che, con un po' di fortuna, anche il Milan alla fine dell'anno potrebbe rimirarci le chiappe. Se così sarà, Inzaghi avrà fatto il suo a prescindere dalla Coppa Italia, che - sempre volendo essere razionali - è null'altro che un bonus: in caso di finale o di conquista del trofeo Inzaghi e i suoi saranno andati oltre le aspettative, in caso di fine corsa in semifinale avranno semplicemente conseguito quello che si poteva prevedere a inizio stagione; anzi, perfino qualcosa in più, giacché vincere a Milano con l'Inter era tutt'altro che scontato.
E' su queste razionali premesse che secondo me dovrebbe e dovrà basarsi il giudizio sui nostri, dall'allenatore fino all'ultimo dei giocatori. E invece ho letto una frase che purtroppo non posso riportare letteralmente perché è sparita dal sistema ma suppergiù così recitava: Inzaghi non può invocare come scusante la modestia della rosa perché è stato scelto proprio per questo, ossia in quanto allenatore senza pretese tecniche. L'ha scritto Er Matador e io trovo che sia una frase schifosa, che mi fa incazzare in un modo che va oltre una normale discussione sul calcio. Perché contraddice tutto ciò che io penso della vita, e cioè che uno possa farcela anche partendo dal basso. C'è del classismo in quella frase: se tu sei nessuno dovrai rassegnarti per tutta la vita a essere nessuno. Stai lavando i pavimenti perché meriti di lavare i pavimenti, ma io nel frattempo pretendo che mi porti un mese in vacanza e non ti azzardare a rispondermi che non hai i soldi perché nella vita lavi i pavimenti, questo è un problema tuo. Ma Mourinho, quand'era al Porto o anche prima,all'Uniao Lleira, pretendeva forse che gli comprassero Pogba a 100 milioni? O ringraziava per l'opportunità concessa cercando di fare del proprio meglio con quello che aveva? Che cosa ci sarebbe di sbagliato, per uno che vuole fare l'allenatore professionista, nell'accettare di cominciare con la Lazio? Per dirla con Spalletti, io non vedo uno sfigato ma una persona fortunatissima. Che ha colto al volo un'opportunità e sta cercando di sfruttarla. Che magari non riuscirà a fare nulla in più del normale (ossia qualificarsi per l'Europa League), ma pensate se vincesse la Coppa Italia dopo aver battuto Inter, Roma e Juve: magari a quel punto potrebbe chiamarlo anche una squadra migliore della Lazio... E' un sogno, d'accordo, ma perché uno dovrebbe rinunciare a questo sogno? Quest'estate, quando Bielsa ci ha pisciato e Lotito ha chiamato Inzaghi dicendogli "non vai più alla Salernitana, mi servi alla Lazio", cosa avrebbe dovuto rispondere il nostro? "No mi scusi, io alla Lazio non ci vado, rinuncio al mio sogno perché altrimenti Er Matador e Reflexblue si incazzano"? Ma se Allegri verrà eliminato dal Barcellona i tifosi juventini lo accuseranno di non essersi imposto con la presidenza pretendendo Messi?
Va bene, mi sono dilungato e soprattutto mi sono spinto oltre pensando già a quello che sarà lo snodo fondamentale della nostra stagione, di quella delle merde e anche della carriera di alcuni dei nostri, Inzaghi in primis. Ma mancano ancora quindici giorni, c'è tempo. C'è tempo soprattutto per incazzarsi se le cose andranno male, eppure alcuni hanno già cominciato ieri dopo un pareggio a Cagliari, un pareggio dopo cinque vittorie consecutive. Chiudevo l'altro post con questo appello: controllate il vostro orologio biologico, perché mi pare che le vostre cose vi siano venute un po' troppo in anticipo.
boks xv
00lunedì 20 marzo 2017 15:30
Io non mi aspetto "nulla" dalla Lazio in questa stagione.
Sogno la vittoria della Coppa Italia, ma ovviamente non la pretendo.
Anche perché, se dovessimo disputare una finale contro la Juventus, ditemi quello che vi pare, la palla è rotonda, le partite vanno tutte giocate, i cazzi e i mazzi, ma saremmo la vittima sacrificale.
Anche perché loro quando sentono l'odore del sangue azzannano, noi svenimo.
Non mi aspetto nulla dalla stagione, quindi.
Provo a spiegarmi. A me, della qualificazione in EL, frega il giusto, ovverosia un cazzo. Perché è stato dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che questa società non è strutturata per competere a un livello che possa fartela vincere. E le passarelle Reja style mi avviliscono. Oppure il dover mollare il campionato per mancanza di forze, nel caso dovessi invece cominciare a fare un percorso importante. Il loop insomma per il quale ti smazzi per qualificarti per l'EL, dalla quale ti sbrighi ad uscire perché ti intralcia nel campionato dove stai lottando per qualificarti per l'EL, dalla quale ti sbrigherai ad uscire per...
Film visto e rivisto. Ma questo esula dall'argomento del topic giacché afferisce le strategie societarie.
Dalla Lazio, da questa rosa, da questo allenatore, per questa stagione, non "voglio" nulla dunque. Avevo chiesto di evitare il 4 su 4 e sono stato accontentato. Con il soprammercato di un derby vinto, dopo quattro anni, per di più in maniera sontuosa.
Tutto quello che dovesse arrivare in più sarebbe guadagno.
ℬaruch
00lunedì 20 marzo 2017 15:33
Anzitutto voglio scusarmi per i post non più visibili nel topic pagelle, non so cosa sia successo ma ho allertato i gestori dello spazio che ci ospita e pare ci stiano lavorando. Speriamo di ritrovare i post perduti

Sul post di ML ho poco da aggiungere, al limite qualcosa da sottrarre (non credo - qualora fosse quella la frase - che Er Matador volesse dire nulla di diverso dal concesso che ha espresso più volte, e cioè che Inzaghi ha accettato questa rosa e dunque non può appellarsi alle mancanze della stessa, senza implicazioni sul futuro di Inzaghi e sui lavapiatti in generale). Peraltro lo stesso Inzaghi non ha mai parlato male della sua rosa, dunque non si pone alcun problema, e anzi ha cercato di valorizzarne ogni angolo nascosto, con risultati spesso inaspettati e talvolta (come ieri) modesti. A tal proposito spalleggio uno dei post scomparsi, quello di Reflex, per postare questa evidente "morte cerebrale" di una Lazio già offensivamente sterile nel momento dei cambi:

Prima dei cambi il Cagliari 0 passaggi nella nostra area di rigore su 12; dopo i cambi 8 su 12
Prima dei cambi la Lazio 10 su 19 nell'area di rigore del Cagliari, dopo i cambi 1 su 2



Sulla partita di ieri, il mio umore parzialmente oscuro è riferito solo al mancato gol contro una squadra cui da 24 partite segnavano anche i raccattapalle di passaggio. Ma sul pareggio e sulla prestazione ho poco da recriminare, semmai avrei fatto qualche scelta diversa come scritto nelle pagelle

Quanto alla domanda di ML, io mi ritengo assolutamente appagato. E non tanto per i numeri assurdi di questa Lazio (che rivaleggia con le migliori Lazio della storia, avendo però il vantaggio di un campionato particolare), quanto perché con le vittorie in Coppa Italia ha fatto anche più di quello che mi aspettavo (rosicchiare - bene - i punti con le piccole ed avere enormi difficoltà con le grandi, in un'ottica di una onesta lotta per l'EL). Ricordo che Inzaghi era quello che "non doveva accettare" la proposta di Lotito, frase che ho stigmatizzato fin da subito. Ancora sto ringraziando per il fatto che un Laziale come lui, e - ora sì - un allenatore concreto come lui, ci stia regalando questo tipo di stagione. Il mio giudizio potrà assumere connotati epici con la finale di Coppa Italia, ma non ne assumerà di drammatici se usciremo
est1900
00lunedì 20 marzo 2017 15:38
Cosa mi aspetto? Che continui così.

E non lo dico (solo) dal punto di vista dei risultati. Ovvio che sarebbe fantastico arrivare quarti e passare il turno con le merde, con la conseguente possibilità di giocarsi una finale ma alludo

principalmente ad altro.

Io parlo dell'atteggiamento. Della voglia di giocarsi la partita col massimo impegno. Pochissime volte quest'anno ho visto una Lazio senza grinta, senza voglia. Ho visto certamente prestazioni

insufficienti (singole e di gruppo) ma fino ad ora mai partite IGNOBILI (tipo Ludogorets, ritorno con lo Sparta, Verona nel secondo anno di Petkovic, Chievo lo scorso anno, per intenderci).

Giochiamocela. Fino in fondo. Perchè nonostante non manchino difetti e situazioni da migliorare, possiamo passare il turno e dobbiamo tornare in Europa.

Io, da par mio, sempre al sul mio seggiolino sarò.

Daje Lazio!

ℬaruch
00lunedì 20 marzo 2017 15:45
Aggiornamento: ripristinati i messaggi perduti nel topic pagelle di Cagliari-Lazio [SM=g27988]
Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 15:45
boks xv, 20/03/2017 15.30:

Oppure il dover mollare il campionato per mancanza di forze, nel caso dovessi invece cominciare a fare un percorso importante.



Mammagari capitasse, magari... Purtroppo finora è capitato solo una volta e nell'anno sbagliato, quello in cui già sapevi di avere la partita della Vita o della Morte. Che abbiamo vinto anche perché siamo usciti dall'EL, altrimenti avremmo perso l'una e l'altra.
Ma tra essere nei quarti di EL e competere per qualificarmi per me c'è un abisso emozionale. Ridammela, quella partita di Istanbul, fammela giocare senza altri cazzi per la testa. Buttami anche la Lazio dentro l'EL di quest'anno, quella in cui la vincente di Celta Vigo-Gent disputerà la semifinale: pago volentieri il prezzo di un ottavo posto per inseguire un sogno del genere, anche perché ottavo ci arrivo già un anno si e un anno no anche senza sognare...
Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 15:57
ℬaruch, 20/03/2017 15.33:

senza implicazioni sul futuro di Inzaghi e sui lavapiatti in generale. Peraltro lo stesso Inzaghi non ha mai parlato male della sua rosa, dunque non si pone alcun problema, e anzi ha cercato di valorizzarne ogni angolo nascosto, con risultati spesso inaspettati e talvolta (come ieri) modesti.



Era una metafora.
Provo a spiegarmi meglio: se tu metti 1 dopo un pareggio a Cagliari (dove ha pareggiato anche la Roma, ricordiamolo) significa che ti aspetti niente di meno della sesta vittoria consecutiva. E conoscendo i miei polli aggiungo che probabilmente ti aspetti anche un 1-5 stile Inter o uno 0-5 stile Napoli, perché se Dio ne guardi avessimo vinto "solo" 0-1 giocando male non sarebbe andato bene lo stesso, si sarebbe parlato del merito della giocata di un singolo e dei demeriti dell'allenatore. Ciò significa che tu da questo allenatore pretendi tanto, e non certo perché lo stimi visto che non perdi occasione per dargli dell'inetto. Quindi non resta che una spiegazione: pretendi tanto perché pensi che la rosa a disposizione glielo consenta. Non si scappa, è pura logica. Perciò se poi ti contraddici parlando male pure della rosa altro non rimane che un cortocircuito logico, che avevo sintetizzato nell'immagine della moglie del lavapiatti la quale si lamenta dei fallimenti del marito e però contemporaneamente pretende di essere portata un mese al mare (lottare per la Champions, magari finanche eliminare la Roma dopo aver maledetto l'incrocio in semifinale).
Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 16:13
Nel frattempo è ricomparsa la risposta notturna di Er Matador, la riporto anche di qua per non essere dispersivi:

Er Matador, 20/03/2017 02.10:

Ti rispondo, ovviamente, parlando solo per me: a farmi imbestialire, ancor più di un indecoroso score di zero gol contro quella difesa, sono gli errori evitabili.
Quelli relativi al (mancato) turnover, con una lista di nomi cui aggiungo Lombardi, li hai evidenziati anche tu.
Quelli relativi ad altre scelte di formazione e di schieramento li ho evidenziati anch'io.
Per dire, la squadra ha accusato un evidente calo di tensione, prima che di condizione: l'ho forse accusata di qualcosa?
No, perché giocando spesso, dovendo forzare sul piano della corsa e dei nervi e con una rosa non illimitata, un passaggio a vuoto del genere è fisiologico.
Anzi, si è gestita benone tale dinamica spendendo la migliore prestazione stagionale nella partita più importante, per poi pagare dazio in una circostanza rischiosa per la classifica ma infinitamente più recuperabile.
Se poi Inzaghi avesse tentato qualcosa di innovativo in una gara non da ultima spiaggia - Hoedt a centrocampo, ma è solo un esempio - e gli fosse andata male, avrei perlomeno apprezzato la voglia di sperimentare e di ottenere il massimo dall'organico a disposizione.
Non posso accettare, invece, che si ripropongano soluzioni la cui nocività è ormai dimostrata in termini scientifici.
Mi basterebbe rigiocare la partita con la staffetta Keita-Luis Alberto a parti invertite.
Non si può pretendere che il senegalese vinca tutte le partite da solo disputando una mezz'ora scarsa, ma le probabilità di piazzare il colpo sarebbero lievitate rispetto allo 0,0% del finale di ieri.
Non posso accettare, inoltre, che la squadra continui a non essere tale negli ultimi 20-25 metri: persino nel derby di Coppa Italia, in una serata perfetta anche per Inzaghi, solo due spunti individuali ci hanno permesso di allontanarci da un risultato a reti bianche che avrebbe gridato vendetta.
È una situazione che non può essere e non può essere considerata normale.



Cioè, alla fine secondo lui Inzaghi merita 1 perché:

- doveva giocare titolare Luis Alberto con Keita in panchina  
- al limite sarebbe stato apprezzabile vedere Hoedt a centrocampo    
- è inaccettabile che la squadra viva di spunti individuali negli ultimi 25 metri; cioè, praticamente i nostri 50 gol in 29 partite sono arrivati tutti grazie a spunti individuali, e del resto quando tu hai il tuo attaccante principale che ha una qualità tale da sapersi inventare il gol da solo è inevitabile, no? Quante ne abbiamo viste di partite in cui Immobile ha dribblato da solo tutta la difesa avversaria per poi metterla sotto l'incrocio? Io non ne posso più, inizio ad averne la nausea...
Ah, naturalmente quando la Lazio fa 25 tiri in porta e non segna come col Chievo la colpa è di Inzaghi che non c'ha gli schemi. Chissà cosa pensa del suo venerato Spalletti, il quale dopo Roma-Lione si è disperato poiché la Roma aveva fatto i medesimi 25 tiri: http://www.lapresse.it/roma-spalletti-se-giochiamo-come-con-lione-vinceremo-tante-gare.html  In questo caso immagino che l'assenza di schemi non verrà tirata in ballo, e che d'accordo con il suo Vate pelato anche Er Matador tirerà in ballo la sfortuna...
cuchillo76
00lunedì 20 marzo 2017 17:34
Il problema è che è molto complicato rimanere fedeli a quanto si "pretendeva" ad agosto, quindi a ottobre, poi a gennaio.
Ovvio che le pretese sono mobili e un po' si conformano a quello che la squadra mostra di saper fare.

So bene che a inizio anno avrei solo allargato le braccia in caso di mancata qualificazione all'Europa League, considerando gli organici di Juve, Roma, Napoli, Inter e Milan migliori di quello della Lazio e quello della Fiorentina di poco inferiore ma con un allenatore al secondo anno.
Insomma, l'avrei accettato senza fare troppe storie ma, ovviamente, con grande rammarico.

Ora, invece, ESIGO la qualificazione in Europa League.
Dice...Ma non lo pretendevi, prima, però. Eh, lo so. Ma ora lo ESIGO perché abbiamo 57 punti, perché l'antagonista si chiama Atalanta, perché abbiamo preso giocatori migliori di quello che avevo presunto (Immobile su tutti), perché, perché, perché.

Del resto, e qui mi rivolgo a Lenders in qualità di estensore del topic, mi chiedo quale voto avresti dato a Pioli il primo anno se il rigore di Higuain (che manco c'era) fosse finito in fondo al sacco, lasciandoci con un quarto posto e una finale persa. Già di Pioli pensi spallettianamente che sia uno sfigato, figuriamoci se fosse arrivato quarto [SM=g27987]
Eppure, nessuno lo aveva pronosticato il quarto posto, visto che - secondo me anche più di quest'anno - partivamo da un cumulo di macerie e da una struttura di squadra tutta da ricreare.
Ma, consentimi di pensarlo, se Pioli fosse arrivato quarto gli avresti dato 6 e non il 7,5 del pagellone, così come a Immobile dai 7 contro il Crotone ma se quel gol non lo avesse fatto era 5. E io ragiono un po' allo stesso modo. E poco conta che a Immobile davo 12 gol. Altrimenti, ora che è a 17, dovrei comunque essere contento se da qui alla fine gioca come ieri perché è già andato oltre le mie aspettative...
Quindi, per me Inzaghi se non arriva in Europa League avrà FALLITO e i suoi meriti fin qui innegabili (lo dice uno, poi, molto ma molto ma molto meno scettico di tanti altri, anche se ciò deriva da quello che io penso in generale dell'incidenza di un allenatore) saranno polverizzati in men che non si dica.

Capitolo Coppa Italia. Vale un po' lo stesso discorso. Uscire sarebbe un fallimento perché, se accadesse, saremmo di fronte a qualcosa che ragionevolmente non è mai successo nella storia della Coppa Italia, a livello di derby. Dobbiamo difendere questo risultato e lo facciamo, di fatto, senza un "fattore trasferta". Si può tranquillamente dire che è come difendere un 3 a 0 contro una milanese che idealmente valga la Roma di quest'anno.
E ove mai dovessimo uscire, pretenderei, a quel punto, il 4° posto in campionato per poter giudicare comunque "positiva" la stagione, facendo un grandissimo sforzo di obiettività.

Ricapitolando.
Pretendo che la Lazio arrivi in Europa League e che approdi in finale di Coppa Italia.
Se usciamo dalla Coppa Italia, pretendo che Inter e Milano finiscano dietro di noi per compensare "tecnicamente" (emotivamente me ne sbatterei i testicoli...) un ribaltone storico.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 18:30
cuchillo76, 20/03/2017 17.34:

Del resto, e qui mi rivolgo a Lenders in qualità di estensore del topic, mi chiedo quale voto avresti dato a Pioli il primo anno se il rigore di Higuain (che manco c'era) fosse finito in fondo al sacco, lasciandoci con un quarto posto e una finale persa. Già di Pioli pensi spallettianamente che sia uno sfigato, figuriamoci se fosse arrivato quarto [SM=g27987] Eppure, nessuno lo aveva pronosticato il quarto posto, visto che - secondo me anche più di quest'anno - partivamo da un cumulo di macerie e da una struttura di squadra tutta da ricreare. Ma, consentimi di pensarlo, se Pioli fosse arrivato quarto gli avresti dato 6 e non il 7,5 del pagellone, così come a Immobile dai 7 contro il Crotone ma se quel gol non lo avesse fatto era 5.



Il ragionamento è perfetto e mi hai quasi letto nel pensiero: sei e mezzo, non sei. E te lo motivo: sarebbe stato 7 (fa il suo in campionato, fa più del suo in Coppa Italia sfiorando addirittura l'impresa) se non avesse perso il derby, che per me pesa sempre molto.
Mutatis mutandis, se Inzaghi verrà eliminato dalla Roma da me rischia di prendere 5,5 anche in caso di qualificazione all'Europa League. Metterò sul piatto della bilancia, nel caso, anche il risultato dell'ultimo derby di campionato e l'esito finale della Coppa Italia. Senza però dimenticare che a suo favore pesa fin d'ora l'eliminazione delle merde dall'EL. Se poi oltre a uscire dalla Coppa Italia non dovesse nemmeno qualificarsi alla prossima EL, il voto oscillerebbe tra il 4 e il 5.
Però potrebbe anche farcela, non sarà facile ma potrebbe anche farcela. Ecco allora cosa potrebbe accadere: qualificazione all'EL più finale persa di Coppa Italia = voto 7,5 come Pioli, perché aver sfasciato totalmente la stagione delle merde per me varrebbe quanto un terzo posto. E se poi la coppa dovesse anche vincerla... vabbe', inutile pensarci: non succederà.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 20 marzo 2017 18:41
cuchillo76, 20/03/2017 17.34:

Capitolo Coppa Italia. Vale un po' lo stesso discorso. Uscire sarebbe un fallimento perché, se accadesse, saremmo di fronte a qualcosa che ragionevolmente non è mai successo nella storia della Coppa Italia, a livello di derby. Dobbiamo difendere questo risultato e lo facciamo, di fatto, senza un "fattore trasferta". Si può tranquillamente dire che è come difendere un 3 a 0 contro una milanese che idealmente valga la Roma di quest'anno. E ove mai dovessimo uscire, pretenderei, a quel punto, il 4° posto in campionato per poter giudicare comunque "positiva" la stagione, facendo un grandissimo sforzo di obiettività. Ricapitolando. Pretendo che la Lazio arrivi in Europa League e che approdi in finale di Coppa Italia. Se usciamo dalla Coppa Italia, pretendo che Inter e Milano finiscano dietro di noi per compensare "tecnicamente" (emotivamente me ne sbatterei i testicoli...) un ribaltone storico.



Quindi finisce che aver vinto 2-0 l'andata va in culo a Inzaghino. Che se avesse strappato un 1-1 tanto orgoglioso quanto inutile a quest'ora potrebbe permettersi di perdere al ritorno, che tanto all'eliminazione ci avremmo già fatto la bocca...
Lo capisci da te che non può funzionare, non se vogliamo applicare dei criteri obiettivi. Aver vinto un derby e provocato l'eliminazione della Roma dall'Europa League non può diventare un boomerang in caso di ribaltone al ritorno, perché sono risultati che già hanno un valore a prescindere dall'esito complessivo delle due semifinali.
Hai fatto l'esempio di Immobile col Crotone: appunto, col Crotone! Col Crotone mi aspetto che Immobile faccia un gol, o meglio lo pretendo. Diversamente, pretendere che la Lazio elimini una squadra che in termini di monte ingaggi vale quasi il doppio, che per quattro anni l'ha bastonata regolarmente e che le finisce davanti in classifica con distacchi quasi sempre importanti è ingiusto. Lo puoi sperare, puoi rimanere molto deluso, finanche incazzato nero se non ci faremo bastare il 2-0, ma pretendere per me è un concetto irricevibile.
cuchillo76
00martedì 21 marzo 2017 15:37
Re:
Mark Lenders (ML), 20/03/2017 18.41:



Quindi finisce che aver vinto 2-0 l'andata va in culo a Inzaghino. Che se avesse strappato un 1-1 tanto orgoglioso quanto inutile a quest'ora potrebbe permettersi di perdere al ritorno, che tanto all'eliminazione ci avremmo già fatto la bocca...
Lo capisci da te che non può funzionare, non se vogliamo applicare dei criteri obiettivi. Aver vinto un derby e provocato l'eliminazione della Roma dall'Europa League non può diventare un boomerang in caso di ribaltone al ritorno, perché sono risultati che già hanno un valore a prescindere dall'esito complessivo delle due semifinali.
Hai fatto l'esempio di Immobile col Crotone: appunto, col Crotone! Col Crotone mi aspetto che Immobile faccia un gol, o meglio lo pretendo. Diversamente, pretendere che la Lazio elimini una squadra che in termini di monte ingaggi vale quasi il doppio, che per quattro anni l'ha bastonata regolarmente e che le finisce davanti in classifica con distacchi quasi sempre importanti è ingiusto. Lo puoi sperare, puoi rimanere molto deluso, finanche incazzato nero se non ci faremo bastare il 2-0, ma pretendere per me è un concetto irricevibile.



Però, con questo ragionamento occorre assolvere Emery (e i giocatori) per la disfatta di Barcellona.
Tra Barcellona (squadra comunque declinante e la Juve ha avuto la fortuna, a mio avviso, di pescarla adesso) e PSG c'è comunque la stessa differenza che c'è tra Roma e Lazio, a mio avviso.
E se fossimo tifosi del PSG non credo che assolveremmo l'allenatore perché, in fondo, l'eliminazione era l'esito più probabile alla vigilia del doppio confronto.

Quanto ai criteri obiettivi che giustamente suggerisci di applicare per me non può rientrarci l'esito di un'eventuale finale Roma-Juventus o Roma-Napoli che invece, a tuo giudizio, inciderebbe nel voto a Inzaghi.
Una volta che la Lazio è eliminata da quella competizione, Inzaghi non potrà farci più nulla. Perché, quindi, l'esito di quella partita incide nel voto da dare a fine stagione all'allenatore?
 
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 22 marzo 2017 12:19
cuchillo76, 21/03/2017 15.37:


Però, con questo ragionamento occorre assolvere Emery (e i giocatori) per la disfatta di Barcellona.
Tra Barcellona (squadra comunque declinante e la Juve ha avuto la fortuna, a mio avviso, di pescarla adesso) e PSG c'è comunque la stessa differenza che c'è tra Roma e Lazio, a mio avviso.
E se fossimo tifosi del PSG non credo che assolveremmo l'allenatore perché, in fondo, l'eliminazione era l'esito più probabile alla vigilia del doppio confronto.
 



Un 4-0 non è un 2-0, e comunque tra assolvere e metterli al muro ci sono tante vie di mezzo che devono anche tenere conto di un arbitraggio a dir poco scandaloso. E poi Emery è lo stesso che li aveva battuti 4-0 all'andata. Capisco che l'ultima immagine dia il senso a tutto, ma bisogna riconoscergli di aver impegnato il Barcellona fino ai minuti di recupero del ritorno, cosa nient'affatto scontata al momento del sorteggio. Poi ci si incazza eh, con Emery e (speriamo di no) con Inzaghi, ma non può passare come "quello che ha perso 6-1", perché in realtà Emery ha perso 6-5.


cuchillo76, 21/03/2017 15.37:


Quanto ai criteri obiettivi che giustamente suggerisci di applicare per me non può rientrarci l'esito di un'eventuale finale Roma-Juventus o Roma-Napoli che invece, a tuo giudizio, inciderebbe nel voto a Inzaghi.
Una volta che la Lazio è eliminata da quella competizione, Inzaghi non potrà farci più nulla. Perché, quindi, l'esito di quella partita incide nel voto da dare a fine stagione all'allenatore?
 



Ok, accolgo l'obiezione circa l'obiettività del criterio, ma per me resta sempre un criterio. Attiene alla fortuna, che è una cosa importante.
Quante volte hai difeso Floccari sostenendo che poi in fondo il suo errore non ha prodotto grossi danni? Ma per merito di Pazzini, mica di Floccari! Che invece ha rischiato di passare alla storia come quello che aveva contribuito a scrivere la più bella pagina romanista (perché di questo si sarebbe trattato, lo scudetto del 2010 in rimonta sarebbe stato imparagonabile con quelli del 1983 e del 2001). Floccari è stato fortunato, e così possiamo ricordarci di lui soprattutto come quello che eliminò la Juve ai supplementari e rese possibile il 26 maggio. Allo stesso modo, se la Roma perderà la finale dopo averci eliminato la nostra rabbia sarà durata un paio di mesi. Viceversa l'ombra di una coppa alzata da Totti farà sempre ombra su Simone Inzaghi.
cuchillo76
00mercoledì 22 marzo 2017 17:56
Cioè, mi stai dicendo che se la Roma avesse vinto lo Scudetto saremmo stati condizionati sulla valutazione di Floccari nel pagellone di fine anno? Io mai...[SM=g27989]

Però, ai supplementari con la Juve non ci arrivammo, eh! Sennò, sarebbe finita molto male per noi...
Quel gol di Floccari ancora non abbiamo davvero realizzato quanto è valso...
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 22 marzo 2017 20:11
cuchillo76, 22/03/2017 17.56:

Però, ai supplementari con la Juve non ci arrivammo, eh!



Non so come m'è venuta. Anzi si: stavo per scrivere "al 120°", poi ho pensato all'occasione di Marchisio e allora mi è venuto il dubbio sul minuto, ma non avevo voglia di aprire Laziowiki e così ho scritto "ai supplementari".
Evidentemente nella mia testa quella partita è rimasta come uno sforzo prolungato. Anche se ammetto non dico di aver sofferto meno di altre volte, ma senz'altro in modo diverso. Cioè insomma, io non avevo dubbi che saremmo passati. Anche visto come avevamo eliminato il Siena avevo la netta sensazione che facesse tutto parte di un disegno, solo che ovviamente credevo che il disegno portasse alla sconfitta contro le merde in finale. E quindi Floccari è stato doppiamente fortunato: quando ha sbagliato il rigore poi loro non hanno vinto lo scudetto, e quando ci ha spedito nella finale più drammatica della nostra storia poi l'abbiamo vinta. Il destino delle persone è importante quanto le loro azioni, purtroppo.
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